Authored Books by Roberto Alciati
«Beati i puri di cuore perché essi vedranno dio» (Mt 5,8), dice Gesù. Ma che significa? Evagrio, ... more «Beati i puri di cuore perché essi vedranno dio» (Mt 5,8), dice Gesù. Ma che significa? Evagrio, un cristiano originario del Ponto (ora Turchia settentrionale) che vive nella seconda metà del IV secolo della nostra era, è fra coloro che prendono sul serio questo monito. Perché possa realizzarsi servono due azioni, coordinate l’una all’altra: allontanarsi dal consorzio umano e raggiungere l’impassibilità (apatheia), ossia l’interruzione delle affezioni. Questo è possibile solo affrancando l’essere umano dal vortice dei pensieri, delle parole e delle opere proprie del mondo. Il raggiungimento di questa condizione, con la descrizione di tutte le difficoltà da superare e i passaggi da seguire, è l’oggetto degli scritti di Evagrio, volti a mostrare in modo patente all’“uomo di mondo” (kosmikos) la necessità di lasciarsi alle spalle la consueta forma di vita. Solo affidandosi a un nuovo protocollo esistenziale è possibile giungere alla comprensione antropologica dell’animale umano e alla purità di cuore. Questo è il compito del monachos, ossia del cristiano capace di servirsi della therapeia che permette all’essere umano di vedere con occhi nuovi (ossia conoscere) se stesso, l’ambiente nel quale è posizionato e, alla fine, dio.
Una tesi molto fortunata negli studi sul monachesimo sostiene che il tratto rilevante di questo m... more Una tesi molto fortunata negli studi sul monachesimo sostiene che il tratto rilevante di questo modo di vivere sia la varietà, talmente ricca da renderne impossibile una storia unitaria. Questo libro vuole dimostrare il contrario: la storia della vita monastica fra tarda antichità ed epoca carolingia è sostanzialmente uniforme. Il monaco vive sempre in ville tardoantiche trasformate in monasteri, è alle prese con la difficile pratica della moderazione ed è guidato dalla norma universale della divisione del lavoro. Il testo illustra la vita monastica, il suo spazio d’azione, la lingua d’uso, le regole e gli esercizi ma anche i rapporti con le gerarchie ecclesiastiche e col potere civile, dal momento che i monaci, al contrario degli asceti, con i quali vengono spesso confusi, non sono in fuga dal mondo.
Indice:
Introduzione
Parte prima. Storie di monaci e di monasteri
1. Gli eroi del monachesimo occidentale
1.1. Vite parallele: i santi Martino e Benedetto
1.2. L’Irlanda
1.3. Colombano
1.4. Il secondo Benedetto
2. Genealogie monastiche
2.1. La storia del monachesimo secondo Girolamo
2.2. Rufino il traduttore
2.3. L’Egitto di Cassiano e Sulpicio Severo
2.4. Le Vitae Patrum
3. Geografi a monastica
3.1. Il deserto
3.2. La villa
3.3. Il monasterium
3.4. In pellegrinaggio nelle terre monastiche
Parte seconda. La forma di vita monastica
4. Il sapere
4.1. La distinzione fra vero e falso monaco
4.2. Il linguaggio del monaco
4.3. Misurare e discernere
5. La norma
5.1. Dalle regulae al codex regularum
5.2. Non si può vivere senza regola
5.3. Una sola norma: la divisione del lavoro
6. L’esercizio
6.1. La divisione del tempo
6.2. Il lavoro manuale
6.3. Lo studio e la preghiera
7. Il potere
7.1. Il monaco di fronte al potere religioso
7.2. Il monaco di fronte al potere civile
7.3. La fuga dell’asceta dal mondo
Conclusione. Monachesimo e ascetismo
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
"Monaci, vescovi e scuola nella Gallia tardoantica", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009, 273 pp.
Edited Books by Roberto Alciati
Le Conversazioni con i padri – «una definizione compiuta e ponderata della teologia monastica»: J... more Le Conversazioni con i padri – «una definizione compiuta e ponderata della teologia monastica»: J. Leclercq – sono uno dei fondamenti della tradizione ascetica: una delle opere più ricche e tuttavia più attente alle concrete possibilità (intellettuali, fisiche, psicologiche) del cristiano – e del monaco – a cui viene chiesto di crescere ogni giorno, senza eroismi ma anche senza alibi.
In queste importantissime pagine, due giovani monaci, Cassiano e Germano, ripercorrono in una sorta di “diario” spirituale il lungo viaggio – realmente percorso, sul finire del IV secolo – tra i maggiori esponenti dell’ascesi egiziana. I dialoghi con questi autorevoli maestri, fedelmente riportati, definiranno il profilo ideale del vero asceta, percorrendo così il primo, decisivo passo nel cammino del nascente monachesimo d’Occidente.
The Christian ascetic way of life clustered mainly around the Mediterranean and roughly covered t... more The Christian ascetic way of life clustered mainly around the Mediterranean and roughly covered the period between 350 and 800. It is determined by norm and exercise. But what are norm and exercise with regard to Christian asceticism? Whatever renunciations may be required in order to practice a given ascetic regimen, no goal can be achieved without a specific technique (or a set of exercises) and without following a principle of order (or a norm). This implies an intense dialectic which sometimes seems to resolve into a perfect identity: regula et vita, "rule and life", or, in a more neutral language, "norm and exercise". This set of papers addresses this crucial point and thereby challenges the usual chronological as well as geographical divisions in the history of early Christianity. As a result, the categories of norm and exercise are presented as a new solution to put the available sources in order.
"Ricordare che tutto è storico non significa, come a volte ci si affretta a dire, professare un r... more "Ricordare che tutto è storico non significa, come a volte ci si affretta a dire, professare un riduzionismo storicistico o sociologistico. Significa semplicemente rifiutarsi di sostituire al Dio creatore delle 'verità e dei valori eterni' il Soggetto creatore e rendere alla storia, e alla società, ciò che è stato attribuito a una trascendenza o a un soggetto trascendentale. Significa, più precisamente, rinunciare alla mitologia del 'creatore' increato. […] Il personalismo ottiene la complicità immediata di tutti coloro che, volendosi pensare come 'creatori' unici di singolarità, sono sempre pronti a intonare nuove variazioni sulla vecchia melopea conservatrice del chiuso e dell’aperto, del conformismo e dell’anticonformismo, o a reinventare, senza saperlo, l’opposizione costruita da Bergson contro Durkheim, tra 'gli ordini dettati dalle esigenze sociali impersonali', e i 'richiami lanciati alla coscienza di ciascuno da persone', santi, geni, eroi".
P. Bourdieu, "Meditazioni pascaliane", trad. it. di A. Serra, Milano, Feltrinelli, 1998, pp. 121 e 139 (ed. or. "Méditations pascaliennes", Paris, Seuil, 1997).
L’idea di redigere un Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo si ... more L’idea di redigere un Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo si concretizza nei primi anni Novanta del secolo scorso, quando Enzo Bottasso, avendo già raccolto più di ottocento schede biografiche, sottopone al C.N.R. il progetto, corredato da un dettagliato preventivo di stampa a cura de L’artistica Savigliano. L’editore prevedeva un volume formato 17,5 X 25 di circa ottocento pagine rilegate in brossura, impaginato su due colonne con carattere Garamond in corpo dieci. Il costo complessivo sarebbe stato di 48 milioni di lire. La richiesta di finanziamento al C.N.R., perfezionata nel dicembre 1992, è di 55 milioni. Il progetto però non viene approvato e quello che – sicuramente nelle intenzioni dell’autore – voleva essere il coronamento di una quasi trentennale attività di ricerca subisce una battuta d’arresto. Bottasso certamente non si sarà perso d’animo e, come dimostrano alcune lettere conservate nell’archivio privato, il lavoro di redazione e sistemazione delle voci per il repertorio prosegue. La morte, avvenuta il 15 febbraio 1998, sancisce inesorabilmente l’interruzione dell’impresa, sulla quale, fatta salva una fugace menzione di Giorgio
Montecchi nel necrologio pubblicato su Biblioteche oggi del maggio di quello stesso anno, cade l’oblio. A undici anni dalla scomparsa dell’autore, il Dizionario vede finalmente la luce, grazie alla determinazione della famiglia Bottasso e alla lungimiranza dell’Accademia Valdarnese del Poggio. E grazie anche all’acribia di Mario Piantoni, primo vero indagatore e sistematizzatore del pensiero e dell’opera di Enzo Bottasso.
Introduzione di Mario Piantoni. Traduzione, con testo a fronte, di 5 testi di Adolf von Harnack, ... more Introduzione di Mario Piantoni. Traduzione, con testo a fronte, di 5 testi di Adolf von Harnack, direttore della biblioteca reale (ora Staatsbibliothek) di Berlino. Seguono la traduzione di un testo del figlio Axel sul padre e due saggi sulla concezione biblioteconomica di Harnack.
Articles&Chapters by Roberto Alciati
Dall'albero all'albero della vita: Giustino e Ireneo su un passo di Isaia nei Settanta Isabella M... more Dall'albero all'albero della vita: Giustino e Ireneo su un passo di Isaia nei Settanta Isabella Maurizio La deuxième colonne (ou Secunda) de la synopse hexaplaire d'Origène : histoire des études et état de l'art
Summa. Revista de Cultures Medievals, 2022
The purpose of this essay is to analyze the heuristic value of the geographical perspective in th... more The purpose of this essay is to analyze the heuristic value of the geographical perspective in the history of early Christian monasticism. Georg Jenal’s book "Italia ascetica atque monastica" (1995) provides an excellent example for assessing the advantages and limitations of this approach. Almost twenty-five years after its publication, recent historiographical trends, especially in the field of archaeology, seem to show the limits of analyses of this kind. Finally, how Jenal deals with the relationship between asceticism and monasticism will be examined.
Adamantius , 2020
Aim of this paper is to analyse some passages taken from the writings of Evagrius Ponticus and Ca... more Aim of this paper is to analyse some passages taken from the writings of Evagrius Ponticus and Cassian where, for the one who chooses the ascetic form of life, there is an insistence on the necessity to see things, material and immaterial, in a different way than the one who does not live ascetically. More precisely, the set of texts mentioned here would like to show how the act of seeing the things we see through the eye and the things we imagine with the mind are matters of capital importance for ascetics in late antiquity. e ascetic must, in fact, put aside the habitus of being in the world, because only in this way – that is, by becoming aware of the limitation imposed by what he con- siders external – can he devote himself fully to prayer. To do this, the ascetic must avoid not intentional perception, which means letting the mind create conceptual descriptions (νοήματα) and mental representations (φαντασίαι). By interrupting this process, the ascetic achieves a different way of seeing, which we can call non-representative, and consequently true knowledge.
Non uno itinere. Ebraismi, cristianesimi, modernità. Studi in onore di Mauro Pesce in occasione del suo ottantesimo compleanno, 2021
Mauro Pesce has recently emphasized the need for a multidisciplinary approach to the history of C... more Mauro Pesce has recently emphasized the need for a multidisciplinary approach to the history of Christianity, inviting colleagues to engage with the social and cognitive sciences. This call is not new. In 1895, another historian of Christianity, Baldassarre Labanca, suggested the strategic alliance with the positivists as the way out of the conundrums of theology and confessionalism for religious studies. Aim of this paper is to reconstruct the main characteristics of Labanca’s proposal, in many ways similar to the Pesce’s one.
"Hieronymus Romanus. Studies on Jerome and Rome on the Occasion of the 1600 th Anniversary of his Death", ed. by Ingo Schaaf, IPM, 87 (Turnhout, 2021), pp. 237-258, 2021
During the chronological span that goes from the episcopate of Damasus (366-384) to that of Siric... more During the chronological span that goes from the episcopate of Damasus (366-384) to that of Siricius (384-399), the reli- gious framework of Rome appears to be characterized by a constant tension between ascetics and monks; this controversy then resulted in a proliferation of contrasts between different forms of Christian life. Against this scenario, Jerome willingly assumes the role of organizer. What is proposed in these pages, therefore, is not an overview of the available documentation about asceticism and monasticism in Rome during the above mentioned period, but rather it is an analysis of some texts showing the persistence, in the last thirty years of the fourth century, of a certain variety in living "outside the world" and, consequently, the impossibility of considering asceticism as a synonym of monasticism. A distinction between asceticism and monasticism thus becomes extremely useful to better under- stand the relationship between Jerome and the two successors on the chair of St. Peter. Although not always explicitly, in fact, both Damasus and Siricius also intervened on the same topic.
La società degli individui, 2021
Aim of this paper is to foreground the conceptual limits and epistemological blind spots of a ver... more Aim of this paper is to foreground the conceptual limits and epistemological blind spots of a very influential psychological model of religious conversion by looking anew at two late antique cases of ‘turns’ to Christianity, namely those of Cyprian of Carthage (245-246 C.E.) and Augustine of Hippo (386 C.E.). Narratives on these conversions not only document the struggle of desired newness and resistant habits in the in-between phase of the turning. They also evidence the lasting conditioning effects of these latter on the ‘newborn’. If the crisis reveals the scale and the power of habitualized schemes of perception, evaluation, and action over human existence, its overcoming may bespeak the continuation of habits by other means.
L'infanzia nell'alto medioevo, 2021
Abstract: La storiografia degli ultimi quarant’anni ritiene che siano due i punti di incrocio più... more Abstract: La storiografia degli ultimi quarant’anni ritiene che siano due i punti di incrocio più evidenti fra la storia del monachesimo e la storia dell’infanzia nell’alto medioevo europeo: l’oblazione e la scuola. I bambini e le bambine entrano in monastero perché donati dai genitori e acquistano rilevanza nella documentazione quando si parla della loro educazione.
Struttura: Introduzione; 1. Il disprezzo dei bambini e l'onnipresenza del padre; 2. Formazione e oblazione; 3. La rivolta degli oblati; 4. Conclusioni.
Lo Sguardo. Rivista di filosofia, 2020
Starting from Pascal's and Bourdieu's positions on the subject of habit, in this paper we will pr... more Starting from Pascal's and Bourdieu's positions on the subject of habit, in this paper we will present a synoptic analysis of excerpts from the writings of Evagrius Ponticus and from the Bhagavadgītā, with the aim of illustrating the advantages that can be drawn when the problem of habitus is understood jointly with the development of the biopolitical work carried out by the agencies of naturalization of habit.
The Cambridge History of Medieval Monasticism in the Latin West. Vol. 1: Origins to the Eleventh Century, 2020
Annali di storia dell'esegesi, 2019
According to Pierre Bourdieu, theodicy is always sociodicy, that is, theodicy functions as
an imp... more According to Pierre Bourdieu, theodicy is always sociodicy, that is, theodicy functions as
an important rhetorical device which does not deal with an eschatological compensation for present suffering but rather with the justification of God and its creation. In this sense, the religious dimension of the problem of evil is replaced by three other aspects that characterize
the sense of theodicy (and sociodicy): (1) every form of the sacred has its profane complement;
(2) the question of the origin of evil becomes a questioning of the meaning of human existence
only in the privileged classes; (3) people who ask this question are interested in a justification
for existing in a determinate social position and existing as they exist. Aim of this paper is to
profitably apply this Bourdieu-oriented understanding of theodicy to Tertullian’s treatise 'De
Praescriptione Haereticorum'.
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Authored Books by Roberto Alciati
Indice:
Introduzione
Parte prima. Storie di monaci e di monasteri
1. Gli eroi del monachesimo occidentale
1.1. Vite parallele: i santi Martino e Benedetto
1.2. L’Irlanda
1.3. Colombano
1.4. Il secondo Benedetto
2. Genealogie monastiche
2.1. La storia del monachesimo secondo Girolamo
2.2. Rufino il traduttore
2.3. L’Egitto di Cassiano e Sulpicio Severo
2.4. Le Vitae Patrum
3. Geografi a monastica
3.1. Il deserto
3.2. La villa
3.3. Il monasterium
3.4. In pellegrinaggio nelle terre monastiche
Parte seconda. La forma di vita monastica
4. Il sapere
4.1. La distinzione fra vero e falso monaco
4.2. Il linguaggio del monaco
4.3. Misurare e discernere
5. La norma
5.1. Dalle regulae al codex regularum
5.2. Non si può vivere senza regola
5.3. Una sola norma: la divisione del lavoro
6. L’esercizio
6.1. La divisione del tempo
6.2. Il lavoro manuale
6.3. Lo studio e la preghiera
7. Il potere
7.1. Il monaco di fronte al potere religioso
7.2. Il monaco di fronte al potere civile
7.3. La fuga dell’asceta dal mondo
Conclusione. Monachesimo e ascetismo
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Edited Books by Roberto Alciati
In queste importantissime pagine, due giovani monaci, Cassiano e Germano, ripercorrono in una sorta di “diario” spirituale il lungo viaggio – realmente percorso, sul finire del IV secolo – tra i maggiori esponenti dell’ascesi egiziana. I dialoghi con questi autorevoli maestri, fedelmente riportati, definiranno il profilo ideale del vero asceta, percorrendo così il primo, decisivo passo nel cammino del nascente monachesimo d’Occidente.
P. Bourdieu, "Meditazioni pascaliane", trad. it. di A. Serra, Milano, Feltrinelli, 1998, pp. 121 e 139 (ed. or. "Méditations pascaliennes", Paris, Seuil, 1997).
Montecchi nel necrologio pubblicato su Biblioteche oggi del maggio di quello stesso anno, cade l’oblio. A undici anni dalla scomparsa dell’autore, il Dizionario vede finalmente la luce, grazie alla determinazione della famiglia Bottasso e alla lungimiranza dell’Accademia Valdarnese del Poggio. E grazie anche all’acribia di Mario Piantoni, primo vero indagatore e sistematizzatore del pensiero e dell’opera di Enzo Bottasso.
Articles&Chapters by Roberto Alciati
Struttura: Introduzione; 1. Il disprezzo dei bambini e l'onnipresenza del padre; 2. Formazione e oblazione; 3. La rivolta degli oblati; 4. Conclusioni.
an important rhetorical device which does not deal with an eschatological compensation for present suffering but rather with the justification of God and its creation. In this sense, the religious dimension of the problem of evil is replaced by three other aspects that characterize
the sense of theodicy (and sociodicy): (1) every form of the sacred has its profane complement;
(2) the question of the origin of evil becomes a questioning of the meaning of human existence
only in the privileged classes; (3) people who ask this question are interested in a justification
for existing in a determinate social position and existing as they exist. Aim of this paper is to
profitably apply this Bourdieu-oriented understanding of theodicy to Tertullian’s treatise 'De
Praescriptione Haereticorum'.
Indice:
Introduzione
Parte prima. Storie di monaci e di monasteri
1. Gli eroi del monachesimo occidentale
1.1. Vite parallele: i santi Martino e Benedetto
1.2. L’Irlanda
1.3. Colombano
1.4. Il secondo Benedetto
2. Genealogie monastiche
2.1. La storia del monachesimo secondo Girolamo
2.2. Rufino il traduttore
2.3. L’Egitto di Cassiano e Sulpicio Severo
2.4. Le Vitae Patrum
3. Geografi a monastica
3.1. Il deserto
3.2. La villa
3.3. Il monasterium
3.4. In pellegrinaggio nelle terre monastiche
Parte seconda. La forma di vita monastica
4. Il sapere
4.1. La distinzione fra vero e falso monaco
4.2. Il linguaggio del monaco
4.3. Misurare e discernere
5. La norma
5.1. Dalle regulae al codex regularum
5.2. Non si può vivere senza regola
5.3. Una sola norma: la divisione del lavoro
6. L’esercizio
6.1. La divisione del tempo
6.2. Il lavoro manuale
6.3. Lo studio e la preghiera
7. Il potere
7.1. Il monaco di fronte al potere religioso
7.2. Il monaco di fronte al potere civile
7.3. La fuga dell’asceta dal mondo
Conclusione. Monachesimo e ascetismo
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
In queste importantissime pagine, due giovani monaci, Cassiano e Germano, ripercorrono in una sorta di “diario” spirituale il lungo viaggio – realmente percorso, sul finire del IV secolo – tra i maggiori esponenti dell’ascesi egiziana. I dialoghi con questi autorevoli maestri, fedelmente riportati, definiranno il profilo ideale del vero asceta, percorrendo così il primo, decisivo passo nel cammino del nascente monachesimo d’Occidente.
P. Bourdieu, "Meditazioni pascaliane", trad. it. di A. Serra, Milano, Feltrinelli, 1998, pp. 121 e 139 (ed. or. "Méditations pascaliennes", Paris, Seuil, 1997).
Montecchi nel necrologio pubblicato su Biblioteche oggi del maggio di quello stesso anno, cade l’oblio. A undici anni dalla scomparsa dell’autore, il Dizionario vede finalmente la luce, grazie alla determinazione della famiglia Bottasso e alla lungimiranza dell’Accademia Valdarnese del Poggio. E grazie anche all’acribia di Mario Piantoni, primo vero indagatore e sistematizzatore del pensiero e dell’opera di Enzo Bottasso.
Struttura: Introduzione; 1. Il disprezzo dei bambini e l'onnipresenza del padre; 2. Formazione e oblazione; 3. La rivolta degli oblati; 4. Conclusioni.
an important rhetorical device which does not deal with an eschatological compensation for present suffering but rather with the justification of God and its creation. In this sense, the religious dimension of the problem of evil is replaced by three other aspects that characterize
the sense of theodicy (and sociodicy): (1) every form of the sacred has its profane complement;
(2) the question of the origin of evil becomes a questioning of the meaning of human existence
only in the privileged classes; (3) people who ask this question are interested in a justification
for existing in a determinate social position and existing as they exist. Aim of this paper is to
profitably apply this Bourdieu-oriented understanding of theodicy to Tertullian’s treatise 'De
Praescriptione Haereticorum'.
Dagli anni Trenta in poi, la sua idea di religione (anche se non più fascista) resta sempre la stessa.
Between 1934 and 1936, Ernesto de Martino wrote, in two versions, a text, which is still unpublished: "Essay on Civil Religion". In this work De Martino identified Fascism as the best model to overcome Christian religion, and more generally any existing religious system. In 1997, Eugenio Maria Capocasale published this material in his doctoral thesis; however, this dissertation remains unpublished. The present paper aims at providing ample excerpts from the Essay on Civil Religion, in order to place it within the overall De Martino’s scientific production. The main aim is to show how this essay, far from being the result of a fleeting adherence of the author to Fascism, represents an important stage in his process of defining religion and its value in contemporary society. From the 1930s onwards, De Martino’s idea of religion (although no longer fascist) remained the same.
it/inventari/inventories/526), si trova una sotto-serie denominata «Storia religiosa in [sic] Italia», composta di 3 buste, 9 fascicoli contenenti 3 43 sotto-fascicoli. Come si evince dalla sintetica descrizione del contenuto,
«si tratta di manoscritti, dattiloscritti, bozze e note, con correzioni,
aggiunte ed integrazioni, di alcuni capitoli di un’opera sulla storia religiosa
in Italia, non pubblicata o, comunque, non identificata, indicata
da Salvatorelli con l’acronimo SRI.
Scopo di questo saggio è analizzare in dettaglio le due parti che compongono la prima di questo ciclo di lezioni, mostrando come siano presenti qui molti dei concetti chiave delle successive e più note pubblicazioni di Peterson. Dopo una breve descrizione paleografica del manoscritto (paragrafo 2), si passerà all’analisi della prima parte della lezione, dove Peterson enuncia la sua rivoluzione simbolica nel campo della teologia, tentando di allontanare i propri studenti dal conformismo teologico dominante. La prima mossa consiste nel prendere consapevolezza del sempre difficile, ma necessario, rapporto fra teologia e storia (par. 3). Trovata la giusta sintesi fra questi due saperi, è possibile indagare con profitto la predicazione gesuana, scoprendo così che
essa è essenzialmente ascetica (par. 4). Questa sua natura ascetica è dovuta a due caratteristiche peculiari, che la rendono del tutto incompatibile col mondo e la sua morale: l’escatologia e la straordinarietà (par. 5).
"Writing the History of Early Christianity" is a quite generic title for a book, but probably the best way to captivate potential readers looking for a general history of the subject. In fact, what Markus Vinzent is offering in his last book is, exactly, a sample of a general history of Christianity in antiquity, according to a specific approach: retrospection. In this respect, the title actually assumes that, until now, a proper history of early Christianity has never been written. The reason for this absence is “hidden” in the subtitle: "From Reception to Retrospection". The expression can be rephrased in this way: reception history (just like postmodernism) has missed its target, so it is necessary to change the approach to the documents currently at the disposal of historians, and especially in the case of those scholars working on religion. The consequences of embarking on such a radical change are quite evident at the end of the reading. However, in this book Vinzent also wanted to focus on the new method, with a much more theoretical and programmatic aim. This effort may be interpreted as part of a broader project, which we could tentatively call a new Patristics, grounded in the hermeneutical movement suggested by the subtitle.
Stefania Palmisano, "Exploring new monastic communities. The (re)invention of tradition", pp. X-195, £ 60, Ashgate, Farnham 2015.
Francesca Sbardella, "Abitare il silenzio. Un’antropologa in clausura", fotografie di Franco Zecchin, pp. 247, 16 ill. b/n, € 25, Viella, Roma 2015.
If you are interested in receiving a copy of the review, please contact me: ralciati@hotmail.com.
https://www.degruyter.com/database/URBREL/entry/urbrel.23017933/html
link al testo:
http://www.historiamagistra.it/2017/04/la-storia-religiosa-di-giovanni-miccoli-un-decalogo-per-lo-storico/