Papers by paolo procaccioli
Quaderni d'Italianistica, Jun 1, 2000
Descrizione dell'organizzazione del repertorio e dei criteri adottat
Boccalini lettore e giudice del Cinquecento letterario, 2015
Il contributo ha come oggetto una lettera-invettiva scritta da Pietro Aretino contro Gian Matteo ... more Il contributo ha come oggetto una lettera-invettiva scritta da Pietro Aretino contro Gian Matteo Giberti, il vescovo di Verona che nelle vesti di datario pontificio è stato a lungo considerato mandante dell'attentato di cui lo scrittore fu vittima nel luglio 1525 e che lo costrinse alla fuga da Roma. La lettera, tuttora inedita, è datata 8 ottobre 1534 e rappresenta il punto apicale di un rapporto che a seconda delle stagioni appare improntato ora a deferenza ora invece a una contrapposizione piena. Il testo, che si dà in appendice, è analizzato nella sua tessitura argomentativa e valutato alla luce del particolare contesto politico che lo ha prodotto ma che ne ha sconsigliato subito la diffusione. L'episodio è l'occasione di una lettura che svincola il rapporto Aretino-Giberti dalla prospettiva personale e moralistica nella quale è stato sempre confinato per ricondurlo alle dinamiche politiche – di politica prima romana e poi veneziana e internazionale – nelle quali era...
Occasioni ludiche : gioco e scrittura del gioco nella tradizione letteraria italiana, 2006
Servei de Publicacions, 2020
Este volumen se publica con la ayuda del Proyecto de Investigación Garcilaso en Italia, estancia ... more Este volumen se publica con la ayuda del Proyecto de Investigación Garcilaso en Italia, estancia en Nápoles (2016-2019), con referencia FFI2015-65093-P del Ministerio de Economía, Industria y CompetitividadLa col·lecció Studia Aurea Monográfica, coeditada por la Universitat Autònoma de Barcelona y la Universitat de Girona, es una colección auspiciada por Studia Aurea. Revista de Literatura Española y Teoría Literaria del Renacimiento y Siglo de Oro.Els capítols d'aquest llibre els trobareu també al Dipòsit digital de documents de la UAB en text complet
François Ier et l’espace politique italien
Études Renaissantes, 2022
"Di qui Spagna et Italia han mostro / chiaro l’onor": Estudios dedicados a Tobia R.Toscano sobre Nápoles en tiempos de Garcilaso, 2020, ISBN 978-84-490-8973-2, págs. 323-339, 2020
Il contributo riflette sulla dedica a Bernardo Valdaura del Dialogo della Nanna e della Pippa, l'... more Il contributo riflette sulla dedica a Bernardo Valdaura del Dialogo della Nanna e della Pippa, l'opera con la quale nel 1536 Pietro Aretino concludeva la narrazione avviata nel 1534 con il Ragionamento della Nanna e della Antonia. Si tratta di un'iniziativa che la materia pornografica e la denuncia sociale connessa rendevano problematica. Non a caso nel '34 avevano sconsigliato di associare la stampa a una personalità di spicco e indotto a dedicare le tre giornate a un "Monicchio", e cioè a una scimmietta. Che poi due anni dopo lo scrittore abbia deciso di dedicare le ultime tre giornate a un membro, sia pure di seconda fila, della cerchia di don Pedro de Toledo, è fatto che sollecita a interrogarsi sull'iniziativa e sul protagonista. E cioè sullo sfuggente Valdaura, un mercante fiammingo imparentato con Juan Luis Vives e del quale sono noti gli interessi artistici, attraverso il quale Aretino, fresco pensionato imperiale, cercava un rapporto più stretto con il viceré.
Catalogo delle prime edizioni dei classici latini e greci tra il XV e il XVII secol
In una fase di vivace ripresa degli studi sull’Arcadia, i saggi raccolti nel volume, che rielabor... more In una fase di vivace ripresa degli studi sull’Arcadia, i saggi raccolti nel volume, che rielaborano le relazioni presentate all’omonimo Convegno internazionale svoltosi a Roma dal 6 all’8 giugno 2018, intendono verificare, partendo da un riesame dei canoni proposti nelle opere piu rappresentative, quali autori e quali testi furono assunti a modello dall’Accademia nella sua prima, decisiva stagione, analizzandone le modalita di riuso e risemantizzazione.
François Ier et l'espace politique italien: Etats, domaines et territoires, 2018, ISBN 978-2-7283-1340-2, págs. 195-209, 2018
Così fan tutti : le carte parlanti di Pietro Aretino, 2014
Organizzazione, curatela e contributi nel catalogo della mostra Firenze, Uffizi, 27 novembre 2019... more Organizzazione, curatela e contributi nel catalogo della mostra Firenze, Uffizi, 27 novembre 2019-1 marzo 2020
Contributo in atti di convegno, Bergamo, 9 maggio 2019
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Papers by paolo procaccioli
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Il convegno intende esaminare da una prospettiva nuova la ricezione dell’antichità nell’Italia e nella Francia del Quattro-Cinquecento, prendendo in considerazione anche e soprattutto le poetiche e le opere letterarie meno frequentemente associate alla imitatio di testi antichi (si pensi ad esempio al cosiddetto “anticlassicismo”). A tale scopo ci si interrogherà sia sulla ricezione di autori antichi ‘altri’ (vale a dire non canonici, come Luciano, Apuleio, Pindaro, o lo pseudo-Omero), sia sulla presenza di modalità ‘altre’ di ricezione dell’antico (in primo luogo quelle relative all’autorialità intesa quale espressione performativo-discorsiva di una determinata presa di posizione letteraria e culturale-sociale). ---
The conference aims at investigating the reception of antiquity in the early modern literature in Italy and France under a new perspective, taking into account also the poetics and literary works which are less frequently associated with the imitatio of ancient texts (as for instance the so-called “anti-classicism”). The focus will lie both on the reception of ‘other’ – non canonical – ancient authors (such as Lucian, Apuleius, Pindar, or the pseudo-Homer) and on ‘other’ modalities of reception (first of all those relating to authorship as the performative-discursive expression of specific literary and cultural-social stances).
Since antiquity, folly, nudity, and poetry have been strictly associated with truth, goodness, and divine ecstasy. The concept of poetic creation as a form of divine ecstasy, or furor, is at the heart of Plato’s Phaedrus, where poetic manìa (madness) is allocated the status of divine madness, along with its prophetic, mystic and amorous counterparts, with the latter, the madness of love, enjoying the highest status among all four. Throughout the pre-modern era, scholars committed to the study of the writings of Plato and Aristotle, alongside Hippocrates, Galen, and Avicenna, have all focused on the link between genius and folly, madness, and melancholy. From a Christian perspective, even though the Middle Ages had placed madness or folly in its hierarchy of vices, the most exemplary figure in early modern Italy who had acted foolishly and made use of nudity for Christ’s sake is Saint Francis of Assisi, also known as God’s Fool. Nearly three centuries after Saint Francis’s evangelical approach to embracing “the nakedness and shame of the Passion,” Desiderius Erasmus, echoing passages in Saint Paul, gave voice to a sublime celebration of folly as the mask Christ himself used to convey his spiritual message, as well as asserting that “only fools have a licence to declare the truth without offence”. With these considerations in mind, the twelve chapters in this volume aim to present original research perspectives, from Dante to Leopardi, exploring how nudity and folly have been drawn upon to consider the ambiguity implicit in the notion of truth when used to address historical, philosophical, political, religious, scientific and social discourses that are still very much relevant in our modern and contemporary world.
Tutto questo nella consapevolezza di una specificità forte di materiali nei quali il Cinquecento, e cioè il secolo dei libri di lettere e delle trattazioni sul segretario, vide dei modelli e che oggi può rappresentare oltre che un argomento di indagine privilegiato anche un filo d’Arianna cui ricorrere con fiducia sia per muovere alla ricostruzione e alla lettura unitaria di una vicenda segnata ancora a fondo dalla frammentazione geografica, sia per avviare una narrazione piena della storia del casato e attraverso di essa delle stagioni e delle società nelle quali – dalla Tuscia a Roma, dall’Emilia a Napoli, e anche nelle Fiandre e in Spagna – i Farnese svolsero la loro azione di governo.
Nel volume figurano contributi di Lorenzana Bracciotti, Michele Comelli, Andrea Donati, Angela Lanconelli, Paolo Marini, Enrico Parlato, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Marcello Simonetta, Lorenzo Terzi, Franco Tomasi, Gianluca Valenti.