Metodologia Del Lavoro Scientifico
Metodologia Del Lavoro Scientifico
Metodologia Del Lavoro Scientifico
-scienza e lavoro
↳esistono almeno 2 tipi di scienza:
hard sciences (matematica, fisica, chimica)aspetti tecnici
soft sciences (scienze sociali)persona
↳natura dell'oggetto studiatosoggettivo (la scienza dell'uomo è incerta) vs oggettivo (punto di
vista quasi sempre certa delle hard science)
*la pluralità di paradigmi in competizione, la diversa centralità dei metodi sperimentali, i linguaggi
utilizzati (meno codificato e formalizzato per le (soft science)
-cosa non è una scienza+ facile accordarsi su cosa non è una scienza
uno strumento infallibile per ricercare e stabilire la verità
Asettica, sistematica e oggettiva presentazione di dati comunque reperiti
Collezione definita ed immutabile di assiomi
Risultato organico di ricerche sperimentali
Processo in continua evoluzione senza passi indietro
Non è la moderna pancea x risolvere tutti i problemi della vita
-lavoro scientificoè una ricerca sistematica e metodologicamente corretta che attenendosi ai dati,
scopre problemi, li affronta, ipotizzandone soluzioni criticamente difendibili che rende pubbliche
Correttezza metodologica
• problematizzazione dei dati (analisi e confronti) per individuare nuove prospettive a disposizione
di esperti (pubblicazione)
CHE RELAZIONE CE TRA LA TESI E IL LAVORO SCIENTIFICO ?
La tesi è testo argomentativo
Ha la funzione di sostenere un’opinione (tesi) e di convincere l’interlocutore della sua veridicità
attraverso una seria di ragionamenti (argomentazioni) documentati da vari esempio (prove)
Non esiste un metodo per argomentare ma:
Modi di articolare i ragionamenti tra loro
- INDUTTIVO: a partire da un principio generale o da un opinione comune si passa a dimostrare
un argomento individuale: la sua forza sta nella qualità delle premesse.
Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, pertanto socrate è mortale.
- DEDUTTIVO: dall’osservazione di casi particolari si ricavano principi validi in generale. È
importante la qualità di situazione osservate.
Premessa 1: il ponte X è regolarmente ispezionato da tecnici qualificati.
Pressa 2: i veicoli hanno guidato su di esso per anni.
Conclusione: sara sicuro guidarci sopra domani.
Tappe del lavoro scientifico
LA SCELTA DEL TEMA
La tua scelta puo essere orientata da:
- una curiosità personale maturata in questi anni
- Alcune tue azioni, interessi o attività del tempo
libero
- Un possibile argomento che hai incontrato a lavoro
- Alcuneideestimolatedaituoidocenti
- Argomenti che ti hanno interessato durante lo studio
Il tema deve essere ben delimitato, rilevante, originale, interessante, fattibile
1) LA DOMANDA DI RICERCA
Ricorda che lo scopo della domanda di ricerca è conoscere ciò che si è detto e scritto
sull’argomento.
Devi anche pensare a COME sviluppare la tua domanda di ricerca. Come vuoi rispondere alla tua
domanda di ricerca?
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
- Tesi di ricerca sperimentale o caso di studio
- Tesi documentativa o compilativa.
Tesi di ricerca o sperimentale
Prevede la formulazione di un piano di ricerca sperimentale, lo sviluppo e la raccolta dei dati. I dati
raccolti andranno poi analizzati, comparati, approfonditi per poi passare all'argomentazione e
stesura vera e propria della tesi.
Ricorda che per la tesi di ricerca o sperimentale è necessario adempiere alla normativa privacy!
Caso studio
Consiste in una ricerca che, partendo dalla consultazione bibliografica (ricerca compilava) include
l’applicazione di materiali già esistenti (questionari, schede di osservazione, giochi interattivi,
esperienze aziendali famose, etc) o realizzati dal laureando, ma non testati (es. progettazione di un
corso di formazione, role playing, analisi descrittiva di un caso aziendale, applicazione di un
modello ad una esperienza, elaborazioni inedite di un progetto grafico, ecc. La tesi, oltre a trattare
un tema trovando il fondamento comunicativo, artistico ed epistemologico, conterrà una parte di
progettazione grafica o multimediale.
Tesi compilativa o argomentativa
Prevede la rassegna di un determinato argomento, la raccolta della conoscenza che al momento è
stata prodotta riguardo al tema di mio interesse. Le argomentazioni vanno connesse tra di loro,
presentando i punti di vista presenti in letteratura, analizzandone le differenze, le somiglianze, le
specificità.
2) LA RICERCA BIOGRAFICA
Ci stiamo dedicando alla fase di ricerca bibliografica iniziale.
o - Abbiamo iniziato a raccogliere i materiali
o - Dobbiamo imparare ad utilizzarli
La ricerca bibliografica serve a...
✓Precisare e delimitare ancora meglio il tema scelto e gli obiettivi del lavoro che si intende
realizzare
✓Completare la visione d’insieme dei materiali (fonti e studi critici) e sussidi disponibili
✓Conoscere la situazione della ricerca sull’argomento che si vuole studiare (Status Questionis)
✓Arrivare a una prima plausibile articolazione generale della problematica e a una prospettazione
delle ipotesi di lavoro
3) FONTI DI RICERCA
••
-
Le fonti primarie: documenti in cui si possono ritrovare direttamente e immediatamente i dati
originari riguardanti l'argomento di studio del quale ci si sta occupando.
Le fonti secondarie: documenti che portano a contatto con l'autore o con il tema studiato, ma solo
indirettamente (monografie sul tema o autore stesso, commenti dei suoi scritti, riassunti di ricerche,
commenti di testi o simili).
DIZIONARI: ci riferiamo qui a dizionari specializzati, cioè opere che presentano, in ordine
alfabetico, informazioni sui termini relativi a una determinata materia o disciplina Es. Dizionario di
Scienze dell’educazione o dizionario di Medicina
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
- ENCICLOPEDIE: opera in cui sono raccolte alfabeticamente o sistematicamente, in
maniera più ampia e dettagliata, nozioni di tutte le branche del sapere (=enciclopedia
generale o universale) od i una o più materie o discipline assieme (=enciclopedia speciale)
- MANUALE SCIENTIFICO: Presenta in modo critico, l’esposizione completa di una
determinata materia o disciplina.
- OPERAGENERALE:Presentaunaparteimportatediunadeterminatadisciplina→
contengono notizie e orientamenti bibliografici che consentono di continuare le letture
- MONOGRAFIE: esposizione scientifica approfondita di una questione o argomento ben
preciso e delimitato
- SAGGI CRITICI IN RIVISTE: vengono presentati da specialisti i risultati aggiornati
delle ricerche più recenti.
FONTI NON SCIENTIFICHE
Stampa: citare articoli tratti dai quotidiani è consentito MA non possono essere le tue fonti
primarie di informazioni
Google: il web è pieno di contenuti non attendibili, fake news, contenuti rielaborati in modo
inesatto
Siti generalisti: meglio utilizzare siti di associazioni di categorie, blog di esperti della nostra
materia, etc
Tesi recuperate online: non sai se sono state scritte in modo corretto, se sono state
modificate, etc
«Ipse dixit»: cita solo fonti esatte, verificate e certe
DOVE TROVARE LE FONTI:
- OPAC: catalogo in rete ad accesso pubblico
- ACNP: archivio italiano dei periodici è un servizio gestito dall’Università di
Bologna e dal CNR
di Roma che consente di accedere alle descrizioni bibliografiche delle pubblicazioni periodiche
possedute dalle biblioteche nazionali.
- EBSCOhost: Il motore di ricerca EBSCOhost permette di ricercare testi all'interno
di più di 375
database aggregati al servizio.
- GOOGLE SCHOLAR: Google Scholar è un motore di ricerca che permette di
reperire articoli
accademici.
ANALIZZARE IL MATERIALE
A questo punto, è necessario analizzare le fonti che hai individuato e che hai localizzato come
accessibili. Devi controllare le fonti secondo i criteri di:
❑Autenticità e attendibilità
❑Autorevolezza ed esattezza
4) COSTRUZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA
Il tuo obiettivo è cercare di raccogliere alcuni
- Testi fondamentali: testi chiave fondamentali che introducono un settore
disciplinare o un tema
- Testi specializzati: importanti per un tema. Non utilizzarli significa
conoscere poco l’oggetto di
studio
- Testi d’appoggio: migliorano il ragionamento su un tema. Non utilizzarli
non significa debolezza
argomentativa, usarli invece dimostra competenza e capacità riflessiva
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
ORGANIZZAZIONE BIOGRAFIA
E’ necessario ora schedare le fonti:
- Fotocopiare frontespizio, colophon e indice
- Salvarepagineweb
- UsareZotero
- Segnare i numeri di pagina per articoli o saggi in collettanee Ciascuno poi elabora il
proprio
modo di organizzare le fonti. L’importante è non perdere di vista il tuo obiettivo e soprattutto
evitare di smarrire materiali preziosi!
Fare poi una REVISIONE e iniziare a comprendere come elaborare il materiale
Dalla ricerca bibliografica si comincia a costruire la bozza dell’indice che servirà per la tua richiesta
di tesi.
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
••
•
Letteralmente citare significa riportare parole o brani altrui
Ricordati che un lavoro scientifico non nasce dal nulla, poggia su studi già compiuti, prende spunto
da altri, è inserito in una rete
Inoltre attenzione: citare è diverso da copiare!
lOMoARcPSD|17288452
IL SISTEMA DI CITAZIONE
In fase di ricerca bibliografica è importante iniziare ad annotare i riferimenti bibliografici e per farlo
è importante ricordarsi di tenere presente il sistema di citazione
COS’E UNA CITAZIONE
Riportare, oralmente o per iscritto, parole di persone o di testi autorevoli, ricordare fatti o episodi
a conferma di quanto si sostiene.
Di norma un lavoro scientifico, per essere tale, deve essere basato anche sullo studio di documenti e
materiali altrui. Occorre sempre dar conto delle proprie fonti e segnalarle nel testo.
E’ un atto dovuto portare rispetto verso ciò che è stato scritto da altri! Ti consente di evitare di
assumerti responsabilità dirette di affermazioni o dati.
Dà valore e sostiene ciò che vuoi dire.
A COSA SERVE?
Aiuta chi ti sta leggendo a seguire il percorso della trattazione e a ricostruirlo successivamente
In sintesi....
Ricapitolando:
• E’ un atto dovuto
• Ti aiuta a motivare i concetti che vuoi esprimere
• Dà forza e solidità scientifica alle argomentazioni che stai sostenendo
COME SI CITA CORRETTAMENTE UNA CITAZIONE
Come vedi per dar conto delle proprie fonti e segnalarle nel testo possiamo puoi utilizzare due
metodi:
- CITAZIONE DIRETTA o LETTERALE: si riporta fedelmente quanto affermato da un
certo
autore, tra virgolette, o fuori corpo, parola per parola!
- CITAZIONE INDIRETTA o CONCETTUALE: si esprime in modo rielaborato
determinati
contenuti di un testo, usando parafrasi o riassunto, ma anche qui va sempre evidenziando la forma
di riferimento. Attenzione, una citazione deve essere utile e significativa (per chiarire una propria
idea o per dare valore al proprio discorso)
Citazione diretta
•••
Riporta la citazione tra « »
Usa le [ ] per modificare il testo citato
L’indicazione [sic] significa che una parola nella citazione è proprio stata scritta così (anche se è
scritta in modo «strano»)!
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
• Se vuoi enfatizzare qualche parola all’interno della citazione letterale, la devi mette in corsivo e
alla fine scrivi (sottolineatura mia)
• [...] indica, all’interno di una citazione, che si è omessa una parte di testo • [...] mai all’inizio o alla
fine di una citazione
ATTENZIONE: le citazioni letterali esigono il numero di pagina da cui è stata estrapolata la frase.
Citazione diretta IN CORPO
La citazione può essere fatta in corpo o nel testo «quando la frase che costituisce la documentazione
che si vuole produrre non è molto estesa (non supera generalmente le tre/quattro righe)»
✓Per farla si usano i caporali « »
✓ Si indica in nota il riferimento bibliografico ✓Dopo la citazione si utilizza il punto
Citazione diretta FUORI CORPO
La citazione può essere fatta fuori corpo o a blocchetto «quando la frase che costituisce la
documentazione che si vuole produrre è molto articolata e troppo lunga per essere inserita nel
corpo»
✓Formattata in un corpo meno del testo (10) ✓Con un rientro di 0,6 cm
✓In tondo
✓Interlinea singola
✓Senza virgolette di apertura e di chiusura senza [...] all’inizio e alla fine ✓Senza rientri a inizio
capoverso
✓Si lascia una riga bianca sopra e una sotto
Citazione indiretta o concettuale
La citazione è indiretta o concettuale quando utilizzi un pensiero di un autore (o più) parafrasandolo
e ricontestualizzandolo, senza «riportarlo fedelmente», senza mantenere le corrispondenti
espressioni linguistiche con cui il pensiero è stato formulato.
✓Sintesi, parafrasi o rielaborazioni personali del testo
✓Non viene tradito il senso preciso dei medesimi
IUSVE adotta il sistema “Citazione in nota e in bibliografia”, ovvero quello classico o tradizionale
(stile continentale) molto utilizzato nei testi nell’ambito delle scienze umane e sociali. Le citazioni
del testo vengono riportate in nota a piè di pagina, oppure a fine testo, ossia a fine capitolo, mentre
in fondo al lavoro segue la bibliografia.
Sia in nota a piè di pagina, che in bibliografia, i dati che servono per citare e che devono
essere sempre presenti sono:
1. Cognome N. dell’autore o del curatore,
2. Titolo in corsivo dell’opera,
3. Città dell’editore,
4. Editore,
5. Anno di pubblicazione.
6. numero di pagina solo per pie’ di pagina.
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
COME SI CITA CORRETTAMENTE
1) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando l’opera è citata per la prima volta:
- UN SOLO AUTORE: Cardano M., Argomenti per la ricerca qualitativa. Disegno, analisi,
scrittura, Bologna, Il Mulino, 2020, p. 126.
- PIU’ AUTORI: De Leo G., Patrizi P., Psicologia giuridica, Bologna, Il Mulino, 2002.
- CURATELE: Shaffer H.R. (a cura di), L’interazione madre-bambino. Oltre la teoria
dell’attaccamento, Milano, Franco Angeli, 1989.
2) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando di quell’autore nella tesi è nominata solo quell’opera ma non nella nota numericamente
immediatamente precedente:
Cognome N., op. cit., pp. xx-xxx. op. cit. va usato quando vuoi indicare che di questo autore hai già
citato la sua opera.
ATTENZIONE: si usa per citare un’opera già citata completamente in precedenza, ma non nella
nota numericamente immediatamente precedente.
3) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando di quell’autore sono nominate più opere:
Cognome N., Titolo, cit., pp. xx-xxx.
Questo significa che dell’autore sono già state nominate più opere nelle note precedenti e quindi è
necessario specificare a quale opera si fa riferimento.
4) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando l’autore è nominato nella nota precedente e sempre utilizzando la stessa opera: Ibid., p. xx.
Ibid. dal latino «ibidem», significa in quello stesso luogo.
S Si usa quando si cita lo stesso identico riferimento riportato nella nota numericamente
immediatamente precedente. La nota precedente può essere anche in una pagina differente! Non
importa dove si trova FISICAMENTE la nota, importa che la nota sia successiva alla precedente.
5) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando l’autore è nominato nella nota subito prima con la stessa opera e con la stessa pagina:
Ibidem.
6) CITAZIONI IN NOTA, I CASI:
Quando l’autore è nominato nella nota precedente ma con un’opera diversa mai citata: Id., Titolo,
Città, Editore, Anno, p. xx.
Ci sono altri casi che è necessario esaminare, in particolare: ✓Siti web
✓E-Book
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
✓Quotidiani cartacei ✓Immagini
Siti web
Il concetto chiave è consentire a chi legge di poter sempre verificare la scientificità del testo e poter
ricostruire le fonti che hai utilizzato. I siti web si citano in nota e si riportano gli elementi necessari
a ricostruire la fonte.
Devi sempre indicare:
✓Fonte, titolo del documento e l’url del sito mantendendo solo il dominio, NON indicare l’url
completo.
✓Importante è scrivere tra parentesi la data di ultima consultazione. Esempio
cfr. Istat, «Cittadini e nuove tecnologie 2010», documento pdf scaricabile da istat.it, (1.1.2019).
Altro esempio di citazione da sito web di una fonte presente in pagina web:
Commissione Europea – Media Programme, «Overview Media 2007- 2012», URL: ec.europa.eu,
(1.1.2019).
Quindi ricorda, devi sempre indicare:
✓Fonte, titolo del documento e l’Url del sito mantendendo solo il dominio, NON indicare l’Url
completo.
✓Importante è scrivere tra parentesi la data di ultima consultazione.
Il concetto è che i materiali web sono per natura volatili. Indicando la data di consultazione ti tuteli
da:
❑Eventuale irreperibilità del documento in momenti successivi
❑Eventuali modifiche ai contenuti del documento che l’autore potrà effettuare in momenti
successivo
E-book
In base al reader utilizzato, nel caso di citazioni letterali in nota si indica:
✓ la sezione, il paragrafo o altro;
✓se non ci sono questi elementi alla fine della nota si indica semplicemente «ebook»
Esempio:
Manzoni A., I promessi sposi, Milano, Guerini e Associati, 2020, sezione 2.4. Manzoni A., I
promessi sposi, Milano, Guerini e Associati, 2020, ebook.
Quotidiani cartacei
Anche in questo caso, come in quello dei siti web, il concetto chiave è consentire a chi legge di
poter sempre ricostruire le fonti che hai utilizzato. In modo particolare, dovrò indicare: l’autore
dell’articolo, il titolo dell’articolo, il quotidiano da cui è stato tratto e la data di pubblicazione
Esempio: Vinci A., «Elon Musk: così userà Twitter per creare «l’app totale». Ecco come funziona
l'acceleratore per arrivare a «X»», Corriere della Sera, 8 ottobre 2022.
Immagini
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
Spesso le tesi di comunicazioni sono corredate da molte immagini a sostegno del testo. Ricordati
che è importante seguire questa regola. Le immagini sono SEMPRE accompagnate da una
didascalia e dalla fonte che va citata in nota. La nota deve contenere la data di consultazione.
Esempio: Fig.1: logo di Barilla1.
1 Fonte: barilla.it (1.1.2019).
La stessa regola vale per tabelle e grafici. Per la numerazione si può scegliere quella semplice (fig.
1, fig. 2 ecc.) oppure quella legata al numero di capitolo (fig. 3.1). Le immagini, tabelle, grafici ecc.
vanno sempre accompagnati da una didascalia (sopra o sotto) che deve essere scritta con font di
grandezza 10, normale e che finisce con un punto.
TRADUZIONI
Non è necessario che noi traduciamo il testo in italiano, per evitare errori di traduzione e lasciare il
pensiero fedele alle intenzioni dell’autore.
In ogni caso accordati sempre con il tuo relatore perché potrebbe preferire che tu inserisca una
traduzione. In quel caso puoi scegliere se:
❑Mettere nel testo principale il brano tradotto da te e in nota a piè di pagina: il riferimento
bibliografico e «Traduzione propria dall'originale: [Riportare testo in lingua originale]» ❑Mettere
nel testo principale il testo originale in corsivo (usato per le parole straniere) e in nota a
piè di pagina: il riferimento bibliografico, Traduzione propria in lingua italiana: [Traduzione testo in
lingua italiana].
COME NON SI CITA
Citazioni di secondo livello
Non commettere l’errore di citare opere citate all’interno di un’altra opera. E’ come giocare al
telefono senza fili, rischi di travisare il senso reale delle cose.
Es.: Secondo Bourdieu, il capitale culturale è in relazione con la cultura trasmessa dalla famiglia1 1
Codeluppi V., op. cit., p.77.
In questo caso è meglio recuperare la citazione originale e cioè prendere il volume di Bourdieu
citato da Codeluppi e risalire alla fonte primaria.
BIBLIOGRAFIA
Tutto quello che viene citato nel testo deve essere presente in bibliografia e, viceversa, tutto quello
che è in bibliografia deve essere reperibile nel testo. Si distingue la sitografia in cui vengono
elencati tutti i materiali online che avete consultato e citato nel testo
Questo è l’ordine che devi seguire in per elencare i testi/supporti di cui ti sei servito per la tua tesi:
1. Bibliografia (libri, articoli, letteratura grigia ecc.)
2. Sitografia (materiali web, pdf scaricati ecc.)
3. Elenco delle immagini
4. Materiali multimediali (dvd, cd, app ecc.)
Regole di scrittura:
❑ Ordine alfabetico per cognome dell’autore
❑ Senza punti elenco
❑ Se è lunga si può utilizzare un font più piccolo
❑ Giustificata, interlinea singola
❑ L’autore va allineato a sinistra e il resto della citazione va rientrato di 0,6 cm ❑ Si può usare una
spaziatura tra una riga e l’altra per facilitare la lettura
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
❑La punteggiatura segue le regole del testo e ogni citazione finisce con un punto
REGOLE BASE
PER LE CITAZIONI DI LIBRI Cognome N., Titolo, Città, Editore, Anno.
❑Quando si cita un libro il titolo va scritto in corsivo
❑ Quando si cita un saggio all’interno di un libro, questo va scritto in tondo tra « »
PER LE CITAZIONI DI ARTICOLI
❑Quando si cita un articolo all’interno di una rivista la regola è:
Cognome N., «Titolo articolo», Nome rivista, n., volume, pp.xx-xx, anno.
PER LE CITAZIONI DI ARTICOLI DA GIORNALI
❑Quando si cita un quotidiano il titolo dell’articolo va scritto in tondo, il titolo del giornale va
scritto in corsivo (es. 1)
ATTENZIONE: Abbiamo detto che gli autori vanno in ordine alfabetico ma attenzione, una
precisazione! Gheno è citata per seconda anche se, in ordine alfabetico, viene prima di Mastroianni.
Si tratta di un contributo il cui principale autore è Mastroianni, NON riordinare gli autori!!!
Nel caso di più contributi di uno stesso autore, allora devi citarli in bibliografia in ordine
cronologico crescente.
ALTRI CASI:
- Esempio di pubblicazione da parte di un ente
Regione del Veneto - Ufficio di Protezione e Pubblica tutela dei minori, Tutela e promozione dei
diritti di infanzia e adolescenza. Il Pubblico Tutore dei minori del Veneto, Venezia, Eurooffset,
2003.
- Esempiparticolaridicuratele
Ricorda la regola: Cognome N., «Titolo del saggio», in Cognome N. (a cura di), Titolo, città,
Editore, anno.
SITOGRAFIA
Si seguono le regole generali della bibliografia. Alla fine della citazione tra parentesi si indica la
data dell’ultima consultazione. In generale: si cita l’autore dell’articolo, se non c’è si cita l’ente a
cui fa riferimento il sito (Regione, Associazione, Azienda ecc.), se non c’è nemmeno questo
indicate Anonimo
Cognome N.,« Titolo», URL: (gg/mm/aaaa).
- Nel caso di citazioni di siti generici come Wikipedia, Treccani ecc.:
Wikipedia, «Charles Darwin», URL: it.wikipedia.org (1.1.2001).
- Nel caso di citazioni di siti di organizzazioni, enti, associazioni ecc.:
Regione del Veneto, «Movimento turistico», URL: statistica.regione.veneto.it (1.1.2001). - Nel caso
di citazioni di siti di aziende ecc.:
Barilla, «Storia», URL: barillagroup.it (1.1.2001).
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
ELENCO IMMAGINI
Esempi:
Fig.1: Abramovich M., Art Must Be Beautiful, Artist Must Be Beautiful, 1975, URL:
ranciobaul.blogspot.com (06.06.2010).
Fig.2: Toscani O., No Anorexia, No-l-ita, 2008, URL: youimages.org (05.09.2010). Fig. 3.
Fotogramma dell’episodio 06x01 Addio di Grey’s Anatomy, (30.07.2000) Fig. 4: Fotogramma
dell’impiccagione in diretta di Saddam Hussein, 2008, URL: belgraviadispatch.com (05.09.2010).
Fig. 5: Archivio personale/Archivio Famiglia Andreatta
MATERIALI MULTIMEDIALI
Cd/dvd/album musicali
E’ necessario riportare tutti gli elementi utili al riconoscimento del documento e cioè autore,
titolo dell’ opera, città in questo caso del produttore o della casa discografica, produttore o
casa discografica, anno
Nel caso di film si cita il film e non il dvd del film
Citazioni social media
Non esiste ancora uno standard ma per quanto riguarda le APP si indicano tutti gli elementi utili alla
ricostruzione del percorso (store, società produttrice, anno, distribuzione, aggiornamento, etc..)
- Post di blog: Cognome N./username, «Titolo del post», Titolo del blog, url, data di pubblicazione
(data ultima consultazione).
• Video YouTube: Username utente, «Titolo del video», url, data di pubblicazione (data ultima
consultazione).
• Tweet: Cognome N./username utente, «Testo del tweet», Twitter, data di pubblicazione (data
ultima consultazione).
• Post di Facebook: Cognome N., «Testo del post», Facebook, data di pubblicazione (data ultima
consultazione).
• Foto su Instagram: Cognome N./username utente, «Testo del p
PROGETTO PERSONALE DI RICERCA
«Organizzazione articolata (flessibile e perfettibile) del lavoro personale in funzione di obiettivi
chiari e di ipotesi ragionevoli per la soluzione dei problemi e delle domande che s’intendono
affrontare»
Sostanzialmente devi iniziare a progettare le fasi di lavoro della tua tesi.
Il tuo obiettivo primario è individuare i possibili modi di suddividere e organizzare il materiale: 1.
Devi decidere che cosa mettere nella tesi e che cosa lasciare fuori;
2. Devi riflettere sull'ordine più logico con cui presentare i vari elementi.
Alla fine di questa fase devi avere una scaletta (scritta) degli argomenti che intendi trattare ovvero
l’indice.
IL PIANO DI LAVORO
Inizia a stendere un documento a tuo uso personale in cui tocchi alcuni punti:
A. Presentazione del tema: Esposizione e specificazione chiara e precisa dell’argomento B.
Obiettivi: Che cosa ti aspetti di raggiungere
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
C. Stato della questione: stato attuale della ricerca riguardante l’argomento che intendi affrontare.
D. Ipotesi di lavoro: interrogativi per il quale provi a formulare risposte, ipotesi che vuoi verificare,
strumenti che intendi utilizzare, metodologia, etc..
E. Fonti e metodo: presentazione dei tipi di fonti e documenti utilizzati nella ricerca e metodo di
lavoro adottato.
F. Schema del lavoro: un primo tentativo di articolazione o suddivisione logica dei contenuti
Se sei riuscito a fare il punto della situazione rispetto al tuo piano di lavoro, sei ora pronto per
scrivere la scaletta!
La scaletta è una specie di indice che descrive la struttura della tesi e la sua suddivisione in capitoli
e, all'interno di questi, in sezioni.
La scaletta deve essere corredata da poche righe che spieghino il contenuto di ciascun capitolo e, se
già noti, i riferimenti bibliografici che intendi usare
MODULO RICHIESTA DI TESI
- titolo della tesi: Deve essere chiaro, sintetico, didascalico. Il titolo non deve essere
ermetico o creativo ma deve fare capire l’argomento della tesi e se è progettuale o
compilativa.
- Motivazione della scelta: La motivazione deve essere congruente con le motivazioni di
una tesi e il percorso di laurea in comunicazione. Presenta e giustifica il tema alla luce degli
studi compiuti. Sii chiaro, diretto, semplice (non ‘fin dalla notte dei tempi l’uomo si è
sempre interrogato su quali siano le conseguenze del proprio agire...’).
- Obiettivi: Devono essere massimo due o tre, espressi per punti chiari e sintetici. Non
devono essere troppo astratti e vaghi, sono la riformulazione della tua domanda di ricerca.
Elenca quali sono gli obiettivi che vi prefissate (es. analizzare il piano di comunicazione di
xx; comprendere le dinamiche culturali dei telequiz; elaborare il progetto grafico di xx).
- Schema di progetto: Indica la struttura, cioè l’INDICE, che avrà la tesi capitolo per
capitolo, con relativi titoli –provvisori
- Metodo di lavoro: Inizia specificando se la tesi è progettuale o compilativa. Poi entra nel
dettaglio del processo attraverso il quale vuoi arrivare a raggiungere gli obiettivi: nel caso di
progetto indicare gli elementi che utilizzerai e perché. Se utilizzi analisi di casi studio,
ricerche sul campo attraverso questionari, interviste, osservazioni ecc., definisci il modo in
cui si svilupperanno gli strumenti di rilevazione e di ricerca e come verranno utilizzati per
l’analisi.
- Bibliografia: La bibliografia è costituita da testi di base, cioè i manuali di riferimento e
attinenti con il tema scelto utilizzati nel percorso di studi triennali, e testi a tema, specifici
per l’argomento della tesi.
FOCUS: IL PLAGIO
Il plagio, dunque, consiste nell'appropriarsi non solo delle parole di un altro (che d'ora in poi
chiameremo autore), come avviene quando si copia uno scritto in tutto o in parte, ma anche di idee
o altri tipi di informazione, come quando si riassume o si riporta con le proprie parole il contenuto
di un testo senza indicarne la fonte. Mentre la copiatura letterale (cioè, parola per parola)
difficilmente avviene in buona fede (anche se alcuni possono pensare che se si cambia qualche
parola, o si salta qualche riga ogni tanto, non si stia effettivamente copiando), è possibile
commettere un plagio senza rendersene conto, riassumendo o riportando come proprie parole, idee
o informazioni trovate in un libro o un articolo senza citarlo. È anche per evitare il plagio che gli
autori di libri e di articoli scientifici riempiono i loro testi di decine di riferimenti, indicando di volta
in volta le fonti di quanto affermano.
NON copiare direttamente, parola per parola, il lavoro di un’altra persona, senza l’uso di virgolette
e senza un riferimento alla fonte. La fonte può essere pubblicata in un libro o una rivista, o non
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
pubblicata; può essere un documento in rete copiato con la funzione “taglia e incolla”. La fonte può
essere la relazione di un altro studente, copiata con o senza il suo permesso.
NON parafrasare il lavoro di un’altra persona senza alcuna indicazione della fonte
NON presentare una idea innovativa di un’altra persona senza indicare la fonte;
Abituati a rielaborare le idee, i pensieri. Impara ad utilizzare un pensiero argomentativo. E
soprattutto cita.
STESURA DELLA TESI
PARTI DELLE MONOGRAFIE SCIENTIFICHE
1. Parti preliminari
2. Parti ( o Corpo) centrale
3. Parti complementari
1) Parti preliminari
• Titolo: Il titolo è composto dalle parole che esprimono l’argomento di un’opera scientifica. Si
trova sia nel frontespizio (la pagina all’inizio del lavoro) che nella copertina.
Il titolo definitivo deve essere: • espressivo • rispondente al contenuto della ricerca • breve, conciso
e originale
Può essere seguito da un sottotitolo. Il titolo non può essere modificato dopo la presentazione della
richiesta di tesi.
Dedica: nella copia digitale consegnata allo IUSVE non dovranno mai essere inserite
dediche o ringraziamenti. In generale: - Più per dissertazioni e saggi stampati - Introdurre
solo se opportuna - Se ne apprezza la sobrietà e la sinteticità
Indice: l’indice dei contenuti (o semplicemente indice) è un elenco di tutti i capitoli e
sottocapitoli del libro, presentati nell’ordine nel quale appaiono e abbinati al numero di
pagina che li ospita
Abstract: l’abstract è sostanzialmente un riassunto del lavoro svolto, presentando in modo
chiaro i contenuti della tesi. Un buon abstract dovrebbe contenere tutte le «parole chiave»
del tuo lavoro
Sigle e Abbreviazioni usate
2) Parte centrale
✓Introduzione: è una parte essenziale, è il primo approccio del lettore al tema svolto, il testo deve
risultare intelligibile senza bisogno di ricorrere alle note. È importante scriverla alla fine perche solo
a tesi finita si può avere quella chiara visione d’insieme.
A) Argomento
La presente tesi tratta di... ha per argomento... intende approfondire...
B) Motivazioni
Si è ritenuto importante/ interessante/utile/originale rilevante... effettuare questa ricerca perché...
C) Obiettivi di lavoro
Il fine di questa tesi è... Gli obiettivi che si è posti sono ....
4. D) Fonti, metodologia, e strumenti
Per effettuare la ricerca ci si è avvalsi di un metodo (analitico, sperimentale, induttivo)... Il
lavoro scientifico è stato effettuato tramite una ricerca e approfondimento bibliografico, una
ricerca semisperimentale, una ricerca sperimentale, una studio sul campo, studio di caso,
osservazione partecipante....)
5. E) Struttura del lavoro
La tesi si articola in ... capitoli. Nel primo capitolo verrà presentato ...; nel secondo capitolo
si approfondirà. Infine nel terzo capitolo...
6. F) Breve chiusa finale
Mi auguro che... Ritengo che...
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
✓Corpo del lavoro:
Il Corpo del lavoro è composto da:
- Testo: organizzato in capitoli e sezioni - Note: esplicative del testo scritto
Il TESTO offre la sostanza del contributo, perfettamente comprensibile senza il ricorso alle note. Il
testo si articola, d’accordo con il progetto-schema seguito nel lavoro, in Capitoli. Ciascun capitolo
si suddivide, a sua volta, in Articoli e Paragrafi numerati. Ognuna di queste articolazioni porterà un
titolo rispondente al contenuto specifico della medesima. Gli argomenti presentati e,
conseguentemente, le articolazioni del testo devono succedersi secondo criteri logici accettabili e
comportare immediatamente, accanto alle enunciazioni, le prove e la documentazione
indispensabile di quanto si va dicendo.
Le note sono di diverso tipo:
NOTE DI CONTENUTO: rimandano ad altri punti del testo, forniscono informazioni,
precisazioni, commentano, aggiungono altre citazioni di rinforzo, delimitano i confini di certi
contenuti e parti del lavoro in modo breve e utile; sono note spesso di complemento che integrano
informazioni che si decide di non dare nel testo perché la lettura ne risulterebbe appesantita o
interrotta;
NOTE DI RIFERIMENTO: riportano i dati che servono per la rintracciabilità delle fonti
parafrasate e citate, quindi i riferimenti bibliografici, i quali dovranno poi essere ripetuti nella
bibliografia finale;
NOTE MISTE: può darsi anche il caso che una singola nota assolva ad entrambe le funzioni
elencate.
Il Primo Capitolo: rompere il ghiaccio
Il primo capitolo in qualche modo ti aiuta a «rompere il ghiaccio» rispetto all’argomento che inizi a
trattare. Contiene lo stato dell’arte e un discorso chiaro e sintetico di tutto il tuo percorso
accademico che tocca il tema scelto.
Ti serve a: ✓ mostrare le tue capacità di ricerca bibliografica ✓ mostrare la tua padronanza sull’area
di cui ti occupi e la comprensione del problema ✓ giustificare l’argomento, il progetto e il metodo
della ricerca
Gli altri capitoli
Gli altri capitoli dipendono molto dalla disciplina che hai scelto e dal taglio che hai scelto di dare
alla tesi. In generale potranno contenere:
metodo
analisi dei materiali
sviluppo dei temi
In generale, in tutti i capitoli devi sempre adottare una FORMA IMPERSONALE NON io vedo, io
osservo
MA Si vede, si osserva
✓Conclusioni:
Non è il riassunto materiale degli argomenti trattati ma parte essenziale del lavoro scientifico e che
verrà letta maggiormente. Comprendono:
- una sintetica ricapitolazione della strada percorsa;
- l’indicazione dei risultati che scaturiscono dalla ricerca per il progresso della scienza;
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
- conseguenze che ne possono derivare in funzione di nuove piste di ricerca; - meriti specifici e
limiti del proprio lavoro;
- problemi ancora aperti e lacune da colmare;
- funzione «prospettica» della ricerca.
3) Parti complementari
✓Note ed Excursus ✓Appendici ✓Bibliografia ✓Indice generale ✓Errata corrige
FORMATTAZIONE DEL TESTO SECONDO VADEMECUM IUSVE
La formattazione del testo si riferisce all'aspetto che il testo assume grazie ai parametri che vengono
utilizzati di carattere, spaziatura, dimensioni ecc.
LUNGHEZZA DEL TESTO
✓Per la tesi di baccalaureato sono richieste dalle 40 alle 70 pagine (esclusi eventuali allegati) ✓Per
la tesi di licenza sono richieste dalle 80 alle 150 pagine (esclusi eventuali allegati)
GABBIA DI IMPAGINAZIONE
La gabbia di impaginazione è quella specie di rettangolo virtuale che rappresenta l'ingombro del
testo nella pagina. Deve essere impostata con il margine superiore di 4cm, il margine inferiore di
3,5cm, il margine destro di 2cm e il margine sinistro di 3,5cm (per la rilegatura).
INTERLINEA
L’interlinea è lo spazio tra le righe del testo (introduzione, corpo del testo e conclusioni). Per il
corpo del testo in IUSVE va impostato a 1,5. Per le note va impostato singolo. Per la bibliografia,
specialmente se distribuita in più di 4 pagine, può essere impostata come singola.
CARATTERE
Il carattere(o font) deve essere leggibile e rimanere lo stesso per tutte le sue parti in Times New
Roman.
Dimensioni carattere:
- 14 per i titoli dei capitoli
- 12 per i titoli dei paragrafi
- 12 nel testo
- 11 nella citazioni fuori corpo
- 10 nelle note a pie di pagina
✓Evitare il più possibile il ricorso al grassetto; ✓L’uso del corsivo è richiesto solo per:
• termini stranieri
• titolo di testi in bibliografia e nelle citazioni • eventualmente titoli di sotto-paragrafi
✓ il sottolineato normalmente non va utilizzato;
NUMERAZIONE
Per quanto riguarda la numerazione: Le pagine vanno numerate progressivamente nella parte bassa
(copertina e frontespizio non devono essere numerate)
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Per quanto riguarda l’organizzazione del testo
Downloaded by elisa angilella (eli.angilella@gmail.com)
lOMoARcPSD|17288452
✓Il testo va giustificato, cioè allineato sia al margine destro che al sinistro. ✓La prima riga di ogni
capoverso di paragrafo va rientrata a destra di 0,5 cm.
INSERIMENTO IMMAGINI, SCHEMI E GRAFICI
L’inserimento d’immagini, schemi e grafici deve essere applicato in modo da non compromettere la
leggibilità del testo e deve essere accompagnato da una didascalia in corsivo che va richiamata nel
testo citando anche la fonte a piè di pagina.
COPERTINA
La copertina contiene:
1. l’indicazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma;
2. la denominazione del nostro Istituto Universitario (IUSVE ISTITUTO UNIVERSITARIO
SALESIANO VENEZIA);
3. la citazione di aggregazione (Aggregato alla Facoltà di Scienze
dell’Educazione – UPS);
4. la dicitura “Tesi di Baccalaureato in” oppure la dicitura “Tesi di
Licenza in” (in entrambi i casi inserire il titolo completo che riporti
il proprio corso di laurea e l’eventuale indirizzo specifico);
5. il titolo dell’elaborato (non virgolettato);
6. il nominativo del Relatore (è colui che affianca lo studente durante il
periodo di svolgimento della tesi);
7. il nominativo dell’eventuale Correlatore esterno (è una figura
facoltativa, che ha la funzione di affiancare il Relatore nell'assistenza del laureando durante lo
svolgimento della tesi; tale figura, in accordo con il Relatore, può essere esterna all’Università);
8. il nominativo e la matricola del Candidato;
9. l’anno accademico relativo all’ultimo anno d’iscrizione (per
approfondimenti e delucidazioni sul corretto anno accademico da indicare contattare la Segreteria
Generale IUSVE).
Dopo la copertina va inserita una pagina bianca!
FRONTESPIZIO
a. Il frontespizio contiene le medesime informazioni della copertina e deve essere impaginato nello
stesso modo;
b. La firma del Relatore e del Laureando vanno apposte in originale o elettronicamente (in
quest’ultimo caso copiare e incollare l’immagine della firma) sotto i relativi nominativi. Entrambe
le firme vanno apposte obbligatoriamente.
INDICE
Dopo il frontespizio seguirà l’indice dei titoli dei capitoli, dei paragrafi ed eventualmente dei sotto-
paragrafi, con accanto il numero di pagina di inizio di ciascuno. È molto importante che al termine
del lavoro vi sia corrispondenza tra le pagine indicate nell’indice e quelle presenti nel corpo
dell’elaborato. Tale corrispondenza va verificata con attenzione prima della consegna della tesi in
Segreteria Generale.
ABSTRACT
Nella pagina successiva all’indice andrà inserita, per un massimo di 250 parole, una breve e
semplice presentazione dei contenuti della tesi: ❑ in italiano MA ANCHE ❑ tradotta in lingua in
inglese.
L’abstract ha lo scopo di delineare i concetti fondamentali dell’elaborato. La versione in inglese va
compilata in corsivo in modo da differenziarsi da quella in italiano. È preferibile distinguere le due
versioni (una in italiano, l’altra in lingua inglese) in due pagine diverse.