La cassetta degli attrezzi della Geopolitica

Limes. Rivista italiana di Geopolitica, 2022

Rispetto a 25 capi d'imputazione rivolti alla geopolitica, la mia difesa cercherà di smontare le prove ed evidenziare gli equivoci al fine di indurre nella corte dei lettori un giudizio meno prevenuto e più consapevole.

Manuale di studi strategici, 2009

Il riferimento allo spazio, ossia ad un modo di considerazione tratto dal sapere geografico, connota da sempre il pensiero strategico e politico. La strategia, come la politica, non può difatti prescindere dalla concezione dello spazio in cui si collocano i fenomeni che la interessano. Lo spazio è certo concetto denso e ambiguo ma, in senso politico-strategico, può essere considerato, seguendo Aron (1962), perlomeno in tre modi differenti: come ambiente, teatro e posta dei rapporti tra individui e gruppi.

2013

Il paper è stato pubblicato per la prima volta il 5 aprile 2013 sul blog Geopolitica Italiana) Costretta ad importare il 90% del gas naturale necessario al proprio mercato energetico, l'Italia non vuol rimanere esclusa dalla partita per distribuire il gas naturale del Mar Caspio in Europa senza passare dalla Russia. Una partita che si gioca a Baku, in Azerbaijan, dove il consorzio di sfruttamento del giacimento di Shah Deniz 2 dovrà decidere se utilizzare il gadotto Tap (che terminerà in Puglia) oppure il gasdotto West Nabucco (che esclude il passaggio in territorio italiano) per distribuire 1.200 miliardi di metri cubi di gas in Europa. La decisione è attesa entro giugno 2013. Intanto, i russi portano avanti la realizzazione del gasdotto South Stream, che non passerà dall'Italia, che modificherà l'attuale sistema di forniture europee, e che mette a rischio la realizzazione di alcuni gasdotti in progetto nel Mediteranneo.

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Limes. Rivista Italiana di Geopolitica, 4, pp. 269-279., 1994

La cassetta degli attrezzi del perfetto fundraiser Raccolta fondi e welfare di prossimità. Fundraising e people raising per le professioni del sociale "Raccolta fondi e welfare di prossimità. Fundraising e people raising per le professioni del sociale" è un volume edito da libreriauniversitaria.it e curato da Luciano Zanin, presidente di ASSIF Associazione Italiana Fundraiser. Il libro in maniera chiara e sintetica illustra quali sono le principali tecniche e strategie da utilizzare per fare raccolta fondi per un'organizzazione non profit, e pone le basi per un ripensamento del ruolo del fundraiser all'interno di un contesto di community welfare.

0, 2024

LA GEOGRAFIA POLITICA E LA DIDATTICA Rosaria Di Girolamo Saggio finale Corso di perfezionamento per l'insegnamento scuola secondaria II grado discusso in data 5 giugno 2024 UniCamillus ANNO ACCADEMICO 2023/2024

Relazione alle giornate di studio su: "Dalla geografia politica alla geopolitica", Roma, Società Geografica Italiana, 30 e 31 marzo 1993 Premessa Viviamo in un'epoca caratterizzata da una violenta, e in larga parte imprevista, ripresa degli etnocentrismi, a tutte le dimensioni: nei rapporti internazionali, all'interno delle comunità nazionali e nella dimensione subnazionale, regionale o locale che sia. Le identità in conflitto si definiscono in base a criteri eterogenei. Razza, lingua, religione, e via via sfumando verso componenti di etnicità sempre meno percepibili dall'osservatore non partecipante, se anche potrebbero non trovare legittimità nelle classificazioni sistematiche degli studiosi del ramo, sono comunque abbastanza efficaci per creare dissidi, disordini, scontri ricorrenti o guerra aperta (come avviene drammaticamente nell'altra sponda dell'Adriatico e in altre aree del mondo). La crisi travolge, in Europa, nella ex-Unione Sovietica, in Asi...

‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di Karl Marx all’individualismo metodologico dell’economia classica (in specie la critica ad Adam Smith e David Ricardo, individualismo metodologico che poi sarà in seguito trasmesso anche all’economia neoclassica o marginalismo), la ‘Teoria della Distruzione del Valore’ rovescia la teoria del plusvalore di Karl Marx, affermando che il rapporto sociale che va sotto il nome di ‘capitalismo’ non opera una sottrazione del valore del lavoro erogato dal lavoratore a vantaggio del capitale ma, invece, una distruzione del valore di questo lavoro, distruzione del valore che si evidenzia sul “libero mercato” dove s’incontrano – entrambi formalmente liberi – gli operai (decisori omega-strategici), che apportano su questo mercato un lavoro svalutato (distrutto quindi nel suo valore) originatosi proprio dalla libertà di questo mercato (ossia dalla sua mancanza di regole) e i datori di lavoro capitalisti (decisori alfa-strategici) che così possono avvalersi di questo valore-lavoro effettivamente svalutato (o, meglio, distrutto).

Limes. Rivista italiana di geopolitica, 3, 1993, pp. 193-202, 1993

ICHAEL HOWARD, PROFESSORE di storia moderna a Oxford, ha osservato che due sono le grandi rivoluzioni del XX Secolo: quella bolscevica e quella che ha visto la trasformazione della Chiesa cattolica da bastione dell'ancien regime in uno dei più avanzati difensori dei diritti dell'uomo (G. Weigel, 1989). In altre parole, è la ricomposizione della frattura, intervenuta alla fine del secolo XVIII, tra la Chiesa e i principi liberali proclamati con la Rivoluzione francese (R. Rémond, 1988). Questa lenta trasformazione ha trovato il suo compimento nell'attuale pontificato. Ed è innegabile che senza la figura di Giovanni Paolo II forse oggi non saremmo qui a parlare di una «geopolitica vaticana» (per un'analisi delle forze in campo del conclave che portò all'elezione di papa Wojtyla si consultino i lavori di A.M. e B. Lay, 1984 per uno studio più generale delle strutture elettorali del papato romano vedi invece G. . Secondo L. Accattoli e D. Del Rio (1988), Wojtyla è il «nuovo Mosè» che anela a portare l'umanità intera, ricomposta come popolo di Dio, nel terzo millennio della cristianità. E in questo progetto Accattoli fa notare lo spostamento progressivo del baricentro della Chiesa verso Sud (perseguendo in questo una tendenza terzomondista, gia manifestata dai precedenti pontificati) e verso Est (tendenza questa, invece, peculiare dell'attuale pontificato, data la diversa natura dell'Ostpolitik di Giovanni XXIII e Paolo VI). Anche secondo F. Margiotta Wojtyla persegue «un preciso e vasto disegno politico», volto a riproporre la Chiesa come «potenza morale» all'interno della comunità internazionale. Ne è espressione la volontà del vescovo di Roma di porsi al di sopra tanto del vecchio modello comunista quanto di quello occidentalcapitalista, di cui, al pari del primo, se ne annuncia la prossima fine. E al Terzo Mondo e all'Oriente europeo Wojtyla guarda come ai serbatoi da cui ricavare alimento per la Chiesa del Duemila. Sul complesso disegno wojtyliano di riconciliazione ecumenica insiste invece S.