Mezza stella solo per le scenografie e i costumi. Il resto è fare un totale scempio del romanzo di Tomasi di Lampedusa!
Se Netflix vuole mostrare un prodotto femminista all'estero lasciasse stare un capolavoro come Il Gattopardo che tratta di tematiche ancora attuali, che ahimè il regista ha deciso di non voler comprendere e trattare.
E comunque storicamente una donna come Concetta non avrebbe mai potuto essere indipendente, quindi è una cosa assurda.
Ci sarebbe molto da dire, ma dirò…

È un film gotico per eccellenza, ma non si rivela del tutto un gotico. Tuttavia è stato realizzato con gli strumenti giusti. I costumi sono bellissimi, le scenografie, gli effetti speciali, il trucco, alcuni dialoghi, i primi piani, il pallore vittoriano, i jumpscare ... Tuttavia, nello stile del regista è presente la passione per l'analisi del patologico, dell'ossessivo e dunque il film scava nel rapporto tra la protagonista e il vampiro Nosferatu, un rapporto costituito da un qualcosa di rituale…

Questo è un film che ha un preciso intento satirico e non ha l'obiettivo di raccontare la verità dei fatti così come li conosciamo. Tutti i personaggi sono grotteschi, sono caricature, i dialoghi spesso suscitano il riso pur trattandosi di un contesto in cui le azioni sono serie e soprattutto superano l'illegalità. Matteo (trovato e arrestato in quegli stessi abiti) è come quella reliquia che custodisce dalle mani del padre, come quell'efebo antico del museo. Di certo non racconta dinamiche…

Arturo rappresenta l'innocenza di fronte al male che lo circonda. Pur vivendo in un luogo disperso, sul mare, in baracche fatiscenti, in cumuli di immondizia e di sporcizia, Arturo conserva la propria innocenza di bambino (anche se non è un bambino, ma un giovane uomo che non parla). Pur essendo circondato da povertà, miseria e prostituzione, lui vive in modo spensierato insieme ai bambini, alle pecore e al mare. Fondamentali sono le due prostitute che lo hanno trovato e cresciuto,…