12. RIFUGIO BOZZI E MONTOZZO (m. 2478)
Nei pressi del rifugio Bozzi, nella conca del Montozzo, sono
state ripristinate opere di fortificazione e piazzole di batteria
che ospitavano mortai da 149mm, collegate tra loro da un
camminamento sotterraneo.
Parenza da Case di Viso (m. 1763) con m. 700 m di dislivello,
oppure dal Passo Tonale attraverso il Passo Contrabbandieri
(nelle vicinanze: Sentiero degli Alpini - Sentiero degli Austriaci).
13. PASSO GRAOLE (m. 2810)
Lungo il crinale tra la Valle di Viso e la Val delle Messi, nei
pressi di Passo delle Graole, si possono osservare diverse opere
militari, tra le quali delle rare postazioni d'artiglieria antiaerea.
L'area si raggiunge in circa 4 ore di cammino dall'area di
Sant'Apollonia in Val delle Messi o da Case di Viso in Valle di Viso.
14. BOCCHETTA DI VAL MASSA (m. 2500)
Area straordinariamente fortificata tra la valle delle Messi e
la val Canè. Qui si può osservare il «trincerone», fortificazione
lunga diverse centinaia di metri in pietra a secco. L'area
si presenta ben conservata con torrette di osservazione,
camminamenti, feritoie, scalinate e grotte di ricovero.
È raggiungibile in circa 4 ore dalla Val Cané, da Villa Dalegno,
oppure da Sant'Apollonia in valle delle Messi.
15. CIMA ROVAIA (m. 2530)
Trinceramento di forma circolare posta sulla vetta che
sovrasta Vezza d'Oglio dove vi erano collocate numerose
postazioni per mitragliatrici.
Si raggiunge partendo dall'abitato di Tu e risalendo la
montagna per circa 4 ore.
16. MONTE PAGANO (m. 2348)
Fortificazione circolare in capo al monte omonimo, era
connessa tramite mulattiere alla sottostante area di Davenino.
L'area si riaggiunge in poco meno di 3 ore lungo una mulattiera
che devia dalla strada che da Monno sale al Passo Mortirolo.
17. DAVENINO (m. 1100)
Area con trincee e postazione di mitragliatrice in caverna che
proteggevano la sottostante piana in direzione di Vezza d'Oglio.
L'area è facilmente accessibile, anche dai più giovani, con
una camminata di circa 25 minuti dalla Strada Statale 42.
18. LINEA DIFENSIVA SONICO-MALONNO
Composta da bunker sotterranei, condotti blindati, casematte
e postazioni di mitragliatrice che si estendevano dal Piz Olda
(m. 2513), in comune di Sonico, al Piz Tri (m. 2308), in comune di
Malonno, attraverso il fondovalle in località Greano.
Alcuni reperti sono facilmente osservabili lungo la Ciclovia
dell'Oglio a sud di Rino.
19. PERCORSO DELLA MEMORIA
Sentiero di circa 5 km che parte dall’area pic-nic di Bettolino
(m. 500) e che in circa 3 ore porta a Dos de l’Ora (m. 1263),
lungo un percorso militare costellato di manufatti come grottericovero e postazioni d’artiglieria.
Il parcheggio dell'area di Bettolino è situato lungo la Strada
Statale 42, mentre Doss de l'Ora può essere raggiunto facilmente
parcheggiando l'automobile in località Loa di Berzo Demo.
20. EX CASERMA CAMPIELLO (m. 2094)
Costeggiando le rive del lago d'Arno (m. 1817) si raggiungono
i ruderi dell'ex caserma Campellio, che nel 1916 venne travolta
da una valanga che causò la morte di 85 militari.
Dal parcheggio di località Isola (m. 886) si raggiunge in circa 3
ore seguendo le indicazioni per la diga del lago d'Arno.
Prima guerra mondiale
e Guerra Bianca
Guerra Bianca è il nome con cui si indica il fronte alpino
della Prima Guerra Mondiale che contrappose il Regno d’Italia
all’Impero Austro-Ungarico tra il 1915 e il 1918 su postazioni
di roccia e ghiaccio ad oltre 3000 metri di quota, in condizioni
ambientali e climatiche difficilissime.
Cronologia degli eventi principali
1915. Inizio della guerra (24 maggio). Tentativo italiano di
conquista Conca Presena. Fallito assalto austriaco in direzione
del Rifugio Garibaldi (15 luglio). Conquista italiana della cresta
Castellaccio-Lagoscuro-Payer-Pisgana (25 agosto).
1916. Conquista italiana della dorsale Monte Fumo-Dosson
di Genova-Cresta Croce-Lobbia Alta (12 aprile) e della cresta
Crozzon di Folgorida-Crozzon di Lares (29-30 aprile) anche
grazie al cannone «Ippopotamo» 149G.
1917. Conquista italiana del Corno di Cavento (15 giugno),
caposaldo avanzato austriaco. Bombardamento di Ponte di
Legno (27 settembre). Disfatta di Caporetto (24 ottobre).
1918. Grande attacco italiano per la conquista di Conca di
Presena e dei Monticelli (25-28 maggio). Fallita Lawine Expedition
austriaca (13 giugno). Conquista austriaca del Corno di Cavento
con galleria nel ghiaccio (15 giugno) e successiva riconquista
italiana (19 luglio). Armistizio e fine della guerra (4 novembre).
MT - MUSEO IN TRENTINO
MUSEO DELLA GUERRA BIANCA DI VERMIGLIO
La mostra si articola in sezioni: la costruzione delle fortezze
in valle di Sole, gli eventi della guerra sul fronte del Tonale, la
storia dei profughi nella comunità di Vermiglio. Nelle vetrine
oggetti di uso quotidiano, armi, uniformi ed equipaggiamenti.
Via Borgo Nuovo 15, Vermiglio (TN) | www.museoguerrabianca.com
ML - MUSEO IN LOMBARDIA
MUSEO DELLA GUERRA BIANCA DI TEMÙ
Il museo espone equipaggiamenti, uniformi, armamenti
e reperti della Guerra Bianca recuperati in area lombarda,
possiede un archivio, una libreria, una sala conferenze con
proiezioni video e un'area dedicata alla didattica per le scuole.
Via Roma 40, 25050 Temù (BS) | www.museoguerrabianca.it
WEB
www.sulletraccedellagrandeguerra.it
www.trentinograndeguerra.it
Ex forte del Corno d'Aola
(c) 2023 Società Storica e Antropologica di Valle Camonica
Elaborazione e grafica: L. Giarelli. Mappa: OpenMapTiles.
Immagini: Pubblico dominio 100years
www.sulletraccedellagrandeguerra.it
www.trentinograndeguerra.it
www.ssavalcam.it
www.visitvib.it
Guerra Bianca
la Prima guerra mondiale nelle Alpi
Percorsi di visita
tra Valcamonica e Trentino
nei luoghi della
Grande Guerra
1. FORTE STRINO (m. 1538)
Progettato nel 1848, fu costruito dal 1860 e successivamente
adeguato a inizio Novecento. L'edificio è una casamatta a
due piani rivestita con pietre squadrate, semicircolare, con
planimetria a L, munita di una torre di guardia e fossato. Era
armato con 4 cannoni da 12 cm e 4 cannoni da 10 cm. Dismesso
nel 1915 fu trasformato in centrale telefonica. Negli anni ‘30 fu
spogliato dai recuperanti, venne restaurato nel 1997. Prende il
nome dal vicino torrente.
Facilmente accessibile dalla Strada Statale 42.
2. FORTE MERO (m. 1827)
Realizzato tra il 1911 e il 13, era posto a sbarramento della
vecchia strada del Tonale sul versante destro della valle di
Strino. Spogliato dai recuperanti negli anni '30, fu restaurato
nel 2008. Il fabbricato era un blocco di calcestruzzo blindato a
pianta rettangolare su due livelli, difeso da 7 mitragliatrici e da
numerosi reticolati; il tetto era ricoperto di terra ed erba.
3. FORTE TONALE (ZACCARANA/SACCARANA) (m. 2116)
Costruito tra il 1908 e il 14 sul crinale che divide la valle di
Strino dalla val Vermiglio. Durante la guerra fu pesantemente
bombardato dalle artiglierie italiane del forte del Corno d'Aola:
gli obici furono smontati dalle cupole e nascosti nel bosco.
Interessato dopo il 1930 dall’opera dei recuperanti, nel 2009 è
stato restaurato. Opera in calcestruzzo compresso in tre blocchi
(casematte, batterie e fortino di controscarpa) con una galleria
blindata di collegamento con una postazione di osservazione
circolare e il fossato. Alcuni locali erano collegati con interfoni a
tubo. Era armato con 4 obici, 2 cannoni e 17 mitragliatrici modello
Schwarzlose e poteva ospitare fino a 160 soldati.
4. CITTÀ MORTA (m. 2500)
Imponenti resti di un villaggio militare austro-ungarico situato
sulla costa del Monte Tonale Orientale. Rimangono diversi ruderi,
oltre a terrapieni, piazzole magazzini e baraccamenti in legno per
il ricovero delle truppe.
I forti Strino (1), Mero (2), Tonale (3) e Città Morta (4) sono
connessi da percorsi escursionistici che consentono la loro visita
in sequenza partendo dall'Ospizio di Passo Tonale.
5. FORTE PRESANELLA (POZZI ALTI) (m. 1880)
Realizzato fra il 1908 e il 1912 sul versante meridionale della
Val di Sole: completamente esposto all'azione di tiro italiana,
venne messo fuori combattimento sin dai primi giorni del
conflitto. Demolito dopo il 1930, fu restaurato nel 2008. Opera
compatta, a forma di parallelepipedo, era munita di tre cupole
corazzate girevoli per obici e di un osservatorio. Protetto da due
casematte, l’armamento consisteva in 3 obici, 2 cannoni e 15
mitragliatrici Schwarzlose. Poteva ospitare fino a 130 soldati e
qui era dislocato il comando di artiglieria del settore Tonale.
I ruderi del forte Presanella si raggiungono con una mulattiera
di 8 km che inizia a Velon (Vermiglio).
6. MONUMENTO-OSSARIO DEL TONALE (m. 1883)
Inaugurato nel 1922 sul precedente confine tra Regno d'Italia e
impero Austro-Ungarico da re Vittorio Emanuele III per celebrare
la vittoria italiana nella Prima guerra mondiale, è sovrastato da
una copia in bronzo della «Vittoria alata» di età romana trovata
a Brescia. Nel 1933 fu trasformato in ossario, con la traslazione
delle salme di soldati riesumati dai cimiteri militari della zona.
È posto lungo la Strada Statale 42 tra Lombardia e Trentino.
7. GALLERIA PARADISO E MONTICELLI (m. 2573)
Tunnel scavato nella roccia che serviva da ricovero ai soldati.
Attualmente ospita un allestimento multimediale e una
selezione con reperti bellici. A breve distanza è visitabile l'area
fortificata austro-ungarica dei Monticelli.
La Galleria è situata presso Passo Paradiso e si raggiunge da
Passo Tonale prendendo l'omonima cabinovia.
8. CRINALE CASTELLACCIO-PISGANA (m. 3000 circa)
Il crinale del Castellaccio in direzione del Pisgana fu occupato
e fortificato dalle truppe del Regno d'Italia dall'agosto 1915.
Rifornito dalle teleferiche che risalivano dalla Valsozzine verso
passo Lagoscuro, la linea militare permetteva di sorvegliare la
conca del Presena.
Passo Lagoscuro è raggiungibile da Passo Presena. Nell'area è
possibile effettuare la via ferrata del Sentiero dei Fiori.
9. CANNONE «IPPOPOTAMO» DI CRESTA CROCE (m. 3276)
Cannone 149G che si trova nei pressi di Cresta Croce dove era
stato trasportato dal regio esercito italiano. Giunto nel 1916 a
Edolo in treno, quindi spostato a Temù, Malga Caldea e rifugio
Garibaldi, dove fu scomposto in
due carichi trainati da slitte da
neve. Nel 1917 fu posizionato a
Cresta Croce.
Cresta Croce si raggiunge con
un'escursione alpinistica dai rifugi
Mandrone e Caduti dell'Adamello.
10.
PONTE
DI
LEGNO
BOMBARDATA E RISORTA (m. 1258)
La cittadina di Ponte di Legno
fu bombardata dalle artiglierie
austro-ungariche il 27 settembre
1917. L'abitato venne quasi
completamente distrutto e fu
ricostruito a seguito del conflitto.
Tour multimediale con QR code
nel centro storico con immagini
dell'abitato prima, dopo e durante
il bombardamento.
11. EX FORTE DEL CORNO D'AOLA
(m. 1900)
In Valle Camonica fu l'unico
forte sul lato italiano del fronte.
Costruito a partire dal 1913, era
dotato di sei cannoni 149A in
cupola blindata ed era collegato
al fondovalle dalla teleferica di
Calstepoggio. Esposto ai colpi
nemici, nel 1915 fu abbandonato
e i cannoni furono spostati sul
dosso delle Pertiche, mentre al
loro posto vennero posizionati
tronchi verniciati per ingannare gli
avversari. Dismesso a fine guerra,
nel 1927 fu utilizzato come colonia
estiva. Il 9 febbraio 1945 le truppe
germaniche in ritirata fecero
brillare l'intera struttura.
I ruderi dell'antico forte, oggi
sostituiti dal Rifugio Petitpierre, si
raggiungono facilmente da Ponte
di Legno con due seggiovie.