Sabato Santo (Anno B)
Sabato Santo (Anno B)
Sabato Santo (Anno B)
Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta
la terra, chiama i suoi figli a vegliare in preghiera.
Rivivremo la Pasqua del Signore nell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti; Cristo risorto confermerà in noi
la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.
Preghiamo.
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, benedici + questo fuoco nuovo, fa’ che
le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo, e ci guidino, rinnovati nello spirito, alla festa dello splendore eterno. Per
Cristo nostro Signore.
Processione
Il diacono o, in sua assenza, il sacerdote prende il cero pasquale e, tenendolo elevato, da solo canta:
Lumen Christi.
Tutti rispondono:
Deo grátias.
Oppure:
Cristo, luce del mondo.
Rendiamo grazie a Dio.
Tutti si avviano verso la chiesa: li precede il diacono (o il sacerdote) con il cero acceso. Se si usa l’incenso, il turiferario con il turibolo
fumigante incede davanti al diacono.
Il canto viene ripetuto sulla soglia della chiesa e davanti all’altare. Poi si accendono le luci nella chiesa, non però le candele dell’altare.
Annunzio Pasquale
Il sacerdote, giunto all’altare, si reca alla sede. Il diacono pone il cero pasquale sul candelabro, preparato nel mezzo del presbiterio o presso
l’ambone. Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote, dopo aver eventualmente incensato il libro e il cero, proclama il preconio pasquale
dall’ambone o dal pulpito: tutti i presenti stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa.
2.
Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
Gioisca la terra inondata da così grande splendore: la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in
festa. [E voi, fratelli carissimi, qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce, invocate con me la misericordia di Dio
onnipotente. Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito, nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore,
perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.]
È veramente cosa buona e giusta esprimere con il canto l’esultanza dello spirito, e inneggiare al Dio invisibile, Padre
onnipotente,e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo, e con il
sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero
Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli. Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,dalla
schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso. Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato
con lo splendore della colonna di fuoco. Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato
e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi. Questa è la notte in cui
Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro. (Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse
redenti.)
O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
(O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia.)
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti.
(Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace.)
O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!
In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, nella solenne
liturgia del cero,frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.
(Riconosciamo nella colonna dell’Esodo gli antichi presagi di questo lume pasquale che un fuoco ardente ha acceso in onore di
Dio. Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumarsi della cera che l’ape madre
ha prodotto per alimentare questa preziosa lampada.) Ti preghiamo dunque, Signore, che questo cero, offerto in onore del tuo
nome per illuminare l’oscurità di questa notte, risplenda di luce che mai si spegne. Salga a te come profumo soave, si confonda
con le stelle del cielo. Lo trovi acceso la stella del mattino, quella stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che
risuscitato dai morti fa risplendere sugli uomini la sua luce serena e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Fratelli carissimi, dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la Parola di Dio. Meditiamo
come nell’antica alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella pienezza dei tempi, ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione.
Preghiamo perché Dio nostro Padre conduca a compimento quest’opera di salvezza incominciata con la Pasqua
Parola di Dio.
Dal libro della Gènesi - Forma breve (Gen 1, 1.26-31)
In principio Dio creò il cielo e la terra.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del
cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a
immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite
la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio
disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il
vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di
vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
Parola di Dio.
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ che resistiamo con
la forza dello spirito alle seduzioni del peccato, per giungere alla gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Parola di Dio.
In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito
che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Così arrivarono al luogo che
Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo
figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non
stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì
in olocausto invece del figlio. L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso,
oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e
renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza
si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito
alla mia voce».
Parola di Dio.
Orazione
O Dio, anche ai nostri tempi vediamo risplendere i tuoi antichi prodigi: ciò che facesti con la tua mano potente per liberare un solo
popolo dall’oppressione del faraone, ora lo compi attraverso l’acqua del Battesimo per la salvezza di tutti i popoli; concedi che
l’umanità intera sia accolta tra i figli di Abramo e partecipi alla dignità del popolo eletto.
Oppure:
O Dio, tu hai rivelato nella luce della nuova alleanza il significato degli antichi prodigi: il Mar Rosso è l’immagine del fonte
battesimale e il popolo liberato dalla schiavitù è un simbolo del popolo cristiano. Concedi che tutti gli uomini, mediante la fede,
siano fatti partecipi del privilegio del popolo eletto,e rigenerati dal dono del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
6.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia.
Orazione
O Dio, Padre di tutti gli uomini, moltiplica a gloria del tuo nome la discendenza promessa alla fede dei patriarchi, e aumenta
il numero dei tuoi figli,perché la Chiesa veda pienamente adempiuto il disegno universale di salvezza, nel quale i nostri padri
avevano fermamente sperato. Per Cristo nostro Signore.
Parola di Dio.
7.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Orazione
Dio onnipotente ed eterno, unica speranza del mondo, tu hai preannunziato con il messaggio dei profeti i misteri che oggi si
compiono; ravviva la nostra sete di salvezza, perché soltanto per l’azione del tuo Spirito possiamo progredire nelle vie della tua
giustizia. Per Cristo nostro Signore
Signore, tu hai parole di vita eterna. La legge del Signore è perfetta,rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
Mi fu rivolta questa Parola del Signore: «Figlio dell’uomo, la casa d’Israele, quando abitava la sua terra, la rese impura con la
sua condotta e le sue azioni. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con
i quali l’avevano contaminato. Li ho dispersi fra le nazioni e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la
8.
loro condotta e le loro azioni. Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti e profanarono il mio nome santo, perché di loro si
diceva: “Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese”. Ma io ho avuto riguardo del mio nome
santo, che la casa d’Israele aveva profanato fra le nazioni presso le quali era giunta. Perciò annuncia alla casa d’Israele: “Così
dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato
fra le nazioni presso le quali siete giunti. Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a
loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti
ai loro occhi. Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e
sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi
uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere
secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi
sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”».
Parola di Dio.
Orazione
O Dio, potenza immutabile e luce che non tramonta, volgi lo sguardo alla tua Chiesa, ammirabile sacramento di salvezza,e
compi l’opera predisposta nella tua misericordia: tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è distrutto si ricostruisce,ciò che è
invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
O Dio, che nelle pagine dell’Antico in noi la speranza dei beni futuri.
o e Nuovo Testamento ci hai preparati a celebrare il mistero pasquale, fa’
che comprendiamo l’opera del tuo amore per gli uomini, perché i doni che oggi riceviamo conferminPer Cristo nostro Signore.
Il sacerdote intona l’inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti. Si suonano le campane, secondo gli usi locali.
Colletta
O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di
adozione, perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
9.
EPISTOLA RM 6,3-11
Cristo risorto dai morti non muore più.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:«Il suo amore è per sempre».
LITURGIA BATTESIMALE
Il sacerdote con i ministri si reca al fonte battesimale, se questo è in vista dei fedeli; altrimenti si pone nel presbiterio un
bacile con l’acqua. Se vi sono dei catecumeni adulti, vengono chiamati per nome e presentati poi dai loro padrini; i bambini
vengono portati dai genitori e dai padrini alla presenza della comunità riunita.
Il sacerdote rivolge un’esortazione ai presenti con queste parole:
.
10.
Si cantano quindi le litanie nelle quali si possono aggiungere nomi di alcuni santi come ad esempio quelli della Chiesa particolare,
del titolare della chiesa, dei patroni del luogo e dei battezzandi
Dona la grazia della vita nuova nel Battesimo a questi tuoi eletti ascoltaci, Signore
Dio onnipotente ed eterno, manifesta la tua presenza nei sacramenti del tuo amore, manda lo spirito di adozione a suscitare un
popolo nuovo dal fonte battesimale, perché l’azione del nostro umile ministero sia resa efficace dalla tua potenza.
Per Cristo nostro Signore.
Immergendo, secondo l’opportunità, il cero pasquale, una o tre volte, nell’acqua, continua:
Discenda, Padre, in quest’acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo. Tutti coloro che in essa riceveranno il
Battesimo, sepolti insieme con Cristo nella morte con lui risorgano alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Acclamazione:
Sorgenti delle acque, benedite il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Se non ci sono battezzandi, né si deve benedire il fonte battesimale, il sacerdote invita il popolo alla preghiera dicendo:
Fratelli carissimi, preghiamo umilmente il Signore Dio nostro, perché benedica quest’acqua con la quale saremo aspersi in ricordo
del nostro Battesimo. Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo Spirito che ci è stato dato in dono.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio. Quindi il sacerdote a mani giunte prosegue:
Signore Dio nostro, sii presente in mezzo al tuo popolo, che veglia in preghiera in questa santissima notte, rievocando l’opera
ammirabile della nostra creazione e l’opera ancor più ammirabile della nostra salvezza. Degnati di benedire quest’acqua, che hai
creato perché dia fertilità alla terra, freschezza e sollievo ai nostri corpi. Di questo dono della creazione hai fatto un segno della
tua bontà: attraverso l’acqua del Mar Rosso hai liberato il tuo popolo dalla schiavitù; nel deserto hai fatto scaturire una sorgente
per saziare la sua sete; con l’immagine dell’acqua viva i profeti hanno preannunziato la nuova alleanza che tu intendevi offrire
agli uomini. Infine nell’acqua del Giordano, santificata dal Cristo, hai inaugurato il sacramento della rinascita, che segna l’inizio
dell’umanità nuova libera dalla corruzione del peccato. Ravviva in noi, Signore, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del
nostro Battesimo, perché possiamo unirci all’assemblea gioiosa di tutti i fratelli, battezzati nella Pasqua di Cristo nostro Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme
con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, al termine del cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo le
promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire
fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Rinunzio.
12.
Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato? Rinunzio.
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai
morti e siede alla destra del Padre? Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della
carne e la vita eterna? Credo.
Dio onnipotente,Padre del nostro Signore Gesù Cristo,che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito
Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. Amen.
Il sacerdote asperge l’assemblea con l’acqua benedetta, mentre tutti cantano questa antifona o un altro canto di carattere
battesimale:
Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia; e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza ed essi canteranno:
alleluia, alleluia.
Fatta l’aspersione, il sacerdote ritorna alla sede e guida la preghiera universale, alla quale per la prima volta prendono parte i
neofiti.
Nella gioia della luce di Pasqua che risplende in questa notte, rendiamo grazie al Signore del dono della vita che ci rinnova, e con
fiducia eleviamo al Padre la nostra preghiera. Lo invochiamo dicendo: Signore, luce del mondo, salvaci!
1. Per la Chiesa: il mistero celebrato in questa notte santa la trasfiguri e la rinnovi, per essere nel mondo segno ardente della fede
che illumina la vita di ogni uomo e ogni donna, preghiamo.
2. Per tutti coloro che in questo giorno sono stati illuminati dalla grazia del Battesimo, perché il germe seminato nel loro cuore porti
frutti abbondanti di grazia, amore e serenità, preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono ancora nella notte e invocano una luce di speranza, perché il Signore, che ha condiviso nella croce
la nostra sofferenza, possa presto liberarli dal loro dolore, dalla disperazione del male di vivere, dall’angoscia della mancanza di
speranza, preghiamo.
4. Per la nostra comunità che in questa notte, guidata dalla luce della risurrezione, ha compiuto il passaggio dalla morte alla vita,
perché riprenda la sua attività pastorale con rinnovato slancio, preghiamo.
Signore Gesù, luce che illumina il mondo, ascolta questa tua famiglia che vive la gioia della Pasqua e donale ciò di cui ha più
bisogno, nella certezza che tu solo conosci i più profondi bisogni del nostro cuore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
13.
LITURGIA EUCARISTICA
Prefazio
Cristo Agnello pasquale
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria o Signore, e soprattutto
esaltarti in questa notte nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo,è
lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia
pasquale,l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: Santo...
Nel Canone Romano, si dicono il Communicantes e l’ Hanc igitur propri.Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo
proprio della Pasqua e dei neobattezzati (vedi anche il ricordo proprio per le Messe rituali).
Antifona di comunione
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: celebriamo dunque le festa con purezza e verità. Alleluia. (1Cor 5,7-8)
Oppure:
Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto. Alleluia. (Mt 28,5.6; cf. Mc 16,6; cf. Lc 24,6)
Infondi in noi, o Padre lo Spirito della tua carità, perché nutriti con i sacramenti pasquali viviamo concordi nel vincolo del tuo
amore. Per Cristo nostro Signore.
Oppure: