Chiara Paniccia
Ministero della cultura, ICPAL - Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro, Funzionario storico dell'arte
Chiara Paniccia (Roma, 1987) si è formata alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università degli Studi della Tuscia, dove ha conseguito il dottorato di ricerca (2015).
I suoi interessi si concentrano sulle arti figurative nel Medioevo e nel primo Rinascimento – con uno sguardo trasversale su pittura, miniatura e scultura – in rapporto alla programmazione iconografica e all’organizzazione delle botteghe di artisti, con particolare attenzione alla committenza e alla storia dell’immagine.
Dal 2012 al 2022 ha partecipato al progetto di Censimento e catalogazione dei fondi manoscritti miniati della Biblioteca Apostolica Vaticana – Fondo Urbinate latino, sostenuto dall’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana; ha lavorato inoltre presso l’Università degli Studi della Tuscia (docente di Storia dell’arte medievale, 2018-2021) e, in qualità di assegnista di ricerca, presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara (2020-2022) e l’Università di Salerno (2024), dove ha partecipato al PRIN 2022 “MediArSI – Interlacing Medieval Art in Southern Italy from the Normans to the Hohenstaufen (11th-13th century)”. Ha lavorato inoltre nell’editoria libraria e collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
È in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale a professore associato per l’insegnamento di Storia dell’arte medievale (ssd L-ART/01).
Da settembre 2024 è funzionario storico dell’arte del Ministero della Cultura in servizio presso l’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro.
I suoi interessi si concentrano sulle arti figurative nel Medioevo e nel primo Rinascimento – con uno sguardo trasversale su pittura, miniatura e scultura – in rapporto alla programmazione iconografica e all’organizzazione delle botteghe di artisti, con particolare attenzione alla committenza e alla storia dell’immagine.
Dal 2012 al 2022 ha partecipato al progetto di Censimento e catalogazione dei fondi manoscritti miniati della Biblioteca Apostolica Vaticana – Fondo Urbinate latino, sostenuto dall’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana; ha lavorato inoltre presso l’Università degli Studi della Tuscia (docente di Storia dell’arte medievale, 2018-2021) e, in qualità di assegnista di ricerca, presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara (2020-2022) e l’Università di Salerno (2024), dove ha partecipato al PRIN 2022 “MediArSI – Interlacing Medieval Art in Southern Italy from the Normans to the Hohenstaufen (11th-13th century)”. Ha lavorato inoltre nell’editoria libraria e collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
È in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale a professore associato per l’insegnamento di Storia dell’arte medievale (ssd L-ART/01).
Da settembre 2024 è funzionario storico dell’arte del Ministero della Cultura in servizio presso l’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro.
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Books by Chiara Paniccia
Papers by Chiara Paniccia
"A Notarial Judgement: The Escatological Cycle of Santa Maria Maggiore in Tuscania", in «The Smiling Walls. Dante and the Visual Arts», eds. R. Arqués, S. Maddalo, L. Pasquini, Turnhout, Brepols, 2023, pp. 366-369.
27th Annual International Scientific Symposium of the International Research Center for Late Antiquity and Middle Ages, University of Zagreb (Rab, Croatia, October 1st - October 4th 2020)
"A Notarial Judgement: The Escatological Cycle of Santa Maria Maggiore in Tuscania", in «The Smiling Walls. Dante and the Visual Arts», eds. R. Arqués, S. Maddalo, L. Pasquini, Turnhout, Brepols, 2023, pp. 366-369.
27th Annual International Scientific Symposium of the International Research Center for Late Antiquity and Middle Ages, University of Zagreb (Rab, Croatia, October 1st - October 4th 2020)
The history of illumination has rarely engendered more than marginal interests. It has remained a niche area, on the one hand, because of the purely academic boundaries erected for the categories and, on the other, because of the specificity of the object in question, where the methodologies differ sometimes significantly from those that apply to monumental art, given the specific relationship between the illumination and the manuscript in which it appears. A historiographical approach, related in part to the constitution of the different national identities in Europe, has nevertheless revealed that history, politics, art criticism and codicological study were involved in an intimate conversation right from the dawn of interest in the study of illuminated manuscripts in the eighteenth and nineteenth centuries. The paper here attempts to contextualize the hermeneutical methods used in the writing of the history of manuscript illumination and to reflect upon the status and epistemological roots of the history of illumination, the aim being to reconstruct the critical contours that define the state of the art from a meta-political, historicist perspective.
Bevagna, Auditorium S. Maria Laurentia, sabato 15 aprile 2023
Università degli Studi di Perugia, venerdì 13 gennaio 2023
Chiara Paniccia, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. "Narrative Creativity and Acts of Imitation on the Vercelli Rotolus": Evan A. Gatti, Elon University.
Discussant: Alison Locke Perchuk, CSU Channel Islands