Endocrino 2
Endocrino 2
Endocrino 2
SISTEMA ENDOCRINO
-costituito da ghiandole o cellule ghiandolari che elaborano ed immettono in circolo ormoni che possono avere
azione paracrina (agiscono su cellule bersaglio) o autocrina (agendo sulle cellule che li hanno prodotti);
- la specificità ormonale si basa sulla specificità dei recettori che possono trovarsi sulla superficie della cellula o
all’interno di questa; il legame di un ormone al proprio recettore dipende dalla concentrazione plasmatica
dell’ormone, dal numero di molecole recettoriali contenute nelle cellule bersaglio e dalla loro affinità per l’ormone.
-funzioni -> controllo dell’assunzione e del metabolismo delle sostanze energetiche
-> controllo della differenziazione e della proliferazione cellulare
-> regolazione dell’accrescimento corporeo
-> controllo del volume e della composizione dei liquidi corporei
-> controllo delle risposte dell’organismo a diverse situazioni ambientali
-> controllo dell’attività riproduttiva
- classificazione
➢ ORMONI AMINOACIDICI: triiodiotironina e tiroxina (tiroide), adrenalina e noradrenalina (midollare
surrene)
- sintesi: derivano dalla tirosina; gli ormoni tiroidei prevedono reazioni di iodurazione dei residui di tirosina e
tireoglobulina con condensazione e poi idrolisi mentre l’adrenalina e noradrenalina derivano da una serie di
reazioni che, partendo dalla tirosina, portano alla formazione di intermedi come DOPA e dopamina.
- trasporto: nel sangue si trovano in forma disciolta
IPOTALAMO
- produce una serie di ormoni che, tramite il circolo portale ipotalamo-ipofisario, raggiungono l’ipofisi
- si possono distinguere
➢ Ormoni ipotalamici che agiscono sull’adenoipofisi
-sono peptidi che vengono sintetizzati a partire da un proormone e sono secreti in modo pulsatile
-agiscono sull’ipofisi anteriore stimolando (releasing factor RH) o inibendo (inhibiting factor IH) l’attività
1. Ormone liberante l’ormone tirotropo TRH
- stimola la sintesi e la secrezione dell’ormone tireotropo e della prolattina (detto PRF prolattina RF)
2. Ormone liberante l’ormone adrenocorticotropo CRH
- agisce sulle cell corticotrope e stimola la secrezione dell’ormone adrenocorticotropo
- riduce la sintesi e la secrezione dell’ormone liberante le gonadotropine ipofisarie
- stimola l’attività del sistema nervoso ortosimpatico-> aumento pressione arteriosa
3. Ormone liberante le gonadotropine GnRH
- agisce sulle cell gonadotrope e stimola la secrezione delle gonadotropine, soprattutto ormone
luteinizzante (per questo è anche detto LHRH)
4. Ormone liberante l’ormone somatotropo e somatotropina
- GHRH agisce sulle cell somatotrope con sintesi e secrezione dell’ormone somatotropo
- somatostatina inibisce -> sintesi e secrezione ormone somatotropo
-> secrezione ipofisaria di prolattina, ormone tireotropo e corticotropo
-> secrezione da parte del pancreas endocrino di insulina e glucagone
-> secrezione di ormoni gastrointestinali come gastrina e secretina
5. Fattore inibente la prolattina
- PIF è rappresentato dalla dopamina che agisce sulle cell mammotrope inibendo la sintesi di prolattina
- PRF è rappresentato invece da TRH che ne stimola la produzione
5. Prolattina PRL
- concentrazione: uomo <15-20 μg/l donna <20-25 μg/l (inizio fase follicolare)
- emivita plasmatica: 30 minuti; andamento pulsatile e aumenta durante il sonno
- sintesi: cellule mammotrope ipofisarie
-stimolata: -> PRF che corrisponde a TRH
- inibita da:-> PIF che corrisponde alla dopamina
-> prolattina (feedback negativo)
- sintesi aumenta durante la gravidanza con l’aumento di estrogeni prodotti dalla placenta; dopo il parto, la
secrezione si riduce del 50% nella prima sett in assenza di allattamento. In caso di allattamento invece, la sintesi
e secrezione vengono stimolate in via riflessa dal succhiamento del capezzolo (impulsi nervosi afferenti
inibiscono la liberazione di dopamina)
- meccanismo d’azione: attivazione tirosinachinasi
- funzione:
• Sviluppo delle ghiandole mammarie
- mammogenesi inizia verso il 2 mese di gravidanza e contribuiscono GH, cortisolo, ormoni tiroidei e
prolattina che favorisce l’espressione di recettori per estrogeni e stimola la sintesi di lipidi
- durante gravidanza-> accrescimento dei dotti, formazione di nuovi lobuli e alveoli e le cellule
sostituiscono il tessuto connettivo e acquisiscono capacità secretoria
• Produzione del latte
- inizia verso il 5 mese di gravidanza ma avviene solo dopo il parto (cessa prod placentare di ormoni..)
- dopo parto-> secreto colostro con più proteine, meno lattosio, no grassi, IgA, macrofagi, linfociti
- prolattina induce la trascrizione di geni che codificano la sintesi di caseina e proteine del latte
• Inibisce sintesi e secrezione di GnRH (a dosi elevate)
• Vasocostrizione coronarica
ORMONI DELL’IPOFISI POSTERIORE
1. Ormone antidiuretico ADH
- prodotto dai neuroni magnocellulari soprattutto nel nucleo sopraottico ->tramite assoni arriva alla neuroipofisi
- emivita: 20 min
- sintesi: dipende da -> osmolarità: osmorecettori ipotalamici percepiscono variazioni dell’osmolarità
variazioni di 1-2% dell’osmolarità causano modifiche consistenti secr ADH
285-287 mOsm/l valore normale di osmolarità
280 mOsm/l valore soglia per la secrezione di ADH
290 mOsm/l sensazione di sete
-> volume ematico: riduzione del volume ematico causa un aumento nella secrezione di ADH
- Recettori atriali, attivi quando aumenta il volume ematico, tramite fibre aff
vagali, inibiscono la scarica dei neuroni del nucleo sopraottico; sono
influenzati dai fattori che causano una variazione del vol di sangue
contenuto nella zona toracica (clinostatismo e freddo-> ipervolemia toracica)
- Barocettori aortici e carotidei: stimolati dalla deformazione mecc delle
pareti delle arterie e, in caso di aumento di volume, tramite fibre aff del vago
e glossofaringeo inibiscono la secrezione di ADH
- Apparato iuxtaglomerulare: in caso di ipovolemia stimola la sintesi di renina
che stimola angiotensina II che induce la secrezione di ADH
! in cond condizioni normali: osmolarità ha un effetto maggiore sul controllo della secrezione di ADH ma
in cond di emergenza (emorragia severa, carenza di sodio) si ha aumento di ADH anche a scapito della
riduzione dell’osmolarità
! la secrezione di ADH dipende anche da altri fattor
- stimolata: stress emotivi, ipossia, dolore, citochine, nicotina e farmaci
- inibita da: ormoni glucocorticoidi, tiroidei, peptide natriuretico atriale, etanolo
- meccanismo d’azione: lega recettori V2 presenti a liv dei dotti distali e collettori renali e attiva via cAMP-PKA
-> fosforilazione e apertura canali per l’acqua presenti sui dotti renali
Lega recettori V1a presenti su cell muscolari lisce dei vasi di resistenza sistemici-attiva PLC
- funzioni:
• Riassorbimento facoltativo di acqua dai dotti distali e collettori del rene
- questo permette il controllo del volume e dell’osmolarità dei liquidi corporei
- in assenza di ADH la parete dei dotti distali e collettori è impermeabile all’acqua-> urina abbondante
- ADH quindi rende la parete permeabile e permette il riassorbimento per gradiente osmotico; grazie a
questo il liquido diventa isotonico durante il passaggio lungo i dotti distali e poi, durante il passaggio
lungo i dotti collettori che si approfondano nella midolare (dove è alta l’osmolarità dell’ambiente
interstiziale), il liquido diventa ipertonico-> rene elimina volumi ridotti di urina
• Genesi del tono vasomotore
- quando sono presenti dosi elevate di ADH
- serve probabilmente per contrastare la caduta della pressione arteriosa in caso di emorragia
2. Ossitocina
- prodotta principalmente dai neuroni del nucleo paraventricolare
- emivita: 4 min cervice uterina travaglio del parto
- sintesi stimolata-> stimolazione di meccanocettori di vagina (permesso da progesterone)
Capezzolo durante allattamento
-> impulsi visivi e acustici → vista del neonato o udirne il pianto
Inibita da -> stimoli da stati emotivi e dal dolore-> secrezione catecolamine -> endorfine
- funzioni
• Effetti sul miometrio: contrazioni della muscolatura uterina durante il parto
- può essere usata clinicamente per indurre il travaglio, facilita il parto ma non è essenziale.
- la contrazione uterina post parto è essenziale per evitare un’emorragia successiva al distacco placenta
• Effetti sulle gh mammarie: contrazione delle cell mioepiteliali che circondano gli alveoli
- permette la spremitura del late nei dotti galattofori
TIROIDE
- organo di 20g con due lobi aderenti alla parte superiore della trachea collegati dall’istmo
- ogni lobo è irrorato da arteria tiroidea superiore e inferiore-> flusso ematico molto elevato 500ml/min/100g
- innervata dal sistema nervoso autonomo
- lobi sono costituiti da follicoli tiroidei, la cui parete è formata da cell follicolari o tireociti che delimitano una cavità
centrale che contiene la colloide
-> colloide formata da tireoglobulina, una glicoproteina prodotta da cell follicolari che permette
l’immagazzinamento nella ghiandola di ormoni tiroidei
-> cellule follicolari e contenuto di colloide variano in relazione al grado di attività funzionale
- a risposo: tireociti appiattiti e colloide abbondante
- elevata attività: tireociti cubici o cilindrici con pseudopodi che inglobano e assorbono la colloide
- produce diversi ormoni triiodiotironina T3, tiroxina T4 e calcitonina che è prodotta da cell parafollicolari (cell C)
ORMONI TIROIDEI T3 e T4
- sintesi: iodio viene captato dal sangue sotto forma di ione ioduro grazie alla presenza di trasportatori
Ione ioduro viene ossidato a iodio e utilizzato per iodazione della tireoglobulina tramite perossidasi tiroidea
Iodurazione avviene in posizione 3 di un residuo di tirosina della tireoglobulina-> monoiodiotirosina MIT
Aggiunta di un secondo iodio in pos 5 della stessa molecola di tireoglobulina -> diiodiotirosina DIT
Condensazione di -> MIT + DIT -> triiodiotirosina T3
-> DIT + DIT -> tiroxina T4
! a seconda della disponibilità di iodio cambia rapporto-> se è scarso aumenta rapporto MIT e DIT-> + T3
Tireociti emettono pseudopodi e inglobano goccioline di colloide che si fondono con i lisosomi
Nei lisosomi ci sono preoteasi che idrolizzano la tireoglobulina
Liberazione nel sangue dei capillari perifollicolari di T3 e T4, mentre MIT e DIT vengono deioiodati
- regolazione della sintesi e secrezione
- stimolata: -> TSH ipofisario che dipende da TRH ipotalamico (entrambi inibiti a feedback negativo)
-> adrenalina e VIP stimolano attività della ghiandola
-> esposizione al freddo nel neonato
- inibita da: -> tireoglobulina può esercitare un effetto inibitorio sul legame TSH ai suoi recettori
-> acetilcolina aumenta cGMP causando inibizione
- concentrazione di iodio: a seconda della disponibilità di ioduro, la tiroide può modificare la sua attività;
• aumento della conc intratiroidea sopra un valore critico determina inibizione della captazione e
della sintesi ormonale (effetto Wolff-Chainkoff);
• in caso di scarsa disponibilità, la captazione diventa più efficiente, viene sintetizzato più T3 …
- trasporto: 80-90% degli ormoni tiroidei presenti nel sangue è T4 che viene poi deiodato da deiodasi tess specifiche
-> quasi completamente legati a proteine plasmatiche prodotte dal fegato
❖ globulina legante la tiroxina TBG: elevata affinità per ormoni tiroidei, trasporta quota maggiore
❖ prealbumina legante la tiroxina: trasporta 15% di T4
❖ albumina: bassa affinità ma alta concentrazione plasmatica, trasporta 10% di T4 e 30% di T3
-> conc legate a proteine T3 1,2 - 3,4 nmol/l T4 50 - 140 nmol/l
Concentrazioni libere fT3 3 – 8 pmol/l fT4 11,5 - 21,5 pmol/l
- metabolismo:
- tiroxina viene deiodata da deiodasi specifiche in diversi tessuti (fegato, rene, musc scheletrico, cervello)
- deiodasi specifica la trasforma in T3 oppure in iT3 che è biologicamente inattiva
- la trasformazione di T4 in T3 è fondamentale ed è ridotta in cond di digiuno, gravidanza, disf renali o epatiche
- T3 può essere deiodata ed eliminata con urina oppure T4 (meno T3) possono essere coniugati con acidio
glucoronico e acido solforico nel fegato ed eliminati con la bile
- meccanismo d’azione: agiscono sulla maggior parte delle cellule dell’organismo ad eccezione SNC
Ormoni tiroidei entrano nelle cellule bersaglio, probabilmente tramite un trasportatore non ancora conosciuto e
vanno a modificare l’espressione genica e quindi il corredo proteico della cellula bersaglio;
i siti di legame si trovano a livello nucleare, nei ribosomi, nei mitocondri, nella membrana plasmatica
- funzioni:
• sviluppo del sistema nervoso centrale durante vita intrauterina e periodo neonatale
- ormoni tiroidei, agendo sull’espressione genica, stimolano la replicazione e differenziamento neuronale,
stimolano la crescita dei corpi cellulari, i processi di mielinizzazione delle fibre nervose, la formazione dei
dendriti e la sinaptogenesi
- in caso di assenza durante la vita fetale o primo periodo di vita intrauterino -> cretinismo; può essere
prevenuto con somministrazione di ormoni nei primi mesi postnatali
- hanno un’azione anche nel SNC dell’adulto: aumentano attenzione, rapidità dei processi mentali, capacità
di apprendimento, memoria e sono importanti anche per la normalità del tono affettivo del soggetto.
• accrescimento e sviluppo corporeo
- indispensabili per un normale accrescimento corporeo anche grazie alla loro capacità di stimolare
espressione del gene dell’ormone somatotropo
- durante vita intrauterina: maturazione dei centri di crescita ossea
- dopo la nascita: favoriscono la maturazione e attività dei condrociti della cartilagine di accrescimento,
stimolano ossificazione endocondrale
partecipano a processi di rimodellamento attivando gli osteoblasti
fondamentali per corretto sviluppo della dentizione
- favoriscono anche maturazione di vari organi come fegato, cuore, rene e muscoli scheletrici
- condizionano la normale crescita dell’epidermide e degli annessi cutanei
- in caso di assenza: ipotiroidismo congenito causa nanismo disarmonico
• effetto calorigeno
-controllano la velocità della fosforilazione ossidativa-> quindi del consumo di O2 e produzione del calore
- effetto calorigeno si esplica sulla maggior parte di organi e tessuti tranne cervello, gonadi, milza e org linf
- effetto calorigeno è dovuto dalla stimolazione della pompa Na/K- ATPasi da parte degli ormoni tiroidei; un
aumento della sua attività determina aumento della produzione di calore e maggior disponibilità di ADP con
quindi un ulteriore aumento della velocità dei processi di fosforilazione ossidativa
• metabolismo delle sostanze energetiche
- ormoni tiroidei favoriscono assorbimento intestinale di glucosio, suo ingresso nelle cellule, processi di
glicolisi e glicogenolisi
- favoriscono la mobilizzazione dei lipidi dal tessuto adiposo e ossidazione degli acidi grassi
- riducono tasso plasmatico di colesterolo favorendo escrezione biliare
- ipersecrezione di ormoni tiroidei esalta il catabolismo proteico con conseguente dimagrimento
• effetti su apparato cardiovascolare
- aumento freq cardiaca, contrazione miocardica, gittata cardiaca
- vasodilatazione periferica con diminuzione della pressione e aumento metabolismo tissutale
• effetti su apparato respiratorio
- aumento frequenza respiratoria, ventilazione polmonare e delle risposte respiratorie a ipossia e ipercapnia
- stimola la produzione di eritropoietina da parte del rene
• effetti su apparato riproduttivo
- regolarità del ciclo ovarico
- normale mantenimento della gravidanza e, dopo il parto, produzione di latte
- differenziazione delle cell di Sertoli del testicolo e favoriscono spermatogenesi
• effetti su apparato gastroenterico
- aumento appetito
- stimolano attività secretoria e motoria
- conversione del carotene in vitamina A
GHIANDOLE SURRENALI
- si trovano a livello del polo superiore dei reni, pesano 8g
- irrorate da arteria surrenale superiore, media e inferiore: capillari percorrono la corteccia surrenale in senso radiale
e continuano in sinusoidi della zona midollare a costituire una sorta di circolo portale intrasurrenalico
- costituite da -> parte corticale: derivazione mesodermica, rappresenta 90% del peso totale
suddivisa in -> zona glomerulare: produce mineralcorticoidi
-> zona fascicolata: produce glucocorticoidi e ormoni sessuali
-> zona reticolata: produce ormoni sessuali
-> parte midollare: derivazione neuroectodermica
considerata come ganglio del sistema nervoso ortosimpatico
composta da cellule cromaffini che sintetizzano adrenalina e noradrenalina
1. Glucocorticoidi
- cortisolo e corticosterone -> fondamentali in situazioni stressanti per agire in maniera adeguata
- la secrezione presenta un ritmo circadiano con 7-13 scariche secretive con picco prima del risveglio
- regolazione:- stimolata: -> ACTH ipofisario (questo viene inibito dai glucocorticoidi)
-> condizioni stressanti, digiuno, interventi chirurgici, esercizio fisico (aumenta ACTH)
- funzione:
• effetti durante la vita fetale
-maturazione del SNC, della cute, della mucosa intestinale e aumentano la sintesi del tensioattivo polmonare
• metabolismo delle sostanze energetiche e ruolo nel digiuno
- favoriscono catabolismo proteico, gluconeogenesi, lipolisi e chetogenesi
- antagonizzano l’effetto periferico dell’insulina
- importanti per mantenere l’omeostasi metabolica in condizioni normali e in condizioni di ridotta glicemia
-> in cond di normale apporto alimentari, la glicemia varia da 80-120 mg/dl durante la giornata
-> SNC non riesce a sopportare valori di glicemia <50 mg/dl e nel digiuno si verificano degli adattamenti
metabolici che permettono di mantenere valori di glicemia adeguati e di produrre metaboliti utilizzabili
come fonte energetica alternativa al cervello
-> nei primi giorni di digiuno: aumento sintesi glucosio a partire da precursori proteici favorito
dall’inibizione della secrezione di insulina e dagli ormoni glucocorticoidi che favoriscono il catabolismo
proteico
-> fasi avanzate del digiuno: gluconeogenesi rallenta e aumenta il catabolismo lipidico, sostenuto dai
glucocorticoidi-> produzione di acidi grassi (fonte energetica) e glicerolo (gluconeogenesi); inoltre, una
quota di acetil-coA prodotta dalla β-ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri degli epatociti viene
utilizzata per la produzione di corpi chetonici che possono essere usati come fonte energetica nel
muscolo scheletrico, cuore e SNC.
• azione antinfiammatoria e sul sistema immunitario
- hanno effetto antinfiammatorio e sono usati anche in terapia-> stimolano la macrocortina che inibisce
l’attività della fosfolipasi A2 dalla quale dipende la sintesi dell’acido arachidonico, che è il precursore delle
prostaglandine, leucotrieni e trombassani
- stabilizzano la membrana dei lisosomi, impedendo la liberazione di enzimi proteolitici
- inibiscono il rilascio di istamina e geni che codificano per ciclossigenasi e nitrossidosintetasi
- causano eosinopenia e stimolano imm in circolo di neutrofili ma inibiscono il loro accumulo in sede infiam
• prevenzione del rigetto di trapianti
- inibiscono l’immunità cellulo-mediata, inibendo la presentazione degli antigeni ai linf T da parte di
monociti/macrofagi e inibiscono prod IL-1 che attiva i linfociti Thelper.
- inibiscono la liberazione delle interleuchine dei linfociti T helper e bloccano trasf monociti in macrofagi
- inibiscono indirettamente la risposta anticorpale perché i linf T non riescono ad attivare i linf B
• effetti sull’apparato cardiovascolare
- effetto inotropo positivo (aumento Na/K-ATPasi e recettori β-adrenergici)-> mantenere pressione adeguata
• antagonizzano azione di 1,25-diidrossicolecalciferolo e inibiscono la sua sintesi -> riassorb Ca intestinale
• inibiscono la sintesi di collagene e attivano il riassorbimento osseo
• aumentano flusso ematico renale e velocità di filtrazione glomerulare, riducono riass P nel tubulo renale
• accorciano fase REM del sonno, intervengono nella modulazione del tono affettivo
• riducono acuità visiva, olfattiva e gustativa.
2. Mineralcorticoidi
- aldosterone
- la sua secrezione dipende dal sistema renina-angiotensina che si attiva in condizioni di riduzione del volume
ematico, riduzione del carico di sodio a livello della macula densa e aumento dell’attività di scarica delle fibre
ortosimpatiche che innervano l’apparato iuxtamidollare; anche il potassio stimola la secrezione di aldosterone da
cellule della zona glomerulare, andando a determinare la depolarizzazione e attivando canali Ca-dipendenti
- funzioni:
• Agisce su dotti distali e collettori del rene stimolando il riassorbimento di ioni sodio e secr ioni K e H
- questo avviene grazie attivazione della pompa Na-K ATPasi sulla superfcie basolaterale delle cell tubulari
e aumento dei canali sodio che consentono la sua entrata
- siccome riassorbimento di sodio è accompagnato da riassorbimento di acqua, i mineralcorticoidi
controllano il volume dei liquidi extracellulari
- fondamentali per eliminare il potassio che viene introdotto nella dieta
• Controllo dell’equilibrio acido-base
- aumentano l’escrezione urinaria di ioni idrogeno e ioni ammonio
• Favoriscono passaggio del potassio da extra a intracell, stimolano riassorbimento intestinale del sodio e
escrezione del potassio con le feci e riducono il rapporto tra i due ioni nel sudore e nella saliva
3. Ormoni sessuali
- deidroepiandrosterone DHEA da cui derivano testosterone e estradiolo
- secrezione presenta un ritmo circadiano che dipende dalla produzione di ACTH (come glucocorticoidi)
- DHEA e DHEA-S aumenta fino età adulta e si riduce notevolmente durante la vecchiaia
• Nella donna determinano adrenarca (comparsa peli pubici e ascellari) e 1° fonte estrogeni in menopausa
• Potrebbero determinare aumento rischio cardiovasc-> vascocostr coronaria, mesenterica, renale e iliaca
ORMONI DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE
- midollare del surrene è l’unico organo in grado di produrre ed immettere in circolo apprezzabili quantità di
adrenalina che costituisce 85% delle catecolamine secrete.
- sintesi: sono sintetizzate a partire dalla tirosina che viene trasformata in DOPA-> decarbossilata a dopamina
-> da dopamina tramite dopamina β-idrossilasi si ottiene la noradrenalina
-> da noradrenalina tramite metilazione con feniletanolamina-N-metiltransferasi si ottiene adrenalina
Sono immagazzinate in granuli costituiti da 4 molecole di ormone, 1 ATP e cromogranina
Secrezione viene promossa da liberazione di acetilcolina da parte delle terminazioni pregangliari che
innervano le cellule della midollare e aumenta in situazioni di emergenza o in caso di traumi, ipotensione,
ipoglicemia, esercizio fisico intenso.
- metabolismo: piccola quota eliminata con urina, maggior parte metabolizzata rapidamente nel fegato e rene per
metilazione a opera di COMT e MAO; 45% di metadrenalina e normetadrenalina prodotte è escreto con urine.
- meccanismo d’azione: agiscono su recettori -> α suddivisi in -> α1 causano idrolisi fosfatidilinositolo e attivano PKC
-> α2 accoppiati a proteina G inibitoria
-> β suddivisi in -> β1 β2 β3 accoppiati con adenilatociclasi
Noradrenalina ha affinità per recettori α mentre noradrenalina per recettori β
Recettori sono distribuiti in maniera diversa nelle varie sedi corporee.
- funzioni:
• Effetti sul cuore
- aumentano freq cardiaca, velocità di conduzione dell’impulso ed eccitabilità-> aumento gittata cardiaca
• Effetti su vasi di resistenza
- noradrenalina-> vasocostrizione generalizzata con aumento pressione arteriosa
- adrenalina-> vasocostrizione cutanea, renale e gastroenterica
-> vasodilatazione muscolare, coronarica e epatica
• Rilassamento muscolatura liscia bronchiale, rilassamento muscolatura lisca gastrointestinale e contrazione
sfinteri, rilasciamento del muscolo detrusore della vescica con contrazione dello sfintere liscio, midriasi,
aumento della secrezione di renina, aumento produzione ormoni tiroidei e favorisce la loro conversione
tissutale.
• Effetti metabolici
- effetto iperglicemizzante (soprattutto adrenalina)-> attivano glicogenolisi e gluconeogenesi epatica e
glicogenolisi muscolare con immissione in circolo di lattato che sostiene la gluconeogenesi; stimolano la
secrezione di glucagone e inibiscono quella di insulina. L’adrenalina inibisce anche la captazione periferica di
insulina e stimola la lipolisi che sostiene gluconeogenesi.
- adrenalina determina un aumento del metabolismo basale con effetto calorigeno
• Ruolo nella reazione di attacco o fuga e nelle situazioni di emergenza
- consentono di rispondere in maniera adeguata alle condizioni di emergenza; attivazione corticale favorisce
lo stato di vigilanza, dilatazione pupillare migliora la percezione visiva, broncodilatazione aumenta la
ventilazione alveolare, incremento gittata cardiaca e vasodilatazione consentono un maggior apporto di
ossigeno ai muscoli. Inoltre si osserva l’inibizione della motilità intestinale e della minzione, aumento della
glicemia che devia il glucosio al SNC e ai muscoli
PANCREAS ENDOCRINO
- 1-2% del pancreas, produce:
-> insulina e glucagone che hanno un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo delle sostanze
energetiche e hanno effetti antitetici
-> somatostatina che inibisce la motilità gastrica, controlla i processi di digestione e assorbimento degli alimenti
-> polipeptide pancreatico
Insulina
- peptide formato da due catene A e B
- secreto quando l’apporto di sostanze nutritive è superiore alle richieste energetiche dell’organismo; ne stimola
l’utilizzazione, inibendo la mobilizzazione dei substrati endogeni e favorisce l’immagazzinamento delle sostanze in
eccesso in depositi di riserva.
- sintesi:
sintetizzata dal RER delle cell β come precursore-> preproinsulina (seq N-term, catena B, peptide connessione, A)
quando si stacca la seq segnale N-term passa nel Golgi -> proinsulina
durante il trasferimento la proinsulina viene ripiegata e si formano i ponti disolfurici
il distacco dei residui basici del peptide di connessione scinde la proinsulina in -> insulina e peptide C-> granuli
insulina in presenza di zinco polimerizza e forma cristalli occupando la posizione centrale
insulina e peptide C sono secreti insieme-> mentre l’insulina viene captata dal fegato, il peptide C non viene
captato e la sua conc plasmatica è superiore a quella dell’ormone ed è indice di attività delle cell β.
- metabolizzazione: fegato e rene
- emivita plasmatica: 3-5 min
- regolazione
-> sintesi e secrezione dipende dal tasso plasmatico del glucosio-> aumenta la trascrizione genica
-> aumenta l’esocitosi dei granuli di insulina
! aumento marcato della glicemia determina una risposta bifasica: primo picco di secrezione coinvolge le scorte
contenute nei granuli, seconda fase è più lenta e lunga con sintesi di nuova insulina
-> stimolata da: - aumento glicemia
- aminoacidi (arginina e leucina) e poco dagli acidi grassi
- acetilcolina
- stimolazione recettori β-adrenergici
- ormone somatotropo, cortisolo, estrogeni e progesterone-> aumentano il numero delle cell β
-> inibita da: - riduzione della glicemia
- adrenalina e noradrenalina (soprattutto su recettori α-adrenergici)
- somatostatina
- insulina (feedback negativo)
- meccanismo d’azione: agisce sulle cell bersaglio utilizzando il sistema delle tirosinchinasi; l’ingresso nelle cellule
avviene per diffusione facilitata con 6 trasportatori GLUT1-6.
- effetti fisiologici
• Effetti sul metabolismo glucidico
- unico ormone ipoglicemizzante che favorisce l’ingresso del glucosio nelle cellule, la sua utilizzazione tramite
glicolisi e immagazzinamento sotto forma di glicogeno o trigliceridi.
- negli epatociti ingresso è permesso da GLUT2 e insulina stimola fosforilazione del glucosio in glucosio-6-P
creando un gradiente di concentrazione che rende possibile l’entrata di glucosio; inibisce G6P fosfatasi
- nei tessuti muscolari e adiposo, insulina favorisce la traslocazione di GLUT4 da pool intracellulare inattivo
alla membrana plasmatica
- stimola la glicolisi e la glicogenosintetasi -> glicogeno è la forma di immagazzinamento del glucosio; a livello
del tessuto adiposo in parte viene trasformato in α-glicerofosfato che consente il deposito di acidi grassi
sotto forma di trigliceridi
- inibisce gli enzimi implicati nella gluconeogenesi
• Effetti sul metabolismo lipidico
- nel tessuto adiposo, muscolare ed epatico inibisce la lipolisi e favorisce la lipogenesi
- favorisce la sintesi epatica di colesterolo e riduce la sintesi di apoproteina B e immissione in circolo di VLDL
- effetto antichetogenico poiché diminuisce la produzione dei corpi chetonici
- a livello muscolare inibisce la captazione e ossidazione degli acidi grassi
• Effetti sul metabolismo proteico
- favorisce accumulo di proteine-> attiva meccanismi di trasporto che permettono la captazione di aa, sintesi
ribosomi e sintesi RNA
- inibisce catabolismo proteico
- favorisce la sintesi di macromolecole e la trascrizione di geni IGF-> importante per processi di
accrescimento
• Distribuzione ionica
- favorisce ingresso di potassio e secondariamente anche di magnesio e fosfato
• Senso di sazietà: passa nel liquor cefalorachidiano e agisce su alcune aree ipotalamiche
• Aumenta la contrattilità miocardica e la vasocostrizione coronarica
- la sua azione di coronarocostrizione potrebbe rappresentare uno dei meccanismo responsabili del picco di
incidenza postprandiale degli episodi di ischemia miocardica
• Determina vasodilatazione muscolare, renale e mesenterica
Glucagone
- peptide di 29aa, secreto a distanza dai pasti quando la glicemia si riduce
- sintesi:
preproormone-> proormone nel RE-> Golgi: glucagone + peptide correlato al glucagone GRPP + peptide C-term
secrezione avviene per esocitosi e, oltre il glucagone, si liberano i copeptidi
il 50% viene captato dal fegato e viene metabolizzato anche dal rene
- emivita: 6 min
- regolazione:
-> stimolato: -> riduzione glicemia <100mg/dl
-> amminoacidi (arginina e alanina)
-> secretagoghi gastrointestinali liberati in seguito ad ingestione di cibo
-> vago e acetilcolina
-> adrenalina e noradrenalina che agiscono su recettori α-adrenergici (eser fisico e stress->ortosimp)
-> inibito da -> aumento della glicemia
-> insulina
-> acidi grassi
-> secretina e somatostatina
- meccanismo d’azione: agisce soprattutto su epatociti attivando cAMP e PKA
- funzioni
• Effetti sul metabolismo delle sostanze energetiche
- ormone iperglicemizzante, stimola glicogenolisi, gluconeogenesi e inibisce glicogenosintesi e la glicolisi
- stimola il catabolismo epatico delle proteine e captazione da parte degli epatociti di aa
- aumenta attività degli enzimi coinvolti nel ciclo dell’urea contribuendo all’eliminazione di ammoniaca
- stimola la lipolisi a livello epatico e del tessuto adiposo, favorisce la sintesi di acetil-CoA
- inibisce la sintesi epatica di colesterolo
- aumenta la produzione di corpi chetonici che vengono utilizzati come fonte energetica da muscoli
scheletrici, miocardio e SNC.
• Aumenta secrezione biliare e inibisce la secrezione gastrica di acido cloridrico
• Stimola secrezione di calcitonina, inibisce riassorbimento renale di sodio
• Effetto inotropo positivo
CONTROLLO ORMONALE DELL’OMEOSTASI DI CALCIO E FOSFATO
Calcio
• 99% contenuto nello scheletro e piccola quantità nel plasma
• Concentrazione 8,5 – 10,5 mg/dl o 2,13 – 2,64 mmol/l
• 50% in forma ionica (attività biologica, 40% legato a proteine plasmatiche (albumina), 10% complessato anioni
• Ogni giorno sono introdotti 1000mg e ne vengono assorbiti 350mg
• Variazioni vengono compensate con aumento/riduzione del riassorbimento intestinale e renale di calcio
- calcio filtrato dal rene viene riassorbito quasi completamente: 200mg escreti con urina, 150 intestino con feci
• Fondamentale perché permette la coagulazione, genesi PdA, attività contrattile muscolare e cardiaca, processi di
esocitosi, attivazione di enzimi, divisione cellulare e processi secretivi
• Regolato da 1,25-diidrocolecalciferolo, paratormone e calcitonina; secondariamente anche glucocorticoidi,
ormone somatotropo e ormoni steroidei prodotti dalle gonadi
Fosfato
• 85% è contenuto nello scheletro e la restante si trova nei muscoli
• Concentrazione plasmatica 2,5 – 4,5 mg/dl o 0,81 – 1,45 mmol/l
• Nell’intestino viene riassorbita sempre la stessa quantità di fosfato ingerita con la dieta
• Omeostasi dello ione è basata sulle variazioni della sua escrezione urinaria:
- quota di P riassorbito varia da 70- 100% ; 100-200mg di fosfato vengono anche eliminati tramite i succhi gastrici
• Costituisce gli acidi nucleici , di composti ad elevata energia, secondi messaggeri e cofattori.
Struttura osso
- calcio e fosfato sono depositati insieme sotto forma di cristalli di idrossiapatite
- durante la fase di accrescimento corporeo prevale la formazione di tessuto osseo, mentre dopo i 40 anni di età
prevale il riassorbimento
- osteoblasti producono fibre di collagene che si dispongono nello spazio extracellulare a formare una matrice
organica, l’osteoide dentro cui si deposita il fosfato di calcio sotto forma di cristalli di idrossiapatite.
- nel processo di mineralizzazione ossea intervengono la fosfatasi alcalina, osteocalcina e osteonectina prodotte dagli
osteoblasti. Il tessuto osseo circonda le cellule che si trasformano in osteociti.
- osteociti sono responsabili della osteolisi osteocitica-> processo mediante cui si rimuovono calcio ma non fosfato
- osteoclasti (cellule giganti multinucleate) aderiscono alla superficie dell’endostio e periostio con un processo
mediato da integrine e distruggono il tessuto tramite enzimi lisosomiali, fosfatasi, collagenasi; calcio fosfato e
amminoacidi del collagene vengono liberati nei liquidi extracellulari
- i residui del riassorbimento osseo vengono rimossi dai macrofagi e il tessuto riassorbito viene reintegrato dagli
osteoblasti; in ogni osteone la fase di riassorbimento dura circa 10 gg e fase di formazione di nuovo tessuto 3 mesi
1,25-DIIDROCOLECALCIFEROLO
- si forma da 7-deidrocolesterolo cutaneo per azione dei raggi UV
- sintesi: idrossilazioni in posizione 25 a livello epatico e in posizione 1 a livello renale (1-α-idrossilasi)
- regolazione
- stimolato: -> ipocalcemia
-> ipofosfatemia
-> paratormone (questo causa anche una riduzione della fosfatemia)
- inibito da: -> ipercalcemia
-> 1,25-diidrocolecalciferolo (meccanismo feedback negativo-> favorisce idrossilazione in posizione 24
24,45-diidrocolecalciferolo che è molto meno attivo)
-> calcitonina
- trasporto: veicolato da α-globulina
- funzioni:
• Agisce sulla mucosa intestinale: aumenta sintesi prot vettrici per Ca e stimola il suo assorbimento attivo
• Agisce sul tessuto osso: favorisce osteolisi osteocitica e riassorbimento osseo-> rende compatto osso
• Agisce sul rene: aumenta riassorbimento tubulare di calcio e fosfato
! effetti dipendono dalla sua interazione con recettori nucleari che regolano la trascrizione genica
PARATORMONE
- prodotto dalle paratirodi (4, addossate alla superficie posteriore dei lobi tiroidei), indispensabili per la vita
- sintesi: preproormone -> proormone RE-> ormone nel Golgi-> immagazzinato in granuli e poi secreto
- regolazione:
-stimolata: -> ipocalcemia (max secrezione a <7mg/dl); secrezione basale invece a conc di 11mg/dl
- calcio di lega ad un recettore associato a prot G, causa attivazione della fosfolipasi C e inib
adenilatociclasi; la riduzione del cAMP inibisce l’esocitosi dei granuli e la secrezione dell’ormone
! esposizione ad elevati tassi plasmatici di calcio causa una riduzione della sintesi dell’ormone e
riduzione della proliferazione delle cellule paratidoidee
! ioni magnesio esercitano lo stesso effetto degli ioni calcio in condizione di normale concentrazione
plasmatica di magnesio; in condizioni di ipomagnesemia cronica grave però la secrezione ormonale è
inibita;
- inibito da -> 1,25-diidrocolecalciferolo
-> ipercalcemia
- funzioni
• Effetti sul tessuto osseo
- favorisce osteolisi osteocitica e riassorbimento osseo
- stimola gli osteoblasti
- inibisce la sintesi di collagene da parte degli osteoblasti
• Effetti sul rene
- riduce il riassorbimento di fosfato dal liquido del tubulo contorto prossimale
- aumenta escrezione urinaria di potassio e elimina il fosfato liberato in circolo da riass osseo-> riduce P
- aumenta il riassorbimento del calcio a liv della branca ascendente dell’ansa di Henle e tubuli contorti distali
- stimola il riassorbimento del magnesio
- attiva 1-α-idrossilasi renale e favorisce quindi la sintesi dell’1,25-diidrocolecalciferolo, promuovendo
indirettamente l’assorbimento intestinale del calcio
- effetto inibitorio sul riassorbimento di bicarbonato nel tubulo prossimale: permette eliminazione urinaria di
bicarbonato generato dal riassorbimento osseo ma riduce anche la quota di Ca complessato con gli anioni
CALCITONINA
- peptide di 32aa sintetizzato dalle cellule parafollicolari della tiroide, immagazzinato in granuli
- gene che codifica per calcitonina si trova anche nel SNC e nell’apparato cardiovascolare dove codifica per un
peptide (CGRP) che causa vasodilatazione e aumento della contrattilità miocardica
- regolazione: stimolata da ipercalcemia
- funzioni
• Ormone ipocalcemizzante
- agisce determinando aumento sintesi cAMP
- determina inibizione dei processi di riassorbimento osseo e stimolazione della deposizione ossea di fosfato
- lieve escrezione urinaria di fosfato
- inibisce la sintesi renale di 1,25-diidrocolecalciferolo
• Applicazione terapeutica nel trattamento di patologie che richiedono riduzione del riassorbimento del
tessuto osseo
• Ha attività analgesica (possibile ruolo di neurotrasmettitore o agente paracrino nel SNC)