Etimologia e Storia di Gaia

Il termine "terrestre," che significa "relativo o caratteristico della terra," risale al 1846 ed è composto da -ian e dal latino tellus (al genitivo telluris), che significa "terra, suolo, terreno; la terra" (collegato a Tellus, la dea romana della terra). Probabilmente deriva dalla radice proto-indoeuropea *telho-, che significa "suolo, pavimento." Questa radice ha dato origine a parole in diverse lingue, come il sanscrito talam ("pianura, pianta del piede"), il greco telia ("scacchiera"), il lettone telint ("stendere"), il lituano tils ("fondo di una chiatta, pavimentazione"), patalas ("letto"), il prussiano antico tallus ("pavimento"), il slavo ecclesiastico tilo ("pavimento"), il russo potolok ("soffitto"), l'irlandese antico talam ("terra"), e il norreno ilja e il medio olandese dele ("asse"). In alternativa, potrebbe derivare dalla radice proto-indoeuropea *telh-, che significa "sostenere."

Come sostantivo, il termine "terrestre" per indicare un "abitante della Terra" (in riferimento a presunti abitanti di altri mondi) è attestato dal 1847.

"punto in cui la luna è più lontana dalla terra," 1590s, dal francese apogée o direttamente dal latino apogaeum, dal greco apogaion (diastema) "(distanza) lontano dalla terra," da apogaion, aggettivo neutro, "dalla terra," qui in un senso specializzato "lontano dalla terra," da apo "fuori, lontano" (vedi apo-) + gaia/ge "terra" (vedi Gaia).

Il senso figurato di "climax, culmine" è del 1640. Un termine dell'astronomia tolemaica, che considerava la terra come il centro dell'universo e applicava la parola al sole e ai pianeti; per questi corpi è stato sostituito nel sistema copernicano da aphelion. Le forme aggettivali sono apogeal, apogean, apogeic.