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• Periodizzazione di McLuhan: ritorno alla fase tribale e al villaggio globale (età elettrica) coincide col postmoderno? • Caratteristiche definite da Fredric Jameson riguardano la cultura e la società contemporanee: si tratta di un processo in corso, e questo ci permette ancora il distacco e la comprensione dei mutamenti (poco spazio per la riflessione / velocità della trasmissione di informazioni) • Nella modernità, lo shock era sinonimo di attività / nel sempre-uguale del postmoderno svanisce l'autentico shock perché COSTANTE (cultura anni '80 -passaggio ai '90)
Quando si denuncia il bullismo di oggi bisognerebbe tenere costantemente d’occhio il passato per non confondere la accresciuta intolleranza media nei confronti della violenza con la sua effettiva diffusione
Linguaggio e linguaggi dell’informazione
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Un elenco di nomi che arriva fino al numero 128. A poco più di un mese dalla fine dell'anno, tante sono le donne uccise nel 2013. Nel nostro paese una donna su tre subisce violenza domestica, male intenzionale, fisico, psicologico, sessuale, economico ed il 33% di queste donne non ne parla con nessuno, il 93% dei casi avvenuti in ambito domestico infatti non viene denunciato. Lo scorso anno
Atti del I Convegno "PAROLA", Università di Siena, 2019
SOLMI, Renato (a cura di) Angelus Novus. Saggi e …, 1995
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«Il Mulino», n. 452, vol. 6, 2010, pp. 1001-1009, 2010
Il saggio costituisce la prima pubblicazione dei risultati di una ricerca di durata triennale, dedicata all’analisi della copertura giornalistica degli omicidi di donne in Italia. Sono state prese in esame tutte le notizie in tema trasmesse dalle edizioni di prime time dei tre TG Rai e dai tre TG Mediaset nel 2006, quando, sulla scorta di delitti come quello di Hina Saleem, si è registrato l’inizio di un allarme sociale per l’integrità fisica e sessuale delle donne. I delitti commessi nel 2006 sono stati 162, oggetto di 473 servizi complessivamente trasmessi dalle 6 testate. L’analisi quantitativa svolta sugli stessi ha mostrato come la copertura giornalistica alteri l’effettiva fisionomia del fenomeno, privilegiando le tipologie di autori, vittime e casi che nella realtà sono i meno diffusi. In particolare, emerge una netta sovraesposizione dei cittadini non Comunitari, confermata dall’esame dei 7 casi di saturation coverage (i più notiziati del 2006): devono la loro “popolarità” anche al fatto di presentare uno o più immigrati nel ruolo di aggressori, o, più spesso, di sospettati. Il saggio analizza infine i risultati dell’analisi qualitativa svolta sui 250 servizi dedicati a questi 7 casi. Il discorso giornalistico li inserisce entro due frames, quello dello “scontro fra culture” e quello dell’emergenza criminalità, entrambi destinati a alimentare una retorica anti-immigrazione. Sulla base dei risultati dell’analisi, si conclude che la violenza contro le donne, in Italia, è stata raccontata in forme tali da legittimarne la classificazione come fenomeno di «panico morale», in cui gli immigrati hanno interpretato il ruolo dei «folk devils» mentre quello della cronaca televisiva può essere efficacemente descritto dalla categoria di «agente di indignazione morale».
FUOCO MEDIATICO E GIUSTIZIA, 2021
C’è stato un momento non lontano, nella storia dell'Italia, in cui la Magistratura si è sentita animata dal «sacro fuoco» di una Giustizia intesa come strumento di controllo della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Le cause di questo fenomeno sono numerose e non ancora tutte indagate, ma tra quelle piú profonde c’è la caratteristica propria dei media di fare la cassa di risonanza di decisioni altrui e di montare casi che influenzino la mentalità comune. Il contributo piú significativo e preoccupante che i media hanno dato al contesto della amministrazione della giustizia è stato quello di aiutare la magistratura politicizzata a sentirsi armata di quella infuocata forza comunicativa che, da sola, non avrebbe avuto. Anche il cinema dal dopoguerra in poi è stato artefice del modo di intendere la giustizia e ha suggerito al vasto pubblico un facile schematismo per giudicare gli eventi e i fatti politici. Seguire il filo conduttore del «film giudiziario» sarà, pertanto, anche riscoprire per sommi capi la storia del nostro Paese sotto il duplice profilo del costume sociale e della veste politica. Utilizzando appropriatamente la Metodologia della lettura strutturale sarà possibile stabilire quale immagine della giustizia gli italiani abbiano e da dove essa provenga. Una buona lettura del cinema, che si trasforma in corretto modo di pensare, ci aiuterà a capire come gli italiani siano stati influenzabili e come lo siano tuttora e su chi sia piovuto e piova ancora il sacro fuoco.
Le autrici mostrano la continuità esistente tra dittatura di Stato e dittatura privata, evidenziando quanto entrambe siano fondate sulla strategia del terrore più che della paura. Come nei regimi totalitari governati dal terrore è quasi impossibile, senza appoggi economici e socio-politici, articolare il dissenso o la resistenza, così il silenzio delle donne vittime di violenza, spesso incomprensibile, è invece un prodotto della passività impotente che chi esercita la dittatura privata intenzionalmente produce. Le ferite del corpo e della mente sono tali da non promuovere la fuga, come l'emozione della paura potrebbe determinare, bensì la sottomissione coatta e il terrore di morire se si tenta di uscire dalla passività. Sonoriportate estrapolazioni tratte da interviste a donne che hanno subito violenza all'interno di una relazione coniugale e che si sono rivolte a un centro antiviolenza del territorio campano dopo molti anni di permanenza nella relazione.Solo in presenza di un legame gruppale può farsi strada una strategia di resistenza o la possibilità di denuncia. Diventa allora rilevante il ruolo dei luoghi d'ascolto e di strutture protette in cui le donne possano sconfiggere il terrore che aveva disorganizzato ilpensiero e la parola per uscire dal silenzio con azioni appropriate. The authors show the continuity that exists between State Dictatorship and Private Dictatorship, pointing out how the both use a terror-based strategy rather than a fear-based one. If in the totalitarian regimes in which terror reigns it is almost impossible to organize the dissent or the resistance without an economic or socio-politic support, in women victims of violence the silence, often incomprehensible, it is the effect of the impotent passiveness intentionally produced by the Private Dictator; such wounds of the body and the mind don't enhance escapement, as fear naturally would, but forced
From the European South, 2023
Whiteness, Italianness and Sexist Violence. This essay analyzes how whiteness has been produced and asserted in the terroristic attack occurred in Macerata in 2018 when Luca Traini shot six passersby because of their African origin. The terroristic attack took place a few days after the murder of Pamela Mastropietro-whose dismembered body was also found in Macerata-and a Nigerian man, Innocent Oseghale, was charged with Mastropietro's murder. I use the notion of 'cultural archive' to investigate how racism and the colonial past were and are obscured and therefore evenly reproduced in contemporary Italy, claiming that racism operates transversally in Italian society. The notion of cultural archive is also used to read the meanings embedded in the terroristic attack, interpreting them in relation to the colonial and racist aspects traits of the Italian social fabric. In analyzing the gestures of Traini, the link he made between the murder of Mastropietro, his attack against Black passersby, and the Monument to the Fallen, where he moved after the shooting, I argue that racism and sexist violence are imbricated and reproduced through the valorization enhancement of whiteness as a constitutional trait of Italianness.
PoLAR: Political and Legal Anthropology Review Forum, 2023
2017
2020
BRIDGES_BOOKLET: A HUMANITIES-LED UNESCO COALITION FOR SUSTAINABILITY, 2023
Philosophical Investigations, 2012
The Journal of Rehabilitation Research and Development
Journal of Eco-friendly Agriculture, 2025
Radovi Šumarskog fakulteta Univerziteta u Sarajevu, 2018
Jurnal Pengabdian Multidisiplin
The Journal of Neuroscience, 2002
YAPI, ANLAM VE KULLANIM ÖZELLİKLERİ BAKIMINDAN TÜRK ATASÖZLERİ, 2024