Conference Presentations by Elena Santagata
È vietata la riproduzione, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia. Per la legge it... more È vietata la riproduzione, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l'autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l'acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Finito di stampare nel novembre 2024 da Services4Media s.r.l.-Bari per conto di Pagina soc. coop.
Figure della temporalità. Campo culturale, stile e forma nella poesia italiana degli anni Sessanta, 2024
Blok e Esenin, due itinerari poetici tra miraggi, ebbrezza e romanze zigane Pomeriggio libero Il ... more Blok e Esenin, due itinerari poetici tra miraggi, ebbrezza e romanze zigane Pomeriggio libero Il seminario è rivolto a un gruppo di dottorandi segnalati dai coordinatori delle
Eugenio Montale: simbolismo e realtà, 2019
Ai presenti sarà rilasciato Attestato di Partecipazione
Convegno sull'"Opera in versi" di Eugenio Montale a quarant'anni dalla morte. Il convegno si terr... more Convegno sull'"Opera in versi" di Eugenio Montale a quarant'anni dalla morte. Il convegno si terrà sia in presenza (Aula Baratto, Ca' Foscari) sia online (https://unive.zoom.us/j/9700229386).
Il convegno "«Con ingegno e dottrina». Ricerca ecdotica e indagine manoscritta" si propone di ana... more Il convegno "«Con ingegno e dottrina». Ricerca ecdotica e indagine manoscritta" si propone di analizzare alcune esperienze selezionate nell’ambito della filologia e letteratura italiana e romanza riguardanti a vario titolo edizioni critiche e/o commentate di testi letterari. Come afferma Giorgio Pasquali in "Filologia e storia" (1920), «caratteristica del lavoro scientifico è lo scegliere» e proprio questo è il "fil rouge" che si intende seguire e dipanare attraverso il presente convegno. L’atto di scegliere nell’approntare un’edizione critica o un commento permette l’espressione non solo del testo e dell’autore presi in considerazione, ma anche del punto di vista unico e particolare dello studioso. Attraverso la definizione di alcuni lavori specifici su testi letterari dal Medioevo all’età contemporanea e tramite la narrazione dei processi di studio e scelta, l’intento è di presentare un ampio ventaglio di esperienze individuali nell’approntare un’edizione critica o commentata di un’opera letteraria. Il convegno adotta un carattere seminariale e si rivolge principalmente – seppur non esclusivamente – a giovani studiosi e ricercatori, ma anche a dottorandi e studenti.
Papers by Elena Santagata
Chroniques italiennes web 46 (1/2024), 2024
Le Pìstole di Luca Pulci, dedicate a Lorenzo de’ Medici, databili tra il 1466 e il ’67, sono dici... more Le Pìstole di Luca Pulci, dedicate a Lorenzo de’ Medici, databili tra il 1466 e il ’67, sono diciotto epistole metriche in terzine dantesche, “inviate” da famosi amanti dell’antichità all’oggetto del loro amore. Il saggio riunisce alcune osservazioni sulla genesi e sul commento alle Pìstole attraverso i testi della tradizione classica e moderna.
«EL DOLCE TEMPO ANCOR TUTTI C’INVITA». Per Tiziano Zanato
Leopardi, nello Zibaldone, riflette con attenzione sui lemmi da lui definiti «poeticissimi», in g... more Leopardi, nello Zibaldone, riflette con attenzione sui lemmi da lui definiti «poeticissimi», in grado di suggerire idee «senza limiti», «vaste», «indefinite», «confuse», «non determinabili», ma anche «vaghe», «incomplete», «indistinte», spesso da mettersi in relazione con i concetti di «copia, grandezza, lunghezza, altezza, vastità» (Zib. 1825). Tra queste parole, rientra anche l’avverbio forse, definito come «sommamente poetico» e la cui rilevanza non è sfuggita all’attenzione dei critici2. Forse svolge un ruolo fondamentale nell’economia di molti testi, ricorrendo 21 volte nell’edizione dei Canti del 1835, con accezioni diverse a seconda del contesto e rivelandosi un avverbio dalle molteplici sfumature. È inoltre interessante che in rete circoli, su numerosi siti internet, una frase solitamente attribuita a Leopardi: «Il “forse” è la parola più bella del vocabolario italiano. Perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito»
«NUOVI ARGOMENTI» 1953-1980. Critica, letteratura e società Atti del Convegno di Studi – Pisa 26-28 ottobre 2022, 2024
Miti e mitologie tra creazione e interpretazione, 2021
I volumi di questa collana sono sottoposti a un sistema di double blind referee
«Studi Novecenteschi»,, 2023
Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open... more Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open access. For author's personal use only. Any copy or publication in open access is forbidden.
Oblio, 2022
Questo studio si propone di ripercorrere, tramite l'analisi e l'esegesi di alcuni testi poetici, ... more Questo studio si propone di ripercorrere, tramite l'analisi e l'esegesi di alcuni testi poetici, la linea poetica tracciata da Edoardo Sanguineti nel saggio Da Gozzano a Montale. La "linea crepuscolare" sembra affondare le proprie radici nella produzione poetica di Vittorio Betteloni, che è stato probabilmente fonte di ispirazione per Guido Gozzano e altri poeti primonovecenteschi. I temi e lo stile betteloniani sono infatti apparentemente presenti in molte poesie primonovecentesche che rielaborano in maniera assai simile uno stesso motivo. L'aura di Betteloni sembra infine giungere, tramite la mediazione di Gozzano e dei crepuscolari, fino alla poesia di Eugenio Montale. This study aims to investigate, through the analysis and exegesis of some poetic texts, the imaginary poetic line traced by Edoardo Sanguineti in his essay Da Gozzano a Montale. The "linea crepuscolare" is inspired by Vittorio Betteloni's poetry, which has been probably a source of inspiration for Guido Gozzano and other early twentieth-century poets. The themes and style of Betteloni seem to be present in many early twentiethcentury poems that rework the same motif in a very similar way. Betteloni's aura seems to reach up to the poetry of Eugenio Montale, through the mediation of Gozzano and the crepuscular poets.
Luziana, 2022
Caro prof Bucciol Le mando un elenco di poesie che mi sembrano significative riguardo al cammino ... more Caro prof Bucciol Le mando un elenco di poesie che mi sembrano significative riguardo al cammino fatto. Scriva se ho esagerato nella quantità. Ma lei è ampiamente autorizzato a sceglierne anche nella mia scelta e correggere. Dall'editore le ho fatto spedire i tre volumi delle poesie complete e Per il battesimo che è posteriore. I due volumetti di poesia drammatica (Libro di Ipazia e Rosales) 1 li ho lasciati, almeno per ora, a parte. In ogni caso potrebbero essere richiesti alla Riz. La barca (1935) L'immensità dell'attimo p. 31 Natura p. 34
Studi e problemi di critica testuale, 2020
Studi e problemi di critica testuale, 2021
Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open... more Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open access. For author's personal use only. Any copy or publication in open access is forbidden.
Autografo, 2020
Le due lettere di Eugenio Montale qui pubblicate provengono dall'archivio «Carte del Contemporane... more Le due lettere di Eugenio Montale qui pubblicate provengono dall'archivio «Carte del Contemporaneo» al CISVe (Centro interuniversitario di studi veneti) di Venezia, fondato nel 2006 da Francesco Bruni e dalla attuale responsabile Silvana Tamiozzo Goldmann. Le lettere si trovano in un piccolo ma interessantissimo fondo, donato da Bianca Tarozzi (1941), nota poetessa, saggista e traduttrice di Emily Dickinson, Elizabeth Bishop e altri autori anglo-americani. La piccola cartella nella quale sono contenute le due brevi lettere montaliane era stata ceduta alla Tarozzi da una figura di rilievo nell'ambiente intellettuale veneziano e internazionale: il germanista, musicologo e traduttore Gio Batta Bucciol, in passato docente presso l'Università di Tubinga, oggi residente a Venezia e un tempo collega della Tarozzi all'Università di Verona. La cartella contiene alcune lettere manoscritte indirizzate a Bucciol da parte di poeti, scrittori e intellettuali. Bucciol stesso, in un foglio di dimensione A4, fornisce una sommaria descrizione dei carteggi: ci sono due lettere di Margherita Guidacci-la prima, dattiloscritta, datata 26/12/1986, la seconda, manoscritta, datata 29/11/1986-il cui argomento principale riguarda il progetto, poi non andato in porto, di tradurre in tedesco alcune poesie della Guidacci stessa; c'è inoltre una lettera, manoscritta, di Mario Luzi, datata 4/11/1986, il cui tema principale è la traduzione tedesca di alcune poesie scelte da Luzi; c'è poi un breve biglietto, manoscritto, di Fulvio Tomizza, datato 20/02/1980, in cui lo scrittore ringrazia Bucciol per l'ospitalità ricevuta durante la propria permanenza a Tubinga, durante la quale si era documentato sul vescovo Vergerio, che sarebbe diventato protagonista del suo romanzo Il male viene dal Nord (1984). Inoltre, la piccola cartella del «Fondo Tarozzi» contiene alcuni appunti manoscritti sul «romance hispanico» di Gerhard Rohlfs, filologo romanzo di fama internazionale e docente presso l'Università di Tubinga (1926) e presso l'Università di Monaco (1938), della lunghezza complessiva di 14 pagine. Proprio a Rohlfs, Gio Bucciol, con l'aiuto di altri colleghi, ha voluto dedicare una miscellanea di studi in due volumi. Le due lettere di
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Conference Presentations by Elena Santagata
Papers by Elena Santagata
militare. Gli scacchi sono forse il più antico e intelligente gioco di simulazione. La leggenda attribuisce la nascita degli scacchi ad una vicenda molto più raffinata e assai meno rozza, nondimeno in qualche misura accostabile, a quella che stabilì, secondo il racconto di Livio, l’esito della rivalità tra Albalonga e Roma. Una potenziale guerra, nel caso del duello tra Orazi e Curiazi, viene risolta per mezzo di un confronto individuale. Nel caso degli scacchi, la sfida allegorica e del tutto astratta – separata dai clamori del campo di lotta – offre al re indù, affranto per la morte del figlio in battaglia, la spiegazione ‘teorica’ della ineluttabilità delle perdite anche quando si vince la guerra. Una consolazione, in realtà, ambigua.
Possiamo dunque parlare di una forma di ‘sublime del comico’, un vero e proprio shock tra aulico e prosaico che dà luogo a una raccolta ricca di contraddizioni e di novità: una ‘svolta’ nella produzione montaliana, interpretabile da diverse prospettive e soggetta a molteplici interpretazioni.
Il tema dell’altro da sé nel Rinascimento può essere interpretato secondo numerose chiavi di lettura: scopo del panel è quello di indagare l’alterità geografica, con le sue inevitabili conseguenze, possibilmente da nuove prospettive e con diversi strumenti di indagine che privilegino il profilo della sua rappresentazione letteraria. Oggetto di analisi potranno essere non solo la descrizione dell’Impero Ottomano, la cui presenza ai confini dell’Europa era fonte di panico politico e disorientamento morale, ma anche le influenze afroasiatiche, che potrebbero avere avuto un ruolo sensibile sulla cultura europea e che sono state oggetto di riflessione in tempi recenti (Il chiaro e lo scuro. Gli Africani nell’Europa del Rinascimento tra realtà e rappresentazione, a cura di G. Salvatore, Lecce, Argo, 2021). L’alterità geografica porta a un inevitabile scontro con il sistema di valori del cattolicesimo cinquecentesco e con l’ideologia colonialista e espansionistica occidentale, percepita di volta in volta come Conquista del Nuovo Mondo, come crociata contro gli infedeli, come repressione dell’eresia, così che spesso il nemico “interno” (l’eretico) coincide con il nemico esterno (l’infedele musulmano da convertire o il selvaggio da civilizzare). Sembra mancare quasi del tutto, d’altro canto, una rappresentazione rinascimentale positiva dell’altro da sé, visto come possibilità di crescita culturale o sociale e come fonte generatrice di curiosità e di apertura, un aspetto che meriterebbe di essere messo in luce tramite lo studio di testi ancora scarsamente analizzati.
Saranno accolti interventi che prendano in esame testi in prosa e in versi, nonché
incursioni nell’ambito teatrale, e che privilegino un approccio diretto al testo e al
contesto storico-sociale. Si prega di inviare le proposte, entro il 19 maggio, insieme a un
breve profilo biobibliografico, via mail a elena.santagata@uniba.it e
elisa.tinelli@uniba.it (e in copia all’indirizzo della segreteria organizzativa del
Congresso: congressoadi2024@gmail.com) indicando nell’oggetto del messaggio “Panel
Atena altra Atena nera”, e allegando un file in formato Word o PDF, intitolato con il nome
del proponente e il titolo dell’intervento proposto.
XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti
Venerdì 15 settembre
Università Suor Orsola Benincasa, Dipartimento di Scienze Umanistiche
via S. Caterina da Siena, 37
Aula Beta, ore 14.30-17.30
Coordinatori: LUCA LOMBARDO, LORENZO NEGRO, ANNA RINALDIN, ELENA SANTAGATA, TIZIANO ZANATO
Oggi sempre di più le discipline umanistiche si stanno aprendo alle tematiche europee più attuali: tra queste, l’esigenza di generare un terzo spazio a partire dalle diverse prospettive interdisciplinari tramite le quali l’ambiente può essere indagato e modificato, con interventi mirati sul territorio che prevedano la sinergia tra conoscenze scientifiche e letterarie. Il progetto Sguardi diversi, promosso da Horizon Seeds in collaborazione con l’Università di Bari, ha come scopo la teorizzazione del thirdspace e della sua attualizzazione sul territorio, in particolare a livello regionale. Il progetto coinvolge numerosi settori, con obbiettivi differenti ma, al contempo, vincolati a un fine comune: da un lato, il terzo spazio è teorizzato da un punto di vista urbanistico come luogo di incontro e rivitalizzazione delle aree metropolitane fragili, con particolare attenzione alle modifiche ecosotenibili, dall’altro coinvolge settori ingegneristici e informatici – anche ibridi, come le digital humanities – impegnati nell’elaborazione di app e strategie per la rigenerazione urbana ecosystem-based, intervenendo sulla relational agency e implementando i livelli di place attachment e place identity.