Questo film è stato talmente inondato di critiche (motivate e non) che quasi mi fa passare la voglia di scriverci due righe.
Il film mi ha lasciato tante cose e che cose! Una tra tutte è quella strana voglia di poter vedere un bel remake italiano con protagonista un mafioso o camorrista che decide di cambiare sesso e vita (e personalità, valori, modi di fare ecc) per poi ritornare vittima proprio di quell’ambiente che aveva abbandonato.
A parte questo, Emilia…
A Real Pain mi ricorda un po’ il film di Wes Anderson “Il treno per il Darjeeling”: un viaggio in compagnia di alcuni parenti per affrontare il dolore di una perdita e provare in qualche modo a superarlo. Bello, non dura più del dovuto e fa prendere a male il giusto.
Kieran Culkin oscar contender meritatissimo, il mio voto va a lui.
A volte, un buon concept non è sufficiente a sorreggere un intero film.
Don’t move è un thriller che prova a compensare questa mancanza con scelte narrative abbastanza scontate e poco convincenti inserite più per necessità che per reale coerenza. I cliché del genere si susseguono uno dopo l’altro: se c’è una decisione sbagliata da fare i personaggi la faranno, tutti i potenziali aiuti rivolti alla protagonista falliscono miserabilmente e non si contano i salvataggi in extremis per poter spingere…
Juror #2 è un ottimo courtroom drama, sorretto da un dilemma morale che forse non ha una vera e propria soluzione. Il colpo di scene alla base di tutto è forse la parte più debole della pellicola ma considerando che Clint Eastwood ha diretto questo film a 93 anni, se mi chiede di aggrapparmi anche solo un poco in più del normale al mio senso di sospensione dell'incredulità mi va più che bene.
