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Ai giorni nostri può apparire strano ma per secoli la cultura occidentale, ha dedicato un’accurata attenzione a mostri e prodigi, eventi strani e mirabilia di ogni genere provenienti da mondi diversi. Popoli differenti sono stati di volta in volta fonti di paura e piacere da esibire in spettacoli o da analizzare con cura. In epoca romana l’esigenza di conoscere popoli diversi fu necessaria per organizzare l’amministrazione. Dalla caduta di Cartagine Roma era alla testa di un impero immenso di cui ignorava quasi tutto. Rapidamente la sua metodica amministrazione permise di raccogliere informazioni su vari paesi soggetti e su quelli che intendeva assoggettare. Lo stesso “De bello gallico” di Giulio Cesare è denso di considerazioni sulla cultura, la religione, gli usi e costumi dei Galli. Con l’affermarsi del cristianesimo si determinò un mondo relativamente nuovo di intendere i diversi rispetto alla filosofia greca; un mondo che sottolineava l’universalità della natura umana di fronte a Dio.
Studia Polensia, 2012
2012
This work deals with some of the most hotly debated problems concerning the territory of the Latin colony of Luceria, founded in the last quarter of the 4th Century BC, and placed within the second Regio Augustea named Apulia et Calabria. Using the most recent archaeological data, and the historical and epigraphic sources, the analysis tackles three main questions. The first involves the problem of the tracing of the territorial limits, a question tackled by using a methodology based upon the limits of the medieval dioceses, a historical element that has come down to the present day and that has often given rise to our modern administrative limits (communal, provincial and regional). The limits of the medieval dioceses have thus been compared with other topographical elements such as the road network traceable from aerial photographs and information coming from antique inscriptions. The second question deals with the archaeological characteristics of the villages that are identifiable in the territory of Luceria, and how they were effected by the creation of a colony and the Second Punic War. Of the transformations that are documented, one notes, in effect, the decrease in the number of archaeological remains of villages as a whole, a phenomenon which at the end of the 4th Century may be connected to the changes in property and in organization of the defence. This phenomenon is difficult to study especially since the archaeological evidence itself is lacking. Much attention has been placed on the localization of the ancient site of Gereonium, a small settlement cited in the ancient sources as the site of several clashes between the Romans and Hannibal, before the great battle of Cannae. The author repeats with new arguments its position in the north western corner of the territory of Luceria (to the south of the River Fortore.), and its interpretation as a small fortified pre-Roman site; in fact, the ancient sources reveal that the latter was also used by Hannibal as a grain store and was easily defensible via the pitching of an external camp. The third and last question concerns a proposed topographical reconstruction of the changes taking place in rural land holding between the republican period and the late antiquity. Such a reconstruction has been produced by comparing all fragmentary data and different information.
La letteratura e noi, 2020
In Neogeografia (Milieu 2019), Matteo Meschiari apre una questione fondamentale a partire da premesse necessarie: se la geografia nasce come scienza militare, come mappatura del mondo allo scopo di conquistarlo, e presto si trasforma in antropologia attraverso la fusione con la storia, chi è oggi in grado di fare geografia, cioè di narrare il mondo cogliendone gli aspetti contemporanei? Se le mappe non corrispondono più alla nostra conoscenza del mondo, in quale modo si possono aggiornare, e con quale obiettivo?
Epigraphica. Periodico internazionale di Epigrafia., 2012
L'agro di Mediolanum verso il fiume Adda, laddove Vimercate fu il vicus più importante (1), appare, nel quadro storico-culturale lombardo, defilato, sebbene taluni reperti (2) ne facciano ipotizzare il ruolo di asse trasversale per la trasmissione di materiali e modelli (3). Sono comunque evidenti legami con il Comense e l'oltre Adda: le 'pietre iscritte' concorrono a confermarlo e non penso solo alla verticalità delle are vimercatesi che ritroviamo nel Comense e nel Lecchese (4), o all'urna lapidea di Exoratus, tipologia peculiare del Comasco e dell'alta pianura fra Adda e Ticino.
2018
La rappresentazione cartografica ha negli ultimi anni attratto attenzioni crescenti e diversificate che vanno inquadrate nel rinnovato interesse che le scienze sociali hanno rivolto alla spazialità e alla visualità. I geografi sono stati, ovviamente, tra i protagonisti di questa profonda operazione di revisione epistemologica. Nel ripensarne i fondamenti sono stati guidati, in particolare, dalla felice collocazione della carta all’incrocio strategico tra il piano della realtà geografica e quello dell’immaginario spaziale. L’articolo si interroga sul ruolo della carta geografica nel rapporto tra questi due piani, sulle forme di potere che essa subisce e su quelle che esercita. Lo fa a partire da una vicenda storica tratta dall’Italia fascista che non era mai emersa in precedenza: la rappresentazione dei confini dell’Etiopia, progressivamente eliminati dai prodotti cartografici ben prima della conquista italiana. Le categorie analitiche da cui muove la riflessione sono tratte dal pens...
A proposito del volumetto (solo 58 pp.) di Vincenzo Ferretti, Toponomastica di un centro galloitalico. Pignola, pubblicato nel dic. 2011, in cui viene presa in considerazione la toponomastica del territorio di Pignola, in provincia di Potenza, compresa in un arco di tempo che va dal Medio Evo ai nostri giorni, mi sembra opportuno sollevare qualche osservazione, talvolta anche con piglio provocatorio, col solo fine di essere propositivo e di apportare un contributo all'argomento in questione, affinché questo lavoretto, che ha il merito di raccogliere un numero considerevole di toponimi, suddivisi per periodi storici, abbia una messa a punto per non invalidare i propositi propulsivi dell'autore. Non prenderò, ovviamente, in esame l'intiero corpus esposto dall'autore, sia perché sarebbe come riscriverlo di sana pianta sia perché non dispongo, ovviamente, delle fonti di archivio utilizzate, ma mi limiterò a soffermarmi solamente su quei nomi che hanno richiamato maggiormente la mia attenzione e su cui credo di poter aggiungere qualcosa.
antinomie.it, 2022
Quando è che una cosa diventa un'altra? Osservo la domanda che Antonella Anedda pone come titolo di una delle prose che compongono Geografie; il movimento di transizione da una cosa a un'altra, l'incertezza dello sguardo disorientato che si accorge del cambiamento quando ormai è già avvenuto. A questa domanda seguono una serie di interrogazioni che, scivolando da un oggetto a un altro, traslano anche lo sguardo di chi legge, muovendolo da una questione a un'altra:
Urbis Ganio I, 2016
Individuazione della reale collocazione di un perduto affresco dello Schiavone, tra le facciate sul Canal Grande dei palazzi Querini-Tiepolo, affiancato dal gotico Pisani Moretta, e il rinascimentale palazzo Zane, poi Giustinian Donà, entrambi nella contrada di San Polo. Identification of the real location of a lost fresco by Schiavone, between the facades on the Grand Canal of the Querini-Tiepolo palace, flanked by the Gothic Pisani Moretta, and the Renaissance palazzo Zane, later Giustinian Donà, both in parish of San Polo.
Diciottesimo secolo, 2023
Rielaborazione di una tesi di dottorato discussa presso l’Università di Firenze, il volume di Giulia Iannuzzi si configura come un interessante tentativo di rileggere un tema a lungo frequentato dalla storiografia – la definizione dell’idea di tempo storico maturata nella cultura europea del lungo Settecento – alla luce di un’originale prospettiva basata sull’analisi delle conseguenze che l’incontro e il contatto tra viaggiatori europei e altre «alterità umane» avrebbe avuto su tale concettualizzazione. Si tratta di una ricerca che ha il merito di portare all’attenzione degli studiosi un ricco e variegato corpus di fonti a stampa di lingua inglese e, in misura minore, francese, costituito da «resoconti di viaggio, relazioni, trattazioni della storia del- le popolazioni nordamericane» (p. 8), che vengono esplorate tenendo conto di alcune delle più recenti proposte metodologiche avanzate all’interno del dibattito storiografico internazionale. ... L’obiettivo perseguito da Iannuzzi è quello di ragionare sulla complessità dei processi, mettendo in rilievo tanto i tratti comuni nelle descrizioni delle popolazioni native – dei loro usi e costumi – quanto i punti di distanza – o di vera e propria divergenza – nelle tesi sostenute dai diversi autori o nelle teorie da loro sviluppate grazie alla rielaborazione di categorie culturali e concettuali convenzionali e stereotipate, messe in discussione a seguito delle osservazioni dirette e dei dati raccolti sul suolo americano. ...
Corradino Luciani, 2023
Corradino Luciani di Teora (AV) fu allievo (come tanti altri giovani irpini) di Giovanni Bovio, professore di Filosofia del Diritto presso lo stesso Ateneo. E fu proprio in quegli anni che iniziarono a risvegliarsi in lui come in molti altri quelle idee socialiste e di libertà di pensiero. Il primo a parlare di Corradino fu l'amico Ferdinando Cianciulli su il Grido del 7-8 gennaio 1910, in occasione della sua morte: <<Ancora studente partì per l'America fiducioso di poter trovare una società basata su principi di libertà e uguaglianza, invece si ritrovò a fare i conti con discriminazione e sfruttamento. Decise però di restare per dare voce agli umili. … Nel luglio e agosto del 1909 si addossò il faticoso incarico di un lungo viaggio di propaganda per conto del giornale "La Plebe", fondato da Carlo Tresca, che lo presentò al pubblico come conosciutissimo nel giornalismo e stimato dai compagni degli Stati Uniti. E fu sul campo a professare le sue convinzioni in mezzo alle file dei minatori. Quel viaggio gli costò la vita. Subito dopo si ammalò e venne operato di appendicite, senza che però si fosse mai più ristabilito. … Collaborò con vari giornali e riviste,
Arhiv Za Higijenu Rada I Toksikologiju, 1994
Correspondencias & Análisis, 2024
Revista de Estudios Históricos de la Masonería Latinoamericana y Caribeña, 2017
Navegar el Mediterráneo - Phicaria 6, 2018
LOSARI: Jurnal Pengabdian Kepada Masyarakat
Indian Journal of Engineering and Materials …, 2004
Cornell University - arXiv, 2022
Žene u muzici, 2015
Castalia - Revista De Psicología De La Academia, 2024
Transcription du ms fr 19184, 2024
Journal of Pharmacy and Bioallied Sciences
Diabetes, 2001
Journal of Vocational Education & Training, 2005
Nephrology Dialysis Transplantation, 1996
International Journal of Early Childhood Special Education (INT-JECSE) DOI:10.48047/intjecse/v17i1.26 ISSN: 1308-5581 Vol 17, Issue 01 2025, 2025
JURNAL PENDIDIKAN DAN KELUARGA
مجلة الاقتصاد المنزلي جامعة المنوفية, 2015
University of Pennsylvania Journal of International Law, 1992