Books by Giacomo Tarascio
A cento anni dalla fondazione de «La Rivoluzione Liberale», la principale rivista politica di Pie... more A cento anni dalla fondazione de «La Rivoluzione Liberale», la principale rivista politica di Piero Gobetti, questo volume ha lo scopo di richiamarne i temi principali per restituirne le motivazioni e la connessione con il loro tempo. Ciascuno dei contributi raccoglie i risultati delle ricerche presentate durante i lavori del convegno di studi La nostra cultura politica. A cento anni dalla Rivoluzione Liberale di Piero Gobetti, promosso dal Centro studi Piero Gobetti (Torino, 27-28 ottobre 2022). Gli argomenti discussi incrociano le vicende della rivista (i profili dei suoi collaboratori e le alternative al fascismo), le questioni politiche (l’economia, l’educazione, la proporzionale e la politica estera), la storia (il meridionalismo, la Chiesa cattolica, la Riforma e il Risorgimento) e la teoria (il fascismo, il marxismo e il nazionalismo).
https://www.arasedizioni.com/catalogo/nostra-cultura-politica/
Papers by Giacomo Tarascio
Laboratoire Italien, 2024
I cosiddetti «Fasci siciliani dei lavoratori» (1892-1894) rappresentano una delle esperienze soci... more I cosiddetti «Fasci siciliani dei lavoratori» (1892-1894) rappresentano una delle esperienze sociali più innovative e radicali del Mezzogiorno postunitario, connettendo le esperienze delle insorgenze contadine durante il Risorgimento con nuove istanze politiche socialiste. I primi Fasci dei lavoratori erano composti dai lavoratori agricoli che in maniera spontanea si univano nelle stesse rivendicazioni, in particolare nelle aree dello sfruttamento latifondistico. Non a caso l’esperienza dei Fasci siciliani è ricorrente nelle analisi di Antonio Gramsci dagli scritti sulla Questione meridionale fino ai Quaderni del carcere e ai suoi concetti, nonché nelle riflessioni sulla politica e la cultura della società meridionale.
L’articolo si propone di esplorare i principali nodi storici e teorici riguardanti i Fasci siciliani, analizzandone in chiave storico-politica l’organizzazione e le rivendicazioni attraverso le quali trovavano rappresentanza i gruppi sociali subalterni dell’Isola. Allo stesso tempo verrà dato ampio spazio alla riflessione gramsciana, evidenziando un collegamento filologico tra gli eventi siciliani e alcuni dei principali concetti dei Quaderni legati alla subalternità.
International Gramsci Journal, 2024
Vol. 5, n. 4 (2024)
Il concetto gramsciano di “gruppi sociali subalterni” è uno dei più importan... more Vol. 5, n. 4 (2024)
Il concetto gramsciano di “gruppi sociali subalterni” è uno dei più importanti. Esso ha ricevuto una funzione importante nella terminologia storica e politica globale, anche in modo più superficiale che supponendo una reale comprensione teorica. In riferimento alla graduale sostituzione delle “classi sociali” con i “gruppi sociali”, operata da Gramsci nei Quaderni del carcere, sono emerse alcune interpretazioni che arrivano a ipotizzare un abbandono del marxismo da parte di Gramsci. Questo articolo sostiene il contrario, cioè che l’uso dei “gruppi” è dovuto a una crescente necessità di stratificare l’analisi della subalternità. Nei Quaderni del carcere, infatti, il significato di subalternità va ben oltre la dimensione storico-sociologica, intersecandosi con la politica, il tempo e lo spazio della formazione dello Stato. Reinterpretando la subalternità all’interno della filosofia della prassi, sarà quindi possibile evidenziarne il progressivo sviluppo teorico e riposizionare coerentemente questo concetto all’interno del corpus del pensiero gramsciano.
Consecutio Rerum, 2023
Through Margins and Subalternity. A Gramscian Political Key to Think about the South of Italy
Th... more Through Margins and Subalternity. A Gramscian Political Key to Think about the South of Italy
The idea of subaltern groups is one of the most notable Gramscian concepts that has become part of the global historical-political lexicon, and not only that: the work on the Southern Question has been integrated into the broader discourse of the Global South. If these new views, on the one hand, had the merit of spreading some of the key terms from Quaderni del carcere beyond Italy, on the other hand they had the effect of depoliticising and historicising the potential topicality of Gramscian thought. Global readings of Gramsci have developed to the detriment of more specific aspects concerning the Mezzogiorno and the idea of «subaltern social groups»: consider, for example, the change in direction carried out by the Subaltern Studies in rereading the relation between hegemony and subalternity under a dichotomous light. The conception of subalternity outlined by Gramsci cannot be separated from his Marxism, as it is precisely within hegemony that the subaltern classes can reaffirm the non-synchronicity and thus show the multiplicity of the lines of historical movement. Hegemony for Gramsci thus assumes a strategic character, where the analysis of power coincides with its critique. The aim of this contribution is to relocate the concept of subalternity within the philosophy of praxis, thus unfolding the political potential of Gramscian reflections. It will be thus possible to ascertain not only the political topicality, but also how Gramsci's ideas on the Mezzogiorno can still provide insights for renewed perspectives of analysis.
Res Publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas, 2022
Il seguente contributo presenta una ricognizione sulla teoria della postegemonia e di quella part... more Il seguente contributo presenta una ricognizione sulla teoria della postegemonia e di quella parte al suo interno che può essere raggruppata nella definizione di fondazionale. Questa area di studi si definisce a partire dal rifiuto della relazione tra subalternità ed egemonia, dichiarando la fine della seconda. La particolarità della postegemonia si trova nella radice di questa idea, derivata dall'intreccio tra l'idea di subalternità dei Subaltern Studies e la teoria dell'egemonia sviluppata da Ernesto Laclau e Chantal Mouffe. Dal punto di vista degli studi gramsciani verranno analizzate le due concezioni chiave di subalternità ed egemonia, in particolare come sono state elaborate nelle due correnti menzionate formando le basi della postegemonia. Successivamente sarà analizzata la stessa postegemonia nelle sue due principali ramificazioni, una legata all'infrapolitica e l'altra alla moltitudine.
The following essay introduces a survey on the theory of posthegemony and that part within it, which can be grouped under
the definition of the foundational. This area of study is defined by the rejection of the relationship between subalternity and hegemony,
declaring the end of the latter. The particularity of posthegemony lies in the root of this idea, derived from the intersection of the idea
of subalternity within the Subaltern Studies and the theory of hegemony developed by Ernesto Laclau and Chantal Mouffe. From the
perspective of the Gramscian studies, the two key conceptions of subalternity and hegemony will be analysed, in particular how they
were elaborated in the two mentioned current at the basis of posthegemony. Subsequently, posthegemony itself will be analysed in its
two main ramifications, one linked to infrapolitics and the other to the multitude.
la contribución que sigue presenta un estudio de la teoría de la poshegemonía y de aquella parte de ella que cae bajo la
definición de fundacional. Este área de estudios se define a partir del rechazo de la relación entre subalternidad y hegemonía, afirmando
el fin de la segunda. La especificidad de la poshegemonía se encuentra en la raíz de esta idea, la cual se deriva del cruce entre la idea de
subalternidad de los Subaltern Studies y la teoría de la hegemonía desarrollada por Ernesto Laclau y Chantal Mouffe. En nuestro trabajo
se analizarán, desde el punto de vista de los estudios gramscianos, dos concepciones básicas de la subalternidad y la hegemonía –en
particular tal y como han sido elaboradas en las dos corrientes mencionadas– que sientan las bases de la poshegemonía. A continuación
se analizará la poshegemonía en sus dos ramificaciones, una ligada a la infrapolítica y la otra a la multitud.
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale, 2020
in «Rivista di Politica», IV (2021), 1, pp. 125-33
on Il Mito del Nemico. Identità, alterità e loro rappresentazioni, a cura di Irene Graziani e M... more on Il Mito del Nemico. Identità, alterità e loro rappresentazioni, a cura di Irene Graziani e Maria Vittoria Spissu, Bologna, Minerva Edizioni, 2019, pp. 417-20.
on Inchiesta su Gramsci, a cura di Angelo d’Orsi, Torino, Accademia University Press, 2014, pp. 1... more on Inchiesta su Gramsci, a cura di Angelo d’Orsi, Torino, Accademia University Press, 2014, pp. 170-5.
Alcuni temi della quistione meridionale is the only organic essay of Antonio Gramsci: written in ... more Alcuni temi della quistione meridionale is the only organic essay of Antonio Gramsci: written in 1926, after almost 100 years, it has aroused several interpretations, theoretical debates and political polemics. The following paper will analyse the origins of this essay and issues linked to it, particularly focusing on supposed lacks and on causes that led to a delay of the first publishing. These events influenced the succeeding interpretations of topics it contains. Therefore, the aim of the article is to analyse the essay's publications in Italy during XX century, where it has been acknowledged and studied into three big historiographical traditions: the southernism and the gramscian ones, and, in addition, the one concerning the history of pci. Key words: Southern question, Antonio Gramsci, Alcuni temi della quistione meridionale, Italian Communist Party, southernism, anthological publications. Parole chiave: Questione meridionale, Antonio Gramsci, Alcuni temi della quistione meridionale, Partito comunista italiano, meridionalismo, pubblicazioni antologiche.
L'analisi gramsciana del pensiero di Giustino Fortunato si sviluppa sui temi della questione meri... more L'analisi gramsciana del pensiero di Giustino Fortunato si sviluppa sui temi della questione meridionale e della storia d'Italia postunitaria; la statura morale e il raffinato intelletto, infatti, hanno reso quello del meridionalista lucano uno dei profili chiave del pensiero politico italiano di fine Ottocento. I percorsi intellettuali dei due -Fortunato e Gramsci -vengono a intrecciarsi soprattutto nel saggio del 1926, Alcuni temi della quistione meridionale, dove l'urgenza gramsciana di dare una strategia politica al PcD'i e al proletariato del Nord lo porta a scontrarsi con l'influenza politica esercitata da Fortunato sugli strati intellettuali del Mezzogiorno, definito da Gramsci «una grande disgregazione sociale». Là si è formato un blocco agrario costituito da tre strati sociali: la massa contadina «amorfa e disgregata» che rappresenta la grande maggioranza della popolazione; gli intellettuali della piccola e media borghesia rurale; la grande proprietà nel campo politico e i grandi intellettuali nel campo ideologico che, «in ultima analisi», «centralizzano e dominano» gli impulsi e le manifestazioni provenienti dal basso (QM 2 p. 149). Massimi rappresentanti delle forze conservatrici sono dunque Fortunato e Benedetto Croce che condividono, per il Sardo, sia il ruolo di guide morali del blocco intellettuale meridionale, sia la funzione di custodi del potere della borghesia nazionale: intercettando attraverso la loro opera i settori culturali che per primi hanno posto la questione meridionale su un piano avverso al blocco agrario, i due grandi intellettuali hanno impedito che l'impostazione dei problemi meridionali soverchiasse i limiti dello Stato liberale divenendo rivoluzionaria. Fortunato e Croce hanno così distaccato gli intellettuali radicali dalle masse contadine meridionali per farli partecipare alla cultura nazionale ed europea, «e giustino fortunato: meriDionalista conserVatore, ma illuminato di Giacomo Tarascio
Conferences and Talks by Giacomo Tarascio
Convegno Nazionale di studio
Rocco Scotellaro. Un intellettuale per i tempi nuovi. Cantieri di r... more Convegno Nazionale di studio
Rocco Scotellaro. Un intellettuale per i tempi nuovi. Cantieri di ricerca
Tricarico, 23-24-25 gennaio 2025
23 gennaio, Sala del Consiglio Comunale “Rocco Scotellaro”, ore 15,00
24-25 gennaio, Salone degli Stemmi, Palazzo Vescovile, ore 9,00
Questo contributo propone un’analisi degli studi compiuti da Bobbio sulla figura e il pensiero di... more Questo contributo propone un’analisi degli studi compiuti da Bobbio sulla figura e il pensiero di Gramsci, attraverso testi pubblicati e il materiale di archivio inedito conservato presso il Centro studi Gobetti a Torino e la Fondazione Gramsci di Roma. Il filosofo torinese, infatti, a partire dal Convegno gramsciano del 1967 è stato uno dei più importanti animatori del dibattito teorico attorno alla ricostruzione delle teorie del pensatore marxista: dall’ipotesi di un Gramsci «teorico della sovrastruttura», Bobbio ha rappresentato per oltre un ventennio uno dei protagonisti della polemica gramsciana, nonché della sua diffusione oltre i confini italiani. Da questi stimoli lo studio intende fornire una rinnovata e approfondita ricostruzione della relazione intellettuale fra due delle importanti figure del pensiero politico italiano del Novecento.
Programma completo: https://aispp.it/convegno-annuale-2024/
In occasione del centenario della morte di V. I. Lenin, venerdì prossimo 9 febbraio alle ore 14, ... more In occasione del centenario della morte di V. I. Lenin, venerdì prossimo 9 febbraio alle ore 14, presso l’Aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre (via di Castro Pretorio 20, Roma, zona Stazione Termini) avrà luogo il Seminario della International Gramsci Society Italia su
LENIN E GRAMSCI, UN SECOLO DOPO
h. 14.00
PRIMA SESSIONE
(coordina Chiara Meta)
Guido Liguori, Dalla Rivoluzione d’ottobre alla nascita del Pcd’I
Maria Luisa Righi, Il soggiorno in Russia 1922-1923
Giacomo Tarascio, La questione dei contadini tra Lenin e Gramsci
Discussione
h. 17.00
SECONDA SESSIONE
Gianni Fresu, In morte di Lenin
Giuseppe Cospito, Nei Quaderni: Lenin e l’egemonia
Fabio Frosini, Nei Quaderni: Lenin e la filosofia della praxis
Discussione
Sarà possibile seguire i lavori, chiedendo da lunedì prossimo il link all'indirizzo igsitalia1996@gmail.com.
Sarà inoltre possibile iscriversi alla IGS Italia per il 2024 direttamente al Seminario, oppure con un versamento di 30 euro o più all'iban IT62 C076 0103 2000 0002 5562 331.
con Stefano Visentin (Università di Urbino)
Leggere il Capitale. Seminario Didattico
Accumulazio... more con Stefano Visentin (Università di Urbino)
Leggere il Capitale. Seminario Didattico
Accumulazione originaria e colonizzazione
Nell’ambito dei corsi di studio di Filosofia Politica (prof. Luca Basso),
Filosofia delle scienze sociali (prof. Mauro Farnesi), Filosofia Sociale (prof. Michele Basso)
Lunedì 8 maggio 2023 ore 16.30
Uploads
Books by Giacomo Tarascio
https://www.arasedizioni.com/catalogo/nostra-cultura-politica/
video presentazione https://www.youtube.com/watch?v=MBYkb8N-xi
Papers by Giacomo Tarascio
L’articolo si propone di esplorare i principali nodi storici e teorici riguardanti i Fasci siciliani, analizzandone in chiave storico-politica l’organizzazione e le rivendicazioni attraverso le quali trovavano rappresentanza i gruppi sociali subalterni dell’Isola. Allo stesso tempo verrà dato ampio spazio alla riflessione gramsciana, evidenziando un collegamento filologico tra gli eventi siciliani e alcuni dei principali concetti dei Quaderni legati alla subalternità.
Il concetto gramsciano di “gruppi sociali subalterni” è uno dei più importanti. Esso ha ricevuto una funzione importante nella terminologia storica e politica globale, anche in modo più superficiale che supponendo una reale comprensione teorica. In riferimento alla graduale sostituzione delle “classi sociali” con i “gruppi sociali”, operata da Gramsci nei Quaderni del carcere, sono emerse alcune interpretazioni che arrivano a ipotizzare un abbandono del marxismo da parte di Gramsci. Questo articolo sostiene il contrario, cioè che l’uso dei “gruppi” è dovuto a una crescente necessità di stratificare l’analisi della subalternità. Nei Quaderni del carcere, infatti, il significato di subalternità va ben oltre la dimensione storico-sociologica, intersecandosi con la politica, il tempo e lo spazio della formazione dello Stato. Reinterpretando la subalternità all’interno della filosofia della prassi, sarà quindi possibile evidenziarne il progressivo sviluppo teorico e riposizionare coerentemente questo concetto all’interno del corpus del pensiero gramsciano.
The idea of subaltern groups is one of the most notable Gramscian concepts that has become part of the global historical-political lexicon, and not only that: the work on the Southern Question has been integrated into the broader discourse of the Global South. If these new views, on the one hand, had the merit of spreading some of the key terms from Quaderni del carcere beyond Italy, on the other hand they had the effect of depoliticising and historicising the potential topicality of Gramscian thought. Global readings of Gramsci have developed to the detriment of more specific aspects concerning the Mezzogiorno and the idea of «subaltern social groups»: consider, for example, the change in direction carried out by the Subaltern Studies in rereading the relation between hegemony and subalternity under a dichotomous light. The conception of subalternity outlined by Gramsci cannot be separated from his Marxism, as it is precisely within hegemony that the subaltern classes can reaffirm the non-synchronicity and thus show the multiplicity of the lines of historical movement. Hegemony for Gramsci thus assumes a strategic character, where the analysis of power coincides with its critique. The aim of this contribution is to relocate the concept of subalternity within the philosophy of praxis, thus unfolding the political potential of Gramscian reflections. It will be thus possible to ascertain not only the political topicality, but also how Gramsci's ideas on the Mezzogiorno can still provide insights for renewed perspectives of analysis.
The following essay introduces a survey on the theory of posthegemony and that part within it, which can be grouped under
the definition of the foundational. This area of study is defined by the rejection of the relationship between subalternity and hegemony,
declaring the end of the latter. The particularity of posthegemony lies in the root of this idea, derived from the intersection of the idea
of subalternity within the Subaltern Studies and the theory of hegemony developed by Ernesto Laclau and Chantal Mouffe. From the
perspective of the Gramscian studies, the two key conceptions of subalternity and hegemony will be analysed, in particular how they
were elaborated in the two mentioned current at the basis of posthegemony. Subsequently, posthegemony itself will be analysed in its
two main ramifications, one linked to infrapolitics and the other to the multitude.
la contribución que sigue presenta un estudio de la teoría de la poshegemonía y de aquella parte de ella que cae bajo la
definición de fundacional. Este área de estudios se define a partir del rechazo de la relación entre subalternidad y hegemonía, afirmando
el fin de la segunda. La especificidad de la poshegemonía se encuentra en la raíz de esta idea, la cual se deriva del cruce entre la idea de
subalternidad de los Subaltern Studies y la teoría de la hegemonía desarrollada por Ernesto Laclau y Chantal Mouffe. En nuestro trabajo
se analizarán, desde el punto de vista de los estudios gramscianos, dos concepciones básicas de la subalternidad y la hegemonía –en
particular tal y como han sido elaboradas en las dos corrientes mencionadas– que sientan las bases de la poshegemonía. A continuación
se analizará la poshegemonía en sus dos ramificaciones, una ligada a la infrapolítica y la otra a la multitud.
Conferences and Talks by Giacomo Tarascio
Rocco Scotellaro. Un intellettuale per i tempi nuovi. Cantieri di ricerca
Tricarico, 23-24-25 gennaio 2025
23 gennaio, Sala del Consiglio Comunale “Rocco Scotellaro”, ore 15,00
24-25 gennaio, Salone degli Stemmi, Palazzo Vescovile, ore 9,00
Programma completo: https://aispp.it/convegno-annuale-2024/
https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/5661
LENIN E GRAMSCI, UN SECOLO DOPO
h. 14.00
PRIMA SESSIONE
(coordina Chiara Meta)
Guido Liguori, Dalla Rivoluzione d’ottobre alla nascita del Pcd’I
Maria Luisa Righi, Il soggiorno in Russia 1922-1923
Giacomo Tarascio, La questione dei contadini tra Lenin e Gramsci
Discussione
h. 17.00
SECONDA SESSIONE
Gianni Fresu, In morte di Lenin
Giuseppe Cospito, Nei Quaderni: Lenin e l’egemonia
Fabio Frosini, Nei Quaderni: Lenin e la filosofia della praxis
Discussione
Sarà possibile seguire i lavori, chiedendo da lunedì prossimo il link all'indirizzo igsitalia1996@gmail.com.
Sarà inoltre possibile iscriversi alla IGS Italia per il 2024 direttamente al Seminario, oppure con un versamento di 30 euro o più all'iban IT62 C076 0103 2000 0002 5562 331.
Leggere il Capitale. Seminario Didattico
Accumulazione originaria e colonizzazione
Nell’ambito dei corsi di studio di Filosofia Politica (prof. Luca Basso),
Filosofia delle scienze sociali (prof. Mauro Farnesi), Filosofia Sociale (prof. Michele Basso)
Lunedì 8 maggio 2023 ore 16.30
https://www.arasedizioni.com/catalogo/nostra-cultura-politica/
video presentazione https://www.youtube.com/watch?v=MBYkb8N-xi
L’articolo si propone di esplorare i principali nodi storici e teorici riguardanti i Fasci siciliani, analizzandone in chiave storico-politica l’organizzazione e le rivendicazioni attraverso le quali trovavano rappresentanza i gruppi sociali subalterni dell’Isola. Allo stesso tempo verrà dato ampio spazio alla riflessione gramsciana, evidenziando un collegamento filologico tra gli eventi siciliani e alcuni dei principali concetti dei Quaderni legati alla subalternità.
Il concetto gramsciano di “gruppi sociali subalterni” è uno dei più importanti. Esso ha ricevuto una funzione importante nella terminologia storica e politica globale, anche in modo più superficiale che supponendo una reale comprensione teorica. In riferimento alla graduale sostituzione delle “classi sociali” con i “gruppi sociali”, operata da Gramsci nei Quaderni del carcere, sono emerse alcune interpretazioni che arrivano a ipotizzare un abbandono del marxismo da parte di Gramsci. Questo articolo sostiene il contrario, cioè che l’uso dei “gruppi” è dovuto a una crescente necessità di stratificare l’analisi della subalternità. Nei Quaderni del carcere, infatti, il significato di subalternità va ben oltre la dimensione storico-sociologica, intersecandosi con la politica, il tempo e lo spazio della formazione dello Stato. Reinterpretando la subalternità all’interno della filosofia della prassi, sarà quindi possibile evidenziarne il progressivo sviluppo teorico e riposizionare coerentemente questo concetto all’interno del corpus del pensiero gramsciano.
The idea of subaltern groups is one of the most notable Gramscian concepts that has become part of the global historical-political lexicon, and not only that: the work on the Southern Question has been integrated into the broader discourse of the Global South. If these new views, on the one hand, had the merit of spreading some of the key terms from Quaderni del carcere beyond Italy, on the other hand they had the effect of depoliticising and historicising the potential topicality of Gramscian thought. Global readings of Gramsci have developed to the detriment of more specific aspects concerning the Mezzogiorno and the idea of «subaltern social groups»: consider, for example, the change in direction carried out by the Subaltern Studies in rereading the relation between hegemony and subalternity under a dichotomous light. The conception of subalternity outlined by Gramsci cannot be separated from his Marxism, as it is precisely within hegemony that the subaltern classes can reaffirm the non-synchronicity and thus show the multiplicity of the lines of historical movement. Hegemony for Gramsci thus assumes a strategic character, where the analysis of power coincides with its critique. The aim of this contribution is to relocate the concept of subalternity within the philosophy of praxis, thus unfolding the political potential of Gramscian reflections. It will be thus possible to ascertain not only the political topicality, but also how Gramsci's ideas on the Mezzogiorno can still provide insights for renewed perspectives of analysis.
The following essay introduces a survey on the theory of posthegemony and that part within it, which can be grouped under
the definition of the foundational. This area of study is defined by the rejection of the relationship between subalternity and hegemony,
declaring the end of the latter. The particularity of posthegemony lies in the root of this idea, derived from the intersection of the idea
of subalternity within the Subaltern Studies and the theory of hegemony developed by Ernesto Laclau and Chantal Mouffe. From the
perspective of the Gramscian studies, the two key conceptions of subalternity and hegemony will be analysed, in particular how they
were elaborated in the two mentioned current at the basis of posthegemony. Subsequently, posthegemony itself will be analysed in its
two main ramifications, one linked to infrapolitics and the other to the multitude.
la contribución que sigue presenta un estudio de la teoría de la poshegemonía y de aquella parte de ella que cae bajo la
definición de fundacional. Este área de estudios se define a partir del rechazo de la relación entre subalternidad y hegemonía, afirmando
el fin de la segunda. La especificidad de la poshegemonía se encuentra en la raíz de esta idea, la cual se deriva del cruce entre la idea de
subalternidad de los Subaltern Studies y la teoría de la hegemonía desarrollada por Ernesto Laclau y Chantal Mouffe. En nuestro trabajo
se analizarán, desde el punto de vista de los estudios gramscianos, dos concepciones básicas de la subalternidad y la hegemonía –en
particular tal y como han sido elaboradas en las dos corrientes mencionadas– que sientan las bases de la poshegemonía. A continuación
se analizará la poshegemonía en sus dos ramificaciones, una ligada a la infrapolítica y la otra a la multitud.
Rocco Scotellaro. Un intellettuale per i tempi nuovi. Cantieri di ricerca
Tricarico, 23-24-25 gennaio 2025
23 gennaio, Sala del Consiglio Comunale “Rocco Scotellaro”, ore 15,00
24-25 gennaio, Salone degli Stemmi, Palazzo Vescovile, ore 9,00
Programma completo: https://aispp.it/convegno-annuale-2024/
https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/5661
LENIN E GRAMSCI, UN SECOLO DOPO
h. 14.00
PRIMA SESSIONE
(coordina Chiara Meta)
Guido Liguori, Dalla Rivoluzione d’ottobre alla nascita del Pcd’I
Maria Luisa Righi, Il soggiorno in Russia 1922-1923
Giacomo Tarascio, La questione dei contadini tra Lenin e Gramsci
Discussione
h. 17.00
SECONDA SESSIONE
Gianni Fresu, In morte di Lenin
Giuseppe Cospito, Nei Quaderni: Lenin e l’egemonia
Fabio Frosini, Nei Quaderni: Lenin e la filosofia della praxis
Discussione
Sarà possibile seguire i lavori, chiedendo da lunedì prossimo il link all'indirizzo igsitalia1996@gmail.com.
Sarà inoltre possibile iscriversi alla IGS Italia per il 2024 direttamente al Seminario, oppure con un versamento di 30 euro o più all'iban IT62 C076 0103 2000 0002 5562 331.
Leggere il Capitale. Seminario Didattico
Accumulazione originaria e colonizzazione
Nell’ambito dei corsi di studio di Filosofia Politica (prof. Luca Basso),
Filosofia delle scienze sociali (prof. Mauro Farnesi), Filosofia Sociale (prof. Michele Basso)
Lunedì 8 maggio 2023 ore 16.30
Semiario "Ai margini della storia: Gramsci e i subalterni", Laboratio gramsciano dell'Unical
15 novembre 17:00, Aula Burgarella, cubo 28c
Dipartimento di Studi umanistici, Università della Calabria
Questo intervento si propone di esplorare i principali nodi sociali e culturali riguardanti i Fasci siciliani, analizzandone in chiave storico-politica l’organizzazione e le rivendicazioni attraverso le quali trovavano rappresentanza i gruppi sociali subalterni dell’Isola. Inoltre, sarà posta l’attenzione sull’autorappresentazione del movimento e della sua connessione con la cultura contadina, oltre che sulla percezione che ne avevano la borghesia nazionale e lo Stato italiano. Allo stesso tempo verrà dato ampio spazio alla riflessione gramsciana, evidenziando un collegamento filologico tra gli eventi siciliani e alcuni dei principali concetti dei Quaderni: subalternità, egemonia, cesarismo, nazionale-popolare, brescianesimo.
h. 10-13 | Sala Lauree Rossa UP 279, Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100/A, TO)
“La politica per il XXI secolo" - III ciclo "Élite e popolo"
Per partecipare è necessario iscriversi a info@centrogobetti.it.
Poco prima dell'incontro, si riceverà il link per il collegamento online.
https://www.facebook.com/events/262184861798103/
Negli ultimi anni gli studi gramsciani hanno raggiunto notevoli progressi nell’analisi di categorie come egemonia e società civile. Queste stesse categorie gramsciane, nel frattempo, hanno conosciuto una riarticolazione separata e spesso contrastante all’interno della politologia internazionale, che ne ha amplificato tuttavia la portata globale. La diffusione delle idee gramsciane sul piano della politica globale ha coinvolto diversi nomi: Norberto Bobbio, Perry Anderson, Ernesto Laclau, Chantal Mouffe, Andrew Arato, Mary Kaldor, Giovanni Arrighi fra i più noti.
Il percorso partirà da una definizione della concettualizzazione gramsciana di egemonia, popolo e società civile, per poi proporre una panoramica della radice comune delle diverse letture politiche. Da questo dialogo fra Gramsci e le sue interpretazioni si tenterà, infine, di estrarre nuovi spunti di riflessione riguardanti la crisi e i populismi attuali.
https://www.shu.edu/alberto-institute/upload/symposium-program-fall-2020.pdf
HELD VIRTUALLY ON ZOOM:
https://us02web.zoom.us/j/89020717409?pwd=Ukd6SDlVZWZPZW9ycVM2UzZSQlBPZz09EVERY
FRIDAY AT 10-11:15 (EST timezone) FROM OCTOBER 2 TO NOVEMBER 6, 2020
FORME DI COSCIENZA POLITICA FEMMINILE NELLA CALABRIA POSTRISORGIMENTALE
Dal campo di ricerca della storia del pensiero politico il contributo proposto vuole indagare le forme di coscienza politica femminile all’interno della Calabria postrisorgimentale. Oltre che dai dispositivi del potere egemonico e patriarcale, queste esperienze femminili hanno subito una depoliticizzazione culturale e razziale dalla scuola dell’antropologia criminale. Tuttavia dai documenti emergono tracce attive, contrarie alla passività che si assocerebbe a un contesto regionale che fin dall’unità nazionale manifestò una delle più gravi situazioni economico-sociali.
Con una prospettiva gramsciana unita agli strumenti dei Subaltern studies si indagheranno i dispositivi egemonici e repressivi, attraverso i quali l’attivismo femminile è stato ridimensionato dagli stereotipi biologici e culturali – ad esempio all’interno dei conflitti e delle agitazioni come quelle riguardanti la tassa sul macinato dopo il 1868. Sì mostrerà come dagli archivi calabresi emergano, al contrario, linee di ricerca per la riscoperta del ruolo femminile all’interno delle dinamiche sociali createsi dopo l’Unità.
FORMS OF FEMALE POLITICAL CONSCIOUSNESS IN CALABRIA AFTER RISORGIMENTO
In the field of research of Political Thought this contribution’s aim is to investigate the forms of female political consciousness within Calabria in the aftermath of Risorgimento. These female experiences went through a cultural and racial depoliticization from the school of criminal anthropology as well as from the dispositives of hegemonic and patriarchal power. However, in the documents there are active traces in contrast to passivity, which could be expected in a regional context; one that showed one of the most dramatic economic and social situations since national unification.
With the help of a Gramscian perspective together with the tools of the Subaltern studies, the hegemonic and repressive dispositives will be researched. These scaled down feminine activism by means of biological and cultural stereotypes – for examples within conflicts and turmoils such as those regarding the “tassa sul macinato” after 1868. On the contrary, it will be shown how, from the archives, lines of research emerge for the rediscovery of women’s role in the social dynamics, established after the unification.
Dialogano con l’autore Marco Albeltaro e Giuseppe Sciara. Introduce: Pietro Polito.
L'evento è organizzato dal Centro studi Piero Gobetti e dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.
Diretta Canale Facebook del Centro studi Piero Gobetti
https://www.facebook.com/CentroPieroGobetti/
Video disponibile https://www.youtube.com/watch?v=MBYkb8N-xiE
(Panel 2.1 I "Saggi sulla Scienza Politica in Italia" di Norberto Bobbio cinquant'anni dopo: nodi teorici e interpretativi)
L’intervento proposto vuole illustrare la ricezione e la funzione dell’opera bobbiana all’interno delle diramazioni che collegano il marxismo italiano alla cosiddetta «Italian theory».
Verrà esposta una ricostruzione dal nucleo della concezione marxista come delineata negli studi di Bobbio, percorrendo lo sviluppo e il contributo italiano alla teoria del materialismo storico, per poi definirne la ricezione rispetto ad alcuni filoni dell’«Italian theory» – in particolare attraverso il contributo indiretto avuto da Bobbio nella ricezione di Gramsci nel mondo anglosassone.
A partire da questa prima definizione si vogliono dirimere alcune incomprensioni riguardanti l’«Italian theory», categoria recentemente rientrata nel dibattito accademico italiano e che, tuttavia, serve a restringere sotto un unico ombrello posizione diverse, amplificandone alcuni comuni elementi secondari a discapito di forti specificità anche inconciliabili.
In questo senso si specifica come con «Italian theory» non si voglia intendere tanto gli autori ricondotti a questo contenitore, quanto il corpo teorico percepito in ambito accademico – principalmente britannico. È dal secondo punto di vista che diventano evidenti le tracce lasciate da Bobbio, in particolare della sua interpretazione di Gramsci come teorico della sovrastruttura da contrapporre a Marx: pur ormai confutata dagli studi filologici gramsciani, questo tipo di lettura ha trovato un terreno fertile in quei settori del pensiero critico britannico che fin dagli anni Sessanta cercavano un marxismo slegato dall’ortodossia sovietica. Il filtro bobbiano sulla concettualizzazione della “società civile” ha generato un ramo separato dagli studi gramsciani, dove si distinguono in particolare Anderson, Mouffe e Laclau. In questo processo si potranno analizzare due ulteriori tendenze: la prima è il rientro in Italia della concettualizzazione alternativa di egemonia attraverso l’«Italian theory»; la seconda è l’inclusione di Bobbio – pur nella sua evidente distanza – nelle fonti del pensiero critico britannico, come testimonia l’inclusione dei suoi testi nella collana «Radical Thinkers» dell’editore londinese Verso, al fianco di teorici come Lukacs, Adorno o Althusser.
9 giugno, Aula 2, Panel D2, 14:30.
a cura di Fabio Frosini, Marco Gatto e Giacomo Tarascio
Urbino, 8-10 maggio 2024
Con il sostegno del fondo per manifestazioni di rilevante interesse scientifico dell’Università di Urbino Carlo Bo e del Dipartimento di Studi Umanistici
in collaborazione con:
Università di Pavia, Dipartimento di Studi Umanistici
Università della Calabria, Dipartimento di Studi Umanistici
Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani
mercoledì 8 maggio, 15:00-19:00, Aula Magna del Rettorato (Via Saffi, 2)
giovedì 9 maggio, 9:00-13:15, Aula Amaranto di Palazzo Battiferri (Via Saffi, 42)
giovedì 9 maggio, 15:30-19:00, Aula Magna del Rettorato (Via Saffi, 2)
venerdì 10 maggio, 9:00-13:15, Aula Magna del Rettorato (Via Saffi, 2)
per seguire a distanza scrivere a giacomo.tarascio@uniurb.it
I lavori saranno incentrati sui temi storici e teorici riguardanti il pensiero di Mariátegui, ai quali si affiancherà uno sguardo all’attualità degli studi che lo riguardano attraverso due recenti pubblicazioni, ovvero il numero speciale di «Consecutio Rerum» dedicato all’America Latina (a cura di Vittorio Morfino e Martín Cortés) e la nuova edizione del classico La difesa del marxismo pubblicato da PGreco-Filorosso (a cura di Maura Brighenti, 2021).
Convegno di studi
Torino 27 e 28 ottobre 2022
Centro studi Piero Gobetti di Torino,
con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato Resistenza e Costituzione,
con il patrocinio del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino
Coordinamento scientifico:
Pietro Polito e Giacomo Tarascio
info@centrogobetti.it
“Gruppi e storie subalterne nel pensiero di Gramsci”
Coordinatore: Giacomo Tarascio (IGS-Italia)
Corso di perfezionamento in Teoria Critica della Società (Università degli Studi di Milano-Bicocca) in collaborazione con l’International Gramsci Society-Italia
24 marzo, 7 e 21 aprile, 5 maggio 2020; dalle 16:00 alle 19:00 presso l’ aula lab 4612 di Villa di Breme Forno in via Martinelli 23, Cinisello Balsamo (Milano). Per informazioni e adesioni: tarascio.glg2020@gmail.com
http://storieinmovimento.org/2020/11/11/cinquantatreesimo-numero/