Esercizi Ele Romagnetismo PDF
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CeTeM
1 Esercitazioni
Esercizi svolti
Esercizio 1.1
Calcolare la forza che agisce sulla carica Q1 = 100 C, dovuta alle cariche Q2 = -30 C e
Q3 = 70 C disposte come riportato in figura
Q3
y
60 cm
x
Q2 52 cm Q1
Soluzione: La forza che agisce sulla carica Q1 data dalla composizione vettoriale delle
forze dovute alle due cariche Q3 e Q3
Q1Q2
F12 = k = 99.9 N
r12 2
Q1 Q3
F13 = k = 175 N
r13 2
F13 x = F13 cos F12 = 51.7 N
F13 y = F13 sen = 87.5 N
F13 = F13 i + F13 j = (51.7i 87.5 j) N
Esercizio 1.2
Due palline, con uguale massa m e carica q, sono appese come mostrato in figura.
Calcolare la distanza tra le due palline sapendo che q = 2.4 10-6 C, l =120 cm e m = 10 g.
Allequilibrio la forza risultante che agisce sulle palline deve avere la stessa direzione del
filo che le sostiene, quindi deve essere:
Fe
tan =
Fp
x
Facendo lipotesi che langolo sia piccolo (tan sen = ) si ottiene
2l
lq 2
x3 = ; x = 10.8 cm
20 mg
Esercizio 1.3
Un sottile anello di raggio a possiede una carica totale Q distribuita uniformemente su di
esso. Calcolare il valore del campo elettrico per un generico punto A sullasse dellanello.
dl
r
a
A x
Q
dQ = dl
2a
e produce un campo elettrico
1 Q
dE = dl
40 2ar 3
E = dE x = cos dE
x
r = x2 + a2 cos =
r
2 a
1 Q 1 Qx
E=
40 2a ( x + a 2 ) 3 / 2
2 dl = 4 0
( x + a 2 )3 / 2
2
0
Esercizio 1.4
Un elettrone che si muove lungo la direzione x con velocit v0 = 107 m/s sottoposto, per
un tratto lungo d = 4 cm, ad un campo elettrico uniforme E = 104 N/C ortogonale alla sua
velocit. Calcolare in quale direzione si muove lelettrone dopo aver attraversato la regione
in cui presente il campo elettrico.
F qE
ay = =
m m
1
y= a yt 2
2
x = v0 t
qE 2
y= x
2mv02
qEd
v y = 2a y y = vx = v0
mv0
da cui possibile ricavare langolo che la direzione dellelettrone forma con lasse x
vy qEx
tan = = = 0.7 = 35
vx mv02
Esercizio 1.5
Su un piano orizzontale sono poste due cariche q ad una distanza 2a luna dallaltra.
Determinare il punto appartenente allasse x (perpendicolare alla congiungente delle due
cariche e passante per il suo punto medio) in cui il campo elettrico raggiunge il valore
massimo.
q
2a
x
q
Soluzione:
q
E=k 2 E x = E1 cos E y = E1 sen
a + x2
a x
sen = cos =
x +a
2 2
x + a2
2
q x x
Ex = k 2 = kq 2
a +x 2
a +x
2 2 ( a + x 2 ) 3/ 2
dEx ( a 2 + x 2 ) 3 / 2 3x 2 a 2 + x 2 x 2 + a2
= kq = kq ( a 2 + x 2 3x 2 )
dx (a + x )
2 2 3
(a + x )
2 2 3
dEx a
= 0 a 2 2x 2 = 0 x=
dx 2
Esercizi proposti
Esercizio 1.6
Un dipolo elettrico di momento p posto a distanza a= 1 m da una carica puntiforme
Q=+10-10 coulomb parallelamente al campo elettrico generato da questultima.
Se sul dipolo agisce una forza di intensit F= 1 newton, quanto vale il momento di dipolo?
Come deve essere orientato il dipolo affinch la forza sia attrattiva?
Risultato: p=0.55 coulomb m
Esercizio 1.7
Secondo il modello di Bohr nellatomo di idrogeno non eccitato lelettrone (carica e=-1.6
10-19 coulomb, massa m =9.1 10-31 kg) descrive attorno al nucleo (carica +e=1.6 10-19
e
coulomb, massa me =1.67 10-27 kg) un orbita circolare di raggio r=5.3 10-11 m.
Nellipotesi che la massa sia indipendente dalla velocit determinare:
1) La forza di attrazione F che si esercita tra il nucleo e lelettrone.
2) La velocit v dellelettrone.
3) La frequenza di rivoluzione dellelettrone.
4) Lenergia totale U dellelettrone.
Risultato: F=3.6 10-47 newton , v= 2.2 106 m/sec, =6.5 1015 giri/sec, U= -13.7 eV
Esercizio 1.8
Un dipolo elettrico costituito da due cariche opposte di modulo Q= 10-6 coulomb poste
fra loro a distanza d=2 cm. Esso immerso in un campo elettrico uniforme di intensit 105
newton/coulomb. Determinare:
1) Il valore massimo del momento meccanico M che si esercita sul dipolo.
2) Il lavoro U che bisogna compiere per ruotare il dipolo di 180 attorno al suo baricentro
partendo dalla posizione di equilibrio.
Risultato: M=2.3 newton metro, U= 4 10-3 joule
Esercizio 1.9
Si abbiano due sferette conduttrici uguali, luna A fissa e laltra B mobile, di massa m=2.3
grammi, sospese nel vuoto mediante fili di lunghezza l=12 cm a un punto O. Inizialmente
le due sferette si toccano. Se si porta su ciascuna sferetta la carica q, la sferetta B si
allontana da A e nella nuova posizione di equilibrio il filo di sospensione di b forma un
angolo = 60 con quello di A.
Calcolare il valore della carica q.
Risultato: q=1.8 10-8 coulomb
Esercizio 1.10
Un pendolo costituito da un filo sottile di massa trascurabile di lunghezza l=0.9 metri al
cui estremo libero attaccata una sferetta di materiale conduttore di massa m=5 10-4 Kg.
Si immagini di caricare la sferetta con una carica positiva q=10-7 coulomb e di fare
oscillare il pendolo, nel vuoto, in un campo elettrico uniforme E diretto secondo la
verticale; in un primo tempo il verso del campo elettrico sia dallalto verso il basso ed in un
secondo momento dal basso verso lalto. Nel primo caso la durata di 50 piccole
oscillazioni complete di 86 secondi, mentre nel secondo caso di 107 secondi.
Calcolare lequazione differenziale che descrive il moto del pendolo e integrarla.
Calcolare lintensit del campo elettrico E.
Risultato: E=1.06 104 volt/m
Esercizi svolti
Esercizio 2.1
Su di un filo di lunghezza infinita distribuita una carica uniforme per unit di lunghezza
= 25 nC/m. Calcolare il campo elettrico in un punto che dista 15 cm dal filo.
l
Soluzione: La direzione del campo elettrico, grazie alla simmetria del problema,
radiale rispetto al filo, quindi applicando il teorema di Gauss alla superficie riportata in
figura si ottiene un contributo al flusso solo dalla superficie laterale del cilindro
Q l
e = E ds = E ( r )2rl = =
0 0
E (r) = = 3 103 N / C
20 r
Esercizio 2.2
Si consideri un cilindro di raggio R e lunghezza indefinita entro il quale vi siano delle
cariche distribuite con densit di volume uniforme . Determinare il campo elettrostatico in
un generico punto P allinterno del cilindro e la differenza di potenziale tra lasse del
cilindro e le superfici laterali.
h
r R
Qint r 2 h
e = E ds = E ( r )2rh = =
0 0
Politecnico di Torino Pagina 1 di 5
Data ultima revisione 30/06/00 Autore: Giovanni Alberto Ummarino
Politecnico di Torino Fisica II
CeTeM
2 Esercitazioni
r
E (r) =
20
La differenza di potenziale
R 2
R
V0 VR = E dr = r dr = R
0
20 0 40
Esercizio 2.3
Una sfera di raggio a possiede una densit di carica = k / r2, dove r indica la distanza dal
centro della sfera e k una costante. Calcolare il campo elettrico ed il potenziale
allinterno della sfera considerando che allesterno della sfera sia = 0.
R
r
q = 4r 2 dr = 4kR
0
Calcoliamo ora il potenziale della sfera di raggio R, supponendo di porre V =V(r = )=0,
il secondo integrale indica il potenziale sulla superficie della sfera di raggio a che contiene
la carica totale q = 4ka e quindi vale
q k
Va = =
40 a 0
si ottiene, infine,
a a
k k a
VR = Edr + Va = dr + Va = log + 1
R
r
R 0
0 R
Esercizio 2.4
Nel tubo catodico di un televisore gli elettroni vengono accelerati, partendo dalla
condizione di riposo, da una tensione di 4000 V. Calcolare la velocit finale dellelettrone.
U = qV = .6.4 10 16 J
La diminuzione di energia potenziale si trasforma in energia cinetica e ricordando che
lelettrone parte da fermo si ottiene
Esercizio 2.5
Con la stessa geometria dellesercizio 1.3 calcolare il potenziale lungo lasse e quindi
ricavare il campo elettrico.
Soluzione: Ogni elemento dellanello, che possiede una carica dQ, crea un potenziale che
vale
1 dQ
E ( R) =
40 r
1 1 Q
V = dV = dq =
40 r 40 a + x2
2
V 1 Qx
E0 = =
x 40 (a 2 + x 2 )3 / 2
Esercizio 2.6
Sui vertici di un quadrato di lato l = 5 10-9 m vi sono quattro protoni. Calcolare quale
velocit deve avere un protone che si muove lungo la perpendicolare al quadrato passante
per il suo centro ed inizialmente ad una distanza d = 5 10-9 m, affinch riesca a
raggiungere il centro del quadrato.
l/ 2
Soluzione:
4q
V=
40 r
4q 2
U=
40 r
l2
rd = d 2 +
2
l
r0 =
2
4q 1 1 q 2
2 2
1 = 1 mv 2
U = =
40 rd r0 0 l 2 2
l2
d +
2
2
2q 2
2
1 = 1.15 104 m / s
v=
m0 l 2
l2
d2 +
2
Esercizi proposti
Esercizio 2.7
Un filo rettilineo indefinito carico con densit lineare =8.85 10-8 coulomb/metro. Trovare
il campo elettrico E a 10 metri di distanza dal filo.
Risultato: E=1.6 102 newton/metro
Esercizio 2.8
Calcolare il lavoro L necessario per caricare una sfera conduttrice di raggio R= 10 cm e
con una carica q=1 coulomb.
Risultato: L=4.5 10-2 joule
Esercizio 2.9
Due armature metalliche piane e parallele si trovano alla distanza d=1 cm. Ciascuna delle
armature ha un area S=10 cm2. Esse vengono caricate con cariche uguali e di segno
contrario q=10-10 coulomb. Calcolare la differenza di potenziale fra le armature.
Risultato: V=113 volt
Esercizio 2.10
Una carica positiva q distribuita su tutto il volume di una sfera di raggio R. La densit di
carica varia con il raggio secondo la legge: = r. Determinare e il campo elettrico E
allinterno della sfera.
Risultato: =q/(R4), E=q r2/(4 0 R4)
Esercizio 2.11
Un cilindro circolare retto di altezza indefinita e raggio R carico di segno negativo su
tutto il volume con densit di carica . Trovare il campo elettrico E allinterno del cilindro e
successivamente la differenza di potenziale fra lasse e le generatrici.
Risultato: E= r/(2 0), V= R2/(4 0)
Esercizi svolti
Esercizio 3.1
Calcolare le componenti cartesiane del campo elettrico generato da un dipolo p orientato
lungo lasse x in un punto lontano rispetto alle dimensioni del dipolo.
Soluzione:
p y2 + z 2 2 x2 p 3xy p 3 xz
Ex = Ey = Ez =
( )
40 x 2 + y 2 + z 2 5 / 2 (
40 x 2 + y 2 + z 2 ) 5/ 2
(
40 x 2 + y 2 + z 2 )
5/2
Esercizio 3.2
R1
r
R2
Soluzione: Si applica il teorema di Gauss ad una sfera concentrica con quelle del
condensatore ed avente raggio R1 < r < R2. Le linee di forza hanno un andamento radiale
e quindi
Q Q
E = E( r )4r 2 = ; E( r ) =
0 40 r 2
La differenza di potenziale tra le due sfere
Q R2 R1
R2
V1 V2 = E dr =
R1
40 R2 R1
R2 R1
C = 40
R2 R1
Si noti che
Esercizio 3.3
Determinare la capacit e lenergia totale del circuito in figura quando C1 = 1pF, C2 = 2 pF,
C3 = 3 pF, C4 = 4 pF, C5 = 5 pF e Vab = 100 V. Calcolare, inoltre, la carica e la tensione di
ciascun condensatore.
C1
C4 C2
C3
a b
C5
C123 = C1 + C2 + C3 = 6 pF
C123C4
C1234 = = 2 .4 pF
C123 + C4
Ctot = C1234 + C5 = 7.4 pF
1
Wtot = CtotVab2 = 3.7 10 5 J
2
Esercizio 3.4
Sia dato un condensatore piano con armature di area A e distanti d (supporre d
trascurabile rispetto alle dimensioni delle armature). Calcolare la forza che unarmatura
esercita sullaltra quando il condensatore possiede una carica Q.
Q 1 Q2
Soluzione: E= F = QE F=
20 A 2 0 A
Esercizio 3.5
Nel circuito di figura il deviatore inizialmente nella posizione 1, quindi viene commutato
sulla posizione 2. Calcolare:
a) lenergia fornita dal generatore quando siamo nella posizione 1;
b) la quantit di carica posseduta dai due condensatori nella posizione 2;
c) lenergia incamerata nei due condensatori nella posizione 2.
1 2
V =12
C1=0.1 F C2=0.2 F
Soluzione: Lenergia fornita dal generatore coincide con lenergia posseduta dal
condensatore C1 nella posizione 1
1
W = C1V 2 = 7.2 J
2
Q = C1V = 1.2 C
Quando si passa alla posizione 2 la carica che era posseduta solo da C1 si distribuisce
anche su C2 in modo che la differenza di potenziale sui due condensatori sia uguale;
possiamo, dunque, scrivere le due equazioni
Q1 Q2
Q = Q1 + Q2 ; =
C1 C2
da cui si ricava:
Q
Q2 = = 0.8 C
C1
+1
C2
Q1 = Q Q2 = 0.4 C
1 Q12
W1 = = 0.8 J
2 C1
2
1 Q21
W2 = = 1.6 J
2 C2
Si osserva che lenergia totale del sistema nella posizione 2 minore di quella di partenza.
Il motivo da attribuire alle perdite che avvengono nel transitorio tra le due configurazioni.
Esercizi proposti
Esercizio 3.6
Un sottile conduttore rettilineo collega due sfere metalliche scariche, la cui lunghezza
grande rispetto ai raggi delle due sfere (R1=10 cm, R2=20 cm). La sfera di raggio minore
cava. Se a 4 cm dal suo centro viene posta una carica positiva q e il suo potenziale risulta
in tal modo di 10 volt, quanto vale la carica q?
Risultato: q=3.32 10-10 coulomb
Esercizio 3.7
Una sfera metallica isolata di raggio R=30 cm porta una carica elettrica Q=23,5 coulomb.
Si determini il raggio R della sfera entro cui contenuto il 90% dellenergia elettrostatica
del sistema.
Risultato: R=3 m
Esercizio 3.8
Un condensatore da 2 microfarad carico a 10000 volt. Esso viene connesso in parallelo
con un condensatore da 8 microfarad. Qual il potenziale V risultante? Qual lenergia
immagazzinata U e U nei condensatori prima e dopo averli collegati?
Risultato: V=2 103 volt, U=100 joule, U=10 joule
Esercizio 3.9
Una carica elettrica Q=2 coulomb pu essere ripartita tra due conduttori sferici di raggi
R1=10 cm e R2=20 cm rispettivamente. I due conduttori sono posti a distanza grande
rispetto ad R1 e R2, cosicch i fenomeni di induzione elettrostatica possono essere
trascurati.
Determinare:
Come deve essere ripartita la carica q tra i due conduttori affinch lenergia potenziale del
sistema risulti minima?
Quale relazione sussiste tra i potenziali V 1 e V 2 delle due sfere quando si realizza la
condizione di cui al punto 1).
Risultato: Q1=1 coulomb , Q2=2 coulomb, V 1=V 2
Esercizio 3.10
Una d.d.p. V=100 volt applicata ha un condensatore piano. Lo spazio fra le armature
riempito con acqua a 20 C (r =80.3). Successivamente il sistema viene portato alla
temperatura di 60 C e si constata che la d.d.p. fra le armature salita al valore V=121
volt. Quanto vale la costante dielettrica dellacqua r a 60 C? In quale percentuale varia
lenergia elettrostatica U del sistema?
Risultato: r=66.3, U/U=21/100
1) Un condensatore a facce piane e parallele viene riempito per met del suo volume
interno da un dielettrico con costante dielettrica relativa r = 2. Se C 0 era la capacit del
condensatore quando tra le armature c'era solo l'aria, la sua nuova capacit :
a) minore della capacit C0.
b) esattamente uguale alla capacit C0.
c) maggiore della capacit C0.
d) maggiore o minore della capacit C0 a seconda che la superficie di separazione tra
dielettrico e aria sia parallela o perpendicolare alle armature.
2) In quale rapporto sta il raggio terrestre (R 6106 m) con il raggio r di una sfera
conduttrice avente la capacit di un Farad?
a) R/r 10-2.
b) R/r 102.
c) R/r 104.
d) R/r 1.
d) La carica elettrica sulle armature diminuisce fino ad annullarsi quando le due armature
giungono a contatto.
Esercizi svolti
Esercizio 4.1
In un materiale isolante si ricava una semisfera di raggio r1 = 1 m, sulla cui superficie si
deposita uno strato conduttore, che viene riempita di un liquido con =5 1010 m. Nel
liquido si immerge un elettrodo emisferico di raggio r2 = 0.5 m e concentrico con l'altra
emisfera. Determinare la corrente che circola nel liquido quando applicata una tensione
tra i due elettrodi V = 50 V.
r2
r1 r
r + dr
r2 dr r1 r2
R=
2 r1 r 2
=
2 r1 r2
= 80 G
V
I= = 6.3 pA
R
Esercizio 4.2
Un'automobile elettrica ha dieci batterie da 12 V e 70 Ah. Calcolare la potenza richiesta
per l'avanzamento e quanta strada riesce a percorrere il veicolo se viaggia ad una velocit
media di 30 km/h e la forza di attrito con l'asfalto di 180 N.
Soluzione: La potenza richiesta data dal prodotto della forza che si deve opporre
all'attrito per la velocit desiderata
P = Fv = 1500 W
L'energia potenziale accumulata nelle batterie (in cui si suppone che il potenziale sia
costante ed indipendente dal valore della carica posseduta)
dU = Vdq U = Vdq = V dq = QV
U QV
t= = = 20160 s
P P
s = vt = 168 km
Esercizio 4.3
Calcolare il diametro di un filo di rame ( =168 10-8 m) in cui circola una corrente di 40
A, affinch dissipi una potenza di 1.6 W per ogni metro di lunghezza.
Soluzione:
V = RI
l l
P = IV = I 2 R = I 2 = I2 2
s r
P I2
=
l r 2
l
d = 2r = 2 I = 4.6 mm
P
Esercizio 4.4
Una resistenza filiforme di sezione S = 1 mm2 costituita dall'unione di un filo di
lunghezza l1 =10 mm e resistivit 1 = 5 10-5 m con un filo di lunghezza l2 =5 mm e
resistivit 2 = 31. Quando la resistenza attraversata da una corrente uniforme I = 5 A
calcolare:
a) i campi elettrici nei due materiali
b) la differenza di potenziale ai capi della resistenza
c) la carica presente sulla superficie di separazione dei due materiali.
l1 l2
b a
Soluzione:
I
E1 = 1 J = 1 = 250 V/m
S
I
E2 = 2 J = 2 = 3E1 = 750 V/m
S
l
V1 = IR1 = I 1 1
S
l
V2 = I 2 2
S
V = V2 + V1 = [ 2 l 2 + 1l1 ] = 6.25 V
I
S
q
= (E 2 E1 )S = m q m = 0 ( E2 E1 )S = 4.43 10 15 C
0
Esercizio 4.5
Un motore collegato alla batteria di alimentazione tramite un cavo di rame ( = 1.6910-8
m e n =8.491028 elettroni/m3) di diametro d = 5 mm e lunghezza l = 1 m. Calcolare il
tempo impiegato da un elettrone per andare dalla batteria al motore quando circola una
corrente I = 100 A.
I 4I
j= = = 5.1 A/mm 2
S d 2
j
vd = = 0.38 mm/s
ne
l
t= = 44' 23' '
vd
Occorre notare che nonostante questo tempo sia grande gli effetti delle variazioni di
grandezze elettriche si trasmettono alla velocit della luce!.
Esercizio 4.6
Determinare la resistenza totale del circuito di figura, la corrente e la tensione in ciascuna
resistenza.
NOTA: in tabella sono riportate le principali regole di calcolo di resistenze equivalenti delle
reti resistive.
R2 Vab = 10 V
R1 I2 R1 = 5 k
Itot I1 R2 = 10 k
a R3 R3 = 10 k
I3
b
R4 = 10 k
I4
R4
Serie Parallelo
R1
R1 R2 Rn R2
Rn
Req =R1 + R2 + R3 + Rn 1 1 1 1 1
= + + + ... +
Req R1 R2 R3 Rn
Soluzione:
R2 R3
R23 = = 5 k
R2 + R3
R123 = R1 + R23 = 10 k
R R
Req = 123 4 = 5 k
R123 + R4
VR 4
VR 4 = Vab I R4 = = 1 mA
R4
I R 1 = I tot I R 4 = 1 mA VR 1 = I R1 R1 = 1 mA 5 k = 5V
V 10 V
I tot = ab = = 2 mA
Req 5 k
VR 2 = V R 3 = Vab Vac = Vab V R1 = 10 V 5 V = 5 V
V 5V
I R2 = R 2 = = 0.5 mA
R2 10 k
V 5V
I R3 = R 3 = = 0.5 mA
R3 10 k
Esercizi proposti
Esercizio 4.7
Qual la lunghezza l del filo incandescente di tungsteno di una lampadina se essa
assorbe la potenza W=40 watt a V=220 volt e il diametro del filo d=25 micron? La
resistenza specifica del tungsteno approssimativamente proporzionale alla temperatura
assoluta e a t0 = 18 C, essa vale 0=5.6 10 ohm metro. La temperatura del filo
incandescente T0=2500 K.
Risultato: l=1.2 m
Esercizio 4.8
Uno scaldabagno elettrico contenente 50 litri dacqua, consuma 103 watt con una tensione
di 110 volt.
Come deve essere modificata la sua resistenza R per poterlo utilizzare con una tensione
di 220 volt, a parit di potenza? (Si trascuri leffetto della temperatura sulla resistenza).
Se il rendimento dello scaldabagno =80%, in quanto tempo t la temperatura dellacqua
passa da 20 a 60 gradi centigradi?
Risultato: R=48 ohm, t=2.85 ore
Esercizio 4.9
Una pila ha forza elettromotrice f=1.534 volt. Se si misura la differenza di potenziale ai
capi della pila con un voltmetro avente resistenza interna R=1000 ohm si trova V=1.498
volt.
Determinare la resistenza interna r della pila. Quando massima la potenza dissipata su
una resistenza di carico R.
Risultato: r=24.2 ohm, R=r
Esercizio 4.10
Un fornello da 500 watt e 220 volt viene usato per portare allebollizione 10 litri dacqua,
inizialmente alla temperatura di 20 C.
1) Se il rendimento del sistema di riscaldamento del 70%, dopo quanto tempo t lacqua
incomincia a bollire a pressione ordinaria
2)Quanto vale la resistenza R del fornello?
Risultato: t=9.55 103 sec, R=96.8 ohm
Esercizio 4.11
Un condensatore costituito da due armature A 1 e A 2 piane e parallele nel vuoto:
larmatura A 1 fissa, mentre larmatura A 2 si muove nel proprio piano con velocit
costante in modo tale che larea della porzione di A 2 che affacciata ad A 1 aumenta di 2
m2 al secondo. La distanza fra le armature h=1 mm. A e A sono connesse ai poli di
1 2
una batteria di f.e.m. f= 2 volt mediante due fili conduttori di resistenza totale R=107 ohm.
Il circuito percorso da una corrente elettrica di intensit i costante.
Determinare:
1) Qual la d.d.p. V tra le armature del condensatore?
Qual il valore dellintensit di corrente i?
(Si immagini che i due fili conduttori rimangano fissi durante il movimento di A 2).
Risultato: V=1.7 volt, i=3 10-8 ampere
Esercizi svolti
Esercizio 5.1
Una particella , di carica q = 2 e (e=-1.6 10-19 C la carica dellelettrone) e massa
m=6.68 10-27 Kg, in moto in un campo magnetico di intensit B=1 T con velocit pari a
1/15 della velocit della luce, ortogonale al campo. Calcolare il raggio della sua traiettoria
e il periodo di rotazione.
Soluzione:
mv
R= 42cm
qB
2 2m
T = = 1.3 10 7 sec
qB
Esercizio 5.2
Un elettrone accelerato da una differenza di potenziale pari a 5000 V ed diretto verso
una regione in cui vi sono due elettrodi piani paralleli, distanti tra loro 5 cm, ai quali
applicata una
v differenza di potenziale pari a 1000 V. Lelettrone entra vperpendicolarmente
al campo E presente tra i due elettrodi. Determinare il campo B che deve essere
presente tra gli elettrodi affinch lelettrone non venga deviato.
1 2 e V1
e V1 = me v0 v0 = 4.2 107 m / sec .
2 me
Quando si trova tra i due elettrodi soggetto ad una forza di natura elettrostatica, diretta
2
dallelettrodo negativo verso quello positivo, di modulo Fe = e E = e V d , dove d la
r
distanza tra i due elettrodi, e, se il campo B ortogonale alla velocit e parallelo agli
elettrodi, ad una forza di Lorentz di modulo Fm = e v0 B . Ugualiando le due forze si ricava:
V2
B= 4.8 10 4T .
v 0d
Esercizio 5.3
Una spira rettangolare di lati a
r e b, percorsa da una corrente di intensit i, immersa in un
campo magnetico uniforme B che forma un angolo con la normale al piano della spira
(vedi figura). Determinare la forza e il momento meccanico risultanti sulla spira e la sua
energia potenziale.
Soluzione: I due lati di lunghezza a sono soggetti a due forze di ugual modulo Fa = iaB ,
ugual direzione (ortogonale sia al campo, sia ai lati) e verso opposto. Lo stesso avviene
per i lati di lunghezza b, sui quali agiscono forze di modulo Fb = ibB cos . La risultante
delle forze agenti sulla spira quindi nulla.
Per calcolare il momento meccanico si osservi che la coppia di forze agenti sui lati di
lunghezza b ha braccio nullo, mentre quella delle forze agenti sui lati dilunghezza a ha
braccio bsin , e quindi il momento meccanico risultante ha modulo = iabBsin e tende
ad allontanare i lati di lunghezza b dalla direzione del campo: Introducendo il vettore
momento di dipolo magnetico
r r
= iAn ,
r
dove A=ab l'area della spira ed n il versore ad essa normale, si pu scrivere la relazione
vettoriale
r r r
= B .
L'energia potenziale della spira pu essere calcolata come il lavoro necessario per portare
la spira da una posizione di riferimento (scegliamo 0 = / 2 ) alla generica posizione
r r
caratterizzata dall'angolo formato dai vettori B ed n .Si ha quindi:
r r
U ( ) = d =
/ 2 / 2 Bsind = B cos = B ,
espressione analoga a quella gi nota per un dipolo elettrico in campo uniforme (oppure
per un pendolo semplice in campo gravitazionale, per cui la spira avr la stessa dinamica
e in particolare lo stesso periodo).
Esercizio 5.4
La bobina di un galvanometro costituita da N spire piane di area A; essa ha un momento
d'inerzia I ed sospesa r mediante un filo di torsione di costante elastica k in un campo dir
induzione magnetica B ; in condizioni di riposo la normale alle spire perpendicolare a B .
2
A partire dall'istante t=0 nella bobina viene iniettata una corrente i = i0sin t per un
T
intervallo di tempo pari a T/2.
a) Supponendo che nell'intervallo di tempo in cui fluisce la corrente l'angolo di cui ruota la
bobina sia molto piccolo, cos che il momento torcente del filo sia trascurabile,
calcolare la velocit angolare che la bobina possiede all'istante t= T/2.
b) Mostrare che l'ampiezza delle oscillazioni libere che la bobina compie una volta
cessato il flusso di corrente proporzionale alla carica elettrica totale fluita nella
bobina. Si trascurino gli attriti ed il coefficiente di autoinduzione e si considerino le
oscillazioni di piccola ampiezza.
Soluzione:
a) La corrente iniettata dall'istante t=0 determina un movimento della spira stessa
soggetta ad un momento
r r r
= B
dove
r r
= NAin
r r
Essendo nB si ha
= NAiB
I = NAiB
T /2 NABi0 2 NABi0T
& = 0 I
sin tdt = ... =
T I
b) Cessato il flusso di corrente la bobina soggetta al momento torcente del filo, per cui
si ha:
I&& = k
la cui soluzione, dello stesso tipo di quella vista per una molla e per il pendolo,
= 0sin(t )
cos(t ) .
k k
dove = . Per cui & = 0
I I
A t=0 (cio quando si spegne la corrente) si sa, dal punto a), che
NABi0T
& = .
I
Abbinando le due espressioni scritte per & si trova che l'ampiezza dell'oscillazione :
NABi0T
0 =
kI
Essendo inoltre
T /2 i0T
0
Q = idt = ... =
0 NAB
=
Q kI
Esercizio 5.5
Un protone di massa m e carica +e ed una particella di massa 4m e carica +2e si
muovono in un campo magnetico uniforme descrivendo circonferenze di uguale raggio,
con velocit non relativistica.
a) Calcolare il rapporto tra le velocit lineari, le velocit angolari e le energie cinetiche.
b) Qualora le particelle descrivessero eliche identiche, calcolare i rapporti tra le
componenti parallela e perpendicolare all'asse dell'elica della velocit lineare.
Soluzione:
a) Il raggio R della circonferenza descritto da una particella di massa m e carica q che si
muove in un campo magnetico B con velocit lineare v dato da
mv
R=
qB
Nel presente problema le due particelle sono immerse nello stesso campo magnetico e
descrivono circonferenza uguali, per cui imponendo Rp = R si trova il rapporto tra le
velocit lineari
vp q pm 4
= = =2
v q m p 2
p
=2
mv 2
Infine essendo l'energia cinetica E =
2
Ep
=4
E
v p q pm
= =2
v q mp
La componente parallela all'asse dell'elica tale da fare percorrere alla particella un tratto
2
L (passo dell'elica) in un tempo T = , pari cio al periodo impiegato per percorrere la
circonferenza.
Descrivendo eliche identiche, i due passi saranno uguali, per cui:
2 2
L = v // = Lp //
p
cio:
v p //
=2
v //
Esercizi proposti
Esercizio 5.6
Un protone di carica + q = 1. 6 1019C e massa m = 1. 6 1027 kg con energia cinetica
E = 5 MeV entra in direzione formante un angolo i = 30 con l'asse x in una regione
dove esiste un campo magnetico di induzione B = 1 T , perpendicolare al piano ed
entrante. Calcolare:
a) l'angolo u tra la direzione lungo la quale il protone esce dal campo e l'asse x;
b) la distanza 2d tra il punto di uscita Pu ed il punto di ingresso Pi sull'asse x, illustrando
in figura la traiettoria del protone;
c) dire se variata l'energia del protone e spiegare il perch.
i Pi Pu
Risultato:
a) u = 30 ; b) 2d = 0. 3m ; c) No
Esercizio 5.7
r
Un piccolo magnete con momento di dipolo orientato lungo l'asse x sospeso ad un filo
con costante elastica torsionale k. Il momento d'inerzia del magnete rispetto all'asse del
filo (asse z) sia J . Qual il periodo T delle piccole oscillazioni torsionali del dipolo allorch
r
esso sia inserito in una regione di campo magnetico B diretto lungo l'asse y?
Risultato:
J
T = 2
B + k
Esercizio 5.8
Un filo metallico di massa m scivola senza attrito su due rotaie poste a distanza d. Il
binario posto in un campo di induzione magnetica B diretto perpendicolarmente al piano
del binario.
Una corrente costante i circola dal generatore G lungo una rotaia, attraversa il filo e torna
al generatore attraverso l'altra rotaia. Trovare la velocit (modulo, direzione e verso) del
filo in funzione del tempo nell'ipotesi che esso sia fermo per t=0.
Risultato:
idBt
v =
m
Esercizio 5.9
Una spira rettangolare di filo percorsa da una corrente di 2 A sospesa verticalmente e
attaccata al piatto destro di una bilancia. Quando il sistema bilanciato, viene introdotto in
un campo magnetico esterno. Il campo agisce solamente nella parte inferiore della spira in
direzione perpendicolare al lato della spira. Sapendo che la spira larga 20 cm ed
necessario aggiungere una massa di 13.5 g sul piatto sinistro della bilancia per equilibrare
il sistema, determinare B.
Risultato:
B=0.33 T
Esercizio 5.10
Un filo rettilineo conduttore di sezione circolare costituito da un materiale di densit pari a
2.5 g/cm3 posto in un campo magnetico uniforme in modo che l'asse del filo sia
perpendicolare alla direzione del campo. Nel filo si stabilisce una densit di corrente di
2.4x106 A/m2 e si fa aumentare il campo magnetico fino a quando la forza magnetica
agente sul filo bilancia esattamente quella gravitazionale. Calcolare il valore di B al
raggiungimento di questa condizione.
Risultato:
B=1.1 x 10-4 T
Esercizi svolti
Esercizio 6.1
Una spira
r circolare di raggio a percorsa da una corrente di intensit i. Determinare il
campo B prodotto dalla spira in un punto P sul suo asse, a distanza x dal centro della
spira.
0i dl
dB = , r 2 = x 2 + a2
4 r 2
la cui direzione forma un angolo con l'asse della spira, tale che cos = a r .
Considerando l'elemento di corrente dl', simmetrico
r r di dl rispetto al centro della spira, si
vede che la somma vettoriale dei campi dB e dB' dovuti ai due elementi simmetrici un
vettore parallelo all'asse della
r spira, poich le componenti ortogonali all'asse si eliminano.
Poich la componente di dB parallela all'asse :
0i a
dB// = dB cos = dl ,
4 r 3
0ia 0ia2
B = dB// =
4r 3 dl =
2r 3
,
ovvero
0ia2
B=
( )
32
.
2 x 2 + a2
Utilizzando l'espressione precedente facile ottenere il campo al centro della spira (x=0)
0i
B= ,
2a
0ia2
B ,
2x 3
Esercizio 6.2
r
Determinare il campo B nel centro della semicirconferenza (vedi figura) supponendo che
il conduttore ABDE sia percorso da una corrente di intensit i.
Soluzione: r r
Per i due tratti rettilinei dl sempre parallelo ad r nella legge di Biot e Savart, quindi il
loro contributo nullo. Per il tratto semicircolare si osservi che il suo contributo
esattamente met di quello di una spira circolare nel suo centro, e quindi (cfr. l'esercizio
precedente)
0i
B=
4R
Esercizio 6.3
Una lamina conduttrice infinitamente
r estesa percorsa da una corrente di densit lineare
. Determinare il campo B da essa generato.
Soluzione:
Per ragioni di simmetria, il campo deve essere parallelo alla lamina e ortogonale alla
direzione della corrente, e pu dipendere solo dalla distanza dalla lamina. Inoltre avr
versi opposti dai due lati della lamina. Il modo pi semplice per calcolarne il modulo
usare la legge di Ampre, scegliendo come cammino di integrazione un rettangolo,
giacente su un piano ortogonale alla direzione della corrente, e simmetrico rispetto alla
lamina. Poich i due lati ortogonali alla lamina non contribuiscono alla circuitazione, si
avr, scegliendo opportunamente il verso di percorrenza,
r r
B dl = 2lB( x ) ,
dove l la lunghezza dei lati paralleli alla lamina e x la loro distanza dalla lamina stessa.
La corrente concatenata con questo cammino ha intensit i = l e quindi il modulo del
campo risulta essere
1
B= 0 ,
2
indipendente da x.
Esercizio 6.4
Un cavo coassiale costituito da un conduttore interno (cilindro pieno di raggio c) e uno
esterno (regione compresa tra due superfici cilindriche di raggi b e a>b). I due conduttori
sono percorsi da correnti di uguale intensit i dirette in verso opposto, con densit di
corrente uniforme. Determinare il campo magnetico in funzione della distanza dall'asse.
Soluzione:
r
Poich la distribuzione di correnti ha simmetria cilindrica, le linee del campo B devono
essere
r della circonferenze aventi centro sull'asse, orientate in verso antiorario, e il modulo
di B pu dipendere solo dalla distanza dall'asse, B = B(r ) .
Per determinare B(r ) calcoliamo la circuitazione che compare al primo membro della
r2
ic = i ,
c2
0ir
B(r ) = .
2c 2
0i
B(r ) = .
2r
Per b<r<a si ha
r 2 b2 a2 r 2
ic = i i =i ,
a2 b 2 a 2 b2
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6 Esercitazioni
da cui
0i a2 r 2
B(r ) = .
2r a 2 b2
Esercizio 6.5
Un avvolgimento di corrente di forma toroidale e sezione rettangolare costituito da
n=100 spire percorse da una corrente i = 5 A. I raggi interno ed esterno sono
rispettivamente r1 = 5 cm ed r2 = 6 cm, e la larghezza del toroide a = 1 cm. Determinare il
r
campo B all'interno del toroide e i suoi valori massimo e minimo.
Soluzione:
Si applica la legge di Ampre scegliendo come cammino di integrazione una circonferenza
di raggio r, coassiale con il toroide e ad esso interna, ottenendo
0nI
2rB (r ) = 0nI B(r ) = .
2r
r
Direzione e verso di B sono determinati dalle condizioni di simmetria.
Per i valori minimo e massimo si ottiene:
0nI
Bmin = 1.67 10 3 T
2r2
0nI
Bmax = 2. 00 10 3 T .
2r1
Esercizi proposti
Esercizio 6.6
Un protone di massa m = 1. 6 107 kg , di energia cinetica E = 1. 6 1017 J e velocit
diretta radialmente si trova sull'asse di un solenoide rettilineo indefinito di raggio R = 10
cm e costituito da n = 100 spire/cm. Quale valore deve avere la corrente elettrica per
impedire al protone di uscire dal solenoide?
Risultato: i 1. 15 A
Esercizio 6.7
Due fili rettilinei indefiniti sono posti verticalmente in posizione fissa e parallelamente a
distanza d l'uno dall'altro; in essi fluiscono le correnti i1 e i2. Nel piano che li contiene e fra
di essi posto un terzo filo parallelo ai primi due, nel quale fluisce la corrente i3; esso
libero di spostarsi lateralmente, mantenendosi parallelo a s stesso, nel piano dei primi
due. Determinare la posizione di equilibrio stabile o instabile.
Risultato: La posizione di equilibrio si trova a distanza di1/(i 1+i 2) dal filo 1; l'equilibrio
instabile se i3 ha lo stesso verso di i1 e i2, stabile se ha verso opposto.
Esercizio 6.8
Sulla superficie di un disco di plastica di raggio a, distribuita uniformemente una carica q.
Se il disco posto in rotazione uniforme attorno al suo asse, con velocit angolare ,
determinare il campo magnetico al centro del disco e il momento di dipolo del disco.
Suggerimento: scomporre il disco in spire concentriche infinitesime.
Risultato:
0q
B=
2a
qa2
= .
2
Esercizio 6.9
Nel modello di Bohr dell'atomo di idrogeno, l'elettrone ruota intorno al nucleo ad una
frequenza = 7 1015 sec 1 e genera un campo magnetico B = 14 T al centro dell'orbita.
Calcolare il raggio dell'orbita dell'elettrone.
Risultato:
a = 5 10 11 m .
Esercizio 6.10
Una spira rettangolare di lati a e b, percorsa da una corrente di intensit i, so trova sullo
stesso piano di un filo rettilineo indefinito percorso da una corrente I, con i lati di lunghezza
a paralleli al filo. Il pi vicino dei due lati di lunghezza a dista d dal filo stesso e la corrente
in esso ha lo stesso verso di quella nel filo. Determinare la forza risultante sulla spira.
Risultato:
0Iiab
F= .
2d (d + b )
Esercizio 6.11
Quattro lunghi fili di rame sono fra loro paralleli e disposti ai vertici di un quadrato di lato
a=20 cm. In ogni filo circola una corrente i=20 A nel verso mostrato in figura. Determinare
r
B al centro del quadrato.
B = 8 105 T .
Esercizi svolti
Esercizio 7.1
Il campo magnetico che agisce perpendicolarmente ad un circuito costituito da 3 spire di
30 cm di diametro, passa da un valore di 0.4T a -.65T in 180 msec. Calcolare la tensione
indotta nelle spire, supponendo che la variazione del campo magnetico sia uniforme.
Soluzione:
Il flusso concatenato con il circuito vale
B = 3Br 2 ,
dove r = 15 cm il raggio delle spire. La forza elettromotrice indotta sar quindi, secondo
la legge di Faraday,
dB
E = 3r 2 .
dt
dB B
= 5.38 T sec ,
dt t
e quindi E 1. 24 V .
Esercizio 7.2
Cento spire di filo di rame isolato sono avvolte in modo da formare una bobina la cui
sezione ha un'area di 10-3 m2 e sono collegate ad una resistenza. La resistenza totale del
circuito di 10 . Se l'induzione magnetica nello spazio interno alla bobina cambia
passando da 1.0 T in un verso a 1.0 T in verso opposto, quanta carica passa attraverso il
circuito?
Soluzione:
L'intensit di corrente che attraversa il circuito sar, usando le leggi di Ohm e di Faraday,
E 1 d B
i = = .
R R dt
Integrando nel tempo si ottiene la carica q (l'equazione che risulta nota come legge di
Felici)
1
q = idt =
R
B
100 AB
q= .
R
Esercizio 7.3
Una spira di forma qualunque giace su un piano orizzontale, in presenza di un campo
magnetico diretto verticalmente dal basso verso l'alto. Determinare il verso della corrente
indotta nella spira, visto da un osservatore che si trova al di sopra della spira (e che quind
vede il campo puntare verso se stesso), nei seguenti casi: (a)la spira viene dilata
meccanicamente; (b)il modulo del campo diminuisce nel tempo.
Soluzione: (a) Quando la spira si dilata il flusso ad essa concatenato aumenta. Per la
legge di Lenz il verso della corrente indotta deve essere tale da opporsi a questo aumento,
e quindi il campo generato dalla corrente indotta deve essere opposto al campo esterno.
La regola della mano destra ci dice che il verso della corrente indotta orario.
(b) In questo caso, per la legge di Lenz, il campo della corrente indotta deve avere lo
stesso verso di quello esterno, per contrastare la diminuzione di quest'ultimo. Il verso della
corrente indotta quindi antiorario.
Esercizio 7.4
Nel filo indefinito dell'esercizio 6.10 la corrente I passa da 0 a 90 mA in 15 msec, con
variazione uniforme. Supponendo a = 30 cm, b = 10 cm e d = 5 cm determinare la forza
elettromotrice indotta nella spira.
Soluzione: Il flusso concatenato con la spira vale
r r Ia d+b dr 0Ia b
B = B ndS = 0
2 d r
= ln 1 + ,
2 d
0a b dI
E = ln 1 + .
2 d dt
Esercizio 7.5
Due esperienze di natura elettrica vengono compiute nello stesso laboratorio. In una, una
corrente variabile nel tempo secondo la legge I = I 0sin(t ) con il massimo valore di I
uguale ad 1 A passa in un lungo filo rettilineo. Nell'altra viene impiegata una bobina
quadrata piana costituita da 50 spire sovrapposte di area media S = 0.25 m2 .
a) Calcolare a quale distanza d dal filo deve trovarsi il centro della bobina se la frequenza
della corrente di 1000 Hz e se si vuole che nella bobina venga a manifestarsi una
f.e.m. minore 10-3 V.
b) Quali orientamenti della bobina garantiscono f.e.m.=0 per qualsiasi valore della
distanza d?
Soluzione: Poich la corrente nel filo variabile, sar pure variabile nel tempo il campo
magnetico B generato ad una generica distanza r dal filo. Di conseguenza sar variabile
il flusso del campo magnetico della bobina che sar soggetta ad una f.e.m. indotta.
Dato che ogni fascia infinitesima, lunga l = S , in cui si pu pensare composta la spira
quadrata, ha una diversa distanza dal filo, il flusso del campo magnetico dato da
d +l 2 I N0I0l0 cos t d + l 2
=N d l 2 20x ldx = ... = 2
ln
d l 2
d N0I0lsint d + l 2
f .e.m. = = ln
dt 2 d l 2
e raggiunge il suo massimo quando sint = 1 . Affinch non si manifesti una f.e.m.
maggiore di 10-3 V basta quindi imporre
f .e.m. < 10 3
Esercizi proposti
Esercizio 7.6
Nell'esercizio 6.10, uno dei due lati di lunghezza b trasla parallelamente a se stesso con
velocit costante v. Determinare la forza elettromotrice indotta nella spira e, detta R la
resistenza della spira, confrontare la potenza dissipata per effetto Joule con quella
necessaria per mantenere costante la velocit del lato mobile.
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Data ultima revisione 29/06/00 Autore: Giovanni Alberto Ummarino
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7 Esercitazioni
(Bbv )2 ;
Risultato: = Bbv ; PJ = Pe = ibBv
R
Esercizio 7.7
Un filo di lunghezza l, massa m e resistenza R scorre senza attrito su rotaie parallele di
resistenza trascurabile. Il piano della rotaie forma un angolo con il piano orizzontale e
all'estremit inferiore il circuito chiuso da un filo, anch'esso di resistenza trascurabile, in
modo da formare una spira rettangolare. In tutta la regione esiste un campo magnetico
uniforme diretto verticalmente dal basso verso l'alto. Dimostrare che il filo raggiunge una
velocit limite e calcolarla.
mgRsin
Risultato: v= .
B2l 2 cos2
Esercizio 7.8
Una bobina rettangolare formata da N = 100 spire sovrapposte di lati a = 1 cm e b = 5 cm
collegata a dei collettori circolari e ruota intorno all'asse AA' con velocit angolare in
un campo magnetico B = 0.4 T.rRicavare l'espressione del flusso quando la bobina si
trova nella posizione di figura ( B ortogonale al piano della spira) e della differenza di
potenziale massima tra i collettori specificando la posizione della bobina rispetto al campo.
Calcolare poi a quale velocit angolare la bobina deve ruotare per ottenere una differenza
di potenziale massima pari a 100 V.
a B A
A
b
Risultato:
r r r r
= 0. 02 Wb con B // n ; max = NBab con B n ; = 5000 rad / sec
Esercizio 7.9
Una spira quadrata di lato L = / 4 pu traslare lungo l'asse x, parallelamente al piano
(x,y). Essa immersa in una regione in cui il campo magnetico
B = Bz = B0sin( kx ) cos(t ) .
Calcolare:
a) la forza elettromotrice indotta in funzione del tempo quando la spira si trova con lo
spigolo inferiore sinistro coincidente con l'origine O.
b) di quale tratto x si deve traslare la spira dalla posizione di cui al punto a) per avere il
massimo valore del flusso del campo magnetico attraverso la spira all'istante t=0.
Risultato:
B0L
a) f .e.m. =
k
b) x = 8
Esercizio 7.10
Una spira rettangolare di lati l1 = 0.5 m e l2 = 1 m viene rimossa con velocit costante v = 3
m/sec e parallela al lato maggiore della spia da una regione dove presente un campo
magnetico B =1T perpendicolare alla spira stessa. Sapendo che la resistenza elettrica
nella spira R = 1.5 trovare la corrente che circola nella spira.
Risultato: I = 1A
Esercizi svolti
Esercizio 8.1
Un avvolgimento di forma toroidale e sezione rettangolare costituito da N = 100 spire; i
raggi interno ed esterno sono rispettivamente r1 = 5cm e r2 = 6cm e la larghezza del toroide
a = 1cm.
Calcolare l'induttanza del toroide e l'energia magnetica in esso immagazzinata nell'ipotesi
che nel circuito scorra una corrente I = 5A.
Soluzione:
Il campo magnetico all'interno dell'avvolgimento forma delle linee di forza circolari e il suo
modulo, che per ragioni di simmetria dipende solo dalla distanza r dall'asse del toroide, si
pu calcolare tramite il teorema di Ampre e risulta essere
0 N I
B (r ) = .
2 r
r 0 NI dr 0 NIa r2
B ndS
$ = a
r2 r2
B = B( r ) dr = a = ln .
sezione
r1 2 r1 r 2 r1
N B 0 N 2 a r2
L = = ln 3. 65 H ,
I 2 r1
1 0 N 2 I 2 a r2
W = LI 2 = ln 4. 56 10 5 J .
2 4 r1
1 B
2
1 r2 0 N 2 I 2 a r2 dr 0 N 2 I 2 a r2
W = wdV = 2 0
dV =
2 0
r1
B 2 ( r ) a 2 rdr =
4
r1 r
=
4
ln
r1
.
volume volume
Esercizio 8.2
Si consideri un cavo coassiale costituito da due superfici cilindriche di raggi r1 e r2 > r1 ,
percorse da correnti (uniformemente distribuite) di intensit I. Determinare l'energia
magnetica immagazzinata (per unit di lunghezza) e l'induttanza (per unit di lunghezza)
di tale cavo.
Soluzione:
Per ragioni di simmetria il campo magnetico forma linee di forza circolari centrate sull'asse
del cavo e il suo modulo dipende solo dalla distanza da tale asse. Utilizzando il teorema di
Ampre si dimostra che il campo magnetico presente solo nella regione compresa tra i
due conduttori e ha modulo
0 I
B (r ) = ,
2 r
0 I 2 l r2 dr 0 I 2 l r2
wdV = = 4 ln r
r2
W= w( r ) l 2rdr =
volume
r1 4 r1 r 1
2W 0 l r2
L= = ln .
I2 2 r1
W 0 I 2 r2
W= = ln
l 4 r1
L r
L= = 0 ln 2 .
l 2 r1
Esercizio 8.3
Una bobina di N spire avvolta attorno ad un lungo solenoide di sezione circolare di
raggio R, avente n spire per unit di lunghezza.
Calcolare il coefficiente di mutua induzione tra bobina e solenoide.
Soluzione:
Detta I la corrente nel solenoide, il campo al suo interno ha modulo B = 0 nI. Il flusso
concatenato con la bobina quindi
B = NBR 2 = N0 nIR2 ,
B
M = = N 0 n R 2 .
I
Esercizi proposti
Esercizio 8.4
Calcolare linduttanza per unit di lunghezza di una linea di trasmissione a piattina,
costituita da due conduttori cilindrici di raggio a = 0.25mm e posti a distanza (interasse)
d = 5mm. Un filo viene usato come conduttore di andata e laltro come conduttore di
ritorno. Si ipotizzi che la corrente scorra interamente sulla superficie dei due conduttori.
Che cosa succede se questa ipotesi viene rimossa e ad esempio la corrente risulta
distribuita uniformemente nei conduttori?
Risultato:
0 d a
L = ln 118
. H / m
a
Se la corrente distribuita linduttanza aumenta leggermente in conseguenza del flusso
autoconcatenato a ciascun filo.
Esercizio 8.5
Nel centro di una spira di raggio R si trova una seconda spira molto piccola di area
A << R2 ; i piani delle due spire formano un angolo . Si calcoli la mutua induttanza M del
sistema.
Risultato:
0 A cos
M
2R
Esercizio 8.6
Un generatore di corrente sinusoidale a
frequenza f impone una corrente I(t) di
l l
ampiezza I0 in un avvolgimento di induttanza L.
La tensione V(t) ai capi dellavvolgimento viene I(t)
misurata da un oscilloscopio con la L V(t)
convenzione di segno mostrata in figura
(convenzione degli utilizzatori). Mostrare che
V(t) ancora sinusoidale con la stessa
l l
frequenza ma sfasata in anticipo di un quarto di
periodo e determinarne lampiezza V0 .
Risultato:
I ( t ) = I 0 sen( 2ft )
V ( t ) = V0 cos( 2ft )
V0 = 2fLI 0
Esercizio 9.2
Unonda elettromagnetica piana sinusoidale, di frequenza =100 Khz, polarizzata
linearmente, si propaga nel vuoto nel verso positivo dellasse x.
a) Se il campo elettrico ha ampiezza E0=10 V/m quanto vale lampiezza del campo
magnetico?
b) Si determinino le espressioni in funzione del tempo del campo elettrico e di quello
magnetico se allistante t1= 7.5 s nel punto dellasse x di ascissa x1=57 m il campo
elettrico ha componente E1=E0=10 V/m secondo lasse y.
SOLUZIONE
Esercizio 9.3
Il campo elettrico del segnale raccolto da un ricevitore radio ha unampiezza massima E0 =
0.1 V/m; approssimando ad unonda piana londa ricevuta, si calcoli:
a) lintensit media dellonda;
r 1 r r 1 2 2
I = P( t ) = E ( t ) B( t ) = E sin t
0 c0 0
Esercizio 9.4
Unonda elettromagnetica piana, di frequenza =250 Khz, si propaga nel vuoto e si riflette
sopra una superficie piana perfettamente conduttrice, disposta perpendicolarmente alla
sua direzione di propagazione. A quale distanze dalla superficie si formano il primo
massimo e minimo del campo elettrico?
SOLUZIONE
Si consideri un asse x perpendicolare alla superficie piana conduttrice, con lorigine O su
questa. Londa elettromagnetica piana con il campo elettrico costantemente polarizzato
lungo lasse y, pu in generale scriversi come sovrapposizione di unonda progressiva ed
una regressiva, cio
E(x,t)=E0sin(kx-t) + E1sin(kx + t + )
la superficie perfettamente conduttrice, quindi in tutti i suoi punti, quindi nel piano x=0
E=0 in qualunque istante t; da ci segue che E0=E1 e =0 , per cui applicando la formula
di prostaferesi
sin a + sin b = 2 sin [(a + b)/2]cos[(a + b)/2]
ottengo:
E(x,t)=E0sin(kx-t) + E0sin(kx + t)=2E0sin(kx)cos(t)
Esercizio 9.5
Il vettore di Poynting di unonda elettromagnetica piana nel vuoto dato da:
S ( x, t ) = S 0 cos 2 (kx t )u x
SOLUZIONE
Ricordando le relazioni k=2/ e =2 posso scrivere:
2 6.28
= k = 20 = 0.314 m
10 9
= = = 1.592 10 8 Hz
2 6.28
per ci che riguarda invece il valore assunto dai moduli dei campi elettrico e magnetico
r 1 r r
ricordiamo che S = E B ed inoltre che B=E/c. Di conseguenza avremo che :
0
E = 122.8 V/m
1 1
S = EB = EE
0 c 0 B = 0.409 10 6 T
Esercizio 9.6
Unonda radio si propaga in un mezzo nel quale r =1.5 e r=1.05 con una frequenza
uguale a 100 KHz. Si calcoli la lunghezza donda.
SOLUZIONE =2390 m.
Esercizio 9.7
Unonda elettromagnetica si propaga in un mezzo con velocit 1.5108 m/s. Sapendo che
la costante dielettrica relativa del mezzo 3, si calcoli la permeabilit magnetica del
mezzo.
SOLUZIONE r=1.33.
Esercizio 9.8
Unonda elettromagnetica piana di frequenza f=7.51014 Hz si propaga lungo lasse x. Essa
polarizzata rettilinearmente con il campo elettrico E che forma langolo =30 con il piano
x,y ed ha ampiezza E0 =103 V/m. Scrivere lequazione di questonda e calcolare
lampiezza del campo magnetico.
Esercizio 9.9
Le onde luminose nel vuoto hanno una lunghezza donda che varia da un massimo di
circa 0.8 m per il rosso ad un minimo di circa 0.4 m per il violetto. Si determino i valori
minimo e massimo della frequenza di vibrazione del loro campo elettromagnetico.
Esercizio 9.10
Il campo elettrico di unonda elettromagnetica piana ha unampiezza di 10-2 N/C. Si trovi la
grandezza del campoi magnetico e lenergia per unit di volume.
Domande a Test.
Domanda 9.1
Unonda elettromagnetica piana polarizzata si propaga nel vuoto con frequenza = 250
kHz. La sua lunghezza donda e la sua velocit di propagazione v valgono:
1) = 1200 km ; v = 3 106 m/s
2) = 1200 m ; v = 3 108 m/s
3) = 1200 cm ; v = 3 108 m/s
4) = 1200 km ; v = 3 108 m/s
RISPOSTA CORRETTA : 2
Domanda 9.2
Si sovrappongono due onde piane monocromatiche descritte dalle equazioni
1 = 4 sen (3x 2t ) e 2 = 4 sen (3x + 2t ) . Se le lunghezze sono espresse in metri e i tempi in secondi, la
velocit di gruppo della risultante vale:
1) 0,667 m/s
2) 0
3) 1,333 m/s
4) Non si pu dire se non si specificano le propriet del mezzo entro il quale avviene la propagazione.
RISPOSTA CORRETTA : 2
Domanda 9.3
Domanda 9.4
Unonda elettromagnetica di frequenza f=5GHz si propaga in un mezzo con indice di
rifrazione n=2.5. La sua velocit di fase vale:
8
1) v=310 m/s
2) v=5109 m/s
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3) v=1.2108 m/s
4) v=210-10 m/s
RISPOSTA CORRETTA : 3
Domanda 9.5
Unonda elettromagnetica polarizzata linearmente si propaga nel vuoto. Il modulo del
campo magnetico vale B=510-8 T. La densit volumica di energia vale:
1) w=1.9910-9 J/m3
2) w=3.510-9 J/m3
3) w=5103 J/m3
4) w=1.99109 J/m3
RISPOSTA CORRETTA : 1
Esercizio 10.1
Si consideri il circuito
V = 10 Volts
R1 = 5
T1 R2 = 10
R2 C = 2 F
C IC
V
VC
T2
R1
SOLUZIONE
VC ( 15s ) t
IC ( t ) = exp
R2 R C
R2 t
C VC ( t ) = IC ( t ) R2 = VC (15s ) exp
IC R2 C
VC (il condensatore si scarica)
.45A
t
-.78A
VC(t)
7.8V
t
15s
Esercizio 10.2
Un induttore (L=4 10-4 H) ed una resistenza (R=5 ohm) sono posti in serie ad un
generatore di tensione continua (V=200 Volts)
a) quanto tempo occorre affinch la corrente che fluisce nella resistenza raggiunga il 60%
della corrente finale?
b) quanta energia accumulata nel campo magnetico dopo che la corrente ha raggiunto il
suo valore massimo?
c) calcolare che valore raggiunge la corrente dopo un tempo pari a 3 costanti di tempo
=L/R del circuito.
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SOLUZIONE
V t
a) I ( t ) =
1 exp ( IMAX = V/R
R L / R )
V V t L
quindi si impone 0.6 = 1 exp da cui t = ln(1 0.6) = 7.2 106 s
R R ( L / R ) R
2
1 2 1 V
b) E = LI MAX = L = 0.32 J
2 2 R
L V
c) I 3 = [1 exp( 3)] = 38 A
R R
Esercizio 10.3
La corrente in un corto circuito RL passa da 1.16 A a 10.2 mA nei 1.5 s che seguono la
rimozione della batteria del circuito. Supponendo che L valga 9.44 H, determinare la
resistenza R del circuito.
SOLUZIONE
t
I ( t ) = I MAX exp I MAX = 116
. A
( )
L
R
15
. ms
I (15
. s ) = 10.2mA = I MAX exp
(
9.44 H
)
R
L 116. A
da cui si ricava R = ln = 29.8
(15
. s ) 10.2 10 3 A
Esercizio 10.4
Linterrutore t del circuito in figura si chiude quando Vc=2/3 E e si apre quando Vc=1/3 E. Il
risultato che Vc ha landamento mostrato in figura.
Se R1=40, R2=10, C=210-6 F, calcolare quanto valgono il tempo di carica tc, il tempo di
scarica ts e il periodo delloscillazione.
SOLUZIONE
t1 RC 2 t1 2
e = RC = ln 3
3
t 2 t1 = ln 2 con c = 100 s
t 2 RC 1 t2 1
e = = ln
3 RC 3
2 t1
3 E = E e RC
2 t
Vc = E e RC con R = R 2
3 1 t
2
3 E = E e RC
t1 RC 2 t1 2
e = RC = ln 3
3
t 2 t1 = ln 2 con c = 20 s
t2 RC 1 t2 1
e = RC = ln 3
3
T= tc+ts = 69.3s+13.9s=83.2s.
Esercizio 10.5
SOLUZIONE
( )
q ( t ) = q MAX exp R 2 L cos( t ) , = 0
[ q ( t )]
2
q MAX
Econdensatore = affinch E=EMAX/2 q=
2C 2
R 1
quindi si impone exp =
2L 2
L
da cui t = ln 2
R
Esercizio 10.6
In un circuito oscillante LC, si determini qual il valore della carica su un condensatore
(espresso in funzione della carica massima) quando lenergia totale del circuito
suddivisa in parti uguali fra il campo magnetico ed il campo elettrico. Quanto tempo deve
passare affinch si realizzi questa condizione, nel caso si assuma al tempo t=0 la carica
q=qMAX ? (Si esprima tale valore in frazione di periodo e si utilizzino i valori di L=4 mH e
C=6 nF)
q
RISULTATO [ q = MAX , t=T/8= 0.397 10-7 s ]
2
Esercizio 10.7
Un resistore con R=100 connesso ad un generatore di forza elettromotrice alternata
E=E0cost, con =314 rad/sec. Successivamente esso connesso ad un generatore con
2 E=E0cost secondo lo schema della figura. Si vuole che anche in questo secondo caso
la corrente erogata dal generatore sia in fase con le f.e.m. e che la differenza di potenziale
ai capi di R valga E. Calcolare i valori di L e C.
Esercizio 10.8
Determinare per il circuito in figura lespressione della pulsazione di risonanza e calcolarla
in particolare per RL=RC=1, L=10-3 H, C=10-9 F. Se RL e RC pur restando uguali,
assumono un qualunque valore diverso da 1 il risultato cambia?
Esercizio 10.9
Con un consumo di energia uguale a 0.5 J, un condensatore viene caricato per mezzo di
un generatore di forza elettromotrice costante di valore 1000 V. Raggiunto lequilibrio il
condensatore viene staccato dal generatore e collegato con uninduttanza uguale a 2 H. Si
determini la frequenza delle oscillazioni nel circuito oscillante LC.
RISULTATO [ f=113 Hz ]
Esercizio 10.10
Nel circuito rappresentato in figura si ha che E=25 V, R1=1, R2=4, R3=8, R4=2,
R5=5, C=3F. Calcolare la differenza di potenziale VB-VA in condizioni stazionarie e, se
si sconnette il generatore, in quanto tempo la carica del condensatore si riduce a un
decimo di quella iniziale.
Domande a Test.
Domanda 10.1
Un condensatore di capacit C viene scaricato su un cavo coassiale di resistenza elettrica
R e coefficiente di autoinduzione L0.
Le energie immagazzinate nel condensatore e nel cavo coassiale:
1) tendono a zero per tempi tendenti ad infinito;
2) variano nel tempo con legge sinusoidale;
3) hanno somma costante nel tempo.
4) crescono al crescere del tempo
RISPOSTA CORRETTA : 1
Domanda 10.2
Un condensatore, a facce circolari piane e parallele di raggio a e distanti h<<a, caricato
ad una differenza di potenziale V0 ed in seguito viene fatto scaricare su una resistenza R.
La corrente nel circuito vale:
1) i(t)=(V0/R) exp[(-ht)/0RS)]
2) i(t)=(V0/R)
3) i(t)=(V0/R) exp[(-ht)]
4) i(t)=(V0/R) t
RISPOSTA CORRETTA: 1
Domanda 10.3
Dato il circuito in figura la frequenza di risonanza del circuito vale:
1) 1
=
L( C 1 + C 2 + C 3 )
2) L
=
(C 1 + C 2 + C 3 )
C1 C 2 + C 2 C 3 + C 1 C 2
3) =
L(C 1 C 2 C 3 )
(C 1 + C 2 + C 3 )
4) =
L
RISPOSTA CORRETTA: 1
Domanda 10.4
Nel circuito di utilizzazione di una corrente alternata la tensione V ai capi del circuito e
lintensit della corrente che lo percorre sono sfasati:
1) se il circuito puramente ohmico
2) se il circuito ha un sensibile coefficiente di autoinduzione L
3) se nel circuito sono inserite delle capacit
4) sempre
RISPOSTA CORRETTA: 2 - 3
Domanda 10.5
Nel circuito di utilizzazione di una forza elettromotrice alternata lintensit della corrente:
1) sempre in fase con la f.e.m.
2) non mai in fase con le f.e.m,
3) in fase con la f.e.m. solo se il circuito puramente ohmico
4) in fase con le f.e.m. solo se
E sin (t )
i= = Isin (t )
R
1
1 2 1 2
d d
2
caso c)
d
1 2 2
2d
3 d
SOLUZIONE
0 A
C= ( + 2 ).
2d 1
0 A 1 2 3
C= +
2d 2 2 + 3
Esercizio 11.2
Si consideri un condensatore a facce piane parallele con piatti di area A distanti d luno
dallaltro. Una differenza di potenziale V0 viene applicata sui piatti. La batteria viene, poi,
staccata e una piastra dielettrica di spessore b e costante dielettrica r viene inserita tra i
piatti. Si assuma che A=115 cm2, d=1.24 cm, b=0.78cm, r=2.61, V0=85.5 V.
a) Qual la capacit C0 prima che la piastra venga inserita?
b) Quale carica libera appare sui piatti?
c) Qual il campo elettrico E0 nelle zone vuote tra i piatti e la piastra dielettrica?
d) Si calcoli il campo elettrico E nella piastra dielettrica.
e) Qual la differenza di potenziale tra i piatti, dopo che la piastra dielettrica stata
introdotta?
f) Qual la capacit quando la piastra posizionata?
SOLUZIONE
A
a) C0 = 0 = 8.21 pF
d
b) La carica libera presente sulle armature q = C0V0 = 7.02 1010 C
poich la batteria viene staccata prima che la piastra venga inserita, la carica libera rimane
invariata quando la piastra viene posizionata allinterno del condensatore.
c) Si applica la legge di Gauss considerando una superficie S che racchiude solo
larmatura su cui si accumulano cariche libere positive. Si ha che
r
S D urN dS = 0E0 A = q , E0 = A = 6900 V m
q
0
Si noti che il valore E0 resta invariato quando la piastra introdotta. Esso dipende solo
dalla carica libera sui piatti.
d) Si applica nuovamente la legge di Gauss, questa volta su una superficie S| che
racchiude larmatura su cui si accumulano cariche libere positive e penetra (parzialmente
in profondit) nella piastra dielettrica. Si trova che
r
| D urN dS = 0 r EA = q , E = A = 0 = 2640 V m
q E
S 0 r r
Il segno meno compare quando si calcola il prodotto interno EuN poich E ed uN
(versore normale uscente dalla superficie S| ) hanno versi opposti.
e) La differenza di potenziale risulta Edl = E0 (d b ) + Eb = 52.3 V .
q
f) La capacit con piastra posizionata C = = 134 . pF .
V
Esercizio 11.3
Un condensatore piano, le cui armature hanno area S=200 cm2 e distano d=4 mm,
immerso in un olio di costante dielettrica relativa r=4; le armature sono collegate ai poli di
un generatore e la loro differenza di potenziale V=300 Volt.
SOLUZIONE
a) Le armature si attraggono luna verso laltra. Per calcolare il modulo di F si pu
immaginare di staccare il condensatore dal generatore e di variare di dx la
distanza x tra le armature: il lavoro eseguito risulta dL=Fdx ed equivale alla
variazione dU dellenergia U immagazzinata dal condensatore
Q2 Q2 x Q 2 dx U Q2 1 SV 2
U= = , dU = F= = = = 0 r
2 C 2S 2S x 2S 2 x 2
2
dellenergia E + L = U.
Esercizio 11.4
Una sfera metallica di raggio R1 si trova allinterno di un guscio sferico conduttore di raggio
interno R2 e raggio esterno R3 , concentrico alla sfera metallica. Lo spazio compreso tra i
due conduttori riempito da un dielettrico omogeneo ed isotropo. Se il guscio a
potenziale V0 mentre il potenziale della sfera interna nullo, si calcoli il potenziale
elettrostatico a distanza r (0 r < ) dal centro della sfera.
SOLUZIONE
Siano Q1 , Q2 , Q3 le cariche distribuite sopra le tre superfici metalliche: nel guscio
metallico il campo nullo, quindi Q2= - Q1 . Per r R1 risulta V=0; per R1 r < R2 D=Q1
/ (4r2) , E= Q1 / (40rr2), quindi V= - [Q1 / (40r)] (1/R1 - 1/r); ma per r=R2 deve
essere V=V0 , quindi Q1=-40r V0R1R2 / (R2 - R1). Per r > R3 V = V0 + [Q3 / (40)] (1/r -
1/R3).
Esercizio 11.5
Dopo aver caricato due condensatori di capacit C1=5 F e C2=4 F alle differenza di
potenziali di V1=300V e V2=250V, si collegano fra loro le armature negative e viene posto
in parallelo ai primi due un terzo condensatore, scarico, di capacit C=1 F. Determinare
la carica presente alla fine su ciascun condensatore e la variazione di energia
elettrostatica nel processo.
SOLUZIONE
Sui due condensatori avremo le seguenti carica
q 1 = V1 C 1 = 1.5 10 3 C e q 2 = V2 C 2 = 1.0 10 3 C
Perci la carica totale data da q=q1+ q1=2.510-3 C. Lenergia iniziale vale perci
U=q2/2C=0.350 J.
Lenergia elettrostatica finale del processo sar data da U=q2/2C=0.313 J con una
conseguente variazione di 0.037 J.
d b
0 A d q 2b
RISULTATO [ a) , b) , c) ]
( d b) ( d b) 2 A 0
Esercizio 11.7
Un condensatore piano con armature di area S distanti h riempito da due lastre di
dielettrico, una di spessore d1 e costante dielettrica relativa 1, laltra di spessore d2 e
costante dielettrica relativa 2. Ai capi del condensatore applicata una differenza di
potenziale V.
Calcolare i valori E1 e E2 del campo elettrico nei due dielettrici e la densit di carica di
polarizzazione p sulla superficie di separazione tra i due dielettrici.
RISULTATO [
( 2 )
E1 = 0 ; E2 = 0 ; p = 0 1 ]
0 1 0 2 1 d1 + 2 d 2
Esercizio 11.8
Due condensatori di capacit C1=200 pF e C2=1000 pF sono connessi in parallelo e
caricati a un differenza di potenziale di 400V. Successivamente lo spazio tra le armature di
C1 viene completamente riempito di acqua distillata (con r=80). Calcolare la variazione
della differenza V di potenziale ai capi di C2, la carica di polarizzazione qp sulle facce del
dielettrico, la variazione di energia elettrostatica del sistema U.
Esercizio 11.9
Un condensatore piano costituito da due piastre piane e parallele di forma quadrata di
lato L mantenute a distanza d (con d molto pi piccolo di L). il condensatore
parzialmente immerso in un liquido dielettrico isotropo, lineare ed omogeneo di costante
dielettrica e densit di massa . Le due piastre sono inizialmente scariche e la parte
sommersa delle piastre ha altezza x0 come mostrato nella figura. Ad un certo istante t=0
le due piastre sono collegate ad un generatore di forza elettromotrice V. In queste
condizioni si osserva che il liquido contenuto fra le piastre si solleva finch raggiunge una
altezza x dallestremit inferiore delle piastre. Allistante t=0 immediatamente successivo
allapplicazione della forza elettromotrice, cio quando x=x0 , si calcoli la carica elettrica
presente sulle armature I e II e la forza agente sullarmatura II in direzione, modulo e
verso.
RISULTATO
QI=[ (Lx0/d)+0 (L2 Lx0)/d] ; QII=-[ (Lx0/d)+0 (L2 Lx0)/d]
La forza agente sulla piastra II attrattiva, ossia diretta in verso opposto allasse z e
vale in modulo:
V 2 0 V 2 2
FII = 2
Lx 0 + 2
( L Lx 0 )
2 d 2 d
Esercizio 11.10
In una sfera di raggio di raggio R uniformemente carica con densit viene praticata una
cavit sferica tale da avere la superficie tangente alla superficie esterna della sfera di
raggio R e al centro della sfera stessa. Dentro la cavit c il vuoto.
Determinare lespressione della forza F esercitata su di una carica puntiforme q posta in
un punto P esterno alla sfera ad una distanza l e su di una carica q posta nel centro della
cavit.
RISULTATO
R3 R
E1 = E2 =
3 0 l 2 6 0
Domande a Test.
Domanda 11.1
Nel caso di molecole non polari, la polarizzazione causata da un campo elettrico esterno
dovuta essenzialmente
1. Alla deformazione della molecola indotta dallinterazione tra campo esterno e cariche
della molecola stessa
2. Al fatto di non essere nel vuoto
3. Al momento meccanico applicato dal campo sulla molecola
4. Allinterazione con le molecole circostanti
RISPOSTA CORRETTA : 1
Domanda 11.2
Per polarizzazione elettrica di un materiale si intende
1. Il momento di dipolo elettrico in esso indotto da un campo esterno
2. Il momento di dipolo presente in ogni singola molecola
3. Il momento di dipolo indotto per unit di volume
4. La densit di carica superficiale sul dielettrico
RISPOSTA CORRETTA : 3
Domanda 11.3
Il vettore spostamento elettrico a parit di distribuzione di cariche
1. Ha un valore che dipende dal materiale in cui ci si trova
2. Ha lo stesso valore qualunque sia il materiale in cui ci si trova
3. Ha un valore che dipende dalla densit di carica di polarizzazione presente nel
materiale
4. Ha un valore che di pende dal materiale e dalla forma del dielettrico
RISPOSTA CORRETTA : 2
Domanda 11.4
In un dielettrico anisotropo la polarizzazione in generale
1. Parallela al campo elettrico totale
2. Parallela al campo elettrico che ci sarebbe nel vuoto
3. Sghemba tanto rispetto al campo elettrico nel vuoto che a quello totale
4. Indefinibile
RISPOSTA CORRETTA : 3
Domanda 11.5
Nel caso di due piastre piane conduttrici cariche affaciate con densit superficiale di carica
e poste nel vuoto, i campi elettrici interno ed esterno alle due piastre valgono:
1. Eint=0 Eext=/0
2. Eint=2/0 Eext=0
3. Eint=/20 Eext=0
4. Eint=/0 Eext=0
RISPOSTA CORRETTA : 4
Esercizio 12.1
Un filo rettilineo, indefinito, percorso da una corrente di intensit i=4 A, immerso in un
mezzo omogeneo, isotropo, indefinito e di permeabilit magnetica relativa r=1.02. Si
calcolino i campi H e B, e la densit di energia magnetica w in un punto distante d=5 cm
dal filo.
SOLUZIONE
Esercizio 12.2
Un solenoide di lunghezza l=60 cm e raggio r=5 cm, formato da n=700 spire/metro ed
percorso da una corrente di intensit i=3 A. Un cilindro di ferro, di raggio r=2 cm e della
stessa lunghezza del solenoide, tenuto fermo con il suo asse coincidente con quello del
solenoide e si trova per met della lunghezza allinterno del solenoide stesso. Si calcoli la
forza agente sul cilindro di ferro assumendo il valore r=800 per la permeabilit magnetica
del ferro.
SOLUZIONE
Un metodo semplice per calcolare la forza in questione pu basarsi su considerazioni
energetiche. Se la sbarra si sposta di un tratto x verso linterno del solenoide lenergia
del sistema subisce una variazione U: va per osservato che la situazione del campo
magnetico nelle vicinanze delle estremit del solenoide e di quelle del cilindro non
cambia. In punti non troppo vicini alle estremit si ha H=ni. La variazione di energia
magnetica del solenoide Usol quindi:
1 1 1
U sol = 0 r H 2 Sx 0 H 2 Sx = 0 ( r 1) n 2i 2r 2 x
2 2 2
poich il flusso di campo magnetico nel solenoide cambia se il cilindro penetra in esso, vi
sar una forza elettromotrice autoindotta che provoca una corrente opposta ad i (corrente
erogata dal generatore); affinch la corrente totale che percorre il solenoide resti
costante, il generatore dovr fornire una potenza e quindi unenergia maggiori
rispettivamente di Pgen e Egen
( Li ) dL
Pgen = V i = i= i = i2
t t dt
si noti che la variazione di energia fornita dal generatore doppia rispetto alla variazione
di energia magnetica relativa al solenoide. Ora, essendo Egen Fx = Esol si pu
ricavare la forza che tende a risucchiare il cilindro di ferro
Egen Esol 1
F= = 0 ( r 1) n 2i 2r 2 = 2.78 N
x 2
Esercizio 12.3
Un anello di ferro, di sezione S=5 cm2, ha un piccolo intraferro di spessore =4 mm e la
circonferenza media dellanello (compreso lintraferro) 2r0=40 cm; intorno allanello
sono avvolte N=500 spire percorse da una corrente di intensit i e nellanello il campo
magnetico B=1 T. Si calcoli i, lintensit del vettore H e la magnetizzazione M allinterno
del ferro usando il valore m=5400.
SOLUZIONE
r r
Per il teorema di Ampre si ha H uT dS = (2r0 )HFe + Ha = Ni . La componente di B
perpendicolare alla superficie di separazione tra due materiali diversi continua nel
passaggio da un materiale allaltro, quindi B ha lo stesso valore nel ferro e nellaria
dellintraferro, di conseguenza FeHFe= 0Ha. Si ricava
( 2r ) B
0
i = + = 6.5 A
( m + 1) N0
B
HFe = = 147 A / m
Fe
B
M= H = 7.96 105 A / m
0
Esercizio 12.4
Una sbarra di volume V=500 cm3 magnetizzata uniformemente, possiede un momento
magnetico =200 Am2 ed il campo B al suo interno vale 0.1 T. Si calcoli:
a) lintensit del campo magnetico H allinterno della sbarra;
b) il valore massimo Mmax del momento delle forze risentite dalla sbarra se posta in un
campo magnetico esterno uniforme Be= 1 T.
SOLUZIONE
Esercizio 12.5
Due anelli toroidali eguali sono formati dallo stesso materiale ferromagnetico
magnetizzato uniformemente; la lunghezza media d=20 cm. Il primo anello C
continuo, il secondo anello D ha un interferro di spessore h=5mm. Il campo magnetico nel
primo anello BC=0.314 T. Calcolare il campo HC nel primo anello e quanto valgono nel
secondo anello il campo magnetico BD, il campo HD nellinterferro e il campo HD nel ferro.
SOLUZIONE
Esercizio 12.6
Calcolare lintensit di corrente che percorre un filo rettilineo molto lungo affinche in un
punto a distanza pari a 20 cm dal filo lintensit magnetica sia H=7.96 A spira / m.
SOLUZIONE [ i=10A ]
Esercizio 12.7
Un solenoide molto lungo piegato a forma di toroidale viene riempito con un nucleo di
ferro. Sapendo che la corrente che percorre lavvolgimento i=2A, che il numero delle
spire per unit di lunghezza 10 spire/cm e che il valore di B pari a 1W/m2, calcolare:
1. lintensit magnetica H1 in presenza del nucleo di ferro;
2. lintensit magnetica H2 in assenza del nucleo di ferro;
3. lintensit M1 di magnetizzazione in presenza del nucleo di ferro;
4. lintensit M2 di magnetizzazione in assenza del nucleo di ferro.
Esercizio 12.8
Un solenoide toroidale riempito con un materiale avente permeabilit magnetica relativa
m. Calcolare i campi H e B al suo interno.
SOLUZIONE [ Ni 0m N i ]
H = B=
2 r 2 r
Esercizio 12.9
In una materiale ferromagnetico contenuto allinterno di un solenoide molto lungo sono
praticate due piccole cavit cilindriche, entrambi coassiali al solenoide. Nella prima larga
piatta, si misura B2=7.5410-2 T, nella seconda, sottile e allungata, si misura B1=1.2610-3
T. Calcolare la suscettivit magnetica del materiale e la sua magnetizzazione.
Esercizio 12.10
Due guaine cilindriche conduttrici, indefinite, coassiali, di spessore trascurabile, sono
percorse entrambe e nello stesso verso da una corrente i. I raggi delle due guaine sono
a=2cm e B=4cm. Lintercapedine tra di esse, inizialmente vuota, viene completamente
riempita con un materiale di permeabilit magnetica relativa m e lenergia magnetica
aumenta di U=1.7310-3 J/m. Sapendo che la circuitazione di B lungo una circonferenza
di raggio r>b, concentrica al sistema, vale 210-5 Tm, calcolare i valori della corrente i e
della permeabilit m.
Domande a Test
Domanda 12.1
Il potenziale vettore
1. Parallelo al campo magnetico
2. Perpendicolare al campo magnetico
3. In generale non n parallelo n perpendicolare al campo magnetico
4. Dipende dalla presenza o meno di un campo elettrico
RISPOSTA CORRETTA : 2
Domanda 12.2
RISPOSTA CORRETTA : 1
Domanda 12.3
RISPOSTA CORRETTA : 4
Domanda 12.4
RISPOSTA CORRETTA : 2
Domanda 12.5
RISPOSTA CORRETTA : 1
Esercizi svolti
Esercizio 13.1
Un fascio di luce passa dalla regione A alla regione B di un mezzo con indice di rifrazione
n1 attraverso una spessa lastra di materiale il cui indice di rifrazione n2 . Di quale angolo
viene deviato il fascio emergente rispetto al fascio incidente?
Soluzione:
n1 Utilizzando la legge di Snell per l'interfaccia
A 1
superiore si ha
n
sen 2 = 1 sen 1 ,
n2
n2
mentre per l'interfaccia inferiore si ha
n
sen 3 = 2 sen 2 .
3
n1
n1
B Sostituendo la prima espressione nella seconda,
si ottiene dunque
n2 n1
sen 3 = sen 1 = sen 1 ,
n1 n2
Esercizio 13.2
Un piccolo corpo luminoso posto sul fondo di un largo recipiente colmo d'acqua (nacqua
4/3) e profondo 100cm emette raggi di luce verso l'alto in tutte le direzioni (vedi figura).
Sulla supeficie dell'acqua si forma un cerchio di luce causato dai raggi che vengono rifratti
passando nell'aria (naria 1). All'esterno del cerchio i raggi vengono totalmente riflessi e
rimangono nell'acqua. Determinare il raggio R di questo cerchio.
Soluzione:
La riflessione totale ha luogo quando l'angolo di incidenza maggiore dell'angolo critico
c , che si pu ricavare facilmente dalla legge di Snell, imponendo che l'angolo formato dal
raggio con la normale in aria sia retto:
Si ricava quindi facilmente c 48.6. Per ragioni geometriche il valore R del raggio del
cerchio infine dato da
Esercizio 13.3
Due specchi (A e B) formano un angolo . Un raggio di luce viene riflesso da A e
successivamente da B. Determinare langolo di deflessione del raggio in funzione di e
verificare che esso indipendente dallangolo di incidenza del raggio su A. Determinare
poi l'angolo in modo che il raggio
A incidente venga deflesso, dal sistema
180 formato dai due specchi, di = 180.
90 Soluzione:
90 Supponiamo che il raggio incidente
giunga sul primo specchio A secondo un
B angolo di incidenza . La direzione del
raggio riflesso sar ruotata, rispetto alla
direzione del raggio incidente, di un
angolo = 1802 (il che evidente
dalla figura considerando il
prolungamento del raggio oltre lo specchio). Analogamente la seconda riflessione
apporter una ulteriore rotazione antioraria di un angolo = 1802 , dove langolo
di incidenza sullo specchio B. L'angolo di rotazione totale si pu scrivere dunque come
= A + B = 3602( + ).
+ = 180 ,
da cui
= 2 .
Esercizio 13.4
Qual il minimo valore dell'indice di rifrazione di un prisma di 45 impiegato per deviare un
fascio di luce ad angolo retto mediante riflessione totale?
A
45
45
B C
Soluzione:
Il raggio entra nel prisma perpendicolarmente alla faccia AB e quindi non subisce
deviazioni. Forma poi un angolo di incidenza di 45 con la normale alla faccia AC. Perch il
fascio venga riflesso totalmente da AC occorre che l'angolo critico sia c < 90. Dopo
questa riflessione totale il fascio luminoso attraversa la faccia BC senza ulteriori
deformazioni ed emerge dal prisma deviato ad angolo retto rispetto al raggio incidente.
Pertanto il valore minimo dell'indice di rifrazione dato dalla condizione di riflessione totale
sulla faccia AC
1
nprisma 1414
. .
sen 45o
Politecnico di Torino Pagina 3 di 6
Data ultima revisione 30/06/00 Autore: Marco Pretti
Politecnico di Torino Fisica II
CeTeM
13 Esercitazioni
Esercizio 13.5
Si definisce cammino ottico di un raggio luminoso il prodotto della lunghezza del cammino
geometrico l percorso dal raggio per l'indice di rifrazione n del mezzo ( un oggetto
proporzionale al tempo che la luce impiega a fare il percorso). Si dimostra che le leggi
dell'ottica geometrica si possono ricavare imponendo che il cammino ottico di un raggio
per andare da un punto P1 a un punto P2 fissati sia stazionario, ovvero minimo o massimo
(principio di Fermat). Da questo principio deriva in particolare il fatto che in un mezzo con
indice di rifrazione uniforme il percorso dei raggi luminosi sia rettilineo (minimo).
Derivare la legge della rifrazione di Snell a partire dal principio di Fermat, ipotizzando che
il punto P1 si trovi in un mezzo con indice di rifrazione n1 e che il punto P2 si trovi in un
mezzo con indice di rifrazione n2 .
y2 P2
y 2
P1 y1
x
x1 z x2
Soluzione:
Dallo schema di figura si vede che il piano yz (asse z supposto uscente dalla pagina)
viene assunto come separatore dei due mezzi omogenei con indici di rifrazione n1 e n2
rispettivamente. Fissati il punto di partenza P1 nel mezzo 1, con coordinate (x1 ,y1 ,0), e il
punto di arrivo P2 nel mezzo 2, con coordinate (x2 ,y2 ,0), per quanto detto nel testo, il
percorso del raggio nei mezzi omogenei deve essere rettilineo e quindi le uniche due
variabili rispetto a cui si pu rendere stazionario il cammino ottico sono l'ordinata y e la
quota z del raggio alla separazione dei due mezzi. Calcolando le lunghezze l1 e l2 del
raggio nei due mezzi, il cammino ottico si pu scrivere come
f ( y , z) = n1 l1 + n2 l2 = n1 x12 + ( y y1 ) 2 + z 2 + n 2 x 22 + ( y y 2 ) 2 + z 2 .
Per cercare il punto stazionario calcoliamo poi le derivate rispetto a y e z e imponiamo che
siano uguali a zero:
f y y1 y y2
( y, z ) = n1 + n2 =0
y x + ( y y1 ) + z
2
1
2 2
x + ( y y2 ) 2 + z 2
2
2
.
f z z
( y, z ) = n1 + n2 =0
z x 12 + ( y y1 ) 2 + z 2 x 22 + ( y y 2 ) 2 + z 2
La seconda condizione implica che sia z = 0, ovvero che il punto di intersezione del raggio
con il piano di separazione dei due mezzi sia complanare con P1 e P2 . Inoltre facile
vedere dalla figura che nella prima equazione le quantit che moltiplicano gli indici di
rifrazione corrispondono rispettivamente ai seni degli angoli 1 e 2 , da cui
n1sen 1 n2 sen 2 = 0 ,
Esercizi proposti
Esercizio 13.6
Si consideri il sistema descritto nell'esercizio 13.1. Si dimostrato che il raggio entrante e
il raggio uscente dalla lastra di indice di rifrazione n2 sono paralleli. Determinarne la
distanza d in funzione dello spessore t della lastra e dell'angolo di incidenza 1 , nell'ipotesi
che quest'ultimo sia piccolo.
Risultato:
n
d t 1 1 1
n2
Esercizio 13.7
Si consideri il sistema descritto nell'esercizio
13.2 e riportato qui a fianco, con un
osservatore posto nel punto indicato dal
simbolo . A causa della rifrazione
l'osservatore vede il corpo luminoso a una
profondit inferiore a quella reale.
Determinare tale profondit nelle stesse
ipotesi dell'esercizio 13.2 (profondit del
recipiente = 100cm, nacqua 4/3, naria 1).
essere piccolo. Verificare che se l'angolo piccolo la profondit apparente non dipende
dall'angolo stesso.
Risultato:
naria
happarente = hreale 100cm 0.75 = 75cm .
nacqua
Esercizio 13.8
Si consideri un raggio luminoso che attraversa
un prisma triangolare equilatero, di indice di
rifrazione n = 1.5, parallelamente a una faccia,
cos come indicato nella figura qui a fianco.
Determinare l'angolo di deflessione tra il
raggio entrante e il raggio uscente dal prisma.
Risultato: 37.18
Esercizio 13.9
Si consideri un prisma a 45 di indice di 45
rifrazione n = 1.5 e utilizzato in riflessione totale,
come indicato nello schema qui a fianco.
Determinare l'angolo critico c e verificare che la
condizione di riflessione totale verificata per il
raggio disegnato in figura come linea intera. Se 1
ora si fa incidere un raggio non perpendicolare ma
con un angolo di incidenza 1 (linea tratteggiata),
determinare l'angolo di incidenza massimo 1max
45
per cui si ha ancora riflessione totale e verificare
che quando questa soddisfatta il raggio uscente sempre parallelo a quello entrante.
Risultato:
1
c = arcsen 4181
.
n
sen (45 c )
1 max = arcsen 4.79
sen c
Esercizio 13.10
Utilizzando il principio di Fermat, introdotto nell'esercizio 13.5, derivare la legge della
riflessione, ipotizzando che un raggio luminoso parta da un punto P1 e arrivi a un punto
P1 ', entrambi nel mezzo con indice di rifrazione n1 , passando per un punto della superficie
riflettente di coordinate da determinarsi.
Esercizi svolti
Esercizio 14.1
La lunghezza d'onda in aria della luce gialla del sodio 0 = 589nm. Determinare:
a) la sua frequenza f;
b) la sua lunghezza d'onda in un vetro il cui indice di rifrazione n = 1.52;
c) la sua velocit v in questo vetro.
Soluzione:
b) La lunghezza d'onda in un mezzo legata all'indice di rifrazione del mezzo stesso dalla
relazione
589 nm
= 0 = = 387.5nm .
n 1.52
c) La velocit nel vetro si ricava infine utilizzando la definizione di indice di rifrazione
c 3 10 8 ms 1
v= = 1.97 10 8 ms 1 .
n 1.52
Osserviamo che sia la lunghezza d'onda che la velocit sono riscalate dello stesso fattore,
che l'indice di rifrazione. I valori di entrambe queste grandezze sono inferiori ai
corrispondenti valori nel vuoto.
Esercizio 14.2
Uno schermo dista D = 1.20m da una sorgente a doppia fenditura. La distanza tra le due
fenditure di d = 0.03mm. La frangia chiara del secondo ordine si trova a y2 = 4.5cm dalla
linea centrale. Determinare:
a) la lunghezza d'onda della luce;
b) la distanza tra frange chiare adiacenti.
Soluzione:
a) Poich la distanza del massimo di ordine m dalla linea centrale data, nell'ipotesi D
>> ym (che risulta verificata), dalla relazione
D
y m = m ,
d
si ottiene, per la lunghezza d'onda, nel caso m = 2
y d y d 3 10 5 m 4.5 10 2 m
= m = 2 = = 562.5nm .
mD 2 D 2 1.2m
b) Secondo la relazione introdotta al punto (a) le frange risultano equispaziate, per cui
facile vedere che la distanza tra frange adiacenti deve essere
ym y2
y = = = 2.25cm .
m 2
Esercizio 14.3
Una sorgente emette luce di due lunghezze d'onda nella regione del visibile, date da
= 430nm e = 510nm. La sorgente usata in un esperimento di interferenza da doppia
fenditura in cui le fenditure distano d = 0.025mm e lo schermo posto a D = 1.50m. Trovare
la separazione tra le frange chiare del terzo ordine corrispondenti alle due lunghezze
d'onda.
Soluzione:
I valori delle posizioni delle frange chiare del terzo ordine per le due lunghezze d'onda
sono dati da
D
y3 = 3 = 7.74cm
d
D
y3 = 3 = 9.18cm .
d
Quindi la separazione tra le frange risulta essere
D
y = y3 y3 = 3( ) = 1.44 cm .
d
Esercizio 14.4
Calcolare lo spessore minimo della pellicola di una bolla di sapone (n = 1.46) tale che si
abbia interferenza costruttiva nella luce riflessa quando la pellicola illuminata con luce di
lunghezza d'onda nel vuoto pari a 0 = 600nm.
Soluzione:
La condizione di intereferenza costruttiva data dalla relazione
2 ns = ( m + 12 )0 ,
dove s lo spessore della pellicola e m un numero naturale qualsiasi. Lo spessore minimo
si ha ovviamente per m = 0, quindi
600nm
s= 0 = 102.7 nm .
4n 4 1.46
Esercizio 14.5
Una cella solare di silicio (nSi = 3.5) ricoperta da un sottile strato di monossido di silicio
(nSiO = 1.45). Determinare lo spessore minimo dello strato in grado di produrre riflessione
minima ad una lunghezza d'onda di 0 = 550nm, cio al centro dello spettro solare.
Soluzione:
La luce riflessa minima quando i due raggi
soddisfano la condizione di interferenza
distruttiva. Occorre per notare che la situazione
SiO differente rispetto al caso di una lamina
nSiO = 1.45 immersa in aria. Infatti entrambi i raggi subiscono
uno sfasamento di , in quanto vengono riflessi da
un mezzo con indice di rifrazione maggiore di
Si nSi = 3.5
quello del mezzo in cui si propagano. In questo
caso la condizione di interferenza distruttiva
dunque
2 s = ( m + 12 ) ,
dove s lo spessore dello strato, m un generico numero naturale e la lunghezza d'onda
della luce nell'ossido. Il minimo spessore si ha per m = 0, da cui
s=
4
(si parla tecnicamente di strati antiriflesso a lambda-quarti). Conoscendo la lunghezza
d'onda 0 nel vuoto e l'indice di rifrazione dell'ossido possiamo infine scrivere
550 nm
s= 0 = 94.8 nm
4nSiO 4 1.45
Esercizio 14.6
Una fenditura di larghezza b = 0.1mm viene illuminata da raggi paralleli di lunghezza
d'onda = 600nm e si osservano le bande di diffrazione prodotte su uno schermo distante
D = 40cm dalla fenditura. Quanto dista la terza banda scura dalla banda luminosa
centrale?
Soluzione:
Per una fenditura singola la m-esima banda scura viene individuata dalla relazione b
sen = m, per cui
m 3 6 10 7 m
sen = = = 0.018 .
b 10 4 m
Poich piccolo possibile approssimare la funzione sen con tg = ym/D, dove ym la
distanza tra il la m-esima banda scura ed il centro dello schermo e D la distanza tra la
fenditura e lo schermo. Si ottiene:
y3 = D tg 40 cm 0.018 = 0.72 cm
Esercizio 14.7
In una figura di diffrazione la distanza fra il primo minimo di destra e il primo minimo di
sinistra di 5.2mm. Lo schermo sul quale si forma la figura dista D = 80cm dalla fenditura
e la lunghezza d'onda della luce = 546nm. Calcolare la larghezza della fenditura.
Soluzione:
La distanza della prima banda scura dal centro dello schermo
5.2 mm
y1 = = 2.6mm
2
(i minimi laterali sono simmetrici).
Poich y1 << D si considerano angoli piccoli ed quindi possibile scrivere
y 2.6 10 3 m
sen tan = 1 = = 3.25 10 3 ,
D 80 10 2 m
dove q come al solito l'angolo formato dai raggi interferenti con la normale allo schermo.
Dalla legge della diffrazione ora possibile ricavare la larghezza b della fenditura nel
seguente modo:
546 10 9 m
b= = = 0.168mm .
sen 3.25 10 3
Esercizi proposti
Esercizio 14.8
L'esperimento di Young (interferenza da due fenditure) viene compiuto con la luce verde di
lunghezza d'onda = 514.5nm fornita da un laser ad argon. Se la distanza tra le due
fenditure d = 1mm, determinare la separazione y tra due frange successive su uno
schermo posto a distanza D = 3m dalle fenditure. Questa separazione dipende dal numero
d'ordine delle frange?
Risultato:
y 1.54mm
La spaziatura dipende a rigore dal numero d'ordine della frangia, ma circa costante per
le frange pi vicine al centro dello schermo.
Esercizio 14.9
Un fascio di luce monocromatica con lunghezza d'onda (nel vuoto) 0 = 500nm incide
normalmente sopra una pellicola di spessore d = 1m ed indice di rifrazione n = 1.4. Una
parte della luce che entra nella pellicola viene poi riflessa dalla seconda superficie. Si
calcoli:
a) il numero N di lunghezze d'onda contenute nel cammino percorso dalla luce nella
pellicola, dal punto di incidenza al punto di uscita;
b) lo sfasamento tra le onde che entrano e quelle che escono.
Risultato:
a) N = 5.6
b) = 1.2
Esercizio 14.10
La superficie di una lastra di vetro resa invisibile per la luce gialla del mercurio
(lunghezza d'onda nel vuoto 0 = 578nm) in condizioni di incidenza normale, facendo
depositare sulla superficie stessa una sottile pellicola avente indice di rifrazione n = 1.55.
L'indice di rifrazione del vetro vale circa 1.5. Si calcoli il minimo spessore s che deve avere
la pellicola.
Risultato:
s 0.186m
Esercizio 14.11
Si consideri un esperimento di diffrazione da una fenditura investita da luce bianca
incidente normalmente. Si determini la lunghezza d'onda della componente il cui terzo
minimo di intensit coincide con il secondo minimo della luce rossa di lunghezza d'onda
= 650nm.
Risultato:
433nm
1) Si hanno quattro sfere conduttrici identiche, una delle quali ha carica Q mentre le altre
sono scariche. Potendo mettere a contatto le sfere solo due alla volta, come devi operare per
distribuire la carica in parti eguali tra le sfere?
2) Una sfera conduttrice A possiede una carica Q; due sfere identiche alla prima (B,C) sono
messe a contatto con la sfera A: prima B con A, poi C con A. La terza sfera viene tenuta
sempre lontana dalle due che si mettono, volta a volta, in contatto. Determina la carica che si
trova alla fine su ciascuna sfera.
9) Durante un temporale, le correnti daria provocano elettrizzazione per strofinio delle varie
parti costituenti una nube. Supponi che a un certo istante la nube abbia una carica
complessiva di 12 C, che la pioggia che cade trasporti via una carica di - 0,3 C/min e non ci
siano altri scambi di carica con lesterno della nube. Dopo 10 minuti si valuta che la base
della nube abbia complessivamente una carica di -10 C. Che carica si trova nello stesso istante
nella restante parte della nube?
10) Con quale forza si respingono due cariche, rispettivamente di 31,4 C e 44,3 C, poste
nel vuoto alla distanza di 4,0 m una dallaltra?
11) A quale distanza una dallaltra bisogna porre nel vuoto due cariche
( Q1 = 3 x 10-5 C e Q2= 4 x 10-5 C ) perch esse esercitino una sullaltra la forza di 200 N?
12) Due cariche elettriche, poste nel vuoto alla distanza di 10 cm una dallaltra, si respingono
con una forza di 1,8 N. Quali sono i valori delle due cariche, se una il doppio dellaltra?
13) Traccia con un righello i vettori forza che agiscono sulle tre cariche rappresentate nella
figura seguente (dopo aver fissato una scala opportuna per la rappresentazione dei vettori).
14) Calcola la forza risultante che agisce sulla carica Q2 dellesercizio precedente.
15) A che distanza un protone potrebbe tenere sollevato un elettrone contro la forza di gravit?
16) Scambiando i ruoli delle due particelle dellesercizio precedente si ottiene lo stesso
risultato?
17) Nel modello di Rutherford dellatomo di idrogeno lelettrone ruota attorno al nucleo alla
distanza di circa 4 x 10-2 nm. Qual la frequenza della rotazione?
18) Due sferette metalliche di massa 3,20 g sono appese, mediante due fili isolanti lunghi
20,0 cm, a uno stesso punto. Tenendo separate le sferette si pone una carica Q su una delle
due che poi si lascia libera. La sferetta tocca laltra e, a equilibrio raggiunto, i fili formano un
angolo di 12,0. Calcola il valore della carica Q.
19) Due cariche puntiformi eguali di carica q = 5 C sono fissate agli estremi di un
segmento AB di lunghezza pari a 12 cm. Una particella di massa m = 9 mg e carica q' = -4
C vincolata al piano perpendicolare al segmento AB e passante per il suo punto medio M.
A che distanza da M deve ruotare la carica q' se la frequenza di rotazione f = 1 kHz ?
20) Tre cariche eguali di valore 1,2 C sono poste ai vertici di un triangolo rettangolo i cui
cateti misurano entrambi 5,0 cm. Calcola la forza totale che agisce sulla carica posta nel
vertice dellangolo retto.
21) Tre cariche di egual segno sono disposte ai vertici di un triangolo rettangolo. Mostra che
se le cariche poste ai vertici degli angoli acuti sono proporzionali alle lunghezze dei cateti
adiacenti agli stessi angoli, allora la forza sulla terza carica diretta perpendicolarmente
allipotenusa.
23) Considera due cariche, eguali in modulo e di segno opposto, poste a distanza 2a una
dallaltra. Sulla stessa retta delle due cariche, una terza carica q' posta a distanza 10a dal
punto medio delle prime e risente di una forza elettrica F. Raddoppiandola distanza della
terza carica dallo stesso punto medio, di quale fattore diminuisce la forza elettrica?
24) Su una circonferenza di raggio r sono disposte n cariche positive eguali e n cariche
negative di modulo q eguale alle altre; le cariche sono equidistanti e alternate in segno.
Calcola la forza che le cariche esercitano su unulteriore carica q posta al centro della
circonferenza, per ogni n.
25) Una sfera metallica A, che ha una carica pari a 76,0 C, viene messa a contatto con una
sfera identica B inizialmente scarica, che poi viene posta alla distanza di 2,00 m. Una terza
sfera C scarica e identica alle precedenti messa a contatto con la prima e successivamente
allontanata alla distanza di 1,50 m dalla prima. Al termine delle operazioni le tre sfere
risultano allineate. Determina la forza che agisce su ciascuna sfera.
26) Due cariche Q1 = 2,0 x 10-10 C e Q2 = - 4,0 x 10-10 C si trovano alla distanza di 1,5 x 10
-5 m e sono immerse in acqua. Determina la forza agente su ciascuna carica.
27) La forza esercitata su una carica Q1 = 0,95 x 10 -15 C quando una seconda carica Q2 =
3,25 x 10-14 C posta a 0,84 x 10 -3 m di distanza, risulta di 16,4 x 10 -15 N. Qual il valore
della costante dielettrica relativa del mezzo in cui sono immerse le cariche?
31) Avvicinando un corpo carico positivamente a una sfera di materiale isolante e scarica si
osserva che un quarto della sua superficie si carica negativamente e che la carica totale
negativa pari a q = 12 pC. Quanto vale la carica positiva che si trova sul resto della
superficie della sfera?
32) A un sottile cilindro isolante, la cui altezza h molto maggiore del diametro di base d,
viene avvicinata una carica positiva Q; il cilindro sospeso orizzontalmente e la carica
posta lungo lasse del cilindro a una distanza h/2 da una base. Il cilindro allora attratto
dalla carica con forza F. Ipotizzando che le cariche di polarizzazione siano localizzate solo
sulle basi del cilindro, determina la carica di polarizzazione.
33) Due cariche del valore di 40,0 C sono poste agli estremi di una molla orizzontale di
materiale plastico, di costante elastica pari a 540 N/m, la cui lunghezza dequilibrio cos di
75,0 cm. Lapparato immerso quindi in una bacinella, che viene lentamente riempita con
un olio isolante di costante dielettrica relativa pari a 2,20. Determinala nuova lunghezza
della molla.
34) Due sferette conduttrici eguali, poste a contatto, vengono caricate con una carica
complessiva Q0 > 0 e successivamente separate finch alla distanza d = 30,0 cm la forza
necessaria per mantenerle ferme (nel vuoto) in modulo F0 = 5,30 x 10-2 N. Supponi che le
sferette possano essere trattate con cariche puntiformi.
a) quanto vale la carica Q0?
b) Mostra che, spostando da una sferetta allaltra una qualunque frazione della carica Q
presente su ciascuna di esse, la forza necessaria a tenere ferme le sfere in ogni caso
diminuisce.
c) Mantenendo eguale a Q0 la carica totale sulle sferette, possibile che la forza necessaria
per mantenerle ferme abbia intensit maggiore di F0?
35) Una goccia di pioggia ( di massa m = 1,8 mg) durante un temporale acquista una
carica di -0,45 nC. A un certo istante, la goccia si divide in due parti, luna di raggio doppio
rispetto allaltra. Fai lipotesi che la carica si divida in modo proporzionale al raggio e
determina:
a) la carica delle due parti;
b) la forza elettrica che agisce su ciascuna delle due parti quando si trovano alla distanza di
0,50 cm una dallaltra;
c) laccelerazione (in modulo, direzione e verso) su ciascuna delle due parti alla distanza
data sopra, nellipotesi che si trovino alla stessa altezza del suolo.
36) Una barretta isolante di lunghezza 2a, avente ai suoi estremi due cariche puntiformi e
eguali Q, posta su un piano orizzontale. La sbarretta pu ruotare attorno a un asse verticale
passante per il suo punto centrale. Sullo stesso piano, da parti opposte rispetto alla sbarretta,
sono collocate altre due cariche isolate, di valore Q, in modo da formare un triangolo
equilatero con ciascuna delle precedenti, come mostrato nella figura.
a) Determina le forze necessarie (come reazioni vincolari) per mantenere le cariche nella
posizione data.
b) Determina il momento meccanico che serve a mantenere la sbarretta nella posizione data.
Le due cariche negative vengono ora fissate nelle rispettive posizioni
c) Se la sbarretta leggermente ruotata e poi lasciata libera, in quale posizione di equilibrio
tende a disporsi?
d) Raggiunta questa posizione di equilibrio, che forza occorre per mantenere ferma ciascuna
delle cariche isolate?
37) Infinite cariche, tutte eguali in modulo a 1 nC, ma alternate in segno (,+q, - q, +q,
- q,), sono fissate lungo una retta a distanza d = 5 cm una dallaltra.
a) Prova a stimare, con laiuto di una calcolatrice, la forza necessaria a mantenere ferma
un ulteriore carica q (eguale alle altre), nel punto medio tra due cariche consecutive.
b) Se si volesse verificare sperimentalmente la stima fatta entro lo 0,5%, quante cariche
sarebbe sufficiente considerare?
(Suggerimento: riporta in un grafico, in funzione di n, i valori della forza che si ottiene
considerando solo le n cariche pi vicine da ogni lato)
Quesiti
Scegli la risposta corretta.
38) Si hanno tre piccole sfere metalliche P, Q, R, identiche. La sfera P caricata positivamente, la
sfera Q viene posta a contatto con la precedente e poi fissata alla distanza di 0,20 m da P. La sfera
R, dopo aver toccato la sfera Q, posta a met sulla retta congiungente le altre due. Quale sar il
rapporto tra la forza esercitata sulla sfera R della sfera P e la forza esercitata su R da Q?
A) 4.
B) 2.
C) 1.
D) .
E) .
39) Tre piccole sfere metalliche, P, Q, R, identiche, poste ai vertici di un triangolo equilatero sono
cariche positivamente; la carica sulle sfere P e Q la stessa ed il doppio di quella sulla sfera R.
Quale tra i vettori disegnati rappresenta la forza risultante sulla sfera R?
A) 1.
B) 2.
C) 3.
D) 4.
E) 5.
40) Ai vertici P, Q, R, S del quadrato sono collocate quattro sfere metalliche cariche, identiche. La
tabella sottostante riporta tre possibili distribuzioni della carica ( in unit arbitrarie) sulle sfere.
In quale caso la risultante delle forze elettrostatiche sulla sfera posta in R nulla?
A) Solo a.
B) Solo b.
C) Solo c.
D) In tutti i tre casi.
E) In nessun caso.
41) Quattro sfere metalliche identiche P, Q, R, S sono sospese a fili isolanti (vedi figura che segue).
Vengono avvicinare a due a due senza contatto e si osserva che P e R si respingono, Q e R si
attraggono, mentre tra Q e S non si manifesta alcuna interazione elettrostatica. Quale stato elettrico
delle sfere giustifica quanto stato osservato?
42) Il limite della funzione F(r), che esprime matematicamente landamento della forza
coulumbiana tra due cariche Q0 e Q1, collocate nel vuoto a distanza r, per r + :
A) 0.
B) 1.
C) k0 Q0 Q1.
D) + .
E) Non esiste.
Soluzioni
1)
2)
A B C
Q Mettiamo in contatto A e B
A C
A B
Q/4 Q/4
Q/2 Q/2 ed ora A con C
A B C
3)
4)
Q = - 1.00 C
Il Coulomb definito come quella carica formata da un aggregato di 61018 cariche elementari ossia
di elettroni (con due cifre decimale 6.251018).
5)
N = 206.251018 = 1251018 elettroni = 1.21020 elettroni
6)
a)
b)
8)
9)
Q2
Q
Qperso = - 0.3 C/min
Q1
Dopo 10 min la nube perde 3 C di carica, ci vuol direche resta con una carica sbilanciata di +3 C,
quindi dopo 10 min la carica complessiva Q = 3 + 12 = 15 C
Q2 = Q Q1 = 15 (-10) = 25 C
10)
q q In modulo le due forze sono uguali: F = F
La legge di Coulomb :
F F
F = k q q/R2 = 9109 31.410-644.310-6 / 42 = 0.78 N
11)
R = (9109310-5410-5/200)1/2 = 0.23 m
12)
13)
y
A Il triangolo equilatero: angoli di 60
q2 F32 Su ogni carica agiscono due forze
F21 F23 Ribadiamo che i pedici indicano
C B F13 i numeri delle due cariche che danno
q1 q3 x origine alla forza di Coulomb, ad es.
F21 significa: la forza che la carica 1 sente a
causa della carica 2, quindi il secondo numero
indica il punto di applicazione del vettore F.
F13 = k q1q2/ 2 = 910910-610-6 / 12 = 910-3 i N
F23 = k q2q3 / 2 uAB = 9109 (-210-16)10-6/12 = 1810-3 uAB N
Adesso occorre valutare il versore uAB
uAB = AB/AB = ((AB)x i + (AB)y j) / 1 = - 0.5 i + (1sin60) j = - 0.5 i + 0.866 j
F23 = - 910-3 i + 15.610-3 j
F23 = ((910-3)2 + (15.610-3)2)1/2 = 1810-3 N
Per simmetria F23 = F32 = F12 = F21
F2 = (F32 + F12 + 2F32F12cos )1/2 =
2 2
F21 F23
F3
F1 F21 F23 F3
F31 x
F13
15)
+e
F = k e2/r2 = P P = me g = 9.1110-31 9.8 = 89.310-31 N
F
-e r = (k e2/P)1/2 = (9109 (1.610-19)2/ (89.310-31))1/2 = 5.1 m
16)
Ovviamente NO.
Ora i dati sono: P = mp g = 1.6710-27 9.8 = 16.3710-27 N
r = (9109 (1.610-19)2 / (16.3710-27))1/2 = 0.12 m
17)
F = me 2 R = k q1q2 / R2 (q1=q2=e)
F
= (ke2/me R3)1/2 = = 6.31016 rad/s
R = /2 = 1016 Hz
18)
R/2 = sin /2
R = 20.2sin6 = 4.2 cm
R F = Tx F = k q2/R2
Tx = 0.1T = 0.1 (F2+P2)1/2 = 0.1(k2q2q2/R4 + m2g2)1/2 = 0.1 (.)1/2 = k q2/R2
quadrando si ha: k2 q4/r4 + m2g2 = (k2/0.12) (q4/R4)
k2q4 + R4m2g2 = 100k2q4
q = (R2mg / (99)1/2 k )1/2 ) (0.04223.210-39.8/((99)1/29109)1/2 = 2.510-8 C
Q = 2q = 50 nC
19)
y
C q FB
B
x
A M
20)
A qA = qB = qC = q = 1.2 C
AC = CB =5 cm
C
FB B FA= k qq/AC2 = 9109 (1.210-6)2/0.052 = 5.18 N
F FA
F = 2 5.18 = 7.3 N
(si ricordi che la diagonale di un quadrato 2 )
21)
A C B
FB FA
Allequilibrio deve essere FA = FB
q1 q q2
23)
A M B C C AB = 2a
MC = 10 a
q -q q q MC = 20 a
F1/F2 = 8
24)
Per n = 1 F = k q2/R2
q Per n > 1 F = 0
perch al cento contribuiscono
-q -q sempre due forze uguali ed opposte
R per ragioni di simmetria.
q q
-q
25)
Poich ogni volta che una sfera carica in contatto con unaltra identica la carica si equipartisce si
ha la seguente situazione finale:
A C B qA = qC = 19 C
x qB = 38 C
qA qC qB AB = 2 m
AC = 1.5 m
26) (r)acqua = 80
d acqua
F = (1/4 0) (1/r) q1q2/d2 = = 4.010-2 N
q1 q2
Le forze colombiane fra le cariche in acqua
si riducono di un fattore (1/80) rispetto al vuoto.
27)
28)
x d
(k/r) qq/x2 = - (k/r) q(-4q)/(x+d)2
q q -4q da cui (x+d)2 = 4x2 che risulta vera per x = d
Daltro canto q non pu stare sul lato destro di B
in quanto si avrebbe (k/r) qq/(x+d)2 = - (k/r) q(-4q)/x2
cio 3x2 + 8dx + 4d2 = 0 con sol. x1=-0.66d e x2=-6d
che sono ambedue non accettabili in quanto x non pu essere negativo.
29)
A B
+q -q Si ha k qq/d2 = ma a = (1/m) k qq/d2
a = (910 /(6010 )) ( (3.510-6)2/0.82) = 2.9 m/s2
9 -3
-
-
30)
31)
Se la carica indotta (-q) dovendo essere la carica totale nulla, la carica positiva sar
semplicemente +q.
32)
F = k Q(-q)/(h/2)2 + k qQ/(h+h/2)2 =
+q -q F +Q
= = - 32k qQ/9h2 da cui
1/q = - (32/9) k qQ/h2 ossia
h h/2
q = 9Fh2/32kQ
33)
0 + x = 75.0 cm
km = 540 N/m
F q q F q = 40.0 C
0 + x
La forza totale che produce lallungamento della molla 2F per cui possiamo scrivere (in
modulo) : 2F = km x essendo F la forza di interazione coulombiana abbiamo
2 2
2 k q /( 0 + x) = km x 2 k q2/km = 2 ( - 0)
calcoliamo numericamente il primo membro: 29109 (4010-6)2/540 = 0.053
0.053 = 3 - 0 da cui
0 = (3 0.053) / 2 = (0.753 0.053) / 0.752 = 66 cm
In olio quello che cambia la forza colombiana che viene ridotta di un fattore 1/ r :
(1/ r) 2 k q2/( 0 + x)2 = km x 0.053/2.2 = 3 - 0 2 vien fuori una semplice
equazione di terzo grado: 3 0.66 2 0.0265 = 0 la cui soluzione (1)
= 72 cm
Quindi in olio lallungamento della molla passa da 75 cm a 72 cm a causa
dellindebolimento della forza di Coulomb fra le cariche.
N.B.
Si noti come appendice che se si considera come distanza fra le cariche non ma 0
scrivendo cos 2 kq2/ 02 = km x si sarebbe commesso un errore cospicuo trovando per la
lunghezza a riposo della molla non pi 66 ma 61 cm (ed in olio 68 cm invece di 72), la distanza
corretta da inserire nellespressione della forza elettrostatica quindi quella finale ossia quella che
presente allequilibrio e che in effetti provoca lallungamento dato.
(1)
Per la soluzione di unequazione di terzo grado occorre ricorrere al metodo grafico (quello
analitico lo si studia nei corsi Universitari), basta scrivere leq. in questo modo: x3 =
0.66x2+0.0265 e costruirsi a mano in grafico delle due curve, lascissa del punto di intersezione
las soluzione cercata (se esiste). In questo caso il compito piuttosto banale in quanto le due curve
sono di quelle il cui grafico immediato e alla fine risulta che il punto di intersezione circa 0.7
(cio 70 cm).
0.7
34)
F0/2 d F0/2
q0/2 q0/2
F0
Fmax Come si vede F0 assume il valore massimo per q = 0
Quindi qualunque spostamento di carica fa diminuire F0.
q
c) Facciamo un piccolo cambio di simboli ed indichiamo ora con Q0 la carica totale sulle sfere.
Ora la condizione da imporre diversa: la carica totale resta q0 anche aggiungendo alle due
sfere due cariche opposte q e q
Ora pu essere q < 0 oppure q > Q0/2 per semplicit indichiamo Q0/2 Q
q > 2 Q = Q0/2
35)
q R1 = 2R2
Fe R2 Fe a) q1 = 2q2 .. q1 = - 0.30 nC
R1 q1+q2 = q 3q2 = q q2 = - 0.15 C
Fp
Fp
Fe
Fp,2 R2
- +
2
36)
ABC e ADC sono equilateri
A -q AB = BC = AC = d
MB = a = d sin 60
60 d DB = 2a
D B
30 M +q
+q
C -q
a)
La risultante delle forze su D FD = FAD + FBD + FCD
La componente lungo x di FD assorbita dalla rigidit della sbarretta.
Calcoliamo la componente lungo y:
FD,y = FAD,y + FCD,y = - k (q2/d2) sin30 + k (q2/d2) sin 30 = 0
Dunque su D, e per simmetria su B, non occorrono forze vincolari.
Vediamo cosa succede al punto A ( e per simmetria al punto C):
FA = FBA + FCA + FDA = 0
FBA = - k (q2/d2) sin60 i + k (q2/d2) cos 60 j
FDA = k (q2/d2) sin 60 i + k (q2/d2) cos 60 j
FBA + FDA = 2k (q2/d2) cos 60 j
FCA = - k(q2/d2) j
FA = (2k(q2/d2) cos 60 - k (q2/d2)) j = 0 (essendo 2 cos 60 = 2 = 1)
Dunque neanche su A e C occorrono forze vincolari.
b)
M = r x F = 0 essendo F sulla stessa direzione di r.
c)
Osserviamo innanzitutto che ora il momento non pi nullo, le componenti verticali ad esempio di
FAB e FCB non sono pi uguali (ed opposte) ma c uno sbilanciamento in favore di FAB,y per cui il
momento diretto in alto e provoca una rotazione antioraria riportando lasta in posizione iniziale o
poi continuando a ruotare fino allallineamento dellasta con le altre due cariche. Posizione finale di
equilibrio:
D +q
A -q
C -q
B
+q
d)
Riferendoci alla figura precedente sulla carica q in alto intervengono tre forze:
FCA
FDA A
FBA
FA = FDA + FCA + FBA possiamo usare le forme scalari perch ora il problema unidimensionale
Inoltre abbiamo che FA = FC e che su D e B non occorrono forze perch esse sono su una sbarra.
Dunque FDA = - k q2/(DA)2 = - k q2/(0.179 a2) (essendo DA = a a/tan60 = 0.423 a)
FCA = k q2/(CA)2 = k q2/(1.32 a2) (essendo AC = AB = d = a/sin60 = 1.15 a)
FBA = - k q2/(BA)2 = - kq2/(2.47 a2) (essendo AB = AC+CB= AC + DA = 1.15 a + 0.423 a =
= 1.573 a)
37)
d = 5 cm
q = 1 nC
-q +q +q -q +q -q
d O
n F0,n (10-5) N
1 2.88 F(10-5) N
2 2.56
3 2.68
4 2.62
5 2.63 2.7
6 2.63
7 2.65
8 2.67
9 2.66
10 2.67
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 n
dopo n = 10 cio 10 cariche per parte, il valore della forza su O si stabilisce intorno a 2.6610-5 N
b) Vediamo ad esempio lerrore fra F10 e F9 F9/F10 = 2.66/2.67 = 0.996 cio un errore del 0.4%
quindi con n=8 si ha lapprossimazione richiesta.
Quesiti
38)
FPR/FQR = k qP qR/(d/2)2 / k qQ qR / (d/2)2 = qq / ((q) (q)) = 2 (con qP=q e qR=qQ=q)
RISP. B
39)
Per la legge della composizione vettoriale la risposta evidentemente esatta la C
40)
41)
La considerazione che Q ed S non si attraggono sufficiente per scegliere:
la risposta giusta che la E
42)
Risp. A
ESERCIZIO 1
otteniamo:
da cui
ESERCIZIO 2
Una sfera metallica possiede una carica elettrica di . Quanti elettroni in
eccesso possiede la sfera? Se poi la sfer viene messa in contatto con insieme ad altre due sfere
metalliche identiche e neutre, quanti elettroni in eccesso possiede alla fine la prima sfera?
Se poniamo a contatto la sfera con altre due sfere identiche la sfera avr un terzo degli elettroni
presenti all'inizio
ESERCIZIO 3
Due cariche elettriche puntiformi positive, poste alla distanza di 18 cm, si respingono con una
forza di . Sapendo che la prima carica il doppio della seconda, determinare il
valore di ciascuna carica
e successivamente:
ottenendo cos
;
ESERCIZIO 4
Tre cariche eletriche puntiformi sono allineate come in figura. Calcola la forza risultante che
agisce sulla carica e sulla carica
Forze agenti su :
Con lo stesso calcolo misuriamo la forza agente sulla carica 1 da parte della carica 3 e otteniamo:
La forza complessiva agente sulla carica 1 data dalla sottrazione dei due valori ottenuti:
La carica si allontna, poich laa forza repulsiva esercitata dalla carica 3 maggiore della forza
attrattiva esercitata dalla carica 2
Forze agenti su
Utilizziamo lo stesso identico procedimento e otteniamo che sulla carica 2 agisce una forza
attrattiva di modulo 0,025 N da parte della carica 1, e anche la carica 3 esercita una forza attrativa di
modulo 0,151N
La forza totale sar data dalla sottrazione delle due forze:
La carica 2 si muove verso la carica 3, che esercita un forza attrattiva maggiore rispetto alla carica 1
ESERCIZIO 1
Data la distribuzione di carica lineare indefinita rappresentata in figura, con una densit lineare
La sferetta di massa e carica sottoposta alla forza peso e alla forza attrattiva elettrica
. Entrambe le forze sono dirette verticalmente, ma hanno verso opposto.
Utilizzando la (9), che esprime l'intensit del vettore campo elettrico generato da una distribuzione
lineare di carica su un'altra carica posta a una distanza , si ottiene:
Isolando R otteniamo:
e sostituendo i dati del testo otteniamo:
.
ESERCIZIO 2
Su una lastra non conduttrice indefinita disposta della carica. Una sferetta di carica
viene spinta dalla lastra e il filo, all'equilibrio, forma un angolo di 30 come
rappresentato in figura. Determinare la densit superficiale della carica della lastra.
Se consideriamo il vettore della forza elettrica e il vettore della forza peso e tracciamo i
vettori componenti di entrambe le forze otteniamo una situazione come quella rappresentata in
fugira:
I vettori componenti che sono paralleli al filo sono equilibrati dalla tensione del filo stesso. La
condizione di equilibrio si riduce quindi all'eguaglianza tra le sole componenti ortogonali delle
forze:
e quindi:
Quindi:
ESERCIZIO 3
Una superficie piana di area immersa in un campo elettrico uniforme di intensit
ESERCIZIO 4
Tre cariche elettriche sono disposte nel centro di una sfera di raggio . Il loro valore
,
. Determinare il flusso del campo elettrico uscente
dalla sfera e il valore del campo sulla sua superficie.
Una carica elettrica di valore posta in un punto P dello spazio. Alla distanza di 20
cm da essa si colloca una seconda carica il cui valore . Calcolare il lavoro che si
deve compiere per portare la carica q a grandissima distanza dalla carica Q.
La carica puntiforme genera un campo elettrico che agisce sulla carica . Per allontanare la carica
, dalla distanza iniziale a distanza infinita (in pratica, molto grande) si deve compiere un lavoro
espresso dalla (13) :
dove indica la distanza della carica dalla sorgente del campo. Otteniamo quindi:
Il lavoro risulta negativo proprio perch, per spostare la carica come richiesto, deve essere svolto
contro la forza del campo elettrico: spontaneamente, infatti, la carica tende ad avvicinarsi alla
sorgente .
Un altro modo per descrivere il risultato ottenuto il seguente: la carica , per il solo fatto di
trovarsi a distanza dalla sorgente del campo elettrico, possiede una propria energia potenziale
(di natura elettrostatica) pari a .
ESERCIZIO 2
Un elettrone, inizialmente fermo, si trova in un campo elettrico uniforme di intensit
. Determinare la sua velocit dopo un volo di 10 cm eseguito sotto l'azione delle
sole forze del campo.
Siccome l'elettrone immerso in un campo elettrico uniforme, dalla (14) possiamo facilmente
calcolare la differenza di potenziale a cui sottoposto nel suo tragitto di 10 cm:
Nella configurazione iniziale l'elettrone fermo: ha quindi energia cinetica nulla, e tutta la sua
energia si riduce alla sola energia potenziale . Nella configurazione finale l'elettrone ha
sia energia cinetica, sia energia potenziale diverse da zero. Dal principio di conservazione
dell'energia abbiamo:
ossia
Ricordando il legame che intercorre tra l'energia potenziale in un certo punto e il potenziale elettrico
in quello stesso punto (ossia ), otteniamo:
Il valore di q quello della carica dell'elettrone, che vale . Otteniamo cos il valore
dell'energia cinetica finale:
ESERCIZIO 3
Una carica elettrica q si trova in quiete a 10 cm da una carica Q di segno opposto. Il valore di Q
e di q identico, e pari a . Calcolare l'energia che si deve fornire alla carica q per
portarla molto lontano da Q in modo che, in quel luogo, abbia una velocit di . La
massa di q di 1 g.
Nella configurazione iniziale l'energia totale della carica q si riduce alla sola energia potenziale,
perch l'energia cinetica zero (essendo la carica ferma):
Nella configurazione finale P, invece, l'energia totale data dalla somma dell'energia potenziale nel
punto P considerato con l'energia cinetica corrispondente alla velocit di :
Troviamo innanzitutto il valore che dovrebbe avere una resistenza equivalente alle resistenze
:
Ciascuna sar attraversata da una diversa intensit di corrente, calcolabile mediante la legge di
Ohm:
siccome le due resistenze sono in serie, in esse circoler la stessa intensit di corrente,
uguale a quella che circola nella resistenza eqivalente che le sostituisce. calcoliamo ora la differenza
di potenziale ai loro capi:
Esercizio 2
Dato il circuito in figura, ricavare l'intensit di corrente di ciascuna resistenza. Il generatore
crea una differenza di potenziale di 20 V. I valori delle resistenze sono: ,
, .
La corrente che circola nella resistenza 1 ha quindi un valore di 0,5 A. Anche nella resistenza
circola una corente di intensi 0,5 A. Possiamo quindi calcolare la differenza di potenziale ai capi
delle due resistenze , :
Esercizio 3
Dato il circuito in figura, ricavare l'intensit di corrente di ciascuna resistenza, e la differenza di
potensiale ai capi delle resistenze 2,3,4. Il generatore crea una differenza di potenziale di
40 V. I valori delle resistenze sono: , , , .
Iniziamo calcolando il valore delle resistenza equivalente alle resistenze in serie 2,3,4:
Siccome le tre resistenze sono in serie l'intensit di corrente che circola nelle tre resistenze la
stessa, e vale 0,3 A.
Possiamo ora ricavare la differenza di potenziale ai capai di ciascuna resistenza:
ESERCIZIO 1
Due fili rettilinei sono disposti l'uno verticalmente l'altro orizontalmente. I loro punti pi vicini A e
B sono ad una distanza di 0,2 m. Entrambi sono percorsi da una corrente di 10 A. Determinare il
Il testo non specifica il verso di percorrenza della corrente, ma ci ininfluente: qualunque sia il
verso di percorrenza i due fili produrrano due campi magnetici con direzioni perpendicolari tra loro,
come rappresentato in figura:
Il campo totale agente sul punto si otterr quindi mediante il teorema di pitagora applicato a e
.
Il modulo dei duecampi sar:
Esercizio 2
Due spire e sono disposte nel medesimo piano, con i loro centri coincidenti. La prima
ha raggio 20 cm ed percorsa da corrente in verso orario. La seconda ha raggio 30 cm ed
percorsa da una corrente in senso antiorario. Determinare il valore del rapporto che
genera un campo B nullo nel centro delle spire.
E quindi:
Esercizio 3
Determinare il modulo del campo magnetico generato da due spire di raggio 5 cm disposte
in due piani perprendicolari e con un diametro in comune nel punto medio di tale diametro. La
corrente che fluisce nelle spire vale rispettivamente 1 A e 2 A
Prima di tutto calcoliamo il campo magnetico generato nel punto da ciascuna spira.
A questo punto calcoliamo il campo magnetico totale, sapendo che i due vettori sono
perpendicolari, essendo perpendicolari le spire. Applichiamo qundi il Teorema di Pitagora:
ESERCIZIO 1
Su una forcella metallica a U appoggiata una sbarretta conduttrice di massa m disposta come in
figura. Il sistema immerso in un campo magnetico perpendicolare al piano del sistema. Fra la
sbarretta e la forcella esiste un attrito caratterizzato da un coefficiente di attrito pari a K.
Determinare il valore minimo della corrente che deve circolare affinch la sbarretta possa muoversi
sotto l'azione dell'interazione campo magnetico-corrente.
Quindi
sapendo che
otteniamo:
ESERCIZIO 2
Un fascio di protoni viene accelerato da due elettrodi tra i quali esiste una differenza di
potenziale di .
Con la velocit acquisita i protoni entrano in un campo magnetico con direzione perpendicolare
alla loro velocit e di modulo B= 0,2 T. determinare il raggio della traiettoria descritta dai
protoni.
Sui protoni che entrano nel campo magnetico agisce la forza di Lorentz. La facile equazione
ci permetterebbe di trovare facilmente il raggio. Rimane solo da trovare la velocit V.
Ora che conosciamo la velocit, possiamo ricavare il raggio della traiettoria con l'equazione
espressa qui sopra.
ESERCIZIO 3
Nel telaietto metallico rappresentato in figura viene fatta circolare una corrente di 2A. Il valore
del campo B vale 0,1 T. Stabilire di quanto si allunga la molla che sorregge il telaio sapendo
che la costante elastica vale
Come si pu notare solo tre dei quattro lati del telaietto sono immersi nel campo magnetico. Le
forze agenti sui due lati si compensano poich sono uguale in modulo ma con versi opposti. solo il
lato inferiore sottoposto ad una forza di modulo Bil che lo spinge verso il basso. Calcoliamone il
modulo:
Sul filo 1 agiscono due forze: una dovuta al campo magnetico, e una dovuta alla presenza del
secondo filo percorso da corrente. I rispettivi moduli saranno:
Poich le due forze hanno versi opposti, devono essere uguali in modulo per fare in modo che il filo
1 resti fermo. E quindi:
Otteniamo quindi:
ESERCIZIO DI FISICA
SULLENERGIA POTENZIALE ELETTRICA DI UN SISTEMA DI 2 CARICHE
TRATTO DA FISICA: IDEE ED ESPERIMENTI 3^ VOL, PAG. 317, N.3
Determina il lavoro che dovrebbe compiere la forza esterna quando due cariche di 1,00C
dallinfinito vengano disposte alla distanza di 1,00m fra loro, nellipotesi che:
a) abbiano lo stesso segno; b) abbiano segno opposto. Qual , il valore dellenergia
r = 1,00m 1 q1 q 2
L( est ) P =
4 0 r
Svolgimento
Il lavoro L( est ) P che la forza esterna (opposta a quella elettrica generata da q1 su q2) compie
sposta da un punto P posto a distanza r da q1 fino allinfinito (in pratica q2 si sposta fino ad un
punto cos lontano da q1 per cui la forza elettrica esercitata da q1 si possa considerare
trascurabile). Questo lavoro per definizione lenergia potenziale U della carica q2 posta a
distanza r dalla carica q1 che genera il campo elettrico, la quale energia viene anche chiamata
energia potenziale del sistema di cariche q1 e q2. Per quanto detto vale la relazione:
L( est ) P = L( ele )P = U
Lenergia potenziale U della carica q2 posta nel vuoto nel campo generato da q1, si dimostra (
per la dimostrazione vedere la dispensa sullenergia potenziale elettrica pubblicata nella pagina
web in cui si trova il presente esercizio) che vale:
1 q1 q 2
U=
4 0 r
Pertanto:
Caso a) L( est ) P =
1
q1 q 2
= 9 10 9
( )(
Nm 2 1 10 6 C 110 6 C )
= 9 10 3 Nm = 9 10 3 J
4 0 r C2 1,00m
Caso b) L( est ) P =
1
q1 q 2
= 9 10 9
( )(
Nm 2 1 10 6 C 110 6 C )
= 9 10 3 Nm = - 9 10 3 J
4 0 r C2 1,00m
Quattro cariche uguali di valore assoluto q = 6 ,00C sono disposte ai vertici di un quadrato di
lato l=4,00cm.
a) Determina lenergia potenziale del sistema. b) Quanto lavoro necessario compiere per
avvicinare le cariche in modo che il lato del quadrato risulti diviso per tre? [ 43 ,8 J ; 87 ,6 J ]
l = 4 ,00 10 2 m 1 q1 q 2 L=?
L( est ) P =
4 0 r
d= 2l = 5 ,66 10 2 m
(Energia potenziale delle cariche q1 e q1,
d= diagonale del quadrato
uguale al lavoro svolto dalla forza esterna
di lato l.
opposta a quella elettrica, quando la carica q2
1 1
l' = l , d' = d si sposta dallinfinito in un punto P posto alla
3 3
distanza r da q1)
l' e d' sono rispettivamen-
U tot = u1,2 + u1,3 + u1,4 + u 2 ,3 + u 2 ,4 + u 3,4
te il lato e la diagonale del
quadrato minore (Lenergia potenziale di un sistema di cariche
uguale alla somma delle energie potenziali di
tutte le possibili coppie di cariche del sistema)
4cm
q1 q2
r1,2=4cm
q1 q2 r1,3=5,66cm
4cm
q4 q3
q4 q3
Svolgimento
Quesito (a)
Lenergia potenziale del sistema di quattro cariche uguale al lavoro che la forza esterna
opposta a quella elettrica deve svolgere quando il sistema di cariche, inizialmente allinfinito, si
spostano fino a formare la configurazione considerata, in questo caso le cariche sono ai vertici
1 qi q j
U i, j =
4 0 ri , j
1 Nm 2
Dove: ri , j la distanza che separa le due cariche qi e qj, mentre = 9 10 9
4 0 C2
si ha:
1 q1q 2 1 qq 1 qq 1 q q 1 q q 1 qq
Utot = + 1 3 + 1 4 + 2 3 + 2 4 + 3 4
4 0 r1,2 4 0 r1,3 4 0 r1,4 4 0 r2 ,3 4 0 r2 ,4 4 0 r3 ,4
q2 1 1 1 1 1 1
Utot = + + + + +
4 0 r1,2 r1,3 r1,4 r2 ,3 r2 ,4 r3 ,4
Sostituendo i valori si ottiene:
Nm 2 1 1 1 1 1 1
Utot= ( 6 10 6 C ) 2 9 10 9 2
+ 2
+ 2
+ 2
+ 2
+ 2
4 10 m 5,66 10 m 4 10 m 4 10 m 5,66 10 m 4 10 m
2
C
Nm2 1 1 1 1 1 1
= 36 10 12 C 2 9 10 9 2
25 + 17 ,7 + 25 + 25 + 17 ,7 + 25
C m m m m m m
1
= 324 10 3 Nm2 135,4
m
Quesito (b)
Se dividiamo per tre il lato del quadrato, risulta divisa per tre anche la diagonale, di
conseguenza le energie potenziali di ciascuna coppia di cariche risulta moltiplicata per 3 e
pertanto anche lenergia potenziale della nuova configurazione di carica 3 volte quella
iniziale. Se indichiamo con Utot lenergia potenziale della nuova distribuzione di carica risulta
valida la relazione: Utot =3Utot. Se consideriamo che la configurazione di carica finale relativa
al quadrato pi piccolo pu essere ottenuta portando le cariche dallinfinito prima nella
configurazione relativa al quadrato pi grande e poi portandole nella configurazione relativa al
quadrato pi piccolo, in termini di lavoro della forza esterna vale la seguente relazione:
Utot = Utot + L con L il lavoro cercato, da cui si ha:
L = Utot - Utot = 3 Utot - Utot = 2 Utot = 2 43 ,8 J = 87,6 J.
L = 87,6 J
Prof. Enrico Sailis I.I.S. A. Gramsci E. Amaldi Carbonia (CI) 2
ESERCIZIO SULLA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA
TRATTO DA FISICA: IDEE ED ESPERIMENTI 3^ VOL, PAG. 335, N.4
In figura mostrato un circuito formato da una batteria e da alcuni resistori. Si pu ritenere che i fili
di collegamento abbiano resistenza nulla.
a) Disegna lo schema elettrico del circuito, utilizzando simboli per i componenti.
b) Individua le possibili combinazioni di resistori in serie e in parallelo.
68
27
150
47
Svolgimento
a) Schema elettrico del circuito
47 27 68
Rp 68
f .e.m. = 12V
Rs 68
150
150
b)
I resistori in parallelo sono (vedere la figura): 47 con 27 . La loro resistenza equivalente Rp
in serie con 150 . La resistenza equivalente a questa ultima serie, Rs in parallelo con 68 .
Considera il seguente circuito. Calcola le correnti che circolano nei tre rami e la differenza di
potenziale ai capi della resistenza R3, utilizzando le leggi di Kirchhoff.
R1 B R2 C
A
V' = 18V
i1 i2
V' ' = 12V
R1 = 330
R3 V ' '
V ' i3
R2 = 220
R3 = 180
D
Svolgimento
Applicando le leggi di Kirchhoff al nodo B e alle maglie ABDA e BCDB percorse nel verso indicato
dalle lettere, si ha:
Nodo B: i1 + i2 = i3 ;
i1 + i2 = i3 i3 = i1 + i 2 ... ...
i1R1 i3R3 + v' = 0 ; i1R1 (i1 + i 2 )R3 + v' = 0 ; i1R1 i1R3 i 2 R3 + v' = 0 ; i1 (R1 + R3 ) i2 R3 = v'
i R V' ' + i R = 0 i R V' ' +(i + i )R = 0 i R V' ' + i R + i R = 0 i R + i (R + R ) = V' '
2 2 3 3 2 2 1 2 3 2 2 1 3 2 3 1 3 2 2 3
... ...
...
i 2 R3 v'
i1 (R1 + R3 ) = i 2 R3 v' ; i1 = ; ... ;
i R + i (R + R ) = V' ' R1 + R3 i R v'
1 3 2 2 3 i R + i (R + R ) = V' '
1 3
2 3 R3 + i 2 (R2 + R3 ) = V' '
2 2 3
R1 + R3
... ...
... ; ...
... ... ...
...
0 ,017 180 18
... ; ... ; ... ; i1 = ;
330 + 180
V' ' (R1 + R3 ) V' R3 12(330 + 180) 18 180 2880
i 2 = i 2 = i 2 = i 2 = 0 ,017
R3 + (R2 + R3 )(R1 + R3 )
2
180 2 + (220 + 180 )(330 + 180 ) 171600
... i3 = 0 ,046 A
i1 = 0 ,029 ; i1 = 0 ,029 A
i = 0 ,017 i = 0 ,017 A
2 2
La differenza di potenziale ai capi della resistenza R3 data da: i3R3 = 0 ,046 180 = 8 ,3V .