Esapro Pid v8
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Versione V8
ESAin Srl
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Questa pubblicazione non può essere riprodotta, neppure parzialmente, in nessuna forma, con nessun mezzo e per
nessuno scopo.
1. INTRODUZIONE ............................................................................................................... 3
2. CONCETTI DI BASE ......................................................................................................... 4
2.1 L'INTERFACCIA UTENTE....................................................................................... 4
2.2 GDB E GESTIONE PROGETTI ............................................................................... 6
3. DISEGNO DELLO SCHEMA P&ID .................................................................................. 12
3.1 CLASSI TUBAZIONI ............................................................................................. 12
3.2 LINEA ................................................................................................................... 13
3.3 LINE MANAGER ................................................................................................... 23
3.4 GESTIONE LINEA ................................................................................................ 30
3.5 INTERAZIONE TRA COMPONENTI E CLASSE TUBAZIONI ............................... 36
3.6 PARTICOLARITA’ INSERIMENTO DEI SIMBOLI.................................................. 38
3.6.1 FATTORI DI SCALA .......................................................................................... 39
3.6.2 INSERIMENTO DEI COMPONENTI E LORO ALLINEAMENTO........................ 40
3.6.3 INSERIMENTO DI VALVOLE E COMPONENTI DI LINEA ................................ 46
3.6.4 INSERIMENTO DEGLI STRUMENTI................................................................. 48
3.6.5 TIPICI DI STRUMENTAZIONE .......................................................................... 51
3.6.6 RIDUZIONI ........................................................................................................ 55
3.6.7 APPARECCHIATURE E BOCCHELLI ............................................................... 56
3.6.8 SIMBOLI............................................................................................................ 58
3.7 MODIFICA DELLA RETE ...................................................................................... 60
3.8 SIGLATURA COMPONENTI ................................................................................. 62
3.9 SIGLATURA LINEE............................................................................................... 69
3.10 RISPONDENZA ALLE NORME ISA ...................................................................... 72
3.11 RISPONDENZA ALLE NORME KKS ..................................................................... 73
3.12 ANNOTAZIONI...................................................................................................... 75
3.13 CORREZIONE DATI ............................................................................................. 77
3.14 COLLEGAMENTI E GESTIONE MULTIFOGLIO ................................................... 81
3.15 CONFRONTO CON 3D PIPING ............................................................................ 85
3.16 OPZIONI DI LAVORO ........................................................................................... 88
3.17 FORMATI FOGLIO E BLOCCO CARTIGLIO......................................................... 93
3.18 NOTIFICHE DI PROGETTO.................................................................................. 94
3.19 CONTROLLO DISEGNO....................................................................................... 96
4. GESTIONE ARCHIVI ED ELENCHI ................................................................................. 98
4.1 GESTIONE ARCHIVIO SIMBOLI .......................................................................... 99
4.2 GESTIONE CLASSI TUBAZIONI ........................................................................ 102
4.3 OPZIONI DI PROGETTO .................................................................................... 123
4.4 ELENCHI MATERIALI ......................................................................................... 140
4.5 TROVA SIGLE DUPLICATE................................................................................ 147
4.6 ARCHIVIO DIAMETRI NOMINALI ....................................................................... 148
4.7 ARCHIVIO TIPI DI STRUMENTO........................................................................ 149
4.8 ARCHIVIO DISPONIBILI ..................................................................................... 150
4.9 ARCHIVIO CLASSI ISOLAMENTO ..................................................................... 151
4.10 ARCHIVIO ANAGRAFICA APPARECCHIATURE ............................................... 152
4.11 ARCHIVIO ANAGRAFICA STRUMENTI ............................................................. 153
4.12 ALTRI ARCHIVI .................................................................................................. 154
4.13 UTILITA’ .............................................................................................................. 155
ESApro - P&ID Pag. 1
INDICE
1. INTRODUZIONE
2. CONCETTI DI BASE
Nella parte bassa della finestra vengono mostrati il nome del server, e il
percorso della cartella che contiene i file fisici (es: C:\ESApro V8\Data).
Per ogni database di progetto esistono due file fisici con estensione
.MDF e .LDF. Se ad esempio avessimo un progetto che si chiama
“PROJ001” avremmo quindi due file:
Una volta cliccato sul bottone “OK” il nuovo database viene creato.
3.2 LINEA
Una volta impostati i dati si può tracciare una spezzata che rappresenta
la tubazione. Durante l’esecuzione il programma provvede ad attivare
gli snap ad oggetto “Fine” (End), “Medio” (Mid), “Vicino” (Near),
“Quadrante” (Quadrant), e “Perpendicolare” (Perpendicular) per
facilitare la stesura e il collegamento ad elementi grafici già presenti. Se
si inizia o si termina una linea da un’altra linea, apparecchiatura o altro
oggetto P&ID esistente, quest’ultimo verrà evidenziato con una croce a
conferma che la sua Sigla sarà annotata rispettivamente nel “From” o
nel “To” della linea.
Sono presenti due modalità operative, una delle quali dovrà essere
chiaramente indicata tramite le "Opzioni di Progetto" prima di iniziare il
lavoro:
• Anagrafica linee da "Line Manager" o Preventiva
• Anagrafica linee alimentata da '"Ambiente grafico"
Viene mostrato poi l'elenco delle linee definite e tutti i campi dati che
costituiscono la loro anagrafica. La prima colonna riporta un colore
convenzionale a seconda del loro stato. In alto un pulsante permette di
filtrare solo lo stato desiderato.
• Bianco, linea inizializzata in "Line Manager" o da "Grafica". Nel
primo caso la linea viene inizializzata tramite la maschera di
creazione del “Line Manager” che si attiva con il pulsante “Nuova”.
Nel secondo caso la linea risulta inizializzata non appena un
utente la crea in un qualsiasi disegno del progetto. In ogni caso la
maschera di creazione linea, già descritta, risulta la stessa.
• Verde, linea impegnata, viene considerata tale quando è usata in
un disegno e compare effettivamente nell'archivio linee del
progetto. Tale condizione consegue all’esecuzione del comando
"Estrazione Dati", descritto in seguito, che comporta anche un
salvataggio del documento P&ID. Lo stato di linea impegnata
quindi, non tiene conto in tempo reale di operazioni di modifica,
cancellazione, annullamento, né del mancato salvataggio del
disegno o del verificarsi di un qualsiasi evento di errore.
• Rosso, linea impegnata (Verde) alla quale è stato modificato un
dato Generale. La modifica della linea evidenziata si esegue in
"Line Manager" tramite il pulsante "Modifica" o in "Grafica" con il
comando "Correzione Dati" descritto più avanti. In ogni caso
bisogna considerare che la linea può essere stata usata in più
disegni che quindi dovranno essere aggiornati. La conferma di
questo stato è la colorazione della linea che passa da Verde a
Rossa. La modifica dei dati di tratto, che in "Line Manager" hanno
il solo significato di default proposti, non impone l'aggiornamento
dei disegni né il cambiamento di colore. La modifica di una linea
non impegnata, Bianca, non comporta il cambio di colore in quanto
ancora non ufficializzata, e quindi nessun elenco materiali o
documento ad esso riconducibile può essere prodotto.
L'aggiornamento dei disegni interessati dalle modifiche di linea
viene eseguita in apertura del disegno o ritornando al disegno da
"Line Manager". Quando tutti i disegni interessati dalla modifica di
una linea Rossa sono stati aggiornati, la linea ritorna in "Line
Manager" di colore Verde.
Sotto la voce “Linea” del menu P&ID o delle Tollbar o del Ribbon, sono
raggruppati alcuni comandi rivolti alla manutenzione della linea.
Mostra linea, è il comando fondamentale per evidenziare il percorso e
diagnosticare la continuità della linea intesa come una sequenza di
tubi e componenti. Ogni tratto di linea o componente possiede
l'indirizzo dell’elemento che lo precede e di quello che lo segue.
Queste informazioni, insieme all'Identificativo di Linea omogeneo,
fanno sì che una linea venga vista come una catena di elementi
continui con un senso di percorrenza ben definito dal “From” al “To”.
Il comando “Mostra linea” richiede di selezionarne una parte
qualunque prima di evidenziarla. Agli estremi vengono posti due
simboli, un quadratino verde ed una freccia gialla che ne indicano
l’inizio, la fine e il verso. Se la linea inizia o termina su altre linee,
apparecchiature o componenti, il comando mostra sulla linea di
comando rispettivamente il numero di linea o le sigle dei componenti e
delle apparecchiature collegate come “From” e “To”, evidenziandoli sul
disegno con delle X colorate.
L’evidenziazione scompare con un semplice ridisegno dello schermo.
Se il comando termina con un messaggio d’errore, o non mostra la
linea che ci si aspettava, o il “From” e il “To” non risultano connessi, le
operazioni successive e la distinta materiali potrebbero essere
compromessi. A tale scopo i comandi seguenti permettono la
correzione e la manutenzione di una linea.
Raggruppa linee, è un comando di utilità che permette di fare una
selezione AutoCAD di tutti i tratti e delle entità che compongono una
linea. Funziona da interruttore che alternativamente attiva o disattiva il
processo. Ha l’opzione per includere anche tutte le diramazioni che
hanno lo stesso numero della linea principale. Il comando può essere
usato quindi per qualunque esigenza che preveda una selezione di
un’intera linea.
Cambio Classe, é un simbolo che può essere inserito tra due linee
connesse che hanno Classi diverse. Ricava automaticamente i nomi
delle Classi e li visualizza accanto al simbolo. In caso di
aggiornamento i nomi delle Classi vengono automaticamente
sincronizzati.
Così dopo ogni inserimento se ne può fare subito un altro e così via.
Questa prerogativa impone un’interruzione (ESC o INVIO) per uscire
da questo ciclo. Linee, componenti, apparecchiature e strumenti
possono assumere automaticamente colori e layer specifici definiti
dall’utente nella finestra delle “Opzioni di Progetto” descritta più avanti.
Nella maggior parte dei casi il punto apparterrà ad un oggetto simile già
presente su una linea parallela, ma in generale qualsiasi punto
selezionato viene proiettato sulla linea del componente da allineare. Il
programma visualizza una traccia di conferma e l'allineamento
dell'oggetto in tempo reale.
Non è previsto il controllo della Classe sulla valvola base e i suoi dati
devono essere inseriti nella maschera proposta dal programma. Se si
vuole escludere questo meccanismo occorre creare un nuovo simbolo,
valvola più attuatore, e inserirlo in libreria tra le valvole comuni.
Il tipico deve poi essere salvato nella cartella desiderata dopo che è
stata eseguita l’estrazione dati. Il titolo indicato ne campo “titolo” sarà
poi visibile nell’elenco dei tipici per facilitarne l’identificazione.
3.6.6 RIDUZIONI
3.6.8 SIMBOLI
Nella finestra sono indicati a sinistra tutti i dati di linea disponibili per la
siglatura.
3.12 ANNOTAZIONI
• Leader con testo su più righe dentro ad una etichetta ovale. Anche
in questo caso il numero di righe introdotte influenza la forma della
cornice come indicato in figura.
La modifica di una linea che risiede su più fogli viene quindi limitata al
foglio corrente visibile.
In ogni caso il tratto di linea interessato dalla modifica viene evidenziato
sul disegno.
Se il cambiamento dei parametri di linea manda fuori Classe le
tubazioni o uno o più componenti, questi verranno segnalati con un
simbolo rosso.
Viceversa l’assenza di segnalazioni indica la corretta appartenenza alla
Classe.
Se invece di puntare una linea o un componente si preme “Invio”, si
entra in una modalità di selezione e di modifica dei singoli tratti e dei
componenti prescelti. In questo modo si potrà cambiare, per esempio, il
materiale di un tratto di linea che passa in un ambiente corrosivo o, se
le proprie consuetudini lo impongono, la Classe o il Numero di Linea.
Non è possibile accedere a questa funzionalità mediante il doppio click.
Se si modifica il numero di linea di fatto non si rinomina la linea
corrente, ma se ne crea una nuova con le stesse caratteristiche.
La vecchia linea rimane definita in “Line Manager” e continua a
supportare le linee con quel numero presenti nel progetto.
Se si vuole rinominare una o più linee questa operazione deve essere
eseguita in “Line Manager”.
Apparecchiature in genere
Compare la stessa maschera usata per la loro creazione, la modifica
interessa il solo apparecchio indicato.
Strumenti
Compare la stessa maschera usata in creazione. Quelli connessi, montati
con uno stacco su una linea o su una apparecchiatura, posseggono un
riferimento a queste ultime nel campo ubicazione. Se il numero della linea o
la sigla dell’apparecchiatura da cui dipendono cambia vengono aggiornati
automaticamente.
Attuatori 0A
Valvole 00 o 01
Tubi 03
Componenti di linea 04 o 05
Motori 06 o 07
Generatori 08 o 09
Pompe/eiettori 10 o 11
Compressori 12 o 13
Scambiatori 14 o 15
Serbatoi 16 o 17
Strumenti 18 o 19
Simboli componenti 20 o 21
Simboli strumentazione 22 o 23
Simboli macchinari 24 o 25
Apparecchiature generiche 26 o 27
Le funzioni Copia/Incolla
Sono funzioni di duplica di notevole ausilio che permettono di
risparmiare tempo e fatica nella compilazione di nuove tabelle quando
parte o tutti i dati siano in comune con quelli di tabelle già compilate.
Per copiare una tabella, ne è permessa una alla volta, basta
selezionarla e premere “Copia”. Successivamente si può creare la
copia mediante il pulsante “Incolla”, ma prima è possibile cambiare
Tipologia o addirittura Famiglia.
L’utilizzo va quindi oltre a quello ovvio di duplicare tabelle di dati
omogenei. Il concetto più generale permette quindi di copiare nella
destinazione desiderata una tabella diversa ricavando solo i dati
comuni. Una volta duplicata una tabella questa può essere corretta con
il pulsante “Modifica”.
Il funzionamento sarà facilmente compreso attraverso i due esempi
seguenti:
• Copia da tabelle Omogenee, Si deve creare una tabella di tubi
ASME Extra Strong e quella dei tubi di spessore Standard è già
presente.
Con le funzioni Copia/Incolla si duplica interamente la vecchia
tabella sulla nuova che successivamente può essere corretta con
la funzione di modifica.
Occorrerà variare alcuni dati di testata, la descrizione, la tabella
spessori, e alcuni nel dettaglio come i pesi unitari. Si potranno
invece mantenere i diametri nominali e quelli esterni senza doverli
riscrivere. Se le due tabelle differissero solo per il materiale,
occorrerebbe variare solo quel dato in testata.
• Copia da Tabelle disomogenee, Si deve creare una tabella di
curve Extra Strong e quella dei tubi corrispondenti esiste già. Si
usa la funzione Copia sul tubo che poi si incolla tra le curve.
La funzione di duplica assume in questo caso dal tubo tutti i dati
dei campi comuni tra le tabelle tubi e curve.
Troveremo già compilati quindi i diametri nominali ed esterni, i pesi
unitari sono quelli per metro lineare dei tubi e quindi devono
essere corretti con quelli delle curve.
Risulterà vuota solo la colonna dei raggi di curvatura che non può
essere ricavata dalla tabella dei tubi.
Modelli per elenco: Permette di stabilire quali dati, tra quelli presenti
nei disegni di progetto, ed in che forma debbano comparire in un
elenco materiali. Cliccando sul bottone si apre una finestra di dialogo
che consente di configurare i vari elenchi.
Nella parte sinistra della finestra “Gestione modelli per elenchi” si può
notare l’elenco dei modelli esistenti, separati per tipo:
• Linee di processo
• Valvole manuali e Componenti di linea
• Strumenti e Valvole Strumentali.
• Apparecchiature
• Legende
• Bocchelli
Cliccando sul bottone a destra del modello tabella, si apre una finestra
di dialogo che consente di personalizzare l’aspetto della tabella (es:
titolo, i campi che si desidera visualizzare con relativa intestazione).
Una volta conclusa la stesura dello schema P&ID dal punto di vista
grafico e inserimento dati, è possibile estrarre elenchi materiali nel
numero e nella forma desiderata.
La prima cosa che si deve fare è aggiornare l'archivio progetti con i dati
del disegno appena concluso mediante il comando "Estrazione Dati".
L’operazione scarica le informazioni di tutti i componenti disegnati
nell’archivio catalogandoli attraverso il numero di disegno indicato nelle
“Opzioni di Lavoro”.
Durante il processo di estrazione viene effettuato un controllo globale
del disegno e viene data segnalazione di eventuali problemi. E’
possibile anche effettuare una diagnosi preventiva per mezzo del
comando “Controlla Disegno”. Le opzioni del comando permettono di
controllare tutto il disegno o una selezione di esso per quanto riguarda
la correttezza di componenti e linee.
E’ possibile fare in modo che alcuni oggetti disegnati non vadano a far
parte degli elenchi materiali. Esempi possibili sono tratti di impianti
esistenti o parti che sono di fornitura di terzi. Allo scopo si usa il
comando “Escludi da Distinta” che permette di selezionare gli oggetti
da escludere. E’ presente anche l’opzione per reincludere oggetti
precedentemente esclusi. Gli oggetti esclusi vengono posti sul layer
“ESApro_Xclude” con colore ciano e linea tratteggiata per facilitarne il
riconoscimento. Queste caratteristiche possono essere cambiate a
piacere.
Se preventivamente si attiva il comando “Raggruppa linee”, si sarà in
grado di selezionare un’intera linea e le eventuali diramazioni con un
solo click.
Successivamente è possibile organizzare la base dati così costituita
per ottenere elenchi materiali secondo modalità che l'utente può
predisporre con le procedure descritte al paragrafo 4.5 “Gestione
Modelli per Elenchi Materiali”. La distinta, di aspetto conforme ai
modelli predisposti, può essere rappresentata in forma di tabella sul
disegno, o inviata alla stampante di sistema, esportata come file di
testo TXT, XLS o visualizzata a schermo.
Per facilitare la scelta dei modelli questi sono stati suddivisi in gruppi
omogenei di appartenenza. Pertanto occorre prima scegliere un
gruppo. In questo caso l’elenco è limitato al disegno corrente. La
tabella viene generata e rimane poi agganciata al cursore per essere
spostata nella sua posizione definitiva.
A tale scopo basta inserire quelle desiderate nella parte inferiore della
maschera e procedere quindi alla compilazione delle descrizioni.
4.13 UTILITA’
A. PROCEDURE DI PERSONALIZZAZIONE
Se questi dati sono presenti anche tra gli attributi del cartiglio il
programma li aggiorna automaticamente evitando una doppia
compilazione. A questo scopo però gli attributi devono avere
l’identificativo (TAG) che il programma si aspetta secondo la tabella
seguente:
Tag Attributo Descrizione
B. TUTORIAL
I I
I
I
I M
Questa tecnica assicura che, in caso di modifica dei dati, i testi collegati
che li rappresentano si aggiornino automaticamente.
Con il comando "Edita dati" si può spostare, ruotare e in generale
manipolare qualunque siglatura o testo associato agli oggetti P&ID.
Lo stesso comando contiene l'opzione "Nascondi" che esegue l'azione
opposta a quella appena descritta.
4. Dare un nome al nuovo progetto, per non creare conflitti sulla rete
digitare il vecchio nome con il suffisso 01 (es: “TUTORIAL01”).
Occorre ora curarsi delle conseguenze sul disegno P&ID dovute alle
varianti eseguite sulle sigle di linea e sulle sigle dei componenti.