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Thanks to the world wide web, we now have at our disposal a huge mass of information and a large number of research tools on line. But what we do need is to put all these resources together in order to transform accessible data into real knowledge.
Collaborazione - rete URBE
Partendo dall'era dell'informazione in cui viviamo, il dr. Wieërs già nel 1991 constatava che uno sviluppo in atto estremamente rapido della tecnologia dell'informazione e della comunicazione o telematica avrebbe presto coinvolto anche il mondo delle biblioteche. Singolarmente esse non sarebbero mai riuscite ad elaborare la massa talmente voluminosa di informazioni se non nella condivisione delle collezioni con altre biblioteche (necessità della collaborazione e integrazione in rete). Nessuna biblioteca si sogna più di essere autosufficiente e di poter contenere tutto lo scibile necessario. L'automazione facilita ed esige lo scambio tra biblioteche e altre banche dati. Quando nel 1989 la biblioteca dell'UPS stava per introdurre l'automazione aveva chiara l'intenzione di proporre la stessa decisione anche alle altre biblioteche nella prospettiva di lavorare insieme. Sia per riguardo alla introduzione dell'automazione che per la costruzione di una nuova biblioteca all'UPS, i nostri benefattori olandesi ci hanno proposto di visitare una realizzazione significativa. Nel settembre 1991 alcuni rettori assieme a dei bibliotecari ebbero la possibilità di vedere concretamente la biblioteca dell'università cattolica di Tilburg con le sue moderne realizzazioni e l'integrazione con altre biblioteche e banche dati fuori della biblioteca tramite la rete informatica. Un ulteriore invito a vedere la biblioteca di Tilburg fu esteso nel 1993 a una quarantina di persone: rettori e bibliotecari (due per istituzione), viaggio aereo e permanenza per alcuni giorni tutto gratuito. La visita prolungata fu integrata da visite guidate, conferenze e dibattiti perché le idee penetrassero maggiormente. 1 Un tentativo di interessare i Bibliotecari e i Rettori delle Università pontificie al problema della informatizzazio-ne e della costituzione di una rete tra le biblioteche fu fatto dal 1982 al 1984. Sollecitati ad una presa di posi-zione, i Rettori rispondono ufficialmente ai Bibliotecari (il 24 mar 1984) inviando, come Comitato Rettori, una Lettera di apprezzamento e di incoraggiamento del seguente tenore: "I rettori esprimono la propria riconoscen-za ai Bibliotecari per il loro spirito di collaborazione e per il loro impegno a migliorare i servizi delle Biblioteche degli Atenei Romani. Consapevoli delle difficoltà, invitano i bibliotecari a continuare le loro riunioni nonostante le scarse possibilità finanziarie del momento presente". Ma i tempi non erano ancora maturi e il progetto rimase ancora in incubazione per quasi dieci anni. Furono anni intensi di faticoso lavoro per risolvere tutti i problemi, non solo tecnici e finanziari, ma anche di intesa e di coinvolgimento tra le varie istituzioni. Come protagonista, sono in grado più di ogni altro, di narrare la storia della realizzazione della rete URBE, attingendo direttamente dalla mia relazione tenuta alla solenne inaugurazione il 12 maggio 1994. L'automazione nelle biblioteche pontificie a Roma La solenne inaugurazione della Rete URBE, il 12 maggio 1994 fu tenuta al mattino presso la Università Salesiana per sottolineare il primato dell'UPS per l'inizio dell'automazione, e nel pomeriggio presso la Pontificia Università Gregoriana. D. Giuseppe Tabarelli, in qualità di Direttore esecutivo di URBE, tenne una relazione dal titolo "Rete URBE: Storia di una collaborazione e nascita di un progetto". 1 Dall'UPS parteciparono almeno 4 persone (il sottoscritto era a titolo di URBE) che fecero una riunione privata per riflettere e ricavare idee e spunti per la costruzione della nuova biblioteca. Da questa riunione venni inspiegabilmente escluso!!! Informazione e comunicazione Una visita istruttiva e significativa 11-LAVORARE IN COLLABORAZIONE: LA RETE URBE
in "Agenda Digitale", 11 febbraio, 2021
Come riconosciuto concordemente in letteratura, il 60% delle persone che nascono oggi farà un lavoro che ancora non esiste. Per questo è importante mettere a fuoco la Creatività Digitale: digitale perché digitale sarà sempre più l'infrastruttura portante, l'ecosistema delle attività produttive; creatività perché il cambio di paradigma-economico, sociale, e anche mentale-innescato dal digitale richiede una capacità di visione e di invenzione, e anche di fantasia, capace di andare oltre gli scenari a cui siamo abituati.
Il lavoro digitale - Digital Work - Travail numérique, 2021
Questo numero di Socioscapes intende offrire un’analisi approfondita dei significati attribuiti al lavoro digitale, della sua progressiva espansione in tutti i rami della produzione sociale, dei suoi effetti sulle condizioni di lavoro e sulla composizione del proletariato, delle reazioni di resistenza e di rivolta dei lavoratori, nonché della formidabile accelerazione che l’insieme di questo processo, e delle sue antitesi, ha conosciuto con l’avvento della pandemia da coronavirus.
Form Re Open Journal Per La Formazione in Rete, 2014
La collaborazione digitale, nel contesto di un'incalzante presenza di tutta una gamma di tecnologie digitali nella vita di tutti i giorni, è l'argomento del Capitolo 3 del libro "Orizzonti di conoscenza. Strumenti digitali, metodi e prospettive per l'uomo del terzo millennio" di Fortunato Sorrentino e Maria Chiara Pettenati, edito da Firenze University Press, 2014. Mantenendo fisso il punto focale del libro -la conoscenza nelle sue nuove forme, la sua creazione e condivisione nel mondo contemporaneo -questa modalità di collaborazione, sempre più adottata dal knowledge worker moderno, viene discussa nei vari scenari d'uso e osservata da molteplici punti di vista. Ricevono particolare attenzione gli strumenti per la collaborazione digitale, una generazione di applicazioni software innovative, i cosiddetti "spazi di lavoro virtuali condivisi", insieme alla discussione delle abilità e delle attitudini richieste per avvalersi efficacemente di tali dispositivi.
Considerazioni sulle trasformazioni del lavoro in relazione alle tecnologie digitali a partire da due libri, "E-work. Lavoro, rete innovazione" di Sergio Bellucci, e "Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale" del collettivo Ippolita , (elèuthera).
Collaborazione nei progetti software, 2009
La collaborazione tra i vari attori interessati ad un progetto di sviluppo software (ma non solo) è un elemento di estrema importanza ai fini del successo dell'iniziativa ma speso disatteso per vari motivi, non escluso la mancata conoscenza della sua importanza. Cliente, utenti, project manager, sviluppatori e management aziendale, ognuno per il proprio ruolo e le relative responsabilità, devono collaborare per l'unico obiettivo. Tutti sono responsabili dell'esito dell'iniziativa, nessuno escluso!
SALVIS JURIBUS - RIVISTA GIURIDICA ONLINE, 2019
Sommario: 1. Fordismo, post-fordismo e nuova organizzazione del lavoro-2. Il digital work come chiave di volta per lo sviluppo del modello partecipativo?-3. Il dibattito italiano-4. Spunti conclusivi di riflessione 1. Fordismo, post-fordismo e nuova organizzazione del lavoro
ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, 2018
Nel 2013 Trebor Scholz curava per Routledge un testo titolato Digital Labor: The Internet as Playground and Factory. Il testo raccoglieva i contributi di alcuni tra gli studiosi più innovativi e eclettici del lavoro digitale e si proponeva di evidenziarne le tendenze e le implicazioni nell'epoca contemporanea. Il tema era il cambiamento del lavoro mediato dalle tecnologie di rete, nel momento in cui la tecnologia ibrida ogni ambito dell'esistenza sino a cambiare la definizione stessa di lavoro. Il dibattito evidenziava alcuni nodi irrisolti dell'economia digitale, in primo luogo i temi della rendita e del lavoro gratuito nell'ambito della rete, quali espressione della capacità di estrarre informazioni da milioni di consumatori come condizione per la difesa di posizioni strategiche nel capitalismo delle piattaforme. Il presente contributo si concentra precisamente su questi temi, sulla tendenza recente a interpretare la rete come un apparato di cattura distopico, a differenza delle speranze che le venivano associate, sottolineando le trasformazioni e il ruolo ambivalente svolto dall'automazione e della tecnologia nell'immaginario collettivo.
Housing Studies, 2024
Ordoliberalism, Law and the Rule of Economics, 2017
Acta Historica Mongolici, 2021
Never Again: Germans and Genocide After the Holocaust, 2023
Evaluación del Índice Glucémico en un Alimento Funcional, 2017
Psychology and Education: A Multidisciplinary Journal, 2024
Ecology Environment and Conservation, 2022
Münchener Theologische Zeitschrift, 2015
Bonds As Viable Investment Option, 2017
OUSL JOURNAL, 2024
International Journal of Scientific and Engineering Research
SİYASAL KAMPANYALAR PROPAGANDA VE REKLAMCILIK, 2023
Nature Structural & Molecular Biology, 1996