FisicaI Ts
FisicaI Ts
FisicaI Ts
v1 + v1′ = v2 .
Nel moto del corpo 2 sulla rampa non ci sono attriti: quindi si conserva l’energia meccanica. Conseguente-
mente, il valore massimo di h corrisponderà alla quota in corrispondenza della quale il corpo 2 si fermerà.
Cioè dovrà essere
1 v22
∆K + ∆U = 0 ⇒ − m2 v22 + m2 ghmax = 0 ⇒ hmax = = 70.2 cm.
2 2g
dove f1s e f2s sono i moduli delle forze di attrito statico sul corpo 1 e sul cilindro, mentre T è il modulo della
tensione della corda. Da queste ottiene
τ ≤ τeq,max = µs m2 gR = 41.2 N · m.
Consideriamo ora il caso in cui all’asse del cilindro è applicata una coppia di momento τ = 2τeq,max =
2µs m2 gR = 82.4 N · m. Le equazioni del moto nelle condizioni descritte nel testo del problema sono le
seguenti
0 = T − f1s (4)
0 = f2k − T = µk m2 g − T (5)
Icm α = τ − Rf2k = 2τeq,max − µk m2 gR (6)
Anche se questo va al di là di quanto richiesto dal testo del problema, si potrebbe controllare che ipotizzando il moto dei centri
di massa dei due corpi, si arriva sempre ad un assurdo. Ad esempio, si potrebbe ipotizzare che il cilindro si muova di moto di
puro trascinando il corpo 1. Le equazioni del moto sarebbero le seguenti
m1 a = T − f1k
(7)
m2 a = f2s − T (8)
Icm a = 2τeq,max − Rf2s (9)
R
dove a è l’accelerazione (comune) dei centri di massa dei due corpi e si è già utilizzata la condizione di puro rotolamento α = a/R.
Risolvendo la (9), otteniamo
2τeq,max 1 a 1
f2s = − m2 R2 · 2 = 2µs m2 g − m2 a
R 2 R 2
dove si è esplicitato che Icm = 12 m2 R2 . In tali condizioni, se vogliamo che sia f2s ≤ f2s,max = µs m2 g dovrebbe essere
1
f2s = 2µs m2 g − m2 a ≤ µs m2 g ⇒ a ≥ 2µs g.
2
Ma combinando le eq.ni (7) e (8) con quest’ultima si ricava
che è un assurdo, dato che f2s , come si è già detto, non può mai superare il valore µs m2 g!
Come ultimo controllo si potrebbe supporre che il cilindro slitti trascinando il corpo 1. In tal caso le eq.ni del moto sarebbero
le seguenti
m1 a = T − f1k
m2 a = f2k − T
Icm α = 2τeq,max − Rf2k
fino al sollevamento
del recipiente
PROBLEMA 3 Un recipiente cilindrico ad asse ver-
ticale, di sezione interna A = 4.00 dm2 e massa p0 p0 p0 F~
M = 100 kg, è chiuso superiormente da un pisto-
ne a tenuta di sezione A e massa trascurabile, che h0 h2
può scorrere verticalmente con attrito trascurabile. h1
Q
Quindi dal gas viene estratta una quantità di calore |Q| = 1.42 · 103 J.
Quando il sistema raggiunge lo stato 2 (in cui il recipiente non poggia più sul pavimento), cos’è che sostiene il
recipiente? Ovviamente, il peso del recipiente dovrà essere bilanciato dalla risultante delle forze di pressione
(diretta verso l’alto) causata dalla riduzione di pressione del gas (causata dalla sua espansione). L’equilibrio
del recipiente comporta
Mg
(p0 − p2 )A − M g = 0 ⇒ p2 = p0 − = 7.680 · 104 Pa.
A
Nel passaggio dallo stato 1 allo stato 2, il gas non scambia calore con l’ambiente (recipiente e pistone sono
adiabatici): quindi, dato che il pistone viene anche sollevato lentamente, il gas subisce una trasformazione
adiabatica reversibile. Pertanto potremo scrivere
γ 1/γ
V2 p0 V2 h2 p0
p0 V1γ = p2 V2γ ⇒ = ⇒ = =
V1 p2 V1 h1 p2
5/7
p0
⇒ h2 = h1 = 1.22 · h1 = 36.6 cm,
p2
dove abbiamo abbiamo usato il fatto che per un gas biatomico è γ = 7/5.
Analogamente, per le temperature abbiamo
T1 V1γ−1 = T2 V2γ−1
γ−1 2/5
V1 h1
⇒ T2 = T1 = T1 = 0.923 · T1 = 208 K.
V2 h2