Nazionale maschile di calcio della Francia

rappresentativa nazionale maschile di calcio della Francia
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La nazionale di calcio della Francia (fr. équipe de France de football) è la rappresentativa calcistica della Francia ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica francese.[3]

Francia (bandiera)
Francia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneFFF
Fédération Française de Football
ConfederazioneUEFA
Codice FIFAFRA
Soprannomeles Bleus (i blu)
les Tricolores (i tricolori)
la Sélection (la selezione)
Fierté bleue (orgoglio blu)
Les Coqs (i galli)
SelezionatoreFrancia (bandiera) Didier Deschamps
Record presenzeHugo Lloris (145)
CapocannoniereOlivier Giroud (57)
Ranking FIFA(24 ottobre 2024)[1]
Sponsor tecnicoNike
Esordio internazionale
Belgio (bandiera) Belgio 3 - 3 Francia Francia (bandiera)
Uccle, Belgio; 1º maggio 1904
Migliore vittoria
Francia (bandiera) Francia 14 - 0 Gibilterra Gibilterra (bandiera)
Nizza, Francia; 18 novembre 2023
Peggiore sconfitta
Danimarca (bandiera) Danimarca 17 - 1 Francia Francia (bandiera)
Londra, Regno Unito; 22 ottobre 1908
Campionato del mondo
Partecipazioni16 (esordio: 1930)
Miglior risultatoOro Campioni nel 1998, 2018
Campionato d'Europa
Partecipazioni11 (esordio: 1960)
Miglior risultatoOro Campioni nel 1984, 2000
Confederations Cup
Partecipazioni2 (esordio: 2001)
Miglior risultatoOro Campioni nel 2001, 2003
Torneo Olimpico
Partecipazioni5[2] (esordio: 1908)
Miglior risultatoQuarto posto nel 1920
UEFA Nations League
Partecipazioni3 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultatoOro Campioni nel 2020-2021
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA
Partecipazioni1 (esordio: 1985)
Miglior risultatoOro Campioni nel 1985

È una delle nazionali più titolate al mondo: ha vinto due campionati del mondo (Francia 1998 e Russia 2018), due campionati d'Europa (Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000), due Confederations Cup (Corea del Sud-Giappone 2001 e Francia 2003), la Coppa Artemio Franchi 1985 e una UEFA Nations League (2020-2021).

Il periodo di maggior successo della Francia è databile tra la fine degli anni 1990 e l'inizio degli anni 2000, quando ha vinto in sequenza il campionato del mondo (1998), il campionato d'Europa (2000) e due Confederations Cup (2001 e 2003). Tra gli altri piazzamenti di rilievo la Francia vanta due secondi posti e due terzi posti al campionato del mondo e un secondo posto al campionato europeo, dove ha inoltre raggiunto le semifinali in tre occasioni. Al torneo olimpico il miglior risultato è il quarto posto ad Anversa 1920.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Francia ha occupato il 1º posto più volte, dal maggio 2001 al maggio 2002 e dall'agosto al settembre 2018, mentre il peggiore posizionamento è il 26º posto del settembre 2010. Occupa attualmente il 2º posto della graduatoria.[1]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della nazionale di calcio della Francia.

Il primo cinquantennio

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Francia-Svizzera del 1905, giocata a Parigi, prima partita assoluta della Nazionale elvetica

Fino agli anni 1950 la nazionale francese non ottenne risultati notevoli. La prima partita dei bleus risale al 1904 contro il Belgio e terminò 3-3. La Francia partecipò a tutte e tre le edizioni della Coppa del mondo svoltesi nel periodo interbellico: al campionato del mondo 1930, in cui non superò il primo turno, Lucien Laurent segnò il primo gol nella storia dei mondiali, nella partita vinta per 4-1 contro il Messico; al campionato del mondo 1934 la nazionale francese fu eliminata ancora al primo turno, con il punteggio di 3-2 ai supplementari, contro l'Austria del Wunderteam; infine al campionato del mondo 1938 giocato in casa riuscì a spingersi fino ai quarti di finale, dove venne eliminata col punteggio di 3-1 dall'Italia di Vittorio Pozzo, campione in carica e di lì a breve nuovamente iridata.

Nelle eliminatorie del campionato del mondo 1950 la Francia venne sconfitta dalla Jugoslavia. Successivamente ripescata per la fase finale in Brasile a seguito del forfait di altre nazionali, venne sorteggiata nel girone D con Uruguay e Bolivia; tuttavia si ritirò in segno di protesta contro l'organizzazione, in merito a un calendario che prevedeva due partite in località distanti circa 3 500 chilometri[4]. Tornò a qualificarsi per il campionato del mondo 1954 in Svizzera, dove, pur inserita nel lotto delle teste di serie, venne eliminata al primo turno.

Da Fontaine a Platini

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Il campionato del mondo 1958 fu il primo in cui la Francia raggiunse un traguardo di rilievo: i bleus furono sconfitti soltanto in semifinale dal Brasile, per poi chiudere sul podio, sconfiggendo la Germania per 6-3 nella finale per il terzo posto. L'attaccante Just Fontaine in 6 partite realizzò ben 13 gol, cifra che rappresenta ancora oggi un primato per la fase finale di un mondiale. In quel periodo l'ossatura della squadra era composta in gran parte da giocatori o ex giocatori del forte Stade de Reims come Raymond Kopa, Robert Jonquet, Roger Marche e Just Fontaine, cui si aggiungeva Roger Piantoni.

 
Just Fontaine, 13 gol con i bleus al campionato del mondo 1958, primato ineguagliato

Al campionato d'Europa 1960, prima edizione della manifestazione continentale, la Francia giunse tra le prime quattro, ma, priva di Fontaine, autore di cinque reti tra ottavi e quarti che si erano svolti in partite di andata e ritorno, perse la semifinale contro la Jugoslavia per 5-4. Nella finale per il terzo posto la squadra francese fu superata dalla Cecoslovacchia per 2-0.

Dopo questo risultato, cominciò un lungo periodo buio per l'équipe de France, che collezionò mancate qualificazioni alle fasi finali dei campionati del mondo e campionati europei, con l'unica eccezione del campionato del mondo 1966 in Inghilterra, che la vide presente alla fase finale, ma eliminata al primo turno.

A partire dalla seconda metà degli anni settanta, la nazionale visse una fase di progressiva ripresa, culminata con la qualificazione al campionato del mondo 1978, dove la selezione francese, tuttavia, venne eliminata al primo turno.

 
Michel Platini, protagonista del primo trionfo della Francia al campionato d'Europa 1984, fu anche CT della nazionale francese dal 1988 al 1992

Negli anni 1980 vi furono notevoli progressi, grazie a giocatori come Michel Platini, Dominique Rocheteau, Marius Trésor, Alain Giresse e Luis Miguel Fernández. I bleus si piazzarono quarti al mondiale di Spagna 1982 con il CT Michel Hidalgo e terzi a quello di Messico 1986 sotto Henri Michel, venendo sconfitti in entrambe le occasioni in semifinale dalla Germania Ovest. Nel frattempo la Francia del CT Hidalgo vinse il suo primo titolo europeo nell'edizione casalinga di Francia 1984 (battuta in finale la Spagna per 2-0) e la Coppa Artemio Franchi nel 1985 contro la selezione dell'Uruguay, campione sudamericano in carica.

Crisi e generazione d'oro

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Il mondiale messicano del 1986 segnò la fine di una generazione di talenti che molti osservatori ritenevano irripetibile. Dopo quella edizione della coppa del mondo lasciarono la nazionale Dominique Rocheteau, Maxime Bossis e Alain Giresse e, un anno più tardi, quando già erano iniziate - male - le qualificazioni all'europeo del 1988, anche Platini.

La fine del precedente ciclo fu troppo brusca e per la selezione francese si aprì una fase buia. Fallita malamente la qualificazione al campionato d'Europa 1988, la nazionale fu affidata con grandi aspettative al commissario tecnico Platini, all'esordio nelle vesti di allenatore, ma non riuscì a ottenere la qualificazione al campionato del mondo 1990 e, nonostante un'autorevole qualificazione al campionato d'Europa 1992 (con 19 risultati utili consecutivi ottenuti tra l'aprile del 1989 e il novembre 1991), uscì al primo turno della rassegna svoltasi in Svezia, risultato che spinse Platini a dimettersi. La crisi proseguì con la mancata qualificazione al campionato del mondo 1994, sfumata clamorosamente a causa di una sconfitta interna contro la Bulgaria, maturata al Parco dei Principi all'ultimo minuto di gioco dell'ultima giornata delle eliminatorie.

 
Didier Deschamps, capitano dei bleus artefici del double mondiale-europeo a Francia 1998 e Belgio-Paesi Bassi 2000, e commissario tecnico della seconda vittoria mondiale al Russia 2018 e del successo in UEFA Nations League 2020-2021

La rinascita della Francia ebbe come artefice il nuovo c.t. Aimé Jacquet, assunto inizialmente in maniera provvisoria, poi in modo definitivo dopo una striscia di 30 partite senza sconfitte.[5] Sfidando l'opposizione dell'estrema destra e la costante ascesa di Jean-Marie Le Pen,[6] egli mise in piedi una Francia multietnica, con giocatori nati lontano dai confini transalpini o comunque discendenti da altri popoli,[7] e accantonò alcune storiche "bandiere" del passato per far spazio a un nuovo gruppo di giocatori.[8][9] Tra questi spiccava il nome di Zinédine Zidane, talentuoso centrocampista di origini algerine, su cui Jacquet modellò la sua Francia. Al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, i bleus raggiunsero le semifinali, dove furono sconfitti ai tiri di rigore dalla Rep. Ceca;[10][11] per i francesi fu il miglior risultato in un grande torneo dal 1986.[5] Fu l'inizio della cosiddetta generazione d'oro del calcio francese, che di lì in pochi anni fu artefice di grandi affermazioni internazionali in virtù dell'apporto di grandi campioni.[5] La nazionale di Jacquet si presentò al campionato del mondo 1998 da padrona di casa e quindi qualificata di diritto. Dopo aver brillantemente superato la prima fase, la Francia, capitanata da Didier Deschamps sospinta da Zinédine Zidane, approdò per la prima volta alla finale di un mondiale[12] e allo Stade de France si laureò campione del mondo battendo per 3-0 il Brasile campione del mondo uscente.[13]

 
Zinédine Zidane, stella della Francia vincitrice del mondiale 1998 e dell'europeo 2000 e finalista al campionato del mondo 2006

Dopo il trionfo mondiale e le dimissioni di Jacquet,[14] i bleus, guidati da Roger Lemerre, vinsero anche il campionato d'Europa 2000, dove, trascinati ancora da Zidane, ebbero la meglio sull'Italia nella finale di Rotterdam, pervenendo al pareggio a pochi istanti dalla fine del match e imponendosi per 2-1 con un golden goal di David Trezeguet;[15] in tal modo la Francia realizzò un double mondiale-europeo riuscito prima solo alla Germania Ovest negli anni 1970, sebbene a parti invertite (prima la vittoria al campionato d'Europa 1972 e poi quella al campionato del mondo 1974), e in futuro alla Spagna.

La striscia di successi proseguì con la vittoria della FIFA Confederations Cup 2001 (primo alloro francese nella competizione), ma l'anno seguente arrivò la disfatta al campionato del mondo 2002, da cui i transalpini furono eliminati già al primo turno, contro ogni pronostico, senza segnare un gol e con Zidane a mezzo servizio, recuperato solo per l'ultima delle tre partite disputate nel torneo.[16][17] Licenziato Lemerre dopo il fiasco mondiale,[18] la Federazione francese affidò la panchina a Jacques Santini, che guidò i bleus alla conquista della FIFA Confederations Cup 2003, disputata in casa, ma al campionato d'Europa 2004 la squadra uscì ai quarti di finale contro la Grecia poi campione d'Europa.[19]

Dopo il doppio fallimento mondiale e continentale, la Francia del nuovo CT Raymond Domenech, già tecnico dell'Under-21 francese, vincendo l'iniziale scetticismo e voci su uno spogliatoio diviso,[20] si qualificò al campionato del mondo 2006 e raggiunse la finale del torneo, dove la Francia pareggiò per 1-1 contro l'Italia e, dopo l'espulsione di Zidane, fu battuta ai tiri di rigore;[21] nel mondiale tedesco Lilian Thuram stabilì il primato di presenze con i bleus.

Un difficile rinnovamento e il ritorno in auge

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Malgrado il fallimento al campionato d'Europa 2008, con la Francia eliminata già dopo la fase a gironi,[22] Domenech rimase in sella anche per il campionato del mondo 2010, al quale i bleus si qualificarono grazie a un gol palesemente irregolare, propiziato da un doppio controllo di mano di Thierry Henry nello spareggio contro l'Irlanda.[23] Nella rassegna sudafricana la nazionale francese, dilaniata da dissidi interni,[24][25][26] uscì clamorosamente al primo turno, senza vincere una partita.[27]

La successiva gestione di Laurent Blanc[28] rinnovò l'organico e rivitalizzò la squadra, portandola ai quarti di finale del campionato d'Europa 2012 e gettando le basi per i progressi compiuti con il CT Didier Deschamps, che subentrò a Blanc nel 2012 e condusse i suoi ai quarti di finale del campionato del mondo 2014[29] e alla finale del campionato d'Europa 2016, disputato in casa e perso nell'atto conclusivo contro il Portogallo, con Antoine Griezmann capocannoniere ed eletto migliore giocatore della rassegna continentale.

 
L'undici francese che sconfisse la Croazia nella finale di Russia 2018, vincendo il suo secondo titolo mondiale.

La Francia di Deschamps vinse poi il campionato del mondo 2018, battendo per 4-2 in finale la Croazia: i bleus, guidati dalla stella Kylian Mbappé, si laurearono campioni del mondo per la seconda volta.[30] Dopo il mondiale vinto in Russia, la Francia fu impegnata nella Lega A di UEFA Nations League 2018-2019, dove mancò la qualificazione alla final four del torneo e, di seguito, nel campionato d'Europa 2020, posticipato al 2021 a causa della pandemia di COVID-19: qui i bleus delusero, uscendo già agli ottavi di finale. In ottobre, invece, la Francia si aggiudicò in Italia la seconda edizione della UEFA Nations League 2020-2021, battendo in finale la Spagna (2-1). Dopo aver chiuso la UEFA Nations League 2022-2023 al terzo posto nel proprio girone di Lega A, fallendo l'accesso alla final four e rischiando la retrocessione in Lega B, la Francia si confermò nazionale di vertice raggiungendo la finale del campionato del mondo 2022, dove, malgrado la tripletta di Mbappé, fu sconfitta ai tiri di rigore dall'Argentina.[31]

Aspetti culturali

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Il primo giocatore nero selezionato per la nazionale di calcio francese, Raoul Diagne, ottenne la sua prima presenza con la Francia già nel 1931, fino a totalizzarne 18 prima della seconda guerra mondiale.

Il primo giocatore di origine nordafricana a essere convocato dalla Francia fu il marocchino Larbi Ben Barek, che detiene il record di longevità nella squadra francese: 15 anni e 10 mesi di militanza, dal 1938 al 1954. Nel frattempo erano stati convocati molti giocatori provenienti da famiglie straniere che avevano trovato lavoro in Francia: italiane (Roger Piantoni, Michel Platini), spagnole (Luis Miguel Fernández), polacche (Raymond Kopa), armene (Youri Djorkaeff) e portoghesi (Robert Pirès).

 
Larbi Ben Barek, detentore del record di longevità nella nazionale francese. Egli vi militò, infatti, per quasi 16 anni e fu anche il primo nordafricano bleu.

Dagli anni 1990 la nazionale francese è ritenuta da alcuni un esempio di moderna convivenza pacifica tra etnie diverse per la sua capacità di incarnare l'ideale multiculturale della Francia.[32] La squadra ha ottenuto successi a livello continentale e mondiale rimanendo etnicamente eterogenea, in quanto ha schierato numerosi giocatori originari dei dipartimenti di oltremare della Francia oppure discendenti di immigrati dalle ex colonie francesi. Zinédine Zidane e Karim Benzema hanno origini algerine, precisamente cabile, mentre Lilian Thuram, William Gallas, Sylvain Wiltord e Thierry Henry provengono dalle Antille (il primo proviene dalla Guadalupa e il terzo ha genitori nati in Guadalupa e Martinica). Florent Malouda è nato nella Guyana francese, mentre Patrick Vieira si trasferì in Francia dal Senegal.

Questa situazione causò, dalla metà degli anni '90, le rimostranze dei settori più nazionalisti della società e della politica francese e in particolar modo del leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen.[33] Molti indicarono nella vittoria della nazionale al campionato del mondo 1998 una risposta alle lamentele di Le Pen riguardo alla presunta assenza di una sufficiente componente "francese" nella formazione, sebbene in realtà la formazione che vinse la finale contro il Brasile aveva otto giocatori su undici di pelle bianca. Nel 2002 la nazionale, con in prima fila Marcel Desailly, nativo del Ghana, al secondo turno delle elezioni presidenziali, alle quali Le Pen era candidato, si schierò esplicitamente e pubblicamente contro il politico ultra-conservatore, invitando la gente francese a fare altrettanto e auspicando la riconferma a presidente della Repubblica di Jacques Chirac, principale sfidante elettorale di Le Pen, fatto che poi effettivamente avvenne.

Nel 2004 una troupe televisiva colse il CT della Spagna Luis Aragonés mentre era intento a incitare José Antonio Reyes a dimostrare di valere di più di Thierry Henry (compagno di Reyes nell'Arsenal), riferendosi all'attaccante francese con insulti razzisti. Sulla vicenda l'UEFA condusse un'inchiesta, che terminò in modo controverso, con una multa alla Federazione calcistica spagnola e l'impegno a punire severamente comportamenti simili in futuro. Dopo il fatto lo stesso Henry e l'azienda Nike iniziarono a promuovere una campagna internazionale per la sensibilizzazione contro il razzismo (Stand Up Speak Up).

Nel 2006 la Francia raggiunse nuovamente la finale della Coppa del mondo e anche in questa circostanza Le Pen attirò su di sé un vespaio di polemiche dichiarando che secondo lui Domenech aveva convocato troppi calciatori di colore e di origini non francesi.[34] La squadra, tramite Domenech e Thuram, decise di non replicare alle affermazioni di Le Pen, definite «idiozie».

I tentativi della Francia di integrare le proprie minoranze e di porre definitivamente fine al proprio passato coloniale tramite il modello di convivenza costituito dall'équipe de France hanno avuto esiti non sempre positivi. Si ricordano, a tal proposito, le partite giocate contro Algeria e Tunisia a Parigi, durante le quali l'inno nazionale francese fu fischiato. Altri episodi di intolleranza si verificarono nel 2001, quando un'amichevole giocata a Parigi tra la Francia e l'ex colonia Algeria pochi giorni dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre fu sospesa nel secondo tempo per via di cori da stadio in favore di Osama bin Laden e di insulti a Zidane.[35]

Il 30 aprile 2011 fu intercettata una conversazione tra François Blaquart, capo della Direzione tecnica nazionale, e il CT della Francia Laurent Blanc, in cui si paventava l'ipotesi di instaurare delle "quote etniche" e di indurre i giocatori delle giovanili francesi a non schierarsi con la propria nazionale d'origine in futuro. L'intercettazione suscitò molte polemiche, in quanto denotò, a detta di molti, da una parte razzismo, dall'altra scarso patriottismo, e portò alla sospensione di Blaquart e alle pubbliche scuse di Blanc.[36]

Colori e simboli

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Il galletto cucito sul petto della maglia francese nel 1934

La nazionale francese veste praticamente da sempre i colori della propria bandiera, le Tricolore. La divisa tradizionale casalinga è composta da una maglia blu (da cui il soprannome les bleus), calzoncini bianchi e calzettoni rossi, i cui colori richiamano il vessillo nazionale. Negli anni sono spesso stati aggiunti ulteriori dettagli bianchi e rossi sulla maglia blu.

In special modo, nel lungo periodo in cui fornitrice ufficiale era Adidas (subentrata a un'unica breve parentesi della francese Le Coq Sportif) la divisa casalinga presentava strisce bianche e rosse Adidas e disegni, a seconda della moda, sempre bianco-rossi. Si nota in particolare la divisa con cui la nazionale vinse il campionato d'Europa 1984: casacca blu con vistosa barra orizzontale rossa sul petto accompagnata da tre sottili righe bianche sull'addome (richiamo alle strisce Adidas). Questa composizione stilistico-cromatica fu rivisitata, in una forma più moderna, nella divisa del campionato del mondo 1998, che pure videro i francesi vincitori. La barra rossa, senza strisce bianche, fu riproposta anche al campionato d'Europa 2000, anch'esso vinto dalla Francia, e al campionato d'Europa 2004, meno fortunato per i galletti.

 
La seconda divisa francese, 1978

Dal 2010 la fornitura del materiale tecnico è passata all'americana Nike che ha segnato un netto cambio estetico delle divise, avvicinandosi per tonalità a quelle della selezione di rugby. In particolare c'è un ritorno alla sobrietà nel campionato d'Europa 2012, in cui per la prima volta la Francia ha scelto una tenuta blu con strisce orizzontali leggermente più scure e dettagli dorati, e una seconda divisa totalmente bianca. Negli anni seguenti c'è un ritorno alla divisa classica con maglia blu scuro, calzoncini bianchi e calzettoni rossi, eventualmente corredati di piccoli dettagli di altri colori.

In trasferta la Francia ha sempre giocato con divise bianche con pantaloncini azzurri o in tenuta bianca monocromatica, a seconda della combinazione indossata dalla selezione di casa, da quasi sempre contornata da bordini e striscette rosso-blu, sempre richiamando dove possibile il tricolore francese. Degne di nota le versioni invertite delle già citate maglie con le righe sul petto, e quella della finale con l'Italia del 2006 dove sul petto portava una sfumatura dal rosso al blu.

Nel 2008 l'Adidas, non senza qualche critica, cambiò drasticamente la combinazione cromatica della divisa da trasferta, realizzandola rossa con bordini bianco-blu, e accompagnata da pantaloncini e calzettoni azzurri. Ai Mondiali del 1978, a causa di un disguido, la Francia giocò contro l'Ungheria con un'insolita maglia a strisce verticali bianco-verdi: entrambe le squadre si erano presentate in maglia bianca. Furono usate le maglie prestate dalla locale squadra del Kimberley Football Club.[37]

Evoluzione della divisa

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Storica
Casa Trasferta
Allen Sport
Mondiale 1958
Casa Trasferta
Allen Sport
Mondiale 1962
Casa Trasferta
Allen Sport
Mondiale 1966
Casa Trasferta
Allen Sport


1972
Casa Trasferta
Adidas
Mondiale 1978
Casa vs Ungheria
Adidas
Mondiale 1982
Casa Trasferta
Adidas
Euro 1984
Casa Trasferta
Adidas


Mondiale 1986
Casa Trasferta
Adidas
Euro 1992
Casa Trasferta
Adidas
1994
Casa Trasferta
Adidas
Euro 1996
Casa Trasferta
Adidas


Mondiale 1998
Casa Trasferta
Adidas
Euro 2000
Casa Trasferta
Adidas
Mondiale 2002
Casa Trasferta
Adidas
Euro 2004
Casa Trasferta
Adidas


Mondiale 2006
Casa Trasferta
Adidas
Euro 2008
Casa Trasferta
Adidas
Mondiale 2010
Casa Trasferta
Adidas
Euro 2012
Casa Trasferta
Nike


Mondiale 2014
Casa Trasferta
Nike
Euro 2016
Casa Trasferta
Nike
Mondiale 2018
Casa Trasferta
Nike
26 marzo 2019
Centenario della FFF
Nike
Euro 2020
Casa Trasferta
Nike


Mondiale 2022
Casa Trasferta
Nike

Simboli

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Il simbolo che da sempre figura sul petto delle divise francesi è un galletto dorato su un'iscrizione F.F.F. (acronimo di Fédération Française de Football che in ogni partita viene sostituita dalla scritta France vs "nome squadra" e la data dell'incontro), oggi accompagnato da due stelle dopo le vittorie nelle Coppe del Mondo del 1998 e del 2018. Lo stemma della federazione reca ugualmente un galletto, ma argenteo e con altri disegni. Il coq gaulois, insieme alla Marianne, è uno dei simboli francesi, particolarmente utilizzato nello sport (per esempio, anche la nazionale di rugby francese utilizza un gallo, seppur molto stilizzato) e richiama alle popolazioni galliche, stanziate storicamente in Francia; inoltre, tale simbolo è racchiuso in un esagono, che ricorda vagamente la forma della Francia continentale.

Tifoseria e rivalità

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Rivalità

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I francesi sentono forte la rivalità con le nazionali di Inghilterra, Belgio, Germania e soprattutto Italia, quest'ultima acuitasi specialmente dagli anni 2000.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità calcistica Francia-Italia.
 
Platini e Romeo Benetti durante una sfida del 1978 tra Francia e Italia, una rivalità calcistica molto sentita da entrambe le parti

La rivalità calcistica tra francesi e italiani è da sempre esistente e le storie delle due nazionali si sono ripetutamente intrecciate. La prima partita della nazionale azzurra fu disputata proprio contro i francesi (sconfitti per 6-2) e nel corso del periodo precedente alla seconda guerra mondiale le due formazioni si affrontarono più volte. Fino al 1978 la rivalità era più sentita dai francesi che dagli italiani, in quanto l'Italia aveva superato nella maggior parte delle occasioni i rivali, a volte anche con risultati clamorosi (un 9-4 e un 7-0 negli anni '20) e nelle occasioni importanti era riuscita a estromettere i bleus dall'Olimpiade del 1928, dal mondiale di Francia 1938 (vinto dall'Italia) e da quello di Argentina 1978, conseguendo grandi risultati.

Dopo una vittoria all'Olimpiade nel 1920, i francesi non riuscirono più a imporsi sugli azzurri in nessuna occasione fino a un'amichevole del 1982. Quattro anni dopo quella storica vittoria i francesi riuscirono a ripetersi in una occasione ben più importante, gli ottavi di finale del campionato del mondo 1986. Da quel momento le cose cambiarono completamente: la Francia, tra alti e bassi, vinse tutti i trofei a disposizione (il campionato d'Europa di Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000, la Confederations Cup per due anni di fila e il campionato del mondo di Francia 1998), mentre l'Italia non riuscì più a vincere un solo trofeo fino al titolo mondiale di Germania 2006.

La rivalità è andata acutizzandosi alla fine anni degli '90, quando le due compagini si incontrarono ai quarti di finale nel campionato del mondo 1998 disputato proprio in Francia e vinto poi dai francesi ai tiri di rigore. Fu due anni dopo, al campionato d'Europa 2000, che le due squadre si ritrovarono di fronte, questa volta in finale. Anche in questa occasione a imporsi fu la Francia, che vinse per 2-1 con un golden gol di David Trezeguet dopo essere stata in svantaggio per gran parte dei tempi regolamentari.

Il successivo incontro tra le nazionali ebbe luogo in occasione della finale del campionato mondiale di calcio 2006, vinta questa volta ai rigori dagli azzurri. Zinédine Zidane aprì le marcature su rigore con un tiro a cucchiaio, gol poi pareggiato da Marco Materazzi; nei supplementari lo stesso Zidane, giunto all'ultima partita della propria carriera, diede una violenta testata a Materazzi in risposta ad alcuni suoi insulti ritenuti pesanti, venendo dunque espulso.[38] Al termine dei 120 minuti di gioco, i rigori premiarono l'Italia, la quale mise a segno tutti e cinque i propri tiri, mentre per i francesi fu fatale la traversa colpita da Trezeguet. Dopo la finale si susseguirono giornate incandescenti, con dichiarazioni velenose dei parenti di Zidane e di personaggi di primo piano francesi nei confronti di Materazzi, reo di aver provocato il calciatore francese.[39] In breve tempo Materazzi divenne l'idolo di molti italiani e l'oggetto dell'odio di molti francesi, mentre a Zidane accadde l'opposto.

 
I bleus schierati in campo con gli azzurri, prima della vittoriosa finale al campionato d'Europa 2000

Dopo la discussa finale l'Italia ritrovò la Francia sia nelle qualificazioni (ma in realtà il sorteggio era avvenuto già a gennaio 2006, prima del campionato del mondo), sia, a qualificazione ottenuta, nel girone del campionato d'Europa 2008. Anche le due partite di qualificazione per il campionato europeo furono giocate in un clima incandescente. In particolare quella di ritorno a Milano, giocata nel settembre 2007 e finita con il risultato di 0-0 (dopo la vittoria per 3-1 dei francesi a Parigi il 6 settembre 2006), fu preceduta dalle controverse dichiarazioni del CT francese Raymond Domenech rese a Le Parisien: «Sono contento di giocare l'8 settembre Italia-Francia a Milano e non a Roma: senza pista d'atletica e con 80 mila persone così vicine sarà un ambiente eccezionale. È in questi casi che si vedono i grandi giocatori: la mia sola preoccupazione sarà l'arbitro, ma con gli italiani è un'abitudine».[40] L'enorme gravità delle affermazioni ebbe eco immediata in Italia, suscitando lo sdegno di gran parte delle istituzioni: la UEFA fu costretta a intervenire, squalificando Domenech e multandolo aspramente.[41] Nonostante i tentativi di distensione dei giocatori italiani e francesi, soprattutto del capitano azzurro Fabio Cannavaro, la sera della partita, allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, il pubblico fischiò la Marsigliese.[42] Seguirono immediate aspre polemiche in Francia e in Italia, con lettere ufficiali di scuse. A seguito di questi episodi la situazione si stemperò con le successive dichiarazioni distensive di Domenech che, dopo che la sua nazionale prima rischiò l'eliminazione e poi tornò in gioco grazie ai risultati di altre partite, disse di tifare per l'Italia in modo che la sua nazionale potesse qualificarsi con più tranquillità, cosa poi avvenuta: le due squadre, con una giornata di anticipo, ottennero la qualificazione al campionato europeo del 2008.

 
Alcuni giocatori italiani e francesi durante la finale del campionato mondiale di calcio 2006

Il 17 giugno 2008, al campionato europeo di Austria-Svizzera 2008, le compagini, ritrovatesi di fronte nell'ultima gara del girone, si videro costrette alla vittoria per passare il turno, il che rese la sfida molto competitiva. La gara fu vinta dagli per 2-0 azzurri, che eliminarono i francesi e proseguirono nella competizione, dove raggiunsero poi i quarti di finale: per la prima volta dopo trent'anni (l'ultima era stata al campionato del mondo 1978) gli azzurri riuscirono a battere i bleus nei 90 minuti di gioco regolamentari.

Sedici anni più tardi, il 6 settembre 2024, le due squadre si affrontano nuovamente in gare ufficiali. Al Parco dei Principi di Parigi, per la prima giornata del gruppo 2 di Lega A della UEFA Nations League 2024-2025, l'Italia batté la Francia per 3-1, cogliendo la prima vittoria contro i bleus in Francia dopo settant'anni.

Germania

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Negli anni '80 del XX secolo si intensificò la rivalità tra le nazionali di calcio di Francia e Germania Ovest. Le due squadre si trovarono di fronte nelle semifinali del campionato del mondo 1982: l'incontro, particolarmente duro (si veda lo scontro tra Harald Schumacher e il francese Patrick Battiston, che perse conoscenza e lasciò il campo dopo appena dieci minuti di gioco), si chiuse con la vittoria dei tedeschi occidentali ai tiri di rigore. Quattro anni dopo le squadre si ritrovarono opposte nelle semifinali del campionato del mondo 1986 e anche questa volta a prevalere furono i tedeschi occidentali, che batterono i francesi, campioni d'Europa in carica, per 2-0. Bisognò attendere il 2014 per vedere le due formazioni affrontarsi nuovamente in gare ufficiali: ai quarti di finale del mondiale brasiliano furono ancora i tedeschi a vincere, per 1-0. Due anni dopo, al campionato d'Europa 2016, i francesi, padroni di casa, eliminarono la Germania per la prima volta in una competizione ufficiale, aggiudicandosi l'incontro valido per le semifinali del torneo con il risultato di 2-0. I bleus non sconfiggevano la Mannschaft in partite ufficiali da quasi sessant'anni, precisamente dal successo ottenuto nella finale per il terzo posto del campionato del mondo 1958.

Inghilterra

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Anche la rivalità con gli inglesi è molto sentita. La prima vittoria in assoluto dei francesi sugli inglesi risale al maggio 1931, mentre la prima vittoria in gare ufficiali risale al febbraio 1963, nel ritorno degli ottavi di finale del campionato d'Europa 1964.[43] La prima sfida tra le due squadre al campionato mondiale di calcio fu il quarto di finale di Qatar 2022, vinto dai francesi.

Il Belgio è la nazionale con cui la Francia ha disputato più partite. La gara più importante tra le due formazioni fu la semifinale del campionato del mondo 2018, vinta per 1-0 dai francesi, che poi si laurearono campioni del mondo battendo in finale la Croazia.

Brasile

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La rivalità calcistica tra Francia e Brasile visse un primo momento importante nel 1986, quando le due nazionali si ritrovarono di fronte ai quarti di finale del mondiale messicano. Ad avere la meglio furono i francesi, ai tiri di rigore, al termine di un match memorabile. Dodici anni più tardi le due formazioni incrociarono nuovamente i propri percorsi, ma con una posta in palio più importante: nella finale del campionato del mondo 1998 i francesi, padroni di casa, sconfissero i verdeoro, campioni del mondo in carica, per 3-0 grazie a una doppietta di Zinédine Zidane, aggiudicandosi per la prima volta la Coppa del mondo. Otto anni dopo, ai quarti di finale del campionato del mondo 2006, furono ancora i francesi a prevalere, con il punteggio di 1-0, confermandosi "bestia nera" per la Seleçao.

Confronti con le altre nazionali

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Tutti i confronti

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Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle altre nazionali.[44]

Nota: Partite terminate ai tiri di rigore
Come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari contro Brasile (21 giugno 1986, vinti), Germania (8 luglio 1982, persi), Italia (3 luglio 1998, vinti e 9 luglio 2006, persi), Svizzera (28 giugno 2021, persi) e Argentina (18 dicembre 2022, persi) sono considerate pareggi.

Legenda
Saldo positivo (numero di vittorie > numero di sconfitte)
Saldo neutro (numero di vittorie = numero di sconfitte)
Saldo negativo (numero di vittorie < numero di sconfitte)

Dati aggiornati al 30 giugno 2024.

Avversaria G V N P RF RS DR % V Confederazione
  Albania 9 7 1 1 20 4 +16 77.8% UEFA
  Algeria 1 1 0 0 4 1 +3 100.0% CAF
  Andorra 5 5 0 0 14 0 +14 100.0% UEFA
  Argentina 13 3 4 6 14 18 -4 23.1% CONMEBOL
  Armenia 5 5 0 0 14 2 +12 100.0% UEFA
  Australia 6 4 1 1 14 4 +10 66.7% OFC/AFC
  Austria 26 14 3 9 43 41 +2 53.8% UEFA
  Azerbaigian 2 2 0 0 12 0 +12 100.0% UEFA
  Bielorussia 6 3 2 1 10 6 +4 50.0% UEFA
  Belgio 76 27 19 30 132 162 -30 35.5% UEFA
  Bolivia 1 1 0 0 2 0 +2 100.0% CONMEBOL
  Bosnia ed Erzegovina 6 3 3 0 8 4 +4 50.0% UEFA
  Brasile 16 5 4 7 20 27 -7 31.25% CONMEBOL
  Bulgaria 23 11 4 8 41 26 +15 47.8% UEFA
CAF XI 1 1 0 0 2 0 +2 100.0% CAF
  Camerun 3 2 1 0 5 3 +2 66.7% CAF
  Canada 1 1 0 0 1 0 +1 100.0% CONCACAF
  Cile 5 2 1 2 11 5 +6 40.0% CONMEBOL
  Cina 2 1 0 1 3 2 +1 50.0% AFC
  Colombia 4 3 0 1 7 5 +2 75.0% CONMEBOL
CONCACAF XI 1 1 0 0 5 0 +5 100.0% CONCACAF
  Costa Rica 2 2 0 0 5 3 +2 100.0% CONCACAF
  Croazia 10 6 3 1 20 10 +10 60.0% UEFA
  Cipro 8 7 1 0 27 2 +25 87.5% UEFA
  Cecoslovacchia 20 7 4 9 29 34 -5 35.0% UEFA
  Rep. Ceca 4 1 2 1 4 5 -1 25.0% UEFA
  Danimarca 19 9 2 8 23 42 -19 47.4% UEFA
  Germania Est 7 2 2 3 8 7 +1 28.6% UEFA
  Ecuador 2 1 1 0 2 0 +2 50.0% CONMEBOL
  Egitto 1 1 0 0 5 0 +5 100.0% CAF
  Inghilterra 34 11 6 17 45 75 -30 32.4% UEFA
  Inghilterra dilettanti 8 1 0 7 4 61 -57 12.5% UEFA
  Estonia 1 1 0 0 4 0 +4 100.0% UEFA
  Fær Øer 6 6 0 0 22 0 +22 100.0% UEFA
  FIFA XI 1 1 0 0 5 1 +4 100.0% FIFA
  Finlandia 11 10 0 1 22 5 +17 90.9% UEFA
  Georgia 4 3 1 0 7 1 +6 75.0% UEFA
  Germania 17 9 4 4 22 17 +5 52.9% UEFA
  Grecia 10 7 2 1 26 9 +17 70.0% UEFA
  Honduras 1 1 0 0 3 0 +3 100.0% CONCACAF
  Islanda 15 11 4 0 42 12 +30 73.3% UEFA
  India 2 1 1 0 3 2 +1 50.0% AFC
  Iran 1 1 0 0 2 1 +1 100.0% AFC
  Irlanda dilettanti 1 0 0 1 1 2 -1 0.0% UEFA
  Israele 9 4 4 1 15 6 +9 44.4% UEFA
  Italia 39 11 10 18 56 82 -28 28.2% UEFA
  Costa d'Avorio 3 2 1 0 5 1 +4 66.7% CAF
  Giamaica 1 1 0 0 8 0 +8 100.0% CONCACAF
  Giappone 6 4 1 1 14 5 +9 66.7% AFC
  Kazakistan 2 2 0 0 10 0 +10 100.0% UEFA
  Kuwait 2 2 0 0 5 1 +4 100.0% AFC
  Lettonia 1 1 0 0 7 0 +7 100.0% UEFA
  Lituania 4 4 0 0 5 0 +5 100.0% UEFA
  Lussemburgo 19 17 1 1 74 12 +62 89.5% UEFA
  Malta 2 2 0 0 10 0 +10 100.0% UEFA
  Messico 7 5 1 1 15 6 +9 71.4% CONCACAF
  Moldavia 2 2 0 0 6 2 +4 100.0% UEFA
  Marocco 6 4 2 0 14 6 +8 66.7% CAF
  Paesi Bassi 31 15 5 11 53 57 -4 48.4% UEFA
  Nuova Zelanda 1 1 0 0 5 0 +5 100.0% OFC
  Nigeria 2 1 0 1 2 1 +1 50.0% CAF
  Irlanda del Nord 8 5 3 0 18 4 +14 62.5% UEFA
  Norvegia 15 7 4 4 22 15 +7 46.7% UEFA
  Paraguay 5 3 2 0 14 4 +10 60.0% CONMEBOL
  Perù 2 1 0 1 1 1 0 50.0% CONMEBOL
  Polonia 18 9 6 3 31 18 +13 50.0% UEFA
  Portogallo 28 19 3 6 52 31 +21 67.9% UEFA
  Irlanda 18 9 5 4 23 15 +8 50.0% UEFA
  Romania 16 8 5 3 21 16 +5 50.0% UEFA
  Russia 7 4 1 2 15 10 +5 57.1% UEFA
  Arabia Saudita 1 1 0 0 4 0 +4 100.0% AFC
  Scozia 17 9 0 8 27 16 +11 52.9% UEFA
  Senegal 1 0 0 1 0 1 -1 0.0% CAF
  Serbia 5 3 2 0 8 4 +4 60.0% UEFA
  Slovacchia 4 2 1 1 6 2 +4 50.0% UEFA
  Slovenia 3 3 0 0 10 2 +8 100.0% UEFA
  Sudafrica 5 3 1 1 11 3 +8 60.0% CAF
  Corea del Sud 3 2 1 0 9 3 +6 66.7% AFC
  Unione Sovietica 12 2 6 4 13 18 -5 16.7% UEFA
  Spagna 36 13 7 16 39 64 -25 36.1% UEFA
  Svezia 23 12 5 6 34 23 +11 52.2% UEFA
  Svizzera 39 16 11 12 70 63 +7 41.0% UEFA
  Togo 1 1 0 0 2 0 +2 100.0% CAF
  Tunisia 5 2 2 1 7 4 +3 40.0% CAF
  Turchia 6 4 1 1 13 5 +8 66.7% UEFA
  Stati Uniti 4 3 1 0 11 1 +10 75.0% CONCACAF
  Ucraina 12 6 5 1 23 8 +15 50.0% UEFA
  Ungheria 23 8 3 12 32 48 -16 34.8% UEFA
  Uruguay 10 3 4 3 7 8 -1 30.0% CONMEBOL
  Galles 6 4 1 1 14 4 +10 66.7% UEFA
  Germania Ovest 15 6 4 5 28 29 -1 40.0% UEFA
  Jugoslavia 26 9 7 10 41 39 +2 34.6% UEFA
Avversaria G V N P RF RS DR % V Confederazione
Totale 900 450 190 259 1608 1228 +380 50.0% UEFA

Confronti più frequenti

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Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri[44].

Saldo positivo

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Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
  Svizzera 39 16 11 12 70 63 +7 20 giugno 2014 28 giugno 2021 27 maggio 1992
  Germania 34 15 8 12 51 50 +1 15 giugno 2021 6 settembre 2018 23 marzo 2024
  Paesi Bassi 31 15 5 11 53 57 -4 13 ottobre 2023 21 giugno 2024 13 giugno 2008
  Portogallo 29 19 4 6 52 31 +21 14 novembre 2020 5 luglio 2024 10 luglio 2016
  Austria 26 14 3 9 43 41 +2 17 giugno 2024 10 giugno 2022 6 settembre 2008
  Bulgaria 23 11 4 8 41 26 +15 8 giugno 2021 14 maggio 1982 17 novembre 1993
  Svezia 23 12 5 6 34 23 +11 17 novembre 2020 9 febbraio 2005 9 giugno 2017
  Irlanda 19 10 5 4 25 15 +10 7 settembre 2023 18 novembre 2009 14 ottobre 1981
  Lussemburgo 19 17 1 1 74 12 +62 5 giugno 2024 3 settembre 2017 8 febbraio 1914
  Danimarca 18 9 2 7 23 33 -10 26 novembre 2022 26 giugno 2018 25 settembre 2022
  Polonia 18 9 6 3 31 18 +13 4 dicembre 2022 25 giugno 2024 31 agosto 1982
  Scozia 17 9 0 8 27 16 +11 17 ottobre 2023 - 12 settembre 2007
  Romania 16 8 5 3 21 16 +5 10 giugno 2016 6 settembre 2011 8 aprile 1972
  Norvegia 15 7 4 4 22 15 +7 27 maggio 2014 25 febbraio 1998 11 agosto 2010
  Islanda 15 11 4 0 42 12 +30 11 ottobre 2019 11 ottobre 2018 -
  Ucraina 12 6 5 1 23 8 +15 7 ottobre 2020 4 settembre 2021 15 novembre 2013
  Finlandia 11 10 0 1 22 5 +17 16 novembre 2021 - 11 novembre 2020
  Israele 11 5 5 1 19 7 +12 10 ottobre 2024 14 novembre 2024 13 ottobre 1993
  Croazia 10 6 3 1 20 10 +10 14 ottobre 2020 6 giugno 2022 13 giugno 2022
  Grecia 10 7 2 1 26 9 +17 19 giugno 2023 21 novembre 2023 25 giugno 2004

Saldo neutro

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Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
  Uruguay 10 3 4 3 7 8 -1 20 novembre 2018 15 agosto 2012 5 giugno 2013

Saldo negativo

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Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
  Belgio 78 29 19 30 136 163 -27 14 ottobre 2024 14 agosto 2013 7 giugno 2015
  Italia 41 12 10 19 60 86 -26 17 novembre 2024 8 settembre 2007 6 settembre 2024
  Spagna 37 13 7 17 40 66 -26 10 ottobre 2021 16 ottobre 2012 9 luglio 2024
  Inghilterra 32 10 5 17 41 72 -31 10 dicembre 2022 11 giugno 2012 17 novembre 2015
  Jugoslavia 26 9 8 10 41 39 +2 20 novembre 2002 29 aprile 1989 19 novembre 1988
  Ungheria 23 8 3 12 32 48 −16 31 maggio 2005 19 giugno 2021 22 maggio 1976
  Cecoslovacchia 20 7 4 9 29 34 −5 4 settembre 1991 24 agosto 1988 4 aprile 1979
  Brasile 15 5 4 6 20 24 -5 9 febbraio 2011 20 maggio 2004 26 marzo 2015
  Argentina 13 3 4 6 14 18 −4 30 giugno 2018 18 dicembre 2022 11 febbraio 2009
  Unione Sovietica 11 2 6 3 13 17 -4 13 ottobre 1972 9 settembre 1987 11 ottobre 1986

Palmarès

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Francia 1998, Russia 2018
Corea del Sud e Giappone 2001, Francia 2003
Francia 1984, Belgio-Paesi Bassi 2000
2020-2021
1985

Partecipazioni ai tornei internazionali

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Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Ottavi di finale
1938 Quarti di finale
1950 Ritirata[45]
1954 Primo turno
1958 Terzo posto  
1962 Non qualificata
1966 Primo turno
1970 Non qualificata
1974 Non qualificata
1978 Primo turno
1982 Quarto posto
1986 Terzo posto  
1990 Non qualificata
1994 Non qualificata
1998 Campione  
2002 Primo turno
2006 Secondo posto  
2010 Primo turno
2014 Quarti di finale
2018 Campione  
2022 Secondo posto  
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Quarto posto
1964 Non qualificata
1968 Non qualificata
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Non qualificata
1984 Campione  
1988 Non qualificata
1992 Primo turno
1996 Semifinali
2000 Campione  
2004 Quarti di finale
2008 Primo turno
2012 Quarti di finale
2016 Secondo posto  
2020 Ottavi di finale
2024 Semifinali
Giochi olimpici[46]
Edizione Risultato
1908 Semifinali e quarti di finale[47]
1912 Non partecipante
1920 Semifinali
1924 Quarti di finale
1928 Ottavi di finale
1936 Non partecipante
1948 Quarti di finale
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Rinuncia
2001 Campione  
2003 Campione  
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata
UEFA Nations League
Edizione Risultato
2018-19 6° in Lega A
2020-21 Campione  
2022-23 12° in Lega A
Coppa Internazionale
Edizione Risultato


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

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Mondiali

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930   Uruguay Primo turno 1 0 2 4:3
1934   Italia Ottavi di finale 0 0 1 2:3
1938   Francia Quarti di finale 1 0 1 4:4
1950   Brasile Ritirata - - - -
1954   Svizzera Primo turno 1 0 1 3:3
1958   Svezia Terzo posto   4 0 2 23:15
1962   Cile Non qualificata - - - -
1966   Inghilterra Primo turno 0 1 2 2:5
1970   Messico Non qualificata - - - -
1974   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978   Argentina Primo turno 1 0 2 5:5
1982   Spagna Quarto posto 3 2 2 16:12
1986   Messico Terzo posto   4 2 1 12:6
1990   Italia Non qualificata - - - -
1994   Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998   Francia Campione   6 1 0 15:2
2002   Corea del Sud /   Giappone Primo turno 0 1 2 0:3
2006   Germania Secondo posto   4 3 0 9:3
2010   Sudafrica Primo turno 0 1 2 1:4
2014   Brasile Quarti di finale 3 1 1 10:3
2018   Russia Campione   6 1 0 14:6
2022   Qatar Secondo posto   5 1 1 16:8

Europei

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960   Francia Quarto posto 0 0 2 4:7
1964   Spagna Non qualificata - - - -
1968   Italia Non qualificata - - - -
1972   Belgio Non qualificata - - - -
1976   Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980   Italia Non qualificata - - - -
1984   Francia Campione   5 0 0 14:4
1988   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992   Svezia Primo turno 0 2 1 2:3
1996   Inghilterra Semifinali 2 3 0 5:2
2000   Belgio /   Paesi Bassi Campione   5 0 1 13:7
2004   Portogallo Quarti di finale 2 1 1 7:5
2008   Austria /   Svizzera Primo turno 0 1 2 1:6
2012   Polonia /   Ucraina Quarti di finale 1 1 2 3:5
2016   Francia Secondo posto   5 1 1 13:5
2020[48]   Europa Ottavi di finale 1 3 0 7:6
2024   Germania Semifinali 2 3 1 4:3

Confederations Cup

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992   Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995   Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997   Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999   Messico Rinuncia - - - -
2001   Corea del Sud /   Giappone Campione   4 0 1 12:2
2003   Francia Campione   5 0 0 12:3
2005   Germania Non qualificata - - - -
2009   Sudafrica Non qualificata - - - -
2013   Brasile Non qualificata - - - -
2017   Russia Non qualificata - - - -

Nations League

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019   Portogallo 6º in Lega A 2 1 1 4:4
2020-2021   Italia Campione   7 1 0 17:8
2022-2023   Paesi Bassi 12° in Lega A 1 2 3 5:7

Olimpiadi

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Semifinali[49] 0 0 1 1:17
Quarti di finale[50] 0 0 1 0:9
1912 Stoccolma Non partecipante - - - -
1920 Anversa Semifinali 1 0 1 4:5
1924 Parigi Quarti di finale 1 0 1 8:5
1928 Amsterdam Ottavi di finale 0 0 1 3:4
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Quarti di finale 1 0 1 2:2

Tutte le rose

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Mondiali

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Coppa del Mondo FIFA 1930
Tassin, P Thépot, D Andoire, D Capelle, D Mattler, C Chantrel, C Delmer, C J. Laurent, C L. Laurent, C Pinel, C Villaplane, A Delfour, A Langiller, A Libérati, A Maschinot, A Veinante, CT: Caudron
Coppa del Mondo FIFA 1934
Défossé, P Llense, P Thépot, D Gonzales, D Mairesse, D Mattler, D Vandooren, C Beaucourt, C Delfour, C Delmer, C Gabrillargues, C Laurent, C Liétaer, C Rio, C Verriest, A Alcazar, A Aston, A Courtois, A Keller, A Korb, A Nicolas, A Veinante, CT: Kimpton
Coppa del Mondo FIFA 1938
Darui, P Di Lorto, P Llense, D Ben Bouali, D Cazenave, D Mattler, D Povolny, D Vandooren, C Bastien, C Bourbotte, C Diagne, C Jasseron, C Jordan, A Aston, A Brusseaux, A Courtois, A Delfour, A Heisserer, A Kowalczyk, A Nicolas, A Veinante, A Zatelli, CT: Barreau
Coppa del Mondo FIFA 1954
Remetter, 2 Ruminski, 3 Abbes, 4 Gianessi, 5 Grimonpon, 6 Kaelbel, 7 Marche, 8 Bieganski, 9 Cuissard, 10 Jonquet, 11 Louis, 12 Marcel, 13 Mahjoub, 14 Penverne, 15 Ben Tifour, 16 Dereuddre, 17 Glovacki, 18 Kopa, 19 Leblond, 20 Schultz, 21 Strappe, 22 Vincent, CT: Pibarot
Coppa del Mondo FIFA 1958
Abbes, 2 Colonna, 3 Remetter, 4 Kaelbel, 5 Lerond, 6 Marche, 7 Mouynet, 8 Chiarelli, 9 Hnatow, 10 Jonquet, 11 Lafont, 12 Marcel, 13 Penverne, 14 Bellot, 15 Bruey, 16 Douis, 17 Fontaine, 18 Kopa, 19 Oliver, 20 Piantoni, 21 Vincent, 22 Wisnieski, CT: Batteux
Coppa del Mondo FIFA 1966
Aubour, 2 Artélésa, 3 Baraffe, 4 Bonnel, 5 Bosquier, 6 Budzynski, 7 Chorda, 8 Combin, 9 Couécou, 10 De Bourgoing, 11 De Michèle, 12 Djorkaeff, 13 Gondet, 14 Hausser, 15 Herbet, 16 Herbin, 17 Muller, 18 Piumi, 19 Robuschi, 20 Simon, 21 Carnus, 22 Schuth, CT: Guérin
Coppa del Mondo FIFA 1978
Baratelli, 2 Battiston, 3 Bossis, 4 Janvion, 5 Bracci, 6 Lopez, 7 Rio, 8 Trésor, 9 Bathenay, 10 Guillou, 11 Michel, 12 Papi, 13 J. Petit, 14 Berdoll, 15 Platini, 16 Dalger, 17 Lacombe, 18 Rocheteau, 19 Six, 20 Rouyer, 21 Bertrand-Demanes, 22 Dropsy, CT: Hidalgo
Coppa del Mondo FIFA 1982
Baratelli, 2 Amoros, 3 Battiston, 4 Bossis, 5 Janvion, 6 Lopez, 7 Mahut, 8 Trésor, 9 Genghini, 10 Platini, 11 Girard, 12 Giresse, 13 Larios, 14 Tigana, 15 Bellone, 16 Couriol, 17 Lacombe, 18 Rocheteau, 19 Six, 20 Soler, 21 Castaneda, 22 Ettori, CT: Hidalgo
Coppa del Mondo FIFA 1986
Bats, 2 Amoros, 3 Ayache, 4 Battiston, 5 Bibard, 6 Bossis, 7 Le Roux, 8 Tusseau, 9 Fernández, 10 Platini, 11 Ferreri, 12 Giresse, 13 Genghini, 14 Tigana, 15 Vercruysse, 16 Bellone, 17 Papin, 18 Rocheteau, 19 Stopyra, 20 Xuereb, 21 Bergerôo, 22 Rust, CT: Michel
Coppa del Mondo FIFA 1998
Lama, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Blanc, 6 Djorkaeff, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Guivarc'h, 10 Zidane, 11 Pirès, 12 Henry, 13 Diomède, 14 Boghossian, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Charbonnier, CT: Jacquet
Coppa del Mondo FIFA 2002
Ramé, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Christanval, 6 Djorkaeff, 7 Makélélé, 8 Desailly, 9 Cissé, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Boghossian, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Micoud, 23 Coupet, CT: Lemerre
Coppa del Mondo FIFA 2006
Landreau, 2 Boumsong, 3 Abidal, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Malouda, 8 Dhorasoo, 9 Govou, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Saha, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Givet, 18 Diarra, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Chimbonda, 22 Ribéry, 23 Coupet, CT: Domenech
Coppa del Mondo FIFA 2010
Lloris, 2 Sagna, 3 Abidal, 4 Réveillère, 5 Gallas, 6 Planus, 7 Ribéry, 8 Gourcuff, 9 Cissé, 10 Govou, 11 Gignac, 12 Henry, 13 Evra, 14 Toulalan, 15 Malouda, 16 Mandanda, 17 Squillaci, 18 Diarra, 19 Diaby, 20 Valbuena, 21 Anelka, 22 Clichy, 23 Carrasso, CT: Domenech
Coppa del Mondo FIFA 2014
Lloris, 2 Debuchy, 3 Evra, 4 Varane, 5 Sakho, 6 Cabaye, 7 Cabella, 8 Valbuena, 9 Giroud, 10 Benzema, 11 Griezmann, 12 Mavuba, 13 Mangala, 14 Matuidi, 15 Sagna, 16 Ruffier, 17 Digne, 18 Sissoko, 19 Pogba, 20 Rémy, 21 Koscielny, 22 Schneiderlin, 23 Landreau, CT: Deschamps
Coppa del Mondo FIFA 2018
Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Umtiti, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Lemar, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Tolisso, 13 Kanté, 14 Matuidi, 15 Nzonzi, 16 Mandanda, 17 Rami, 18 Fekir, 19 Sidibé, 20 Thauvin, 21 L. Hernandez, 22 Mendy, 23 Areola, CT: Deschamps
Coppa del Mondo FIFA 2022
Lloris, 2 Pavard, 3 Disasi, 4 Varane, 5 Koundé, 6 Guendouzi, 7 Griezmann, 8 Tchouaméni, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Kolo Muani, 13 Fofana, 14 Rabiot, 15 Veretout, 16 Mandanda, 17 Saliba, 18 Upamecano, 19 Benzema, 20 Coman, 21 L. Hernández, 22 T. Hernández, 23 Areola, 24 Konaté, 25 Camavinga, 26 Thuram, CT: Deschamps

Europei

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Campionato d'Europa UEFA 1960
Lamia, P Taillander, D Chorda, D Herbin, D Jonquet, D Rodzik, D Siatka, D Wendling, C Ferrier, C Marcel, C Muller, A Douis, A Heutte, A Sauvage, A Stievenard, A Vincent, A Wisnieski, CT: Batteux
Campionato d’Europa UEFA 1984
Bats, 2 Amoros, 3 Domergue, 4 Bossis, 5 Battiston, 6 Fernández, 7 Ferreri, 8 Bravo, 9 Genghini, 10 Platini, 11 Bellone, 12 Giresse, 13 Six, 14 Tigana, 15 Le Roux, 16 Rocheteau, 17 Lacombe, 18 Tusseau, 19 Bergerôo, 20 Rust, CT: Hidalgo
Campionato d’Europa UEFA 1992
Martini, 2 Amoros, 3 Silvestre, 4 Petit, 5 Blanc, 6 Casoni, 7 Deschamps, 8 Sauzée, 9 Papin, 10 Fernández, 11 Perez, 12 Cocard, 13 Boli, 14 Durand, 15 Divert, 16 Vahirua, 17 Garde, 18 Cantona, 19 Rousset, 20 Angloma, CT: Platini
Campionato d’Europa UEFA 1996
Lama, 2 Angloma, 3 Di Meco, 4 Lebœuf, 5 Blanc, 6 Guérin, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Djorkaeff, 10 Zidane, 11 Loko, 12 Lizarazu, 13 Dugarry, 14 Lamouchi, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Madar, 18 Pedros, 19 Karembeu, 20 Roche, 21 Martins, 22 Martini, CT: Jacquet
Campionato d’Europa UEFA 2000
Lama, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Blanc, 6 Djorkaeff, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Anelka, 10 Zidane, 11 Pirès, 12 Henry, 13 Wiltord, 14 Micoud, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Ramé, CT: Lemerre
Campionato d’Europa UEFA 2004
Landreau, 2 Boumsong, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Saha, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Rothen, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Dacourt, 18 Pedretti, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Marlet, 22 Govou, 23 Coupet, CT: Santini
Campionato d'Europa UEFA 2008
Mandanda, 2 Boumsong, 3 Abidal, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Malouda, 8 Anelka, 9 Benzema, 10 Govou, 11 Nasri, 12 Henry, 13 Evra, 14 Clerc, 15 Thuram, 16 Frey, 17 Squillaci, 18 Gomis, 19 Sagnol, 20 Toulalan, 21 Diarra, 22 Ribéry, 23 Coupet, CT: Domenech
Campionato d'Europa UEFA 2012
Lloris, 2 Debuchy, 3 Evra, 4 Rami, 5 Mexès, 6 Cabaye, 7 Ribéry, 8 Valbuena, 9 Giroud, 10 Benzema, 11 Nasri, 12 Matuidi, 13 Réveillère, 14 Ménez, 15 Malouda, 16 Mandanda, 17 M'Vila, 18 Diarra, 19 Martin, 20 Ben Arfa, 21 Koscielny, 22 Clichy, 23 Carrasso, CT: Blanc
Campionato d'Europa UEFA 2016
Lloris, 2 Jallet, 3 Evra, 4 Rami, 5 Kanté, 6 Cabaye, 7 Griezmann, 8 Payet, 9 Giroud, 10 Gignac, 11 Martial, 12 Schneiderlin, 13 Mangala, 14 Matuidi, 15 Pogba, 16 Mandanda, 17 Digne, 18 Sissoko, 19 Sagna, 20 Coman, 21 Koscielny, 22 Umtiti, 23 Costil, CT: Deschamps
Campionato d'Europa UEFA 2020
Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Lenglet, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Lemar, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Tolisso, 13 Kanté, 14 Rabiot, 15 Zouma, 16 Mandanda, 17 Sissoko, 18 Digne, 19 Benzema, 20 Coman, 21 Hernández, 22 Ben Yedder, 23 Maignan, 24 Dubois, 25 Koundé, 26 Thuram, CT: Deschamps
Campionato d'Europa UEFA 2024
Samba, 2 Pavard, 3 Clauss, 4 Upamecano, 5 Koundé, 6 Camavinga, 7 Griezmann, 8 Tchouaméni, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Kolo Muani, 13 Kanté, 14 Rabiot, 15 Thuram, 16 Maignan, 17 Saliba, 18 Zaïre-Emery, 19 Fofana, 20 Coman, 21 Mendy, 22 Hernández, 23 Areola, 24 Konaté, 25 Barcola, CT: Deschamps

Nations League

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Fase finale UEFA Nations League 2020-2021
Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Koundé, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Tchouaméni, 9 Martial, 10 Mbappé, 11 Diaby, 12 Dubois, 13 Guendouzi, 14 Rabiot, 15 Upamecano, 16 Costil, 17 Veretout, 18 Digne, 19 Benzema, 20 Ben Yedder, 21 L. Hernández, 22 T. Hernández, 23 Maignan, CT: Deschamps

Confederations Cup

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FIFA Confederations Cup 2001
Ramé, 2 Sagnol, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Gillet, 6 Djorkaeff, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Anelka, 10 Carrière, 11 Wiltord, 12 Coupet, 13 Silvestre, 14 Née, 15 Bréchet, 16 Dacourt, 17 Marlet, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Camara, 21 Dugarry, 22 Robert, 23 Landreau, CT: Lemerre
FIFA Confederations Cup 2003
Landreau, 2 Mexès, 3 Lizarazu, 4 Boumsong, 5 Gallas, 6 Dacourt, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Cissé, 10 Giuly, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Rothen, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Kapo, 18 Pedretti, 19 Sagnol, 20 Marlet, 21 Dabo, 22 Govou, 23 Coupet, CT: Santini

Giochi olimpici

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Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
Signoret, P Tillette, D Desaulty, D J. Dubly, D Wibaut, C Bayrou, C Du Rhéart, C Renaux, C Schubart, A Albert, A Cyprès, A A. Dubly, A Fenouillière, A François, A Hanot, A Royet, A Sartorius, A Zimmermman, CT: commissione tecnica
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
Desrousseaux, D Bilot, D Morillon, D Verlet, C Dastarac, C Denis, C Gressier, C Prouvost, C Vialaret, A Eucher, A Filez, A Holgard, A Jenicot, A Mathaux, A Schaff, A Six, CT: commissione tecnica
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
Le Bidois, P Parsys, D Baumann, D Huot, D Mony, D Roth, C Batmale, C Bonnardel, C P. Gastiger, C Gravelines, C Hugues, C Leroux, C Petit, A Bard, A Bongard, A Boyer, A Dewaquez, A Dubly, A M. Gastiger, A Lassalle, A Nicolas, CT: Pentland
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
Chayriguès, P Cottenet, D Baumann, D Canthelou, D Gravier, D Huot, C Bard, C Batmale, C Bonnardel, C Crut, C Domergue, C Jourda, C Parachini, A Boyer, A Chesneau, A Dewaquez, A Dubly, A Dufour, A Gross, A Isbecque, A Nicolas, A Rénier, CT: Griffiths
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Henric, P Thépot, D Canthelou, D Domergue, D Rollet, D Wallet, C Banide, C Brouzes, C Chantrel, C Dauphin, C Villaplane, A Bardot, A Dewaquez, A Gourdon, A Langiller, A Monsallier, A Nicolas, A Pavillard, CT: Farmer
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1948
Rouxel, P Schaeffer, D Bienvenu, D Ducousso, D Gianessi, C Colau, C Krug, C Mercurio, C Rabstejnek, C Robert, C Rouellé, A Bottini, A Courbin, A Hebinger, A Hamoutène, A Heckel, A J. Lanfranchi, A M. Lanfranchi, A Paluch, A Persillon, A Strappe, CT: sconosciuto

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

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Lista dei giocatori convocati per le gare di UEFA Nations League 2024-2025 di novembre 2024.[51]

Presenze e reti aggiornate al 17 novembre, al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Mike Maignan 3 luglio 1995 (29 anni) 28 -18
P Brice Samba 26 aprile 1994 (30 anni) 3 -4
P Lucas Chevalier 6 novembre 2001 (23 anni) 0 0
D Lucas Digne 20 luglio 1993 (31 anni) 50 0
D Jules Koundé 12 novembre 1998 (26 anni) 40 0
D Theo Hernández 6 ottobre 1997 (27 anni) 36 2
D Dayot Upamecano 27 ottobre 1998 (26 anni) 28 2
D William Saliba 24 marzo 2001 (23 anni) 25 0
D Ibrahima Konaté 25 maggio 1999 (25 anni) 21 0
D Jonathan Clauss 25 settembre 1992 (32 anni) 14 2
D Wesley Fofana 17 dicembre 2000 (23 anni) 1 0
C N'Golo Kanté 29 marzo 1991 (33 anni) 64 2
C Adrien Rabiot 3 marzo 1995 (29 anni) 50 6
C Eduardo Camavinga 10 novembre 2002 (22 anni) 24 2
C Mattéo Guendouzi 14 aprile 1999 (25 anni) 12 2
C Warren Zaïre-Emery 8 marzo 2006 (18 anni) 6 1
C Manu Koné 17 maggio 2001 (23 anni) 4 0
A Kingsley Coman 13 giugno 1996 (28 anni) 58 8
A Ousmane Dembélé 15 maggio 1997 (27 anni) 53 6
A Marcus Thuram 6 agosto 1997 (27 anni) 29 2
A Randal Kolo Muani 5 dicembre 1998 (25 anni) 27 8
A Christopher Nkunku 14 novembre 1997 (27 anni) 14 1
A Bradley Barcola 2 settembre 2002 (22 anni) 11 2
A Michael Olise 12 dicembre 2001 (22 anni) 4 0

Record individuali

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della nazionale francese.

Di seguito i primi 10 giocatori per presenze e reti di tutti i tempi della nazionale francese.

  • In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.
Da sinistra: Hugo Lloris e Olivier Giroud, primatisti rispettivamente di presenze e di reti.

Dati aggiornati al 9 settembre 2024.

Giocatori con più presenze
Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Hugo Lloris 145 0 2008-2022
2 Lilian Thuram 142 2 1994-2008
3 Olivier Giroud 137 57 2011-2024
Antoine Griezmann 44 2014-2024
5 Thierry Henry 123 51 1997-2010
6 Marcel Desailly 116 3 1993-2004
7 Zinédine Zidane 108 31 1994-2006
8 Patrick Vieira 107 6 1997-2009
9 Didier Deschamps 103 4 1989-2000
10 Karim Benzema 97 37 2007-2022
Laurent Blanc 16 1989-2000
Calciatori con più reti
Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Olivier Giroud 57 137 2011-2024
2 Thierry Henry 51 123 1997-2010
3 Kylian Mbappé 48 86 2017-
4 Antoine Griezmann 44 137 2014-2024
5 Michel Platini 41 72 1976-1987
6 Karim Benzema 37 97 2007-2022
7 David Trezeguet 34 71 1998-2008
8 Zinédine Zidane 31 108 1994-2006
9 Just Fontaine 30 21 1953-1960
Jean-Pierre Papin 54 1986-1995

Commissari tecnici

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Prima del 1936 (tranne alcuni periodi) i giocatori erano selezionati da un comitato della FFF.

Dati aggiornati al 2 luglio 2024.

Allenatore Periodo in carica G V N P % vittorie
  Raoul Caudron 1930 ? ? ? ? ?
  Sid Kimpton 1934 ? ? ? ? ?
  Sid Kimpton 1935-1936 ? ? ? ? ?
  Gaston Barreau 1936-1954 ? ? ? ? ?
  Albert Batteux 1955-1962 ? ? ? ? ?
  Henri Guérin 1964-1966 15 5 4 6 33,3
   José Arribas e   Jean Snella 1966 4 2 0 2 50,0
  Just Fontaine 1967 2 0 0 2 &&0,0
  Louis Dugauguez 1967-1968 9 2 3 4 22,2
  Georges Boulogne 1969-1973 31 15 5 11 48,4
  Ștefan Kovács 1973-1975 15 6 4 5 40,0
  Michel Hidalgo 1976-1984 75 41 16 18 54,7
  Henri Michel 1984-1988 36 16 12 8 44,4
  Michel Platini 1988-1992 29 16 8 5 55,2
  Gérard Houllier 1992-1993 12 7 1 4 58,3
  Aimé Jacquet 1994-1998 53 34 16 3 64,2
  Roger Lemerre 1998-2002 53 34 11 8 64,2
  Jacques Santini 2002-2004 28 22 4 2 78,6
  Raymond Domenech 2004-2010 79 41 24 14 51,9
  Laurent Blanc 2010-2012 27 16 7 4 59,3
  Didier Deschamps 2012-oggi 157 101 32 24 64,3
  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ Valido per le nazionali di calcio che hanno partecipato al torneo dal 1908 al 1948. A partire dal 1952 si fa riferimento alla nazionale olimpica.
  3. ^ CALCIO - Francia in "Enciclopedia dello Sport", su treccani.it. URL consultato il 21 agosto 2016.
  4. ^ La Francia non andrà ai campionati di Rio, in Corriere della Sera, 6 giugno 1950, p. 4.
  5. ^ a b c Da traghettatore a campione: Aimé Jacquet, su it.uefa.com, uefa.com, 17 dicembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2016.
  6. ^ TUTTI CONTRO LE PEN ' SIAMO LA FRANCIA', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 25 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  7. ^ ' BLU METICCIO' COLOR DI FRANCIA, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 22 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  8. ^ Jacquet l'operaio "Calcio, che schiavitù", su repubblica.it, la Repubblica, 1º luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
  9. ^ LA FRANCIA LASCIA A CASA CANTONA, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 20 maggio 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
  10. ^ Francia-R.Ceca 5-6dcr, su it.uefa.com, uefa.com, 26 giugno 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
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  44. ^ a b (EN) France national football team statistics and records: all-time record, su 11v11.com.
  45. ^ Al posto della Scozia, qualificata ma ritiratasi, la FIFA offrì il posto alla Francia, seconda classificata nel gruppo 5, che inizialmente accettò, ma in seguito si ritirò dopo che una sua protesta contro il calendario della fase finale della Coppa del Mondo venne respinta; sicché la FIFA decise di non offrire quel posto a nessun altro, lasciando la fase finale della Coppa del Mondo con due squadre in meno, cfr. (EN) World Cup 1950 Qualifying, su rsssf.com.
  46. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  47. ^ In quest'edizione del Torneo Olimpico la Francia schierò due nazionali diverse, denominate ufficialmente come Francia A e Francia B. La Francia A riuscì ad arrivare fino alle semifinali mentre la Francia B si fermò ai quarti di finale.
  48. ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
  49. ^ Statistiche riguardanti la Francia A.
  50. ^ Statistiche riguardanti la Francia B.
  51. ^ La liste des vingt-trois Bleus, su www.fff.fr. URL consultato il 7 novembre 2024.

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