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Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche a cura di Marzio Achille Romani, Annamaria Monti, Ornella Selvafolta, Andrea Silvestri Bologna, il Mulino, 2020, 227 pp., ISBN 978-88-15-28776-2 L'insediamento o l'ampliamento di una università in un contesto cittadino è frutto di precise scelte politico-amministrative e comporta esiti di diversa natura che attengono non solo all'assetto urbano, ma anche all'economia e alla società locali. Si tratta di un intervento che presenta connotazioni differenti a seconda del momento storico in cui avviene e della città che ne è protagonista, del suo peculiare sviluppo urbano, del tessuto socioeconomico e socio-culturale che la connota, ed è funzione della domanda di saperi e di competenze, che a loro volta danno vita a processi innovativi in grado di influenzare lo sviluppo del mondo economico locale e nazionale. «Tout se tient», dunque: storia della città e storia dell'università vanno in parallelo. L'università trasforma la città e la città trasforma l'università. Così nella Roma degli anni '30 il regime celebra i suoi fasti con l'erezione della nuova città universitaria e nello stesso periodo a Milano vedono la luce un nuovo Politecnico, una nuova Bocconi, una nuova Cattolica, mentre la Regia individua nella Ca' Granda la futura sede per le Facoltà umanistiche. Quella di Milano è una storia esemplare; storia che, soprattutto nei vent'anni che seguono la nascita della Repubblica, si ripete -sia pure in sedicesimo -in diverse città italiane. Fra queste, Messina, Bologna, Trento, Pavia, Urbino, Trieste, Verona sono i luoghi presi in considerazione nei contributi presenti in questo volume.
Sommario: 1. Premessa. Delimitazione dell'indagine -2. Nomina e revoca di amministratori negli enti a partecipazione pubblica: l'orientamento giurisprudenziale corrente. -3. Il riferimento della soluzione corrente anche alle fondazioni universitarie. Possibili considerazioni critiche: a) sul versante civilistico. -4. Segue: b) e su quello pubblicistico. -5. Il rapporto tra l'Ente pubblico di riferimento (Università) e il soggetto (formalmente privato) strumentale (fondazione). -6. La connotazione tipicamente pubblicistica delle fondazioni universitarie alla luce della normativa di riferimento. -7. I riflessi processuali (in tema di giurisdizione) della ricostruzione proposta.
ICONEMI: Eventi: la città nella dimensione del transitorio
La disciplina del restauro architettonico ha iniziato ad avere una certa forma di codificazione solo a partire dalla fine del XVIII secolo, con la scoperta dei resti archeologici degli scavi di Pompei e di Ercolano. Le prime formulazioni vanno attribuite a teorici come Quatremère de Quincy, John Ruskin e Viollet Le Duc che, pur partendo da premesse divergenti, giungono a conclusioni tra loro simili.
TESSERAE IURIS vol. 1 (2020), pp.187-192, 2020
Rc. a Juan Alfredo Obarrio Moreno, José Miguel Piquer Marí, Repensar la Universidad. Refléxion histórica de un problema actual, Dykinson, Madrid 2015, pp. 1-350
Nel 1938, Kurt Gödel pubblicó un articolo in cui introduceva il modello L che si fonda sull'idea di insieme costruibile.A differenza di Ernest Zermelo che non aveva caratterizzato esplicitamente gli insiemi, Gödel introdusse il concetto di insieme costruibile che implicava l'utilizzo di formule logiche del primo ordine. In poche parole, gli insiemi di Gödel sono costruibili grazie all'utilizzo di formule che definiscono intensionalmente l'insieme stesso. Grazie al modello L, Gödel forní una prova di consistenza relativa dell' ipotesi del continuo generalizzata, ovvero 2 ℵα = ℵ α+1. In poche parole, nel modello L gli assiomi di ZFC sono consistenti con l'ipotesi del continuo generalizzata. Naturalmente si tratta di una dimostrazione di consistenza relativa, in quanto occorre assumere che ZF sia consistente e poi dimostrare che una teoria piú forte abbia un modello. Drake(1974) argomenta che la teoria assiomatica di Zermelo non caratterizzando esplicitamente, come invece fa Gödel, l'insieme potenza di un insieme poneva forti limiti sulla possibilitá di risolvere il problema del continuo. il lettore avrá certamente notato la forte somiglianza tra il concetto di insieme costruibile e l'assioma di separazione. 2. Proprietá strutturali La classe L di tutti gli insiemi costruibilí e un modello transitivo di ZFC edéedé il piú piccolo modello transitivo di ZF che contiene tutti gli ordinali. Un insieme X ´ e defini-bile in un modello (M, ∈) se ví e una formula φ ∈ F ORM (l'insieme di tutte le for-mule ben formate del linguaggio del primo ordine) e alcuni
2018
Artificio 22 OFFICINA* OFFICINA* è un progetto editoriale che racconta la ricerca. Gli articoli di ricercatori, selezionati e valutati dal comitato scientifico, si affiancano a esperienze professionali, per costruire un dialogo sui temi dell'architettura, tra il territorio e l'università. Ogni numero racconta un tema, ogni numero è una ricerca.
Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio che condividiamo!" (A.G.Gargani).
Costruire con Energia, 2011
Finite le superiori in elettronica, avrei voluto iniziare Architettura, ma per una serie di ripensamenti generali, iniziai Ingegneria Informatica. Vedendo il punto in cui mi trovo ora, penso e credo che queste parole avrei potuto scriverle almeno un paio di anni fa… Ora, raggiunta la Laurea, anche se solo triennale, vorrei ringraziare i miei genitori, Renato e Paola, che mi sono rimasti accanto in ogni momento, mi hanno sempre sostenuto, compreso confortato e incitato. Sono certo che sono fieri di me, e dei traguardi che sto raggiungendo. Un ringraziamento a tutti gli altri miei familiari, a mia sorella Laura, a mio cognato Roberto e alla mia nipotina Serena "in prospettiva", che come i miei genitori hanno sempre creduto in me, e si sono sempre resi disponibili. Ringrazio tutti i docenti che ho incontrato nel mio percorso di studio, che hanno contribuito alla formazione della mia persona; specialmente il Prof. Arch. Luciano Caravella, che in quegli anni di incertezza, mi ha trasmesso la sua sconfinata passione. A oggi posso dirle che anch'io voglio avere la fortuna di far coincidere la mia passione con il mio lavoro. Grazie all'Ing. Giovanni Gherra e all'Arch. Piero Bosco che mi hanno insegnato cosa vuol dire far parte del mondo del lavoro, e tutt'ora nel momento del bisogno, sono sempre pronti ad aiutarmi e a fornirmi ottimi consigli. Grazie ai miei compagni di corso, amici e amiche, a quelli rimasti e a quelli ritrovati, che hanno spesso allietato le giornate tra un corso e l'altro e nella pausa caffè. Grazie ai miei compagni di gruppo, "ragazzi siamo i migliori", e al mio primo compagno di banco del primo giorno di scuola di questo triennio. Grazie all'Ing. Silvio Gualini per la sua disponibilità, la voglia, i consigli e le dritte sull'argomento sperimentale, e a Paolo e Michele, che mi hanno aiutato e consigliato su come procedere con la prima parte di questo lavoro. Infine, un grandissimo ringraziamento al Prof. Arch. Mario Voerzio, il mio Relatore, per avermi trasmesso molto più di quanto avessi mai potuto sperare di ricevere da un docente; la sua sconfinata disponibilità, i suoi consigli e le correzioni (senza i quali non avrei mai potuto portare avanti questo lavoro), la buona volontà, la pazienza, gli insegnamenti, le risposte a tutti i miei dubbi, la sua sconfinata stima e fiducia nei miei confronti. Credo che chiunque dovrebbe avere la fortuna di incrociarla nel proprio percorso di studi. So quello che pensa di me, e cercherò di non deluderla mai. Grazie a tutti. Introduzione Questa tesi è indirizzata a tutti coloro che intendono progettare e realizzare edifici che seguono i criteri della bioclimatica e dell"ecosostenibilità. L"edilizia tradizionale, immette ogni anno in atmosfera quantitativi di CO2 che corrispondono alla metà delle emissioni totali. Ogni edificio che costruiamo, rappresenta una piccola violenza che noi compiamo contro la natura, che viene regolarmente privata di ogni sua risorsa per ricevere in cambio enormi quantità di inquinanti. La richiesta energetica, con il tempo è andata crescendo, e la sua produzione richiede risorse che a loro volta portano al deperimento dell"ambiente e del pianeta stesso. La produzione di energia da parte delle grandi centrali, richiede l"emissione in atmosfera di gas serra. Pensando di mantenere le emissioni dei gas serra sul livello di quelli attuali, entro pochi anni si dovrà rispondere inevitabilmente a importanti cambiamenti climatici. Le sue concentrazioni sono in continuo aumento, e le quantità che non vengono assorbite dall"ambiente rimangono libere in atmosfera, creando un effetto ritardato negli anni. Oggi subiamo l"effetto ritardato dei gas emessi decenni fa, mentre tra qualche decennio inizieremo a subire l"effetto dei gas prodotti durante il periodo di maggior consumo dei combustibili fossili. Un edificio improntato sulla bioarchitettura, rappresenta un enorme passo avanti dal punto di vista tecnologico, energetico ed ambientale. Le tecnologie bioclimatiche attive (tecnologie solari, geotermia, eolico…) che sfruttano le energie rinnovabili, permettono a qualsiasi corpo di fabbrica di rispettare l"ambiente, senza che questo venga depredato di ogni sua singola risorsa. Un fabbricato correttamente progettato e studiato che si avvale di tecnologie bioclimatiche attive può diventare produttore di energia. Questa può essere utilizzata per contribuire al sostentamento di piccole realtà di quartiere, o contribuire a progetti ben più ampi. Perché questo avvenga, deve instaurarsi una sinergia tra ambiente e costruito. Più energia viene prodotta utilizzando fonti rinnovabili, meno ne deve essere prodotta utilizzando fonti combustibili, le quali andrebbero solo a peggiorare la disastrosa situazione ambientale odierna, che sta peggiorando a vista d"occhio e peggiorerà in mancanza di un nostro interessamento. Oggi, molte persone, stanno iniziando a prendere coscienza di questo problema energetico. Sempre più committenti si interessano e chiedono indicazioni ai propri professionisti sulle possibili strategie per integrare tecnologie al proprio edificio di modo da beneficiare fisicamente e finanziariamente.
La costruzione degli Uffizi: nascita di una galleria, 2018
In quali circostanze storiche e politiche si colloca la costruzione degli Uffizi, la più grande opera pubblica di Firenze nel Cinquecento, destinata a ospitare le sedi delle più importanti Magistrature esecutive fiorentine? Quali furono le scelte costruttive e tipologiche che hanno consentito a un edificio utilitaristico, calibrato per gli uffici di tredici Magistrature, di diventare, senza alterazioni fisiche sostanziali, il memorabile modello di Galleria d’Arte moderna? La Fabbrica dei tredici Magistrati, come fu chiamata per secoli, fu costruita tra il 1559 e1582 su progetto di Giorgio Vasari (1511-1574), con la stringente supervisione del duca Cosimo I de’ Medici (1536-1574). Situata tra Arno e palazzo Vecchio, questa singolarissima architettura è materializzata da una gagliarda facciata a spessore, larga quanto il portico di base e la galleria di coronamento, addossata alla congerie di edifici preesistenti, che vengono abilmente quanto organicamente incorporati. Il progetto vasariano rovescia d’un sol colpo i principi quattrocenteschi che saldano la stereometria e l’assolutezza prospettica, si fonde fisicamente con la città preesistente e dimostra la versatilità degli spazi, quando sono progettati con coerenza e con spregiudicata consapevolezza urbanistica e spaziale. Questi temi focalizzano il nostro racconto critico della costruzione degli Uffizi, argomentato parallelamente da uno strategico corredo documentario, da una cronologia ragionata e da una scelta iconografica densa e originale.
Academia Quantum, 2024
www.eduardorojotorrecilla.es, 2024
Media International Australia, 2022
African Sun Media eBooks, 2021
Nucleation and Atmospheric Aerosols, 2022
Stato, Chiese e Pluralismo Confessionale, 2017
Інфокомунікаційні та комп’ютерні технології
Journal of Biological Chemistry, 2009
Revista Brasileira de História da Educação, 2019
Procedia Engineering, 2012
IEEE Access, 2019
IOP Conference Series: Materials Science and Engineering, 2017
Academic Medicine, 1996