Sempre apprezzabile la dedizione di questi due autori ai vari sottogeneri di fantascienza e weird, declinati in chiave indie, mumblecore e arthouse – ossia una corrente abbastanza in voga durante gli anni Dieci, sempre più rara nel corso degli anni Venti. Infatti questo è un film pandemico, girato a cavallo tra i due decenni da amici-cineasti chiusi in un piccolo set domestico.
Si traduce in una storia che racconta la città, Los Angeles, attraverso uno scorcio di geografia in larga…