Sample Case Study

Cahier Demeter. Agriculture et foncier. Concurrences entre usages des sols et entre usagers des sols agricoles : la question foncière renouvelée, 2014

L'article met en lumière les facteurs externes et internes déterminants des évolutions des structures agricoles et propose un certain nombre d’idéaux types de structures. Les structures agricoles peuvent être décrites non seulement par leur surface, leur production ou leur capital humain ou financier, mais aussi par le degré de segmentation de leurs facteurs de production, par le mode de sécurisation des droits, par l’origine de leurs capitaux, par la substitution du travail par le capital, par leurs modes de collaboration, par leurs sources de revenus et par leur rapport au consommateur final. Sept processus dynamiques sont proposés et permettent de réfléchir aux évolutions futures.

Environment and Planning B: Planning and Design, 1997

This paper comes in three parts. First, relevant principles of feng-shui are enunciated and examined. Second, these principles are applied to procedures to compute two parameters of predesign behaviour in Chinese traditional architectural practice: the fortunate orientation for a building site and an auspicious date for the start of its construction. Third, an interactive computer implementation is described that incorporates these procedures.

how

communication , 2012

Roman milestones between Thrace and Bithynia (north-western Turkey): imitation of models or independent developments?, 2023

This is an abstract of an virtual seminar on Zoom which took place in Isperih, Bulgaria on 6 October 2023. In this paper the focus will be Roman milestones between Thrace and Bithynia (north-western Turkey) and the question of imitation of models or independent developments. We therefore will present three milestones epigraphically and deepen on the impact of Roman emperors to Paphlagonia and Pontus during the second and third centuries A.D. The Romans conquered Amisus in 71 B.C. during the Third Mithridatic War and Amisus became part of the Bithynia et Pontus province. Around 46 B.C., during the reign of Julius Caesar, Amisus became the capital of Roman Pontus. From the period of the Second Triumvirate up to Nero, Pontus was ruled by several client kings, as well as one client queen, Pythodorida of Pontus, a granddaughter of Marcus Antonius. From A.D. 62 it was directly ruled by Roman governors, most famously by Trajan’s appointee Pliny. The estimated population of the city around A.D. 150 is between 20,000 and 25,000 people, classifying it as a relatively large city for that time. The city functioned as the commercial capital for the province of Pontus; beating its rival Sinope (now Sinop) due to its position at the head of the trans-Anatolia highway. Therefore, several Roman roads were paved around Amisus, connecting this large coastal city with hinterland cities of Paphlagonia and Pontus. KEYWORDS: Milestone, Roman road system, Roman rulers, Roman emperors, cult of Roman emperors, Paphlagonia, Pontus, northern Turkey, second century A.D., third century A.D., Roman epigraphy, Roman history.

2024

Nell'anno 620, secondo gli storici antichi, quando Muhammad si ritirò sulle montagne vicino alla Mecca per meditare, una donna che bruciava l'incenso davanti al sacro tempio della Ka'ba mandò a fuoco accidentalmente la tenda posta davanti all'entrata, da cui l'incendio si diffuse poi per tutto l'edificio che venne distrutto. I Quraysh si prepararono di conseguenza a ricostruirlo e per una fortunata coincidenza una nave greca, che trasportava materiali di costruzione per una chiesa in Abissinia, fece naufragio sulla costa del Mar Rosso vicino a Jiddah, e un copto o greco che si trovava a bordo, di nome Baqum ed esperto nell'arte della carpenteria, si lasciò convincere a porre sia la sua abilità che il contenuto della barca a servizio degli arabi. Gli abitanti della Mecca si alternarono come operai partecipando attivamente all'opera di ricostruzione. La nuova struttura includeva colonne di marmo ed una scala, anche se gli antichi scrittori differiscono parecchio relativamente ai dettagli. Alcuni affermarono che lo stesso legname della nave venne utilizzato per la costruzione, mentre altri sottolinearono che il copto fosse abile nell'arte di tagliare e lavorare il legno, di cui probabilmente i Quraysh non erano molto esperti. Quando il Profeta arrivò a Medina nel 622, l'anno dell'Hijrah, fondò la prima moschea dell'Islam. Diresse il suo cammello in un frutteto di palme al di fuori della città, dove si trovava uno spazio aperto che misurava circa 45,72 metri quadrati. Intorno a questo spazio venne costruito un muro alto non meno di 3, 20 metri. Le fondamenta erano fatte di pietre, mentre la parte superiore di mattoni cotti al sole. Questo semplice spazio chiuso, che venne acquistato dal suo proprietario, aveva un pozzo adiacente e non differiva in nessun modo dagli orti che si possono osservare in ogni spazio verde in Medio Oriente. Dal cortile si aprivano una serie di stanze abitate dalle spose del Profeta. Queste costruzioni assomigliavano alle semplici capanne dei villaggi egiziani, in quanto non erano più grandi di 3,65 metri quadri ed erano alte circa 2 metri; le mura erano costruite con mattoni cotti al sole e il tetto era fatto di tronchi di palma tenuti insieme dal fango. Una stanza aggiuntiva veniva utilizzata dal Profeta per ritirarsi in preghiera. Non vi era alcun arredo interno. Successivamente venne aggiunta una tettoia di tronchi di palma coperta con fango e rami di palma. Questa copertura fu l'origine del liwan e del sahn

who guided me in carrying out this research study. I extend my appreciation to members of the School of Agricultural and Natural Resource for their invaluable contributions to this work. I also acknowledge the support from Kinangop Sub County Livestock Production Office in terms of farmer identification and interview. Finally, my gratitude goes to my family members for their positive support and to all smallholder dairy farmers in Kinangop Sub County who agreed to provide the necessary information needed for the completion of this study.

Oddawany w ręce czytelników tom ma za zadanie przybliżyć podejście hierarchii Kościoła katolickiego do rzeczywistości politycznej Polski „ludowej”. Celem publikacji jest przedstawienie sytuacji biskupów w realiach komunistycznej władzy. Chodzi nie tylko o zaprezentowanie ich poglądów dotyczących sytuacji powojennej Polski, lecz także omówienie, w jaki sposób duchowieństwo, wierni i władze komunistyczne oceniali poglądy i postawę danego biskupa. W tomie znalazły się studia dot. m.in. kard. Adama Stefana Sapiehy, kard. Karola Wojtyły, kard. Franciszka Macharskiego, bp. Czesława Kaczmarka, czy bp. Herberta Bednorza. Redaktor tomu wyraża nadzieję, że zebrane studia staną się inspiracją do podjęcia dalszych badań nad szeroko rozumianą działalnością hierarchii kościelnej w rzeczywistości politycznej Polski „ludowej”.

Estudos Arqueológicos de Oeiras, 34, 2024

Saudação académica proferida pelo Prof. Doutor Martín Almagro‑Gorbea.