Moraro
Moraro vanta una tradizione rurale che lo annovera fra i comuni campagnoli dell'Isontino. Il comune ha un territorio non vastissimo, ma che riassume i tratti della campagna friulana. Numerosi reperti tombali, tuttora conservati nel "Museo di storia naturale di Vienna", attestano la presenza di un nucleo longobardo nella zona, anche se il villaggio esisteva già in epoca precedente.
L'origine del toponimo è da collegare alla grande quantità di "morârs" (gelsi), che esistevano nella zona, e dalle cui bacche i Romani ottenevano sciroppi.