2014, Vocifuoriscena
Ispirandosi alla Morte Nera, la terribile peste che devastò l'Europa nel XIV secolo, nonché alle leggende e alle tradizioni della sua terra natale, la Norvegia, l'artista Theodor Kittelsen (1857-1914) fonde testi e immagini in questo straordinario Svartedauen: una ossessionante, cupa rappresentazione di morte e disfacimento dai toni di una ballata macabra, un morality play lirico e romantico al tempo stesso. La paurosa ombra di Pesta che, armata di rastrello e ramazza, attraversa la Norvegia per spazzare via ogni traccia di vita umana, diviene il simbolo allegorico della fragilità umana e del suo ineluttabile destino. Vecchi e bambini, ricchi e poveri, troll e scheletri: tutti sono invitati a partecipare alla sua danza apocalittica. Ma sotto il lento cumulo degli anni, la memoria sbiadisce e persino gli eventi più tragici assumono la luce pallida e remota della fiaba. La storia e il mito, che il pennello dell'artista ha reso permeabili l'una all'altro, cedono solo dinanzi alla severa bellezza dei panorami norvegesi.