Papers by Andrea Casalboni
L’intenzione di edificare un abitato ai piedi della fortezza di Ripa di Corno, infra fines Regni ... more L’intenzione di edificare un abitato ai piedi della fortezza di Ripa di Corno, infra fines Regni e in posizione tale da controllare le strade che conducevano in direzione di Rieti e di Spoleto, compare per la prima volta nell’ordine regio indirizzato al Giustiziere d’Abruzzo Ultra Giovanni Scoto il 16 luglio 1278. Carlo I incarica il Giustiziere di far risiedere gli abitanti della Vallis Arnarie nel luogo selezionato da una commissione composta dal Giustiziere stesso, da Matteo de Plexiaco, milite e familiare regio, dal giudice Basilio de Vigiliis, «receptori et expensori fiscalis pecunie», dal Capitano di L’Aquila e da Teodino de Rodio, che sarà anche il primo capitano regio del neonato insediamento. Alla morte di Teodino, sul finire del 1278, sarà nominato capitano della nuova fondazione il figlio Berardo, e proprio in quest’occasione appare per la prima volta nelle fonti il nome “Gonessa”, città che costituisce un caso paradigmatico delle strategie adottate dai sovrani angioini p...
by Giovanni Contel, Giovanni Collamati, Andrea Casalboni, Davide Del Gusto, Umberto Longo, Isabella Lazzarini, Alfonso Marini, Giacomo Todeschini, Lidia Capo, Fermín Miranda-García, Gonzalo J . Escudero Manzano, Miguel Ángel Lucena, Samuele Fabbri, giulia panzanelli, Giulia Lovison, Alessia Dessì, Claudia Bischetti, and Eduardo Benítez-Inglott y Ballesteros L'Apprendistato dello Storico IV 2020: Disobbedire nel Medioevo. Tensioni, repressioni, pacificazioni , 2020
IV seminario annuale organizzato dai dottorandi in Storia Medievale del Dottorato in Storia, Antr... more IV seminario annuale organizzato dai dottorandi in Storia Medievale del Dottorato in Storia, Antropologia, Religioni.
https://www.facebook.com/apprendistatodellostorico
La disobbedienza è la condizione vissuta da chi, a vario titolo, viene percepito come ribelle ai meccanismi del potere e delle gerarchie. Tali voci fuori dal coro rappresentano il punto focale di questa edizione dell’Apprendistato dello Storico. Attraverso lo studio della disobbedienza nel Medioevo si scorgono riflessi di tensioni in atto nella ridefinizione di sistemi gerarchici, siano essi di natura politica, culturale, religiosa. Si tratta dunque di un argomento trasversale che consente di mettere in relazione studi apparentemente distanti, ma intimamente interconnessi, come quelli proposti in questo incontro. Anche quest’anno l’Apprendistato dello Storico persegue infatti lo scopo per cui è stato ideato: mettere a confronto le ricerche di giovani studiosi provenienti da tutta Europa, sotto l’occhio attento di esperti medievisti di alto calibro.
IV annual Seminar organized by PhD students in Medieval History of the Doctorate in Storia, Antropolgia, Religioni of Sapienza University of Rome.
Disobedience is the condition experienced by those who, for various reasons, are perceived as rebellious to the mechanisms of power and hierarchies. These unconventional voices represent the focal point of this edition of the Apprendistato dello Storico. Through the study of disobedience in the Middle Ages, ongoing tensions in the redefinition of hierarchical systems could be relative to political, cultural, religious nature. It is therefore a transversal topic that allows us to relate apparently distant studies, but intimately interconnected, such as those proposed in this seminar. In fact, this year the Apprendistato dello Storico also pursues the aim for which it was born: to compare the research of young scholars from all over Europe, under the watchful eye of high-caliber medievalist scholars.
Eurostudium3w, 2019
After the conquering of the Kingdom of Sicily by Charles I of Anjou, the northern border region o... more After the conquering of the Kingdom of Sicily by Charles I of Anjou, the northern border region of the Abruzzi faced many changes due to the arrival of the new dynasty. The Angevin kings brought forth centralising policies, the edification of new towns and an improved control by the central authority in the area. Noble families of the frontier region were forced to deal with the changes. Some were able to adapt themselves to the new paradigm, and even to use it as a mean to social ascent. Others were not as capable or lucky, and suffered impoverishment and even extinction. The opposed developments of the de Roio and the de Machilone families allow us to observe two emblematically divergent trends, linked to the different ability to evolve shown by the two houses. The de Roio were in fact able to adjust their strategies, entering the service to the king and integrating themselves within the new town of L'Aquila. Conversely, the de Machilone failed to do so, and were thus deprived of their land and vassals, and even attacked by L'Aquila itself.
In seguito alla conquista del Regno di Sicilia da parte di Carlo d'Angiò, la regione del confine settentrionale si trovò ad affrontare numerosi cambiamenti apportati dai sovrani della dinastia angioina, che intrapresero politiche di centralizzazione, autorizzarono la fondazione di nuove universitates demaniali e incrementarono il controllo regio sulla zona. La nobiltà locale fu costretta a confrontarsi con questi sviluppi: alcune famiglie riuscirono a adattarsi e persino a sfruttare la nuova contingenza come occasione di ascesa sociale; altre furono meno capaci o fortunate, e ne uscirono indebolite e impoverite. L'evoluzione delle fortune dei de Roio e dei de Machilone ci consente di osservare come le strategie opposte intraprese dalle due famiglie portarono la prima a crescere in potenza, sfruttando l'ufficialità regia e i legami con L'Aquila, mentre la seconda, incapace di adattarsi, fu privata di terre e vassalli e vide il proprio castello attaccato a distrutto da L'Aquila stessa.
The paper can be found at the following link: http://www.eurostudium.eu/Eurostudium52-53/Casalboni.pdf
Angevin synoecisms in the border region of the Kingdom of Sicily in the 13th and 14th centuries, 2018
After the conquest of the Kingdom of Sicily by Charles I of Anjou, in the northern border region ... more After the conquest of the Kingdom of Sicily by Charles I of Anjou, in the northern border region of the Kingdom, the angevin kings ordered or authorized the construction or reconstruction of many cities. The most ancient ones, right after the battle of Benevento, were L’Aquila and Montereale (ca. 1266-1271), which were followed by Leonessa (founded in 1278) and by the failed attempt of Valle Castellana (1281), while Cittaducale (1309-1311) and Cittareale (1329) were created by order of Charles II and Robert of Anjou. All these cities were born through synoecisms, namely the merging into a single place of the inhabitants from scattered settlements located within a larger area. The king and the population had distinct interests in this kind of foundation – some expressed explicitly, others left unsaid. The method used brought forth also problems like rivalry between different founding communities and the need for the inhabitants of the various settlements to remain recognizable to maintain their rights on the common pastures and woods. As a result, these new towns all have internal districts that reflect the original settlements, even when the original villages are still partially inhabited, giving birth to a system where the towns communities, called locali, are half inside, half outside, and each half is named intus or extra moenia.
The full article can be found here: https://lisaa.u-pem.fr/fileadmin/Fichiers/LISAA/LISAA_editeur/Memoire_et_territoire/Ville_au_Moyen_Age/11_Casalboni.pdf
«Pro cohercitione hominum»: Leonessa e le città di fondazione angioina ai confini del Regno di Sicilia tra XIII e XIV secolo, 2018
The town of Leonessa was born in 1278 in the northern frontier region of the Kingdom of Sicily, a... more The town of Leonessa was born in 1278 in the northern frontier region of the Kingdom of Sicily, and it is one of the most documented cases among the new towns promoted by the Angevin dynasty. By studying its birth and development, we can obtain precious data regarding these new towns, all built between the second half of 13th and the first half of 14
th century and marked by many common factors: they were all synoecisms, they all involved both the lower population and the nobility, their urban structure was carefully planned, they were all erected to control relevant routes accessing the Kingdom and to guarantee the kings against rebellions. The comparison between Leonessa and the other new towns, however, allows us to ascertain the reasons behind its peculiar development: Leonessa indeed stands out for its geographical position, extremely close to the border, and for its slow but steady growth, which progressed despite the many problems the new town had to face.
The article has been published in the journal “Eurostudium”, July-September 2018, pp. 59-80: see link http://www.eurostudium.eu/Eurostudium48/casalboni%20(2).pdf
L’obiettivo della tesi magistrale è quello di analizzare la situazione che ha portato alla nascit... more L’obiettivo della tesi magistrale è quello di analizzare la situazione che ha portato alla nascita della città di L’Aquila, attraverso lo studio degli elementi presenti nella regione al momento della fondazione e delle fonti contemporanee e recenti che trattano della storia della città prima e dopo la sua creazione, con il fine di gettare luce su quanto accadde allora. Si è cercato dunque di produrre un’analisi dei primi cinquantanni di vita della città, durante i quali L’Aquila si sviluppa fino a raggiungere una fisionomia stabile e consolidata. Le fonti più importanti prese in esame sono una lettera di Gregorio IX, il privilegio di Corrado IV, una lettera di Alessandro IV, la lettera del Comune aquilano al re d’Inghilterra, le cronache dello pseudo-Iamsilla e di Saba Malaspina e per finire la Cronica di Buccio da Ranallo; è stata studiata inoltre la posizione dei monaci cisterciensi in Abruzzo in rapporto alla città di L’Aquila e al suo territorio – confrontandola con quella tenuta dall’Ordine in Aquitania; è stata vista infine la crescita dell’autonomia cittadina sotto Carlo I e Carlo II d’Angiò.
Lo svolgimento della tesi ha permesso di circoscrivere l’importanza degli insediamenti cisterciensi nelle vicende relative alla fondazione della città, escludendone un coinvolgimento diretto ma riconoscendo loro un’influenza indiretta sul piano economico. L’analisi delle due ipotesi sulla fondazione (dall’alto ad opera di Corrado IV e dal basso in seguito ad una rivolta popolare come narrato da Buccio da Ranallo), entrambe plausibili, ha mostrato come le due versioni non siano necessariamente in conflitto tra loro, e anzi siano in più punti conciliabili. La rinascita della città sotto Carlo I d’Angiò, in seguito alla distruzione operata da Manfredi, porta numerosi cambiamenti, il cui studio ha fatto sorgere nuove domande riguardo la composizione sociale e la strutturazione interna tanto della città sveva quanto di quella angioina.
Talks by Andrea Casalboni
Dialoghi sulla Periodizzazione III, 2019
Seminario del dottorato in Storia, Antropologia, Religioni, curriculum Storia Medievale
Conference Presentations by Andrea Casalboni
by Giovanni Collamati, Andrea Casalboni, Davide Del Gusto, Francesco Macinanti, Maria Vezzoni, Antonio Antonetti, Fabrizio Pagnoni, Esther Tello Hernández, Alberto Sanna, Nicola Ryssov, Francesco Bozzi, Sean Strong, Marco Fasolio, David Bardey, Antonio Macchione, Gilda de Feo, Ciro Berardinetti, Biagio Nuciforo, Leo Donnarumma, Agostino Paravicini Bagliani, and Tommaso di Carpegna Falconieri Apprendistato dello Storico III (2019). Dialettiche del Potere: rivendicazione, usurpazione, giustificazione, 30-31 Maggio 2019, Università degli studi di Roma - La Sapienza, 2019
Apprendistato dello Storico III (2019). Dialettiche del Potere: rivendicazione, usurpazione, gius... more Apprendistato dello Storico III (2019). Dialettiche del Potere: rivendicazione, usurpazione, giustificazione, 30-31 Maggio 2019, Università degli studi di Roma - La Sapienza, 2019.
Programma delle giornate, completo di orari e titoli delle sessioni e delle relazioni.
Tra le ricerche di archeologia medievale, le questioni inerenti alla fondazione di città-intese c... more Tra le ricerche di archeologia medievale, le questioni inerenti alla fondazione di città-intese come agglomerati comunitari in senso lato-costituisce da anni un terreno fertile di confronto e di scambio fra diversi ambiti disciplinari, specie con riguardo ai rapporti tra la 'città medievale' e la 'città antica'. Il convegno di studi promosso nell'ambito della XIV edizione del festival Capua il luogo della lingua si propone di discutere su di un piano Capua il luogo della lingua si propone di discutere su di un piano metodologico trasversale (archeologico, urbanistico, storico-artistico, linguistico e letterario), le questioni connesse alla (ri)fondazione di comunità, in un'accezione ampia del termine. Oltre ad essere in linea con le più recenti ricerche di ambito storico ed archeologico, la scelta di una prospettiva temporale di lungo corso obbedisce alla volontà di favorire un proficuo confronto fra tradizioni di ricerca maturate per ambiti cronologici e culturali diversi. ricerca maturate per ambiti cronologici e culturali diversi. Capua il Luogo della Lingua Festival nell'ambito di in collaborazione con CAPUA IL LUOGO DELLA LINGUA FESTIVAL dal 29 maggio al 2 giugno 2019 quattordicesima edizione direzione artistica Giuseppe Bellone E' la rassegna promossa dall'associazione Architempo con la direzione artistica di Giuseppe Bellone, che dal 2005 coinvolge la città di Capua ogni anno e vede la letteratura attorniarsi di altrettanti validi strumenti: ogni anno e vede la letteratura attorniarsi di altrettanti validi strumenti: il cinema, il teatro, l'architettura, l'arte visiva, la musica e tutte le sue declinazioni. È a Capua, altera Roma secondo Cicerone, considerata "Porta del Sud" fino all'Unità d'Italia, che nel 960, precisamente 1059 anni fa, si ha il "Placito Capuano". Il "Placito Capuano" è unanimemente riconosciuto dagli storici come il primo documento scritto del volgare italiano. il primo documento scritto del volgare italiano. L'idea di ispirarsi a esso per il tema di un festival nasce proprio dall'esigenza di sottolinearne l'importanza per il nostro patrimonio linguistico e culturale. L'antica e affascinante città, testimone privilegiata del passaggio della grande storia nel nostro territorio, si trasforma nei giorni del Festival in palcoscenico. Cultura, letteratura, teatro, cinema, musica e gastronomia si fondono nei luoghi più suggestivi della città, per dare vita ad un unico grande nei luoghi più suggestivi della città, per dare vita ad un unico grande spettacolo dal vivo, espressione di una poliedricità che appartiene al linguaggio, anzi ai linguaggi, che non poteva non essere celebrata a Capua, uno dei luoghi simbolo del patrimonio che prima di ogni altro ci rappresenta, la lingua italiana. IL PREMIO PLACITO CAPUANO Il Premio Placito Capuano, istituito nel decennale del festival, e che da allora connota ogni edizione de Il Luogo della Lingua, viene assegnato allora connota ogni edizione de Il Luogo della Lingua, viene assegnato a una personalità del mondo culturale che attraverso il suo lavoro, in vari modi e con vari linguaggi e declinazioni, dia un contributo importante alla diffusione della lettura in Italia. Hanno ricevuto il Premio negli anni scorsi, la scrittrice Dacia Maraini (2014), il regista Matteo Garrone (2015), l'attore e scrittore Marco D'Amore (2016), lo scrittore Maurizio de Giovanni (2017), lo scrittore Lorenzo Marone (2018). Lorenzo Marone (2018). Nel 2019 il Premio Placito Capuano sarà consegnato a Saverio Costanzo, regista de L'amica geniale, fortunata serie televisiva tratta dalla quadrilogia di Elena Ferrante. Il premio sin dalla sua prima edizione è stato realizzato dall'artista Roberto Branco, che si è sempre ispirato alla famosa frase contenuta nel Placito, che documenta il primo "volgare" scritto in un documento ufficiale: «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le ufficiale: «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti.» (Capua, marzo 960 d.C.) Nel 2017 di fronte alla Chiesa di età longobarda di San Salvatore a Corte, è stato inaugurato il cippo commemorativo del Placito alla presenza del professore Francesco Sabatini, (linguista, filologo e lessicografo italiano, attualmente Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca, di cui è stato Presidente dal 2000 al 2008), che ha consacrato Capua città della Lingua. Il monumento è stato fortemente voluto dal Lingua. Il monumento è stato fortemente voluto dal Touring Club Aperti per voi di Capua e generosamente progettato e realizzato, riutilizzando una millenaria pietra ritrovata in loco, dallo studio di architettura Branco-Rossetti e dall'impresa Vincenzo Modugno costruzioni restauri. La realizzazione del monumento, ha portato l'artista a scegliere di progettare come Premio una riproduzione in scala ridotta del cippo, così per meglio sintetizzare in un manufatto artistico l'identità della Città e sottolineare il ruolo di capoluogo culturale che il passaggio della e sottolineare il ruolo di capoluogo culturale che il passaggio della grande Storia sul suo territorio, ha conferito a Capua.
by Giovanni Collamati, Francesco Macinanti, Francesco Massetti, Maria Vezzoni, Davide Esposito, Antonio Antonetti, Fabrizio Pagnoni, Esther Tello Hernández, Francesco Bozzi, Stefano Bernardinello, Alberto Sanna, Nicola Ryssov, Sean Strong, David Bardey, Antonio Macchione, Ciro Berardinetti, Biagio Nuciforo, Leo Donnarumma, Manuel Alejandro Rodríguez de la Peña, Tommaso di Carpegna Falconieri, Federico Del Tredici, Eleonora Plebani, Gaetano Lettieri, Giovanni Contel, Andrea Casalboni, Davide Del Gusto, and Luigi Russo Apprendistato dello Storico III (2019). Dialettiche del Potere: rivendicazione, usurpazione, giustificazione, 30-31 Maggio 2019, Università degli studi di Roma - La Sapienza, 2019
Il potere è stato spesso fine e mezzo dell'agire dell'uomo nel corso dei secoli: la sua ricerca e... more Il potere è stato spesso fine e mezzo dell'agire dell'uomo nel corso dei secoli: la sua ricerca e il suo mantenimento hanno mosso da sempre gli intimi ingranaggi della Storia, dai più ampi contesti europei alle più ridotte esperienze locali. Ad oggi questa sua natura capillare ci permette di elevarlo a privilegiato punto di osservazione delle vicende umane. Si tratta dunque di un argomento trasversale che consente di mettere in relazione studi apparentemente distanti, ma intimamente interconnessi, come quelli proposti in questo incontro. Anche quest’anno l’Apprendistato dello Storico persegue infatti lo scopo per cui è stato ideato: mettere a confronto le ricerche di giovani studiosi provenienti da tutta Europa, sotto l’occhio attento di esperti medievisti di alto calibro.
Giornata di Studio
Salerno, Campus di Fisciano
8 maggio 2019
Il terzo incontro sulla storiografia della "Scuola Romana" sarà dedicato alle figure di Paolo Bre... more Il terzo incontro sulla storiografia della "Scuola Romana" sarà dedicato alle figure di Paolo Brezzi e Edith Pásztor, e si terrà il 23 Gennaio 2019 alle ore 14 presso l'Aula di Paleografia "Paola Supino Martini" del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza, con la partecipazione di Ivana Ait, Alfonso Marini, Andrea Fara, Davide Del Gusto, Francesco Massetti e Paola Sinigagliese.
Programma del convegno "Persistenza e innovazione nell’Italia meridionale sotto le dinastie angio... more Programma del convegno "Persistenza e innovazione nell’Italia meridionale sotto le dinastie angioine del Duecento e del Trecento" (Treviri, 8-10 novembre 2018)
Seminario dottorale a carattere storiografico sulla Scuola Romana e sulle figure di Arsenio Frugo... more Seminario dottorale a carattere storiografico sulla Scuola Romana e sulle figure di Arsenio Frugoni e Girolamo Arnaldi. Dottorato in Storia, Antropologia, Religioni, curriculum di Storia medievale.
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Papers by Andrea Casalboni
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La disobbedienza è la condizione vissuta da chi, a vario titolo, viene percepito come ribelle ai meccanismi del potere e delle gerarchie. Tali voci fuori dal coro rappresentano il punto focale di questa edizione dell’Apprendistato dello Storico. Attraverso lo studio della disobbedienza nel Medioevo si scorgono riflessi di tensioni in atto nella ridefinizione di sistemi gerarchici, siano essi di natura politica, culturale, religiosa. Si tratta dunque di un argomento trasversale che consente di mettere in relazione studi apparentemente distanti, ma intimamente interconnessi, come quelli proposti in questo incontro. Anche quest’anno l’Apprendistato dello Storico persegue infatti lo scopo per cui è stato ideato: mettere a confronto le ricerche di giovani studiosi provenienti da tutta Europa, sotto l’occhio attento di esperti medievisti di alto calibro.
IV annual Seminar organized by PhD students in Medieval History of the Doctorate in Storia, Antropolgia, Religioni of Sapienza University of Rome.
Disobedience is the condition experienced by those who, for various reasons, are perceived as rebellious to the mechanisms of power and hierarchies. These unconventional voices represent the focal point of this edition of the Apprendistato dello Storico. Through the study of disobedience in the Middle Ages, ongoing tensions in the redefinition of hierarchical systems could be relative to political, cultural, religious nature. It is therefore a transversal topic that allows us to relate apparently distant studies, but intimately interconnected, such as those proposed in this seminar. In fact, this year the Apprendistato dello Storico also pursues the aim for which it was born: to compare the research of young scholars from all over Europe, under the watchful eye of high-caliber medievalist scholars.
In seguito alla conquista del Regno di Sicilia da parte di Carlo d'Angiò, la regione del confine settentrionale si trovò ad affrontare numerosi cambiamenti apportati dai sovrani della dinastia angioina, che intrapresero politiche di centralizzazione, autorizzarono la fondazione di nuove universitates demaniali e incrementarono il controllo regio sulla zona. La nobiltà locale fu costretta a confrontarsi con questi sviluppi: alcune famiglie riuscirono a adattarsi e persino a sfruttare la nuova contingenza come occasione di ascesa sociale; altre furono meno capaci o fortunate, e ne uscirono indebolite e impoverite. L'evoluzione delle fortune dei de Roio e dei de Machilone ci consente di osservare come le strategie opposte intraprese dalle due famiglie portarono la prima a crescere in potenza, sfruttando l'ufficialità regia e i legami con L'Aquila, mentre la seconda, incapace di adattarsi, fu privata di terre e vassalli e vide il proprio castello attaccato a distrutto da L'Aquila stessa.
The paper can be found at the following link: http://www.eurostudium.eu/Eurostudium52-53/Casalboni.pdf
The full article can be found here: https://lisaa.u-pem.fr/fileadmin/Fichiers/LISAA/LISAA_editeur/Memoire_et_territoire/Ville_au_Moyen_Age/11_Casalboni.pdf
th century and marked by many common factors: they were all synoecisms, they all involved both the lower population and the nobility, their urban structure was carefully planned, they were all erected to control relevant routes accessing the Kingdom and to guarantee the kings against rebellions. The comparison between Leonessa and the other new towns, however, allows us to ascertain the reasons behind its peculiar development: Leonessa indeed stands out for its geographical position, extremely close to the border, and for its slow but steady growth, which progressed despite the many problems the new town had to face.
The article has been published in the journal “Eurostudium”, July-September 2018, pp. 59-80: see link http://www.eurostudium.eu/Eurostudium48/casalboni%20(2).pdf
Lo svolgimento della tesi ha permesso di circoscrivere l’importanza degli insediamenti cisterciensi nelle vicende relative alla fondazione della città, escludendone un coinvolgimento diretto ma riconoscendo loro un’influenza indiretta sul piano economico. L’analisi delle due ipotesi sulla fondazione (dall’alto ad opera di Corrado IV e dal basso in seguito ad una rivolta popolare come narrato da Buccio da Ranallo), entrambe plausibili, ha mostrato come le due versioni non siano necessariamente in conflitto tra loro, e anzi siano in più punti conciliabili. La rinascita della città sotto Carlo I d’Angiò, in seguito alla distruzione operata da Manfredi, porta numerosi cambiamenti, il cui studio ha fatto sorgere nuove domande riguardo la composizione sociale e la strutturazione interna tanto della città sveva quanto di quella angioina.
Talks by Andrea Casalboni
Conference Presentations by Andrea Casalboni
Programma delle giornate, completo di orari e titoli delle sessioni e delle relazioni.
https://www.facebook.com/apprendistatodellostorico
La disobbedienza è la condizione vissuta da chi, a vario titolo, viene percepito come ribelle ai meccanismi del potere e delle gerarchie. Tali voci fuori dal coro rappresentano il punto focale di questa edizione dell’Apprendistato dello Storico. Attraverso lo studio della disobbedienza nel Medioevo si scorgono riflessi di tensioni in atto nella ridefinizione di sistemi gerarchici, siano essi di natura politica, culturale, religiosa. Si tratta dunque di un argomento trasversale che consente di mettere in relazione studi apparentemente distanti, ma intimamente interconnessi, come quelli proposti in questo incontro. Anche quest’anno l’Apprendistato dello Storico persegue infatti lo scopo per cui è stato ideato: mettere a confronto le ricerche di giovani studiosi provenienti da tutta Europa, sotto l’occhio attento di esperti medievisti di alto calibro.
IV annual Seminar organized by PhD students in Medieval History of the Doctorate in Storia, Antropolgia, Religioni of Sapienza University of Rome.
Disobedience is the condition experienced by those who, for various reasons, are perceived as rebellious to the mechanisms of power and hierarchies. These unconventional voices represent the focal point of this edition of the Apprendistato dello Storico. Through the study of disobedience in the Middle Ages, ongoing tensions in the redefinition of hierarchical systems could be relative to political, cultural, religious nature. It is therefore a transversal topic that allows us to relate apparently distant studies, but intimately interconnected, such as those proposed in this seminar. In fact, this year the Apprendistato dello Storico also pursues the aim for which it was born: to compare the research of young scholars from all over Europe, under the watchful eye of high-caliber medievalist scholars.
In seguito alla conquista del Regno di Sicilia da parte di Carlo d'Angiò, la regione del confine settentrionale si trovò ad affrontare numerosi cambiamenti apportati dai sovrani della dinastia angioina, che intrapresero politiche di centralizzazione, autorizzarono la fondazione di nuove universitates demaniali e incrementarono il controllo regio sulla zona. La nobiltà locale fu costretta a confrontarsi con questi sviluppi: alcune famiglie riuscirono a adattarsi e persino a sfruttare la nuova contingenza come occasione di ascesa sociale; altre furono meno capaci o fortunate, e ne uscirono indebolite e impoverite. L'evoluzione delle fortune dei de Roio e dei de Machilone ci consente di osservare come le strategie opposte intraprese dalle due famiglie portarono la prima a crescere in potenza, sfruttando l'ufficialità regia e i legami con L'Aquila, mentre la seconda, incapace di adattarsi, fu privata di terre e vassalli e vide il proprio castello attaccato a distrutto da L'Aquila stessa.
The paper can be found at the following link: http://www.eurostudium.eu/Eurostudium52-53/Casalboni.pdf
The full article can be found here: https://lisaa.u-pem.fr/fileadmin/Fichiers/LISAA/LISAA_editeur/Memoire_et_territoire/Ville_au_Moyen_Age/11_Casalboni.pdf
th century and marked by many common factors: they were all synoecisms, they all involved both the lower population and the nobility, their urban structure was carefully planned, they were all erected to control relevant routes accessing the Kingdom and to guarantee the kings against rebellions. The comparison between Leonessa and the other new towns, however, allows us to ascertain the reasons behind its peculiar development: Leonessa indeed stands out for its geographical position, extremely close to the border, and for its slow but steady growth, which progressed despite the many problems the new town had to face.
The article has been published in the journal “Eurostudium”, July-September 2018, pp. 59-80: see link http://www.eurostudium.eu/Eurostudium48/casalboni%20(2).pdf
Lo svolgimento della tesi ha permesso di circoscrivere l’importanza degli insediamenti cisterciensi nelle vicende relative alla fondazione della città, escludendone un coinvolgimento diretto ma riconoscendo loro un’influenza indiretta sul piano economico. L’analisi delle due ipotesi sulla fondazione (dall’alto ad opera di Corrado IV e dal basso in seguito ad una rivolta popolare come narrato da Buccio da Ranallo), entrambe plausibili, ha mostrato come le due versioni non siano necessariamente in conflitto tra loro, e anzi siano in più punti conciliabili. La rinascita della città sotto Carlo I d’Angiò, in seguito alla distruzione operata da Manfredi, porta numerosi cambiamenti, il cui studio ha fatto sorgere nuove domande riguardo la composizione sociale e la strutturazione interna tanto della città sveva quanto di quella angioina.
Programma delle giornate, completo di orari e titoli delle sessioni e delle relazioni.
questi anni e merita dunque di essere posto al
centro della riflessione storica. Giovani storici
laureati, dottorandi e dottori di ricerca italiani e
stranieri si confrontano su questo tema comune
circoscrivendolo all'età medievale e condividendo
le proprie ricerche e le proprie opinioni.
questi anni e merita dunque di essere posto al
centro della riflessione storica. Giovani storici
laureati, dottorandi e dottori di ricerca italiani e
stranieri si confrontano su questo tema comune
circoscrivendolo all'età medievale e condividendo
le proprie ricerche e le proprie opinioni.
questi anni e merita dunque di essere posto al
centro della riflessione storica. Giovani storici
laureati, dottorandi e dottori di ricerca italiani e
stranieri si confrontano su questo tema comune
circoscrivendolo all'età medievale e condividendo
le proprie ricerche e le proprie opinioni.
Venerdì 9 giugno dalle 10:30 alle 18:00.
Aula di Paleografia, Dipartimento di Storia, Culture e Religioni, secondo piano della Facoltà di Lettere e Filosofia, La Sapienza. Piazzale Aldo Moro n. 5.
III Seminario del dottorato in Storia, Antropologia, Religioni, curriculum Storia Medievale, ciclo sulla Periodizzazione del Medioevo, dei dottorandi del Dottorato SAR del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo dell'Università di Roma "La Sapienza".
Deadline: 19.09.2019
I confini medievali hanno rappresentato un complesso oggetto storiografico e sociologico ancora oggi da approfondire e analizzare. Sotto l'etichetta 'confine' si possono includere un'ampia gamma di fenomeni: limiti geografici; confini politici; aree di controllo militare; zone di frontiera; zone porose di incontro e contatto; vie di comunicazione e spazi di delimitazione identitaria, ideologica e metaforica. A partire da esso, dunque, si può avviare un discorso sulla creazione di rappresentazioni, di pratiche o di performance 'di confine'. Sulla base di quest'approccio, intendiamo proporre un focus interdisciplinare sullo spazio di confine come luogo di contatto e di contrasto, un'area di interscambio e di mobilità pacifica o violenta di idee e di persone dove il tema fondamentale è la capacità dei suoi protagonisti (singoli individui, gruppi famigliari, reti sociali, istituzioni) di impiegare lo spazio confinario come elemento strutturale di organizzazione o adattamento della propria esperienza o esistenza. Per cogliere al meglio questi aspetti, incoraggiamo soprattutto un approccio interdisciplinare. Oggetto delle sessioni sarà il caso specifico del confine tra le province settentrionali del regno di Sicilia (Terra di Lavoro, Molise, Abruzzo) e i territori soggetti all'autorità pontificia (Campagna e Marittima, ducato di Spoleto, Marca Anconetana).
La V edizione dell'Apprendistato dello Storico, seminario internazionale per dottorandi e giovani ricercatori organizzato dai dottorandi di Storia Medievale del Dottorato in Storia, Antropologia, Religioni, avrà luogo il prossimo 12-13 gennaio 2023 presso Sapienza Università di Roma. Il tema selezionato dai membri del Comitato Scientifico risulta essere "La guerra nel Medioevo. Organizzarla, raccontarla, viverla", una scelta di ampio respiro che può abbracciare tutti i rami disciplinari delle scienze umanistiche riguardo al Medioevo, inteso secondo una prospettiva larga ed interdisciplinare. La CfP è aperta a chiunque desideri partecipare come singolo o come membro di un panel. Tuttavia, il Comitato Scientifico si riserva il diritto di decidere e sceglierà in modo opportuno le proposte, anche 'spacchettando' le candidature di un intero panel, se questo si renderà necessario.
L'Apprendistato dello Storico IV 2020: Disobbedire nel Medioevo. Tensioni, repressioni, pacificazioni , 2020
IV seminario annuale organizzato dai dottorandi in Storia Medievale del Dottorato in Storia, Antropologia, Religioni.
https://www.facebook.com/apprendistatodellostorico
La disobbedienza è la condizione vissuta da chi, a vario titolo, viene percepito come ribelle ai meccanismi del potere e delle gerarchie. Tali voci fuori dal coro rappresentano il punto focale di questa edizione dell’Apprendistato dello Storico. Attraverso lo studio della disobbedienza nel Medioevo si scorgono riflessi di tensioni in atto nella ridefinizione di sistemi gerarchici, siano essi di natura politica, culturale, religiosa. Si tratta dunque di un argomento trasversale che consente di mettere in relazione studi apparentemente distanti, ma intimamente interconnessi, come quelli proposti in questo incontro. Anche quest’anno l’Apprendistato dello Storico persegue infatti lo scopo per cui è stato ideato: mettere a confronto le ricerche di giovani studiosi provenienti da tutta Europa, sotto l’occhio attento di esperti medievisti di alto calibro.
IV annual Seminar organized by PhD students in Medieval History of the Doctorate in Storia, Antropolgia, Religioni of Sapienza University of Rome.
Disobedience is the condition experienced by those who, for various reasons, are perceived as rebellious to the mechanisms of power and hierarchies. These unconventional voices represent the focal point of this edition of the Apprendistato dello Storico. Through the study of disobedience in the Middle Ages, ongoing tensions in the redefinition of hierarchical systems could be relative to political, cultural, religious nature. It is therefore a transversal topic that allows us to relate apparently distant studies, but intimately interconnected, such as those proposed in this seminar. In fact, this year the Apprendistato dello Storico also pursues the aim for which it was born: to compare the research of young scholars from all over Europe, under the watchful eye of high-caliber medievalist scholars.
Curriculum vitae et studiorum
Abstract Max 500 words and Max 10 titles between historical sources and bibliography
Deadline proposals: 16 february 2020
Scientific Committee: Andrea Casalboni, Giovanni Collamati, Giovanni Contel, Davide Del Gusto, Francesco Riedi
Curriculum vitae et studiorum
Abstract Max 500 parole e Max 10 titoli tra fonti e bibliografia
Deadline proposte: 16 febbraio 2020
Comitato scientifico: Andrea Casalboni, Giovanni Collamati, Giovanni Contel, Davide Del Gusto, Francesco Riedi