Thesis Chapters by Margherita Perri
La presente ricerca di dottorato è dedicata allo studio della formazione dell’insediamento nel
co... more La presente ricerca di dottorato è dedicata allo studio della formazione dell’insediamento nel
comprensorio del Tirreno meridionale posto tra i fiumi Oliva e Savuto.
In questo territorio gli studiosi concordano nell’identificazione dell’antica Temesa-Tempsa, centro
ricordato da diversi autori greci e latini. La più importante di tutte, per il contesto e per l’importanza
a livello cronologico, è la menzione nel primo libro dell’Odissea, nel quale Temesa è descritta quale
emporio per lo scambio dei metalli.
La ricerca di dottorato si è focalizzata sull’analisi dei rinvenimenti nel territorio a partire dall’età del
bronzo fino all’età arcaica, esaminando quegli aspetti che portano alla formazione di un centro
protourbano articolato. L’insediamento si sviluppa all’interno di un territorio strategico per quanto
riguarda i collegamenti con l’entroterra fino all’area ionica, fin dal Neolitico, verosimilmente
importante per le risorse minerarie.
Dalla ricerca archeologica emerge una strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del
bronzo medio, che si pone in stretti contatti culturali nell’ambito tirrenico e allo stesso tempo con
l’area ionica dell’Italia meridionale. Temesa si configura quale centro eminente del mondo indigeno
italico.
L’approccio della ricerca è di tipo interdisciplinare e, ponendo a confronto lo studio delle fonti
antiche e i dati emersi dalle più recenti ricerche archeologiche, focalizza l’attenzione sulla
formazione dell’insediamento, tenendo conto anche delle interazioni tra genti “ausonie”, “enotrie” e
greche, all’interno del bacino del Mediterraneo. L’analisi della tradizione letteraria, secondo la
quale Temesa fu fondata dagli Ausoni e, successivamente, colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di
Troia secondo le notizie riportate da Strabone, è stata di volta in volta messa in relazione con i dati
archeologici a disposizione.
L’intento che ci si è prefissati è di delineare l’articolazione dell’insediamento di Temesa,
inserendola anche all’interno del confronto tra prospettiva ellenocentrica e prospettiva autoctona.
Dall’analisi complessiva si delinea l’assetto del centro ausone nelle sue prerogative identitarie,
politiche, religiose, economiche e sociali.
Tesi di laurea magistrale discussa presso l'Università degli Studi della Calabria il 18 luglio 2018.
Tesi di laurea triennale discussa presso l'Università degli Studi della Calabria il 29 febbraio 2016
Papers by Margherita Perri
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 585, 2024
This paper is a preliminary report of the results of the excavations of the Dipartimento di Studi... more This paper is a preliminary report of the results of the excavations of the Dipartimento di Studi Umanistici of the Università della Calabria in the settlement of Timpone della Motta in Francavilla Marittima (CS). During the fifth year of excavation, research was conducted on plateau II. Evidence has been found relating to huts and houses built in stone and raw earth, which represent two different phases of the site. The most important discovery is a hoard of coins from Sibari, Metaponto and Crotone, connected to the fall of Sibari and the consequences resulting from this historical moment on the Timpone della Motta.
The Journal of Fasti Online, 537, 2022
The Journal of Fasti Online, 452, 2019
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 537, 2022
This paper is a preliminary report of the results of the excavation of the Dipartimento di Studi ... more This paper is a preliminary report of the results of the excavation of the Dipartimento di Studi Umanistici of the Università della Calabria in the settlement of Timpone della Motta in Francavilla Marittima (CS). During the fourth year of excavation, research was conducted on plateau II. In particular, numerous evidences pertinent to huts were found, to be referred to the phase in which the housing structures were made of wood.
Dépasser la limite, Actes de la Deuxième rencontre des jeunes chercheurs sur l’Italie préromaine in Frontière·s. Revue d’Archéologie, Histoire & Histoire de l’Art (Supplément 1), 2022
Menzionata nel primo libro dell’Odissea quale emporio per lo scambio dei metalli, Temesa è descri... more Menzionata nel primo libro dell’Odissea quale emporio per lo scambio dei metalli, Temesa è descritta
come centro eminente del mondo indigeno italico, del quale i Greci sono attratti. Fondazione ausone, successivamente
colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di Troia secondo le notizie riportate da Strabone, le esigue fonti letterarie conservano memoria di una complessa leggenda. Si narra, infatti, che uno dei compagni di Odisseo, giunto a Temesa, abusando dell’ospitalità degli indigeni, recò violenza a una fanciulla del luogo. Lapidato e lasciato insepolto, si trasforma in un
demone, metà uomo e metà lupo, al quale i Temesani sono costretti a offrire un tributo fino all’aiuto del pugile locrese
Euthymos, che culmina con la conquista locrese del centro ausone. Questa leggenda sembra custodire tutti gli aspetti di
una contrapposizione tra realtà indigena e colonizzatori greci, della loro interazione e la vicenda politica entro la quale si
conclude. Dalla ricerca archeologica, che si pone in un contesto geografico dell’Italia meridionale tirrenica, emerge una
strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del Bronzo medio. Ma in particolare per quanto riguarda la sua fase
più arcaica, Temesa si dimostra frontiera e crocevia tra culture differenti.
Thiasos. Rivista di archeologia e architettura antica, 2021
Nel 2017 il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria ha avviato nuove inda... more Nel 2017 il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria ha avviato nuove indagini archeologiche nell’antico
insediamento del Timpone della Motta a Francavilla Marittima (CS). Le ricerche, tuttora in corso, hanno l’obiettivo di definire in
modo estensivo l’organizzazione dell’abitato. Al momento si è interventi in due aree dell’antico insediamento (pianori I e II). Il presente lavoro esamina le indagini svolte in precedenza in queste aree e illustra i risultati preliminari delle nuove ricerche. Gli scavi hanno
permesso di portare alla luce diverse strutture abitative, relative a capanne in legno ed edifici in muratura. I reperti rinvenuti attestano
la frequentazione dei pianori dall’età del Bronzo Medio fino al IV secolo. a.C
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Area A, saggi 2, 3, 4, 6, 9., 2020
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Area A, saggi 2, 3, 4, 6, 9, 2020, pp. 97-101.
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Area A, saggi 2, 3, 4, 6, 9., 2020
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Area A, saggi 2, 3, 4, 6, 9, 2020, pp. 24-28.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 462, 2020
This paper is a preliminary report of the recent excavations conducted by the Dipartimento di Stu... more This paper is a preliminary report of the recent excavations conducted by the Dipartimento di Studi Umanistici of the Università della Calabria in the ancient settlement of Timpone della Motta. During the third year of excavation research was carried out on the plateau II and on the plateau I, where structures and numerous materials dated between the Bronze Age and the 5th century BC were discovered.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 452, 2019
This is a preliminary report of the excavation in the settlement of the Timpone della Motta of Fr... more This is a preliminary report of the excavation in the settlement of the Timpone della Motta of Francavilla Marittima (CS), carried out in 2018 by the Dipartimento di Studi Umanistici of the Università della Calabria. During the second year of excavation, research continued on plateau II; the discovery of structures in different points of the settlement and numerous finds confirm the articulated organization of the site.
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019, pp. 50-137.
(Ceramica d'impasto, ceramica comune, anforacei, laterizi, instrumenta domestica)
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019, 2019
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019, pp. 11-14.
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, pp. 21-39.
Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, 2019
Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla M... more Contributo in P. Brocato, L. Altomare (a cura di), Abitato del Timpone della Motta (Francavilla Marittima, CS). Pianoro II. Ricerche di superficie e saggio 1, pp. 15-20.
Ricerche nell’area dei templi di Fortuna e Mater Matuta (Roma), II, 2018
Contributo in P. Brocato, M. Ceci, N. Terrenato (eds), Ricerche nell’area di Fortuna e Mater Matu... more Contributo in P. Brocato, M. Ceci, N. Terrenato (eds), Ricerche nell’area di Fortuna e Mater Matuta (Roma), II, Arcavacata di Rende, 2018
Conference Presentations by Margherita Perri
Secondo convegno dottorale internazionale Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Cala... more Secondo convegno dottorale internazionale Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria
Deuxième rencontre des jeunes chercheurs sur l’Italie préromaine
Dépasser la limite
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Thesis Chapters by Margherita Perri
comprensorio del Tirreno meridionale posto tra i fiumi Oliva e Savuto.
In questo territorio gli studiosi concordano nell’identificazione dell’antica Temesa-Tempsa, centro
ricordato da diversi autori greci e latini. La più importante di tutte, per il contesto e per l’importanza
a livello cronologico, è la menzione nel primo libro dell’Odissea, nel quale Temesa è descritta quale
emporio per lo scambio dei metalli.
La ricerca di dottorato si è focalizzata sull’analisi dei rinvenimenti nel territorio a partire dall’età del
bronzo fino all’età arcaica, esaminando quegli aspetti che portano alla formazione di un centro
protourbano articolato. L’insediamento si sviluppa all’interno di un territorio strategico per quanto
riguarda i collegamenti con l’entroterra fino all’area ionica, fin dal Neolitico, verosimilmente
importante per le risorse minerarie.
Dalla ricerca archeologica emerge una strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del
bronzo medio, che si pone in stretti contatti culturali nell’ambito tirrenico e allo stesso tempo con
l’area ionica dell’Italia meridionale. Temesa si configura quale centro eminente del mondo indigeno
italico.
L’approccio della ricerca è di tipo interdisciplinare e, ponendo a confronto lo studio delle fonti
antiche e i dati emersi dalle più recenti ricerche archeologiche, focalizza l’attenzione sulla
formazione dell’insediamento, tenendo conto anche delle interazioni tra genti “ausonie”, “enotrie” e
greche, all’interno del bacino del Mediterraneo. L’analisi della tradizione letteraria, secondo la
quale Temesa fu fondata dagli Ausoni e, successivamente, colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di
Troia secondo le notizie riportate da Strabone, è stata di volta in volta messa in relazione con i dati
archeologici a disposizione.
L’intento che ci si è prefissati è di delineare l’articolazione dell’insediamento di Temesa,
inserendola anche all’interno del confronto tra prospettiva ellenocentrica e prospettiva autoctona.
Dall’analisi complessiva si delinea l’assetto del centro ausone nelle sue prerogative identitarie,
politiche, religiose, economiche e sociali.
Papers by Margherita Perri
come centro eminente del mondo indigeno italico, del quale i Greci sono attratti. Fondazione ausone, successivamente
colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di Troia secondo le notizie riportate da Strabone, le esigue fonti letterarie conservano memoria di una complessa leggenda. Si narra, infatti, che uno dei compagni di Odisseo, giunto a Temesa, abusando dell’ospitalità degli indigeni, recò violenza a una fanciulla del luogo. Lapidato e lasciato insepolto, si trasforma in un
demone, metà uomo e metà lupo, al quale i Temesani sono costretti a offrire un tributo fino all’aiuto del pugile locrese
Euthymos, che culmina con la conquista locrese del centro ausone. Questa leggenda sembra custodire tutti gli aspetti di
una contrapposizione tra realtà indigena e colonizzatori greci, della loro interazione e la vicenda politica entro la quale si
conclude. Dalla ricerca archeologica, che si pone in un contesto geografico dell’Italia meridionale tirrenica, emerge una
strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del Bronzo medio. Ma in particolare per quanto riguarda la sua fase
più arcaica, Temesa si dimostra frontiera e crocevia tra culture differenti.
insediamento del Timpone della Motta a Francavilla Marittima (CS). Le ricerche, tuttora in corso, hanno l’obiettivo di definire in
modo estensivo l’organizzazione dell’abitato. Al momento si è interventi in due aree dell’antico insediamento (pianori I e II). Il presente lavoro esamina le indagini svolte in precedenza in queste aree e illustra i risultati preliminari delle nuove ricerche. Gli scavi hanno
permesso di portare alla luce diverse strutture abitative, relative a capanne in legno ed edifici in muratura. I reperti rinvenuti attestano
la frequentazione dei pianori dall’età del Bronzo Medio fino al IV secolo. a.C
(Ceramica d'impasto, ceramica comune, anforacei, laterizi, instrumenta domestica)
Conference Presentations by Margherita Perri
comprensorio del Tirreno meridionale posto tra i fiumi Oliva e Savuto.
In questo territorio gli studiosi concordano nell’identificazione dell’antica Temesa-Tempsa, centro
ricordato da diversi autori greci e latini. La più importante di tutte, per il contesto e per l’importanza
a livello cronologico, è la menzione nel primo libro dell’Odissea, nel quale Temesa è descritta quale
emporio per lo scambio dei metalli.
La ricerca di dottorato si è focalizzata sull’analisi dei rinvenimenti nel territorio a partire dall’età del
bronzo fino all’età arcaica, esaminando quegli aspetti che portano alla formazione di un centro
protourbano articolato. L’insediamento si sviluppa all’interno di un territorio strategico per quanto
riguarda i collegamenti con l’entroterra fino all’area ionica, fin dal Neolitico, verosimilmente
importante per le risorse minerarie.
Dalla ricerca archeologica emerge una strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del
bronzo medio, che si pone in stretti contatti culturali nell’ambito tirrenico e allo stesso tempo con
l’area ionica dell’Italia meridionale. Temesa si configura quale centro eminente del mondo indigeno
italico.
L’approccio della ricerca è di tipo interdisciplinare e, ponendo a confronto lo studio delle fonti
antiche e i dati emersi dalle più recenti ricerche archeologiche, focalizza l’attenzione sulla
formazione dell’insediamento, tenendo conto anche delle interazioni tra genti “ausonie”, “enotrie” e
greche, all’interno del bacino del Mediterraneo. L’analisi della tradizione letteraria, secondo la
quale Temesa fu fondata dagli Ausoni e, successivamente, colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di
Troia secondo le notizie riportate da Strabone, è stata di volta in volta messa in relazione con i dati
archeologici a disposizione.
L’intento che ci si è prefissati è di delineare l’articolazione dell’insediamento di Temesa,
inserendola anche all’interno del confronto tra prospettiva ellenocentrica e prospettiva autoctona.
Dall’analisi complessiva si delinea l’assetto del centro ausone nelle sue prerogative identitarie,
politiche, religiose, economiche e sociali.
come centro eminente del mondo indigeno italico, del quale i Greci sono attratti. Fondazione ausone, successivamente
colonizzata dagli Etoli dopo la guerra di Troia secondo le notizie riportate da Strabone, le esigue fonti letterarie conservano memoria di una complessa leggenda. Si narra, infatti, che uno dei compagni di Odisseo, giunto a Temesa, abusando dell’ospitalità degli indigeni, recò violenza a una fanciulla del luogo. Lapidato e lasciato insepolto, si trasforma in un
demone, metà uomo e metà lupo, al quale i Temesani sono costretti a offrire un tributo fino all’aiuto del pugile locrese
Euthymos, che culmina con la conquista locrese del centro ausone. Questa leggenda sembra custodire tutti gli aspetti di
una contrapposizione tra realtà indigena e colonizzatori greci, della loro interazione e la vicenda politica entro la quale si
conclude. Dalla ricerca archeologica, che si pone in un contesto geografico dell’Italia meridionale tirrenica, emerge una
strutturazione di questo insediamento a partire dall’età del Bronzo medio. Ma in particolare per quanto riguarda la sua fase
più arcaica, Temesa si dimostra frontiera e crocevia tra culture differenti.
insediamento del Timpone della Motta a Francavilla Marittima (CS). Le ricerche, tuttora in corso, hanno l’obiettivo di definire in
modo estensivo l’organizzazione dell’abitato. Al momento si è interventi in due aree dell’antico insediamento (pianori I e II). Il presente lavoro esamina le indagini svolte in precedenza in queste aree e illustra i risultati preliminari delle nuove ricerche. Gli scavi hanno
permesso di portare alla luce diverse strutture abitative, relative a capanne in legno ed edifici in muratura. I reperti rinvenuti attestano
la frequentazione dei pianori dall’età del Bronzo Medio fino al IV secolo. a.C
(Ceramica d'impasto, ceramica comune, anforacei, laterizi, instrumenta domestica)