Giornata della letteratura

Venerdì 17 ottobre 2014 "Radio3 - La Lingua Batte" in collaborazione con il Miur e il sostegno di Accademia della Crusca e Asli (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), dopo il successo della scorsa edizione organizza la seconda Giornata proGrammatica, un'ideale maratona tra la radio e le scuole d'Italia per promuovere e valorizzare la nostra lingua in tutti i suoi aspetti. Il tema scelto quest'anno è la punteggiatura. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-0e72bd60-3565-4885-b561-f34fb7d69416.html

On October 3, 2918, the day before the Sabir Festival in Catania, Cetty Rizzo, Alessandro Lutri and other colleagues from Catania (Italy) organize a very interesting conference on migration. I am honoured to participate with a talk on a wonderful Iranian writer, living nowadays in the Netherlands, whose name is Kader Abdolah and who tells his specific experience of migration in his books. My more general topic turns around the concept and practice of frontier in languages and cultures.

in VASCO PRATOLINI (1913-2013) Atti del Convegno internazionale di studi Firenze, 17-19 ottobre 2013, a cura di Maria Carla Papini, Gloria Manghetti, Teresa Spignoli, Firenze, Olschki, 2015, pp. 229-241.

Il tappeto verde, pubblicato da Vallecchi nel '41, è una breve raccolta di frammenti autobiografici, smilze prose di ricostruzione memoriale, 1 pubblicate su rivista tra il '38 e il '41, 2 e rimontate in maniera tale da creare un continuum narrativo: l'io narrante è un bambino che restituisce per rapidi flash la figura della madre, la sua agonia e la morte (1917, Prima età, La mano, Il tappeto verde, compresi nella sezione Il tappeto verde), per proseguire con la vivace rammemorazione della propria iniziazione sociale e sentimentale (Una giornata memorabile, Il palio), e chiudere poi nella quarta sezione (Itinerario della memoria) su scorci di una Firenze surreale e un finale di ispirazione ermetica (In morte di un amico, Itinerario della memoria, Chicchirilla, Alibi). 3

La fede nella realtà non sarà il nostro argomento, se non come assenza e nevrosi. Certo, si potrà lecitamente obbiettare che una fede assente è pur sempre una fede, e che per negare qualcosa è necessario, prima, averlo posto. Pare invero che un tempo la fede nel mondo sia stata possibile, e che la scrittura abbia trovato il suo fondamento implicito e la sua giustificazione nella rappresentazione di esso. La fine del grande romanzo borghese, rassicurante nella sua buona fede, coincide con lo sprofondare del mondo borghese stesso nel pantano di fine secolo. La realtà appare, ad un tratto, irrappresentabile. Non più fuga dalla realtà, ma fuga della realtà: la morte di Dio come annuncio della fine di ogni metafisica non ne è che la metafora più esplicita.

2016

L’Università “F. Palacký” di Olomouc (Facoltà di Lettere e Filosofia) organizza per il 30 marzo 2015 una giornata di studi sulla lingua e sulla letteratura italiana. L'iniziativa si svolge a margine del convegno internazionale di studi "Perché scrivere: motivazioni, scelte, risultati" (27-28 marzo).