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Slide per il webinar tenuto sulla piattaforma Zoom riguardante la città di Matera e il sistema di approvvigionamento idrico materano, tenuto per il Gruppo Giovani della Delegazione FAI di Roma in data 15 dicembre 2020
«Il capitale culturale», n. 21, 2020
L’obiettivo della ricerca è avviare uno studio sulla tecnologia idraulica antica della città di Matera, di cui non si ha un’aggiornata conoscenza, nonostante cisterne, pozzi e canali abbiano contribuito all’iscrizione della città nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1993. Cisterne e pozzi, tipici di molte civiltà rupestri del Mediterraneo, sono stati studiati attraverso fonti bibliografiche e d’archivio. Le strutture idrauliche sono risultate strettamente correlate alle caratteristiche idro-geomorfologiche dei luoghi e rappresentano l’esempio di una profonda conoscenza del territorio e della sua gestione virtuosa. La relazione tra l’approvvigionamento idrico e il paesaggio (studiato da un punto di vista geografico, idrogeologico e litologico) ha permesso una lettura integrata delle forme naturali e antropiche delle antiche reti idriche. The aim of the present research is the knowledge of the ancient hydraulic systems for water supply at the Materan Sassi in the Basilicata region (Southern Italy), before the advent of modern aqueduct. An up-to-date knowledge on Materan ancient hydraulic technology is not available, despite underground cisterns, wells and canals contributed to the city’s inscription on the World Heritage List in 1993. Cisterns and wells, typical of many Mediterranean rock civilizations, are an example of a deep knowledge of the territory and its potential and virtuous management. In fact, the hydraulic structures differ according to the hydro-geomorphological characteristics of the places. For this reason, the relationship between water supply and landscape (studied from a geographic, hydrogeological and lithological point of view) will be analyzed, to promote an integrated reading of the natural and anthropogenic forms of water networks.
Dalla Sicilia e dalla Calabria. Scritti per Lucio Gambi, 1998
Se la relazione con la montagna su cui abitano è per i taorminesi impervia, come il percorso che conduce da Giardini a Taormina definito da Rezzonico "caprino", altrettanto lo è quella con le acque. "L'ambiente è stato incorporato alla storia": così affermava Lucio Gambi e i modi di tare incorporazione sono ancora in gran parte da scoprire. In quest'area la lotta contro la siccità e la gestione dell'irrigazione sono praticate per secoli fino ai nostri giorni; anche se la presenza di insediamenti stabili appare scarsa, tuttavia sembra un carattere peculiarmente taorminese quello della continua manutenzione e quindi di investimento di risorse nel sistema di approvvigionamento e distribuzione delle acque.
Tevere cavo una infrastruttura di nuova generazione per Roma tra passato e futuro, 2016
Al contrario di quanto si possa pensare il paesaggio romano, fin dalla sua nascita, fu un paesaggio tipicamente fluviale. Solo in tempi recenti, con la modernità, il rapporto tra città e fiume è venuto meno.
La città di Padova nel suo Catasto storico (1815-1873), a cura di F. Fantini D'Onofrio, 2012
cano a caso la città come parte di Venezia 6 . Nei loro commenti -come in altri, analoghi, presenti in documenti ufficiali -doveva giocare il rimando al suo essere fondamentale avamposto di difesa della città lagunare -e infatti lo era stata, con Treviso, all'epoca della lega di Cambrai. Traspare, tuttavia, anche il riconoscimento di un'analoga realtà urbana, sia pure di scala minore, fatta di canali solcati da barche e da barconi, fiancheggiati talvolta da fondamente oppure da argini erbosi e alberati, di numerosi ponti talvolta vicini ad abbeveratoi per le bestie ("beverara"), di approdi 7 . Per esempio, dalla quattrocentesca casa già Marcato in via Rudena, grazie a una galleria ipogea, era possibile raggiungere l'imbarcadero sul canale di Santa Chiara 8.
Sette itinerari alla scoperta di luoghi di Roma caratterizzati dalla presenza dell'acqua. ... Chiunque visiti Roma rimane colpito dai numerosi monumenti e dalle imponenti opere idrauliche che, connesse alla grande quantità di acqua presente nel territorio, caratterizzano da sempre il tessuto urbano e suburbano della città. La nascita e lo sviluppo di Roma, che nei secoli divenne la dominatrice incontrastata del Mediterraneo, è infatti legata alla sua felice posizione geografica, a diretto contatto con il fiume Tevere, nei pressi di località ricche di sorgenti naturali e in comunicazione con il vicino mare. Le popolazioni arcaiche che sin dalla prima età del ferro si insediarono nell’area, fondarono i loro villaggi sui colli presso la riva sinistra del Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina. Questa, facilitando l’attraversamento del fiume, rendeva possibile il collegamento fra l’Etruria e la Campania. Proprio alle pendici del colle Palatino, in seguito allo straripamento del fiume, si incagliò la cesta con i
Mathera Anno II n 6, 2018
Many movies were shot in Matera old town, and most of them left unintended sings of their shooting.
M. Livadiotti et alii (a cura di), Theatroeideis. L'immagine della città, la città delle immagini Atti del Convegno Internazionale, Bari, 15-19 giugno 2016 , Thiasos Monografie 11, 2018
Between Volterra and Populonia, an area characterized by intense geothermal activity, excavations of the 80’s of the last century brought to light an architectural complex of sacred and salutary character with characteristics that represent an unicum not only in northern Etruria but in all Italy. The place chosen for the construction of the sanctuary was determined by a particularly impressive natural environment, rich in hot and cold springs, intense vapours, hot sludge, so that the noise from the underground had to suggest to the ancient inhabitants the presence of divinity. Of the oldest building, which excavated data date back to the end of the 4th century BC, there are in-situ important testimonies that allowed it to be reconstructed. It is a magnificent porch with two wings spread on two levels, which was to be the monumental entrance to a not yet localized temple that probably stood behind it in a dominant position. The type of documented architecture is not characteristic of Etruscan culture, but recalls the major sanctuaries of Asia Minor, from which it surely inspired, but interpreting the architecture according to local tradition. In the first half of the 2nd century BC, the building undergoes an important transformation: a thermal building, which exploits the surrounding waters, fits inside the porch, definitively altering its architectural form. Tra Volterra e Populonia, un’area caratterizzata da intense attività geotermiche, scavi degli anni ’80 del secolo scorso hanno riportato alla luce un complesso architettonico a carattere sacro-salutare con caratteristiche tali da rappresentare un unicum non solo in Etruria settentrionale ma in tutta Italia. Il luogo scelto per l’edificazione del santuario è stato determinato da un ambiente naturale particolarmente suggestivo, ricco di sorgenti calde e fredde, intensi vapori, fanghi bollenti, soffioni che con i loro rumori provenienti dal sottosuolo dovevano suggerire agli antichi abitanti la presenza di divinità. Dell’edificio più antico, che i dati di scavo fanno risalire alla fine del IV secolo a.C., rimangono in situ importanti testimonianze che ne hanno consentito una ricostruzione. Si tratta di un grandioso portico a pilastri con due ali che si sviluppava su due livelli, che doveva costituire l’ingresso monumentale ad un tempio, al momento non ancora localizzato, che probabilmente si trovava alle sue spalle in posizione dominante. Il tipo di architettura documentato non è caratteristico della cultura etrusca, ma richiama i grandi santuari dell’Asia Minore, dai quali sicuramente ha tratto ispirazione, interpretando però l’architettura secondo la tradizione locale. Nella prima metà del II secolo a.C. l’edificio subisce una importante trasformazione: un impianto termale, che sfrutta le acque circostanti, si inserisce all’interno del portico, snaturandone definitivamente la forma architettonica.
Geopolitics, 2018
In "Il sistema del velo" - I saggi di Lexia, Aracne, Roma, 2016
Revista Española de Derecho Internacional, 1986
Health: An Interdisciplinary Journal for the Social Study of Health, Illness and Medicine, 2015
Jurnal Teknologi Transportasi dan Logistik
Psicologia Social Latinoamericana, 1994
Conservation science in cultural heritage, 2023
Kwartalnik Historyczny, 2020
Joelho Revista de Cultura Arquitectonica, 2018
Agrotechnology Innovation (Agrinova), 2022