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Malaria e guerra

Convegno di Storia della Medicina Militare Firenze – Caserma F. Redi” – 6 Maggio 2010 Malaria e guerra biologica Mario Maida1 Francesco Urbano2 Agenda degli argomenti Premessa Scopo di questo lavoro La malaria nella storia Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (BW) Conclusioni 1.Colonnello medico, Direttore DMML di Firenze 2.Tenente Colonnello medico t.ISSMI, Capo sezione Igiene e Medicina Preventiva, COM-LOG Sanità - Roma Premessa: la malaria oggi (1) La malaria continua a rappresentare uno dei maggiori problemi sanitari globali. Rimane la più importante malattia parassitaria e la seconda malattia infettiva al mondo per morbosità e mortalità dopo la tubercolosi, con cinquecento milioni di nuovi casi clinici all’anno e due milioni e mezzo di morti all’anno. Il 40% della popolazione mondiale continua a vivere in zone endemiche. Premessa: la malaria oggi (3) Attualmente, per i paesi occidentali con sistemi sociosanitari avanzati essa rappresenta un problema marginale, con dieci-trentamila nuovi casi importati di malattia in Europa ed Nord America. Premessa: la malaria oggi (2) Il 90% dei casi clinici e delle morti si verificano nell’Africa tropicale e subtropicale Premessa: la malaria oggi (4) Da: Islamic Republic of Afghanistan - Ministry of Public Health General Directorate of Preventive Medicine and Primary Health Care, National Malaria and Leishmaniasis Control Programme Draft National Malaria Strategic Plan 2008 – 2013 Continua a rappresentare pertanto un problema rilevante ed emergente nell’ambito della medicina del turismo e per la sanità militare, che supporta contingenti sempre più dispiegati in operazioni in aree a rischio. 1 Premessa: la malaria oggi (5) Il plasmodio della malaria non rappresenta un agente di guerra biologica potenzialmente valido quanto altri per caratteristiche intrinseche (necessità di un vettore, disponibilità di chemio-profilassi e terapia etc.), ragion per la quale non è stato inserito nelle liste, redatte da organismi nazionali ed internazionali, di agenti potenzialmente utilizzabili in guerra o per bioterrorismo. Premessa: la malaria oggi (6) Nonostante ciò, e nonostante la mancanza di evidenze di tentativi di weaponizzazione, il suo utilizzo in guerra, se non per bioterrorismo, è stato più volte ventilato quale credibile ed ipotizzabile Scopo di questo lavoro La Malaria nella storia militare (1) Presentare alcuni degli aspetti più significativi, senza pretese di esaustività che illustrino il rapporto fra malaria e guerra, al fine di gettare luce sul possibile utilizzo della malaria per BW. La Malaria nella storia militare (3) Ruolo nella 1^ guerra mondiale La malaria ha determinato per secoli la storia militare Fine dell’effimero impero macedone e morte di Alessandro Magno (323 a.C.); Declino dell’impero romano; Fallimento dell’invasione unna (452 d.C.); Morte di Alarico, re dei Goti; Ruolo nella Guerra greco- gotica; Arresto dell’espansione mongola ad occidente (1200 d.C.); La Malaria nella storia militare (3) Ruolo nella 2^ Guerra Mondiale “Sarà una lunga guerra se per ogni divisione che impiegherò in linea contro il nemico, io dovrò contare su una seconda divisione in ospedale con la malaria e su una terza convalescente per questa malattia debilitante”. Douglas MacArthur •sviluppo dei farmaci antimalarici sintetici (clorochina, amiodachina, primachina, proguanile e pirimetamina) e di insetticidi ad alta persistenza come il DDT. 2 La Malaria nella storia militare (4) La Malaria nella storia militare (5) Viet Nam (1962-1975): CP talvolta dimezzata. 1965 – 1970: oltre quarantamila casi registrati sviluppo della meflochina (USA) progetto di ricerca militare segreto “523” (Cina, 1967): antimalarici derivati dall’artemisia. Ruolo nella 2^ Guerra Mondiale…. Non solo sul fronte del pacifico… Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (1) Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (2) 1797. 1^ Campagna d’Italia: Napoleone prova a forzare la resa di Mantova infettandone gli abitanti con la swamp fever (leptospirosi?): Episodio di BW poco credibile. 3 Episodi in letteratura: Guerre napoleoniche: Assedio di Mantova (1799) Episodio di Walcheren (1809) 2^ Guerra Mondiale: Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (3) Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (4) 2^ Guerra Mondiale - Campagna d’Italia(1943-44): Episodio di Walcheren (1809): L’operazione anfibia di apertura di un secondo fronte, che un corpo di spedizione britannico di 39000 uomini tenta in estate, abortisce per la malaria (oltre 10% della forza deceduta e 40% malata): episodio di BW dubbio. Ipotesi recente Howard MR: “Walcheren 1809: a medical catastrophe.” BMJ 1999;319:16421645 Snowden F: “Nazism and Bioterror in the Pontine Marshes” in “The Conquest of Malaria, Italy 1900-1962”, Yale University Press, 2006. 3 Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (5) Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (6) Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) Evidenze a favore dell’ipotesi: 1. Arrivo a Roma, (autunno 1943) di Erich Martini e Ernst Robert Karl Rodenwaldt noti malariologi nazisti. Snowden F: “Nazism and Bioterror in the Pontine Marshes” in “The Conquest of Malaria, Italy 1900-1962”, Yale University Press, 2006. Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (7) Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) Evidenze contrarie all’ipotesi: • Impiego di un piccolo distaccamento in Italia del Erprobungskommando d.Lw. 40 (Anopheles-Bekaempfung ), unità speciale della Luftwaffe per la lotta contro la malaria, nata nell’agosto del 1939 e disciolta nell’ottobre 1944 , dotata circa 30 Do 23s, 44s e FW 58s ed utilizzata per irrorare insetticidi, precedentemente impiegata nel Sud della Russia e nella parte meridionale dei Balcani Snowden F: “Nazism and Bioterror in the Pontine Marshes” in “The Conquest of Malaria, Italy 19001962”, Yale University Press, 2006. Evidenze a favore dell’ipotesi: • blocco delle pompe di drenaggio (distrutte con la dinamite o preda bellica) per fare arrivare l´acqua di mare (salina) nelle paludi; • distruzione delle motobarche usate durante la "bonifica" per pulire i canali di drenaggio. • Confisca/distruzione di nove tonnellate di chinino. Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (8) Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) • • Fallimento del progetto per la rapidità dell’avanzata alleata Aumento di incidenza della malaria fra i civili da 1.217 casi nel 1943 a 54.929 ufficialmente nel 1944 (in realtà, forse 100mila), su una popolazione residente di 245 mila. Snowden F: “Nazism and Bioterror in the Pontine Marshes” in “The Conquest of Malaria, Italy 1900-1962”, Yale University Press, 2006. Conclusioni Il ricorso alla malaria per la guerra biologica (9) Campagna d’Italia: Agro Pontino (1943-44) • Ritorno alle condizioni pre-bonifica L’uso della malaria per la guerra biologica è spesso ipotizzato ma non dimostrato. Correttamente, il plasmodio non è stato inserito dagli esperti fra le diverse classi di potenziali agenti di BW/BT. La complessità biologica del plasmodio e la relativamente scarsa conoscenza della relativa biochimica molecolare, rendono la weaponizzazione con ingegneria genetica più difficile che per altri agenti di BW/BT. Ipotizzabili intervento sui vettori. View publication stats 4