Lo stile comunicativo di R. Norton nella comunicazione in classe Recenti studi e ricerche e, in particolare, quelli di R. Norton si concentrano sulla comunicazione insegnante-alunni nel contesto specifico della classe, piuttosto che in quello della scuola, focalizzando l'attenzione sullo stile comunicativo del docente e sulle modalità espressive che orientano verso una comunicazione "efficace" nella relazione con gli studenti. Gli studi analizzano lo stile comunicativo del docente in classe dal punto di vista della percezione che ne hanno sia gli studenti che gli insegnanti con una analisi dello scarto esistente tra le due percezioni, non "armonizzate" tra loro. Le ragioni per le quali occorre studiare la comunicazione in rapporto alla classe, piuttosto che alla scuola sono: 1. l'acquisizione di significato di molti comportamenti dei docenti, alla luce del feedback degli studenti; 2. le informazioni rese dalle percezioni degli studenti sul comportamento "quotidiano" degli insegnanti, attraverso l'osservazione quotidiana; 3. la capacità di "rilevazione", insita nell'osservazione degli studenti, che può rendere manifeste eventuali caratteristiche idiosincratiche del comportamento docente. Lo stile comunicativo del docente rientra in un concetto complesso, che si riferisce al modo in cui il contenuto dei messaggi viene comunicato, ma che coinvolge anche ambiti psicologici, quali le relazioni interpersonali e l'identità personale. Per Norton, lo stile comunicativo è: "il modo in cui una persona interagisce a livello verbale, non verbale e paraverbale al fine di segnalare come il significato letterale debba essere recepito, interpretato, filtrato e compreso"(1983, pag. 58). L'autore assegna allo stile comunicativo le seguenti funzioni: 1. dare forma al contenuto, il che lo rende parte integrante del contenuto stesso, permettendo di cogliere meglio l'oggetto del discorso e di valutare con più competenza il processo interazionale in atto; 2. costituire un'identità comunicativa, che sia distintiva dell'individualità dell'interlocutore e che crei aspettative nell'interlocutore, pur non essendo rigida e invariabile, ma, al contrario, adattabile alle situazioni; 3. conferimento di forma all'interazione e creazione di aspettative circa il modo in cui una persona comunica, pur tenendo conto del fatto che lo stile sia ampiamente definito dall'interazione. I principali elementi, che definiscono lo stile, sono, dunque, per Norton i seguenti: 1. la sua natura pragmatica e, dunque, osservabile (ad uno stile animato dovrebbe corrispondere una certa frequenza di gesti e movimenti del corpo, espressività negli occhi e nel viso);