Conference Presentations by Chiara Baldestein
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Silvia Beltramo, Paola Novara, leonardo marchetti, Angelo Passuello, Davide Penna, Chiara Baldestein, Massimiliano David, Alessandro Melega, Stefano De Togni, Dino Lombardo, Chiara Ribolla, Federica Cosenza, Lorenzo Curatella, Alessandro Mortera, Jacopo Celani, Eleonora Rossetti, Davor Bulic, Giuseppe Maisola, Lester Lonardo, Elisa Orlando, Antonio Tagliente, Francesco Barbarulo, Gabriele Passabì, Stefano Santarelli, Roberta Napoletano, Irena Berovic, Alicja Bańczyk, Zsuzsanna Papp Reed, Angela Zaccara, Rūta Šileikytė Zukienė, Mauro Ferrante, Marianna Cuomo, Lucrezia Campagna, Beatrice Brancazi, Chiara Santini, Maria Paola Bulla, Antonello Vilella, Luca Salvatelli, Andrea Pergola, Andrea Pala, Michele Lacerenza, Eloy Bermejo Malumbres, Nicoletta Usai, Filippo Diara, Arianna Carannante, and Roberto Del Monte
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, raffaella tione, Raffaella Tione, Chiara Baldestein, Marianna Cuomo, Serena Franzon, Martina Giulietti, Claudia Sanna, Giulio Biondi, luca finco, Andrea Biondi, Antonio Alfano, Elisa Del Galdo, Matteo Crocchianti, Lorenzo Curatella, Alessandro Mortera, Mara Giordano, Angelo Passuello, Giulia Pollini, Elisa Erioli, Giulia Spallacci, Davide Penna, and Roberto Del Monte
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Papers by Chiara Baldestein
l'articolo indaga quelle che erano le relazioni tra il cibo e i pellegrini durante l'epoc... more l'articolo indaga quelle che erano le relazioni tra il cibo e i pellegrini durante l'epoca moderna in Itali
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La relazione indaga come la rappresentazione della città di Roma passi attraverso i taccuini degl... more La relazione indaga come la rappresentazione della città di Roma passi attraverso i taccuini degli artisti e da essi giunga in tutta Italia e oltre
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il pellegrinaggio è parte integrante del sistema devozionale sia nel Medioevo che in Età moderna ... more Il pellegrinaggio è parte integrante del sistema devozionale sia nel Medioevo che in Età moderna e, per quanto riguarda il viaggio, presenta analoghe difficoltà di ordine pratico, relative alla necessità di trovare dove mangiare e dove dormire. Per l’alimentazione, il pellegrino poteva contare sulle forme d’assistenza sviluppatesi nel corso dei secoli, chiese, ospedali, ospizi in cui curare sia il corpo che l’anima. Lungo tutta la Via Francigena e anche nella stessa città di Roma durante gli Anni Santi nasce si sviluppa una rete di locande e taverne che si riforniscono di quantità crescenti di derrate alimentari attraverso i porti cittadini. Un caso specifico che qui si vuole analizzare è il pellegrinaggio al santuario di Sant’Antonio Abate dove i frati offrivano ai viaggiatori gli stessi viveri con i quali curavano il cosiddetto fuoco di sant’Antonio, una malattia virale a carico della pelle e delle terminazioni nervose, molto dolorosa, caratterizzata da eruzione cutanea e vesciche. Gli ammalati tornavano a casa guariti, convinti di essere miracolati e convinti che il merito fosse del pellegrinaggio.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Chiara Baldestein, Camilla Baldi, Roberto Del Monte, Marianna Cuomo, Serena Franzon, Martina Giulietti, Claudia Sanna, Giulio Biondi, luca finco, Davide Penna, Andrea Biondi, Federica Cosenza, Lester Lonardo, Raffaele Cioffi, Assunta Campi, Antonio Alfano, Elisa Del Galdo, Elena Dellù, Lorenzo Curatella, Alessandro Mortera, Emanuele Gallotta, Angelo Passuello, Enrico Pizzoli, Elisa Erioli, Giulia Spallacci, Francesco Salvestrini Salvestrini Firenze, and raffaella tione INDICE DEI CONTRIBUTI:
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla ... more INDICE DEI CONTRIBUTI:
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La scrittura dice moltissimo dello scrivente e questo è particolarmente vero nei secoli del basso... more La scrittura dice moltissimo dello scrivente e questo è particolarmente vero nei secoli del basso medioevo, nei quali la grafia d'uso viene nobilitata e diventa di fatto uno strumento di auto-definizione. Scrivere in un modo significava appartenere ad una certa classe, avere ricevuto un certo tipo di istruzione, fare un certo mestiere e in alcuni casi provenire da un dato luogo. In un contesto del genere l'autografo d'artista diventa una fonte ricchissima di sfaccettature, poiché sfaccettata è la compagine sociale da cui gli artisti provengono, e diventa dunque un punto di partenza affascinante per lo studio della società tardo medievale italiana. Dunque ciò che mi propongo di fare è, partendo dal fatto paleografico, analizzare l'assetto sociologico degli artisti italiani nel XV secolo, come era composta la loro compagine, il livello di istruzione, la provenienza geografica e quella sociale.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La categoria degli artisti da sempre è stata caratterizzata da una grande mobilità. L'arte, per s... more La categoria degli artisti da sempre è stata caratterizzata da una grande mobilità. L'arte, per sua
stessa natura, non ha confini e così i suoi esecutori, che attraverso le loro opere veicolano le idee le
diffondono. Dunque poche cose ci trasmettono in modo altrettanto vibrante le città e le civiltà
incontrate viaggiando come gli schizzi che essi tracciavano nei loro taccuini. In particolare tra il XV
e il XVI secolo, l’era del Primo Rinascimento, gli artisti, che sempre avevano viaggiato, si dirigono
verso una città in particolare, Roma, attirati dal desiderio di riscoprire la classicità imperiale nella
sua culla in un momento in cui, grazie al ritorno della Curia papale, stava andando incontro a una
felice rinascita.
La città degli imperatori quindi ci viene restituita in tutto il suo splendore nei loro taccuini e la
rappresentazione da loro tratteggiata influenzerà l’idea che di Roma si avrà in tutta Italia e in
Europa. Lo stile romano verrà ripreso e interpretato partendo proprio da quei bozzetti che riflettono
il rapporto tra l’artista e la città, da cui emerge una città maestosa davanti alla quale l’uomo si sente
piccolo, un nano in confronto ai giganti che l’hanno costruita.
Due esempi per tutti il Codice Barberiniano di Giuliano da Sangallo conservato presso la
Biblioteca Apostolica Vaticana e il Codice Vallardi di Pisanello conservato nel Cabinet des Dessins
del Louvre.
Quindi quelle carte a noi pervenute, spesso talmente sfruttate da essere ricoperte da linee brevi e
veloci, hanno un grandissimo valore, ben al di là del mero livello storico-artistico. Ci restituiscono il
pensiero il sentire dell'uomo, dell'artista, della società da cui proviene e di quelle che ha visitato e
della città oggetto di quelle linee, che viva e vegeta brilla davanti ai nostri occhi.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Chiara Baldestein
EBS, 2019
"[...] il lavoro di Asoni riveste, per la scienza storica e le scienze umane e sociali di oggi, u... more "[...] il lavoro di Asoni riveste, per la scienza storica e le scienze umane e sociali di oggi, una grande importanza. Non soltanto perché fa il punto, per quanto possibile, su di un aspetto importante dell’opera di Boncompagno da Signa, ma anche perché conferma che il periodo medievale è stato, sulla falsariga dei trattati morali e retorici dell’Antichità e dei fondamenti della semiologia cristiana postulata da sant’Agostino, il crogiolo di una riflessione originale sulla «comunicazione non verbale» che ha poi occupato un posto importante nella nostra cultura scientifica a partire dal secolo scorso."
Dalla prefazione di J.-C. Schmitt
Volume disponibile nello store: https://www.nuovomedioevo.it/prodotto/il-gesto-nell-eta-della-parola/
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conferences by Chiara Baldestein
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Luca Salvatelli, Carlo Pùlisci, Roberto Del Monte, Paola Novara, Rita Mei, Sara Ragni, Sarah Procopio, Catarina M Tibúrcio, Mario Gaglione, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Valerio Cappozzo, Giacomo Ponticelli, Abel de Lorenzo (Lorenzo-Rodríguez) PhD Dr., Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Davide Esposito, Elena R . Trunfio, Giulia Calabrò, Antonio Tagliente, Nicoletta Usai, Francesco Mameli, Mattia Sanna Montanelli, Michela Giuntoli, Massimo Siani, Carlo Maria Poggi, Filippo Ribani, Mario Loffredo, Chiara Ribolla, Eleonora Casarotti, Elena Catalano, Aurelia Maruggi, Joao Nisa, Andrea-Bianka Znorovszky, Lester Lonardo, Stefano Bernardinello, Federica Fiorini, Azzurra Rinaldi, Andrea D'Apruzzo, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Matteo Saracini, Giacomo Brotto, Giulia Lovison, Valerio Luca Floris, Italia Caradonna, Lorenzo Fragai, Beatrice Brancazi, Annalisa Colecchia, Massimiliano David, Stefano De Togni, Alessandro Melega, Enrico Pomo, and Chiara Baldestein
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conference Proceedings by Chiara Baldestein
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Andrea Pergola, Valentina Milia, Valerio Luca Floris, Roberto Del Monte, Chiara Baldestein, leonardo marchetti, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Giacomo Ponticelli, Andrea Biondi, Lester Lonardo, Lorenzo Fragai, Mario Loffredo, Mario Gaglione, Rita Mei, Giulia Calabrò, Massimo Siani, Pietro Sorace, Andrea D'Apruzzo, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Elena Catalano, Italia Caradonna, Luca Salvatelli, Catarina M Tibúrcio, Andrea-Bianka Znorovszky, Chiara Ribolla, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Gemma Alfonso, Luca Brancazi, Massimiliano David, Irene Catanzaro, Stefano De Togni, Federica Fiorini, Michela Giuntoli, Joao Nisa, Nicola Martellozzo, Giacomo Brotto, Francesco Mastromatteo, Veronica De Duonni, Sarah Procopio, Abel de Lorenzo (Lorenzo-Rodríguez) PhD Dr., Elisabeth (Lisa) Trischler, Azzurra Rinaldi, and Carlo Maria Poggi EBS Print, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Seminars by Chiara Baldestein
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, si propone una Tavola Rotonda sul tema ... more In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, si propone una Tavola Rotonda sul tema della lettura delle opere del Sommo Poeta nei luoghi di sofferenza.
Le opere dantesche nascono come risposta a situazioni di crisi: è il caso della Vita Nova, una riflessione (ma anche un poema di formazione) che si conclude con la paradossale comprensione da parte di Dante dell’inadeguatezza dei propri strumenti narrativi e filosofici, ed ancor più con la Divina Commedia, in cui Dante parte dallo smarrimento nella selva oscura per confrontarsi con le paure, gli errori e le ferite dell’essere umano. Non è quindi forse un caso che proprio la Divina Commedia sia stata letta e recitata in situazioni di difficoltà.
L’esempio più tristemente noto è quello di Se questo è un uomo (Primo Levi, 1947): nel campo di concentramento di Auschwitz la Commedia diventa il linguaggio comune dei deportati, l’unica parola che sembra poter in qualche modo lenire l’orrore di quello che stanno vivendo, e al contempo l’ultimo collegamento con la propria dignità umana, l’ultima possibilità di ritrovare sé stessi in quell’abisso di disperazione.
La tavola rotonda si propone quindi di investigare i motivi letterari, storici e psicologici per cui proprio il testo dantesco si sia prestato a una condivisione comune in situazioni di crisi in cui la stessa identità umana veniva messa in drammatica discussione.
Parteciperanno e si confronteranno su questa tematica:
- Prof. Rino Caputo, dantista;
- Dott. Tommaso Langiano, medico;
- Nicola Bultrini, poeta e autore del libro “Con Dante in esilio. La poesia e l’arte nei luoghi di prigionia”;
- Ilaria Ottria, dottoressa di ricerca in Letteratura, arte e storia dell'Europa medioevale e moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Moderano Anna Langiano e Chiara Baldestein.
L’evento avrà luogo domenica 3 Ottobre alle ore 17.00 sulla piattaforma Google Meet. L’accesso è libero e gratuito al seguente link:
meet.google.com/ahn-humz-nvw
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L’obiettivo del corso è sviluppare una conoscenza di base delle discipline paleografiche, in part... more L’obiettivo del corso è sviluppare una conoscenza di base delle discipline paleografiche, in particolare per quanto riguarda le varie tipologie di scrittura, in termini di riconoscimento, datazione e lettura. Per questa ragione si rivolge a tutti coloro, addetti ai lavori e non, che sono interessati ad avvicinarsi per la prima volta a questa affascinante materia.
Il corso si struttura in tre lezioni da tre ore ciascuna. La prima lezione sarà dedicata ad una introduzione completa alle discipline paleografiche, per poi analizzare le tipologie grafiche a partire dall’Età Classica fino all’XI secolo.
La seconda lezione tratterà invece ampiamente delle tipologie grafiche partendo dall’XI secolo fino a quelle del primo Rinascimento.
A conclusione sarà svolta una lezione pratica e interattiva di esercitazione.
Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito le competenze basilari per orientarsi di fronte ad un testo scritto a mano, dalle prime attestazioni della scrittura in alfabeto latino, passando per i secoli medievali fino al primo Rinascimento, e comprenderanno l’importanza della scrittura a mano prima che l’invenzione della stampa cambiasse per sempre il rapporto dell’uomo con la parola scritta.
Leggi il programma completo:
https://bit.ly/3lkVISu
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Conference Presentations by Chiara Baldestein
Papers by Chiara Baldestein
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388
stessa natura, non ha confini e così i suoi esecutori, che attraverso le loro opere veicolano le idee le
diffondono. Dunque poche cose ci trasmettono in modo altrettanto vibrante le città e le civiltà
incontrate viaggiando come gli schizzi che essi tracciavano nei loro taccuini. In particolare tra il XV
e il XVI secolo, l’era del Primo Rinascimento, gli artisti, che sempre avevano viaggiato, si dirigono
verso una città in particolare, Roma, attirati dal desiderio di riscoprire la classicità imperiale nella
sua culla in un momento in cui, grazie al ritorno della Curia papale, stava andando incontro a una
felice rinascita.
La città degli imperatori quindi ci viene restituita in tutto il suo splendore nei loro taccuini e la
rappresentazione da loro tratteggiata influenzerà l’idea che di Roma si avrà in tutta Italia e in
Europa. Lo stile romano verrà ripreso e interpretato partendo proprio da quei bozzetti che riflettono
il rapporto tra l’artista e la città, da cui emerge una città maestosa davanti alla quale l’uomo si sente
piccolo, un nano in confronto ai giganti che l’hanno costruita.
Due esempi per tutti il Codice Barberiniano di Giuliano da Sangallo conservato presso la
Biblioteca Apostolica Vaticana e il Codice Vallardi di Pisanello conservato nel Cabinet des Dessins
del Louvre.
Quindi quelle carte a noi pervenute, spesso talmente sfruttate da essere ricoperte da linee brevi e
veloci, hanno un grandissimo valore, ben al di là del mero livello storico-artistico. Ci restituiscono il
pensiero il sentire dell'uomo, dell'artista, della società da cui proviene e di quelle che ha visitato e
della città oggetto di quelle linee, che viva e vegeta brilla davanti ai nostri occhi.
Books by Chiara Baldestein
Dalla prefazione di J.-C. Schmitt
Volume disponibile nello store: https://www.nuovomedioevo.it/prodotto/il-gesto-nell-eta-della-parola/
Conferences by Chiara Baldestein
Conference Proceedings by Chiara Baldestein
Volume disponibile qui:
https://www.nuovomedioevo.it/attivita-2/1466-2/
Seminars by Chiara Baldestein
Le opere dantesche nascono come risposta a situazioni di crisi: è il caso della Vita Nova, una riflessione (ma anche un poema di formazione) che si conclude con la paradossale comprensione da parte di Dante dell’inadeguatezza dei propri strumenti narrativi e filosofici, ed ancor più con la Divina Commedia, in cui Dante parte dallo smarrimento nella selva oscura per confrontarsi con le paure, gli errori e le ferite dell’essere umano. Non è quindi forse un caso che proprio la Divina Commedia sia stata letta e recitata in situazioni di difficoltà.
L’esempio più tristemente noto è quello di Se questo è un uomo (Primo Levi, 1947): nel campo di concentramento di Auschwitz la Commedia diventa il linguaggio comune dei deportati, l’unica parola che sembra poter in qualche modo lenire l’orrore di quello che stanno vivendo, e al contempo l’ultimo collegamento con la propria dignità umana, l’ultima possibilità di ritrovare sé stessi in quell’abisso di disperazione.
La tavola rotonda si propone quindi di investigare i motivi letterari, storici e psicologici per cui proprio il testo dantesco si sia prestato a una condivisione comune in situazioni di crisi in cui la stessa identità umana veniva messa in drammatica discussione.
Parteciperanno e si confronteranno su questa tematica:
- Prof. Rino Caputo, dantista;
- Dott. Tommaso Langiano, medico;
- Nicola Bultrini, poeta e autore del libro “Con Dante in esilio. La poesia e l’arte nei luoghi di prigionia”;
- Ilaria Ottria, dottoressa di ricerca in Letteratura, arte e storia dell'Europa medioevale e moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Moderano Anna Langiano e Chiara Baldestein.
L’evento avrà luogo domenica 3 Ottobre alle ore 17.00 sulla piattaforma Google Meet. L’accesso è libero e gratuito al seguente link:
meet.google.com/ahn-humz-nvw
Il corso si struttura in tre lezioni da tre ore ciascuna. La prima lezione sarà dedicata ad una introduzione completa alle discipline paleografiche, per poi analizzare le tipologie grafiche a partire dall’Età Classica fino all’XI secolo.
La seconda lezione tratterà invece ampiamente delle tipologie grafiche partendo dall’XI secolo fino a quelle del primo Rinascimento.
A conclusione sarà svolta una lezione pratica e interattiva di esercitazione.
Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito le competenze basilari per orientarsi di fronte ad un testo scritto a mano, dalle prime attestazioni della scrittura in alfabeto latino, passando per i secoli medievali fino al primo Rinascimento, e comprenderanno l’importanza della scrittura a mano prima che l’invenzione della stampa cambiasse per sempre il rapporto dell’uomo con la parola scritta.
Leggi il programma completo:
https://bit.ly/3lkVISu
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388
stessa natura, non ha confini e così i suoi esecutori, che attraverso le loro opere veicolano le idee le
diffondono. Dunque poche cose ci trasmettono in modo altrettanto vibrante le città e le civiltà
incontrate viaggiando come gli schizzi che essi tracciavano nei loro taccuini. In particolare tra il XV
e il XVI secolo, l’era del Primo Rinascimento, gli artisti, che sempre avevano viaggiato, si dirigono
verso una città in particolare, Roma, attirati dal desiderio di riscoprire la classicità imperiale nella
sua culla in un momento in cui, grazie al ritorno della Curia papale, stava andando incontro a una
felice rinascita.
La città degli imperatori quindi ci viene restituita in tutto il suo splendore nei loro taccuini e la
rappresentazione da loro tratteggiata influenzerà l’idea che di Roma si avrà in tutta Italia e in
Europa. Lo stile romano verrà ripreso e interpretato partendo proprio da quei bozzetti che riflettono
il rapporto tra l’artista e la città, da cui emerge una città maestosa davanti alla quale l’uomo si sente
piccolo, un nano in confronto ai giganti che l’hanno costruita.
Due esempi per tutti il Codice Barberiniano di Giuliano da Sangallo conservato presso la
Biblioteca Apostolica Vaticana e il Codice Vallardi di Pisanello conservato nel Cabinet des Dessins
del Louvre.
Quindi quelle carte a noi pervenute, spesso talmente sfruttate da essere ricoperte da linee brevi e
veloci, hanno un grandissimo valore, ben al di là del mero livello storico-artistico. Ci restituiscono il
pensiero il sentire dell'uomo, dell'artista, della società da cui proviene e di quelle che ha visitato e
della città oggetto di quelle linee, che viva e vegeta brilla davanti ai nostri occhi.
Dalla prefazione di J.-C. Schmitt
Volume disponibile nello store: https://www.nuovomedioevo.it/prodotto/il-gesto-nell-eta-della-parola/
Volume disponibile qui:
https://www.nuovomedioevo.it/attivita-2/1466-2/
Le opere dantesche nascono come risposta a situazioni di crisi: è il caso della Vita Nova, una riflessione (ma anche un poema di formazione) che si conclude con la paradossale comprensione da parte di Dante dell’inadeguatezza dei propri strumenti narrativi e filosofici, ed ancor più con la Divina Commedia, in cui Dante parte dallo smarrimento nella selva oscura per confrontarsi con le paure, gli errori e le ferite dell’essere umano. Non è quindi forse un caso che proprio la Divina Commedia sia stata letta e recitata in situazioni di difficoltà.
L’esempio più tristemente noto è quello di Se questo è un uomo (Primo Levi, 1947): nel campo di concentramento di Auschwitz la Commedia diventa il linguaggio comune dei deportati, l’unica parola che sembra poter in qualche modo lenire l’orrore di quello che stanno vivendo, e al contempo l’ultimo collegamento con la propria dignità umana, l’ultima possibilità di ritrovare sé stessi in quell’abisso di disperazione.
La tavola rotonda si propone quindi di investigare i motivi letterari, storici e psicologici per cui proprio il testo dantesco si sia prestato a una condivisione comune in situazioni di crisi in cui la stessa identità umana veniva messa in drammatica discussione.
Parteciperanno e si confronteranno su questa tematica:
- Prof. Rino Caputo, dantista;
- Dott. Tommaso Langiano, medico;
- Nicola Bultrini, poeta e autore del libro “Con Dante in esilio. La poesia e l’arte nei luoghi di prigionia”;
- Ilaria Ottria, dottoressa di ricerca in Letteratura, arte e storia dell'Europa medioevale e moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Moderano Anna Langiano e Chiara Baldestein.
L’evento avrà luogo domenica 3 Ottobre alle ore 17.00 sulla piattaforma Google Meet. L’accesso è libero e gratuito al seguente link:
meet.google.com/ahn-humz-nvw
Il corso si struttura in tre lezioni da tre ore ciascuna. La prima lezione sarà dedicata ad una introduzione completa alle discipline paleografiche, per poi analizzare le tipologie grafiche a partire dall’Età Classica fino all’XI secolo.
La seconda lezione tratterà invece ampiamente delle tipologie grafiche partendo dall’XI secolo fino a quelle del primo Rinascimento.
A conclusione sarà svolta una lezione pratica e interattiva di esercitazione.
Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito le competenze basilari per orientarsi di fronte ad un testo scritto a mano, dalle prime attestazioni della scrittura in alfabeto latino, passando per i secoli medievali fino al primo Rinascimento, e comprenderanno l’importanza della scrittura a mano prima che l’invenzione della stampa cambiasse per sempre il rapporto dell’uomo con la parola scritta.
Leggi il programma completo:
https://bit.ly/3lkVISu