Academia.eduAcademia.edu

L. Ferraro. Le forme del racconto. PREMESSA E INDICE

2022

Il volume è il risultato di 10 anni di studi sulla tradizione del poema in ottave in Italia. È composto da 9 saggi suddivisi in tre percorsi. Il primo si incentra sulla creazione del genere eroicomico da parte di Alessandro Tassoni, con studi sulla Secchia rapita e sull’Oceano. Il secondo affronta tre questioni attraverso l’analisi di altrettanti poemi pubblicati tra XVI e XVII secolo: la traduzione di un’opera di età classica in ottava rima, il racconto odeporico, e il rispetto del verosimile rispettivamente ne La battaglia de i topi e delle rane di Lodovico Dolce, ne La vittoria della Lega di Tommaso Costo e nella Roccella espugnata di Francesco Bracciolini. L’ultimo percorso si occupa della fondazione e dello sviluppo di una tradizione di poemi in ottave in napoletano tra XVII e XVIII secolo, analizzando alcuni casi di studio: tre opere di Giulio Cesare Cortese, la traduzione della Batracomiomachia di Nunziante Pagano e quella della Gerusalemme liberata di Gabriele Fasano. Alcuni temi di ricerca sono toccati in più parti del volume, come i caratteri della poesia eroicomica, le soluzioni approntate per la traduzione di un classico, il rispetto del verosimile, la gestione del modello dell’Odissea nel poema di viaggio. Il trait-d’union trasversale a tutti gli studi è il riuso dei modelli ariostesco e tassiano in poemi distanti tra loro per cronologia, luogo di produzione, intenti, codice linguistico e registro stilistico usati. Il risultato è una sorta di geografia e storia della tradizione minore del genere epico-cavalleresco ed eroicomico italiano, che si muove tra Modena, Roma, Venezia e Napoli, tra gli anni ’70 del Cinquecento e la metà del Settecento.

29. Claudio Gigante, Esperienze di filologia cinquecentesca. Salviati, Mazzoni, Trissino, Costo, il Bargeo, Tasso, pp. 268, 2003. 30. L’Italia letteraria e l’Europa. ii. Dal Rinascimento all’Illuminismo. Atti del Convegno internazionale di Aosta, 7-9 novembre 2001, a cura di Nino Borsellino e Bruno Germano, pp. 348, 2003. 31. Bruno Basile, La finestra socchiusa. Ricerche tematiche su Dostoevskij, Kafka, Moravia e Pavese, pp. 236, 2003. 32. Antonio Corsaro, Percorsi dell’incredulità. Religione, amore, natura nel primo Tasso, pp. 256, 2003. 33. Angelo R. Pupino, Ragguagli di modernità. Fogazzaro Pirandello « La Ronda » Contini Morante, pp. 180, 2003. 34. Andrea Mazzucchi, Tra ‘Convivio’ e ‘Commedia’. Sondaggi di filologia e critica dantesca, pp. 216, con 24 pp. di tavv. f.t., 2004. 35. Marco Villoresi, La fabbrica dei cavalieri. Cantari, poemi, romanzi in prosa fra Medioevo e Rinascimento, pp. 404, 2005. 36. Emanuele Cutinelli-Rèndina, Jean-Jacques Marchand, Matteo Melera-Morettini, Dalla storia alla politica nella Toscana del Rinascimento, pp. 308, 2005. 37. « L’una et l’altra chiave ». Figure e momenti del petrarchismo femminile europeo. Atti del Convegno internazionale di Zurigo, 4-5 giugno 2004, a cura di Tatiana Crivelli, Giovanni Nicoli e Mara Santi, pp. 244, 2005. 38. Angelo R. Pupino, Manzoni religione e romanzo, pp. 332, 2005. 39. Italo Pantani, L’amoroso messer Giusto da Valmontone. Un protagonista della lirica italiana del XV secolo, pp. 260, 2006. 40. La dignità e la miseria dell’uomo nel pensiero europeo. Atti del Convegno internazionale di Madrid, 20-22 maggio 2004, a cura di Guido M. Cappelli, pp. 388, 2006. 41. Simona Cigliana, L’immaginario di Verga. Saggi critici, con documenti dal laboratorio verghiano, pp. 260, 2007. 42. Paolo Trama, Animali e fantasmi della scrittura. Saggi sulla zoopoetica di Tommaso Landolfi, pres. di Idolina Landolfi, pp. 172, 2007. 43. Giancarlo Mazzacurati, L’albero dell’Eden. Dante tra mito e storia, a cura di Stefano Jossa, pp. xxvi-222, 2007. 44. L’Italia letteraria e l’Europa. iii. Tra Ottocento e Duemila. Atti del Convegno internazionale di Aosta, 13-14 ottobre 2005, a cura di Nino Borsellino e Bruno Germano, pp. 276, 2007. 45. Mediterranoesis. Voci dal Medioevo e dal Rinascimento mediterraneo, a cura di Roberta Morosini e Cristina Perissinotto, pp. 272, con 8 tavv. f.t., 2007. 46. Nicola Longo, Petrarca: geografia e letteratura. Da Arezzo ad Arquà, da Parigi a Praga, passando per Roma, pp. 176, 2007. 47. Angelo R. Pupino, Pirandello o l’arte della dissonanza. Saggio sui romanzi, pp. 360, 2008. 48. Giuseppe De Marco, Le icone della lontananza. Carte di esilio e viaggi di carta, pp. 236, 2008. 49. « Nominativi fritti e mappamondi ». Il ‘nonsense’ nella letteratura italiana. Atti del Convegno di Cassino, 9-10 ottobre 2007, a cura di Giuseppe Antonelli e Carla Chiummo, pp. 344, 2009. (segue all’interno) STUDI E SAGGI 73 LUCA FERRARO LUCA F E RRARO LE FORME DEL RACCONTO TRE PERCORSI DEL POEMA IN OTTAVE TRA XVI E XVIII SECOLO LE FORME DEL RACCONTO LUCA FERRARO LE FORME DEL RACCONTO Il presente volume è il risultato di dieci anni di studi sulla tradizione del poema in ottave in Italia. È composto da nove saggi suddivisi in tre percorsi. Il primo si incentra sulla creazione del genere eroicomico da parte di Alessandro Tassoni, con studi sulla Secchia rapita e sull’Oceano. Il secondo affronta tre questioni attraverso l’analisi di altrettanti poemi pubblicati tra XVI e XVII secolo: la traduzione di un’opera di età classica in ottava rima, il racconto odeporico, e il rispetto del verosimile rispettivamente ne La battaglia de i topi e delle rane di Lodovico Dolce, ne La vittoria della Lega di Tommaso Costo e nella Roccella espugnata di Francesco Bracciolini. L’ultimo percorso si occupa della fondazione e dello sviluppo di una tradizione di poemi in ottave in napoletano tra XVII e XVIII secolo, analizzando alcuni casi di studio: tre opere di Giulio Cesare Cortese, la traduzione della Batracomiomachia di Nunziante Pagano e quella della Gerusalemme liberata di Gabriele Fasano. Alcuni temi di ricerca sono toccati in piú parti del volume, come i caratteri della poesia eroicomica, le soluzioni approntate per la traduzione di un classico, il rispetto del verosimile, la gestione del modello dell’Odissea nel poema di viaggio. Il trait-d’union trasversale a tutti gli studi è il riuso dei modelli ariostesco e tassiano in poemi distanti tra loro per cronologia, luogo di produzione, intenti, codice linguistico e registro stilistico usati. Il risultato è una sorta di geografia e storia della tradizione minore del genere epico-cavalleresco ed eroicomico italiano, che si muove tra Modena, Roma, Venezia e Napoli, tra gli anni ’70 del Cinquecento e la metà del Settecento. Luca Ferraro è assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli. Si è formato tra Italia e Francia sotto la guida di Matteo Palumbo e Jean-Louis Fournel, lavorando sulla tradizione europea del poema eroicomico e del poema epicocavalleresco. Dal 2017 è docente a contratto di letteratura italiana presso l’Università di Napoli « Federico II ». La sua prima monografia, Nel laboratorio di Alessandro Tassoni. Lo studio del ‘Furioso’ e la pratica della postilla, è stata pubblicata nel 2018. ISBN 978-88-6973-808-1 Il volume: e 26,00 9 788869 738081 SALERNO EDITRICE SALE RNO E DITRIC E ROMA In copertina: La battaglia di Crecy, miniatura tratta da un manoscritto del XV sec. delle Cronache di Jean Froissart (XIV sec.). Paris, Bibliothèque National de France. STUDI E SAGGI Collana diretta da Paolo Orvieto 17. Paolo Orvieto, D’Annunzio o Croce. La critica in Italia dal 1900 al 1915, pp. 316, 1988. 18. Maria Antonietta Terzoli, Il libro di Jacopo. Scrittura sacra nell’ ‘Ortis’, pp. 288, 1988. 19. Giovanna Angeli, La maschera di Lancillotto. Studi sul Quattrocento letterario francese, pp. 240, 1989. 10. Enrico Malato, Lo fedele consiglio de la ragione. Studi e ricerche di letteratura italiana, pp. 584, rileg., 1989. 11. Roberto Fedi, La memoria della poesia. Canzonieri, lirici e libri di rime nel Rinascimento, pp. 392, con 2 tavv. f.t., 1990. 12. Lucia Battaglia Ricci, Palazzo Vecchio e dintorni. Franco Sacchetti e le “fabbriche” di Firenze, pp. 156, con 32 tavv. f.t., 1990. 13. Marga Cottino-Jones, Il dir novellando: modello e deviazioni, pp. 212, 1994. 14. Giovanni Aquilecchia, Nuove schede di italianistica, pp. x-420, 1994. 15. Le lingue di Gadda. Atti del Convegno di Basilea, 10-12 dicembre 1993, a cura di Maria Antonietta Terzoli, pp. 384, con 20 tavv. f.t., 1995. 16. Lanfranco Caretti, Antichi e moderni. Studi di letteratura italiana. Seconda serie, pp. 296, 1996. 17. Luigi Martellini, Nel labirinto delle scritture, pp. 264, 1996. 18. Marco Sabbatini, L’argonauta, l’anatomico, il funambolo. Alberto Savinio dai ‘Chants de la mi-mort’ a ‘Hermaphrodito’, pp. 372, 1997. 19. Verina R. Jones, Le dark ladies manzoniane e altri saggi sui ‘Promessi sposi’, pp. 172, 1998. 20. Anita Simon, Le novelle e la storia. Toscana e Oriente fra Tre e Quattrocento, pp. 160, 1999. 21. Angelo R. Pupino, Pirandello maschere e fantasmi, pp. 184, 2000. 22. L’Italia letteraria e l’Europa. i. Dalle Origini al Rinascimento. Atti del Convegno internazionale di Aosta, 20-23 ottobre 1997, a cura di Nino Borsellino e Bruno Germano, pp. 280, 2001. 23. Giorgio Fulco, La « meravigliosa » passione. Studi sul Barocco tra letteratura ed arte, pp. xx-532, 2001. 24. Pirandello e Napoli. Atti del Convegno di Napoli, 29 novembre-2 dicembre 2000, a cura di Gianvito Resta, pp. 524, 2002. 25. Tatiana Crivelli, « Né Arturo né Turpino né la Tavola rotonda ». Romanzi del secondo Settecento italiano, pp. 340, 2002. 26. Guido Arbizzoni, « Un nodo di parole e di cose ». Storia e fortuna delle imprese, pp. 204, con 20 tavv. f.t., 2002. 27. Angelo R. Pupino, D’Annunzio letteratura e vita, pp. 288, 2002. 28. Luoghi e paesaggi nella narrativa di Luigi Pirandello. Atti del Convegno di Roma, 19-21 dicembre 2001, a cura di Gianvito Resta, pp. 260, 2002. (segue nel 2° risvolto) 50. Silenzio. Atti del terzo Colloquio internazionale di Letteratura italiana, Napoli, 2-4 ottobre 2008, a cura di Silvia Zoppi Garampi, pp. 348, 2012. 51. Chiara De Caprio, Scrivere la storia a Napoli tra Medioevo e prima età moderna, pp. 192, 2012. 52. Daniela Mangione, Prima di Manzoni. Autore e lettore nel romanzo del Settecento, pp. 196, 2012. 53. Eleonora Cardinale, Una linea poetica piemontese-ligure. Gozzano, Vallini, Sbarbaro, Montale, pp. 188, 2013. 54. Angelo R. Pupino, Pirandello poetiche e pratiche di umorismo, pp. 336, 2013. 55. Unità. Atti del quarto Colloquio internazionale di Letteratura italiana, Napoli, 6-8 ottobre 2010, a cura di Silvia Zoppi Garampi, pp. 332, con 4 tavv. f.t., 2014. 56. Salvatore Ritrovato, Studi sul madrigale cinquecentesco, pp. 200, 2015. 57. Fortuna. Atti del quinto Colloquio internazionale di Letteratura italiana, Napoli, 2-3 maggio 2013, a cura di Silvia Zoppi Garampi, pp. 264, con 8 tavv. f.t., 2016. 58. Mariella Muscariello, Paradigmi siciliani. Saggi di letteratura dell’Otto e del Novecento, pp. 140, 2017. 59. Giovanni Maffei, Le apocalissi difficili. De Roberto Vittorini Pomilio Frasca, pp. 140, 2017. 60. Maria D’Agostino, La nobil città de la sirena. Cultura napoletana e poesia spagnola del Cinquecento, pp. 136, 2017. 61. « Un pelago di scientia con amore ». Le ‘Regole’ di Fortunio a cinquecento anni dalla stampa, a cura di Paola Moreno e Gianluca Valenti, pp. 240, 2017. 62. Antonio Saccone, « Secolo che ci squarti… secolo che ci incanti ». Studi sulla tradizione del moderno, pp. 296, 2019. 63. Paolo Orvieto, Lettura allegorica del ‘Morgante’, pp. 220, 2020. 64. Povertà. Atti del sesto Colloquio internazionale di Letteratura italiana, Napoli, 27-29 maggio 2015, a cura di Silvia Zoppi Garampi, pp. 456, con 4 tavv. f.t., 2020. 65. Andrea Salvo Rossi, Il Livio di Machiavelli. L’uso politico delle fonti, pp. 296, 2021. 66. Giuseppe Nicoletti, Attraverso il Novecento. Studi e interpretazioni, pp. 220, 2020. 67. Francesco Paolo Botti, Scritti su Leopardi, pp. 160, 2021. 68. Sergio Bozzola-Chiara De Caprio, Forme e figure della saggistica di Calvino. Da ‘Una pietra sopra’ alle ‘Lezioni americane’, pp. 200, 2021. 69. Paolo Orvieto, Il ‘Morgante’, l’ ‘Orlando’ laurenziano e Andrea da Barberino, pp. 276, 2022. 70. Bernardo De Luca, Il tempo diviso. Poesia e guerra in Sereni, Fortini, Caproni, Luzi, pp. 120, 2022. 71. Andrea Salvo Rossi, L’invenzione della Repubblica. Storia e politica a Firenze (XV-XVI secolo), pp. 176, 2022. 72. Giuseppe Andrea Liberti, Le impronte del socco. Saggio sul teatro comico di Alfieri, pp. 200, 2022. 73. Luca Ferraro, Le forme del racconto. Tre percorsi del poema in ottave tra XVI e XVIII secolo, pp. 220, 2022. STU D I E SAG G I COLLANA DIRETTA DA PA O LO O RV I ETO CONDIRETTORI C L AU D I O G I G A N T E , M AT T E O PA LU M B O , E M I L I O RU S S O 73 LUCA FERRARO LE FORME DEL RACCONTO TRE PERCORSI DEL POEMA IN OTTAVE TRA XVI E XVIII SECOLO SALE RNO E DITRIC E ROMA Questo volume è stato pubblicato con il contributo della Scuola Superiore Meridionale di Napoli – Area « Testi, tradizioni e culture del libro. Studi italiani e romanzi » ISBN 978-88-6973-808-1 Tutti i diritti riservati - All rights reserved Copyright © 2022 by Salerno Editrice S.r.l., Roma. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l’adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effettuati senza la preventiva autorizzazione scritta della Salerno Editrice S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge. P REM E S SA I saggi qui raccolti si occupano di poema epico-cavalleresco ed eroicomico e sono raggruppati in tre percorsi. Il primo riguarda la fondazione del canone eroicomico da parte di Alessandro Tassoni. Il secondo analizza alcune specifiche questioni in tre poemi pubblicati tra gli anni ’70 del Cinquecento e gli anni ’20 del Seicento: la traduzione di un classico greco in ottava rima, il racconto di viaggio, il rispetto della verosimiglianza. Il terzo si sviluppa su un asse temporale piú lungo e riguarda la tradizione del poema narrativo in dialetto napoletano, a partire dalle prime prove poetiche di Giulio Cesare Cortese, che di quella storia letteraria si può ritenere il fondatore, fino a metà Settecento. Trasversali a questi percorsi sono alcune costanti, tra le quali la piú significativa è il riuso del modello ariostesco e di quello tassiano in poemi che risalgono ad autori e luoghi di produzione diversi, hanno obiettivi diversi e, nel caso dell’ultima sezione, sono scritti anche in una lingua diversa. Racchiudere in un volume articoli sviluppati nell’arco degli ultimi 10 anni ha consentito di ricostruire traiettorie comuni e rendere piú scoperti gli intrecci tra linee che fin dal principio erano convergenti, verificandone la tenuta nel tempo e, in fin dei conti, l’appartenenza a uno stesso cantiere sul lungo corso del poema in età moderna. A ognuna delle tre parti è anteposta un’introduzione, a cui è riservato il compito di indicare le ragioni che consentono di inserire i singoli capitoli in un discorso unico. In questa premessa si può dire che nessuno dei nove saggi è stato lasciato nella stessa forma della prima pubblicazione. In ogni caso, in modo piú o meno consistente, sono stati riscritti passaggi ritenuti poco chiari, ripensate alcune affermazioni ritenute non piú perfettamente convincenti, creati ponti tra i diversi capitoli, eliminando il piú possibile le ridondanze. Anche la bibliografia è stata aggiornata, in particolare nella sezione tassoniana, la piú antica, in cui gli studi, probabilmente, hanno goduto in anni recenti degli aggiornamenti piú significativi. Quasi tutti i saggi sono già stati pubblicati tra il 2013 e il 2021. Il primo è apparso con il titolo A proposito di Re Enzo. Un personaggio tassiano nella 7 premessa ‘Secchia rapita’, in L’eroicomico dall’Italia all’Europa, Atti del Convegno di Losanna, 9-10 settembre 2011, a cura di G. Bucchi, Pisa, Ets, 2013, pp. 79-98. Il secondo è stato riscritto e ampliato partendo dalla prima versione in francese: L’utilisation des topoi de l’épopée dans le ‘Seau Enlevé’ de Alessandro Tassoni, in « Chroniques italiennes », xxxiv 2017, 3 pp. 24-44. Il terzo è stato pubblicato in origine con il titolo Il naufragio dell’ ‘Oceano’, una riflessione sull’esperimento epico di Tassoni, in « Studi secenteschi », lviii 2017, pp. 101-18. Per quanto riguarda la seconda parte, l’attuale capitolo iv è stato pubblicato con il titolo Un episodio poco noto della fortuna del ‘Furioso’: La traduzione della ‘Batracomiomachia’ di Lodovico Dolce, in « Esperienze letterarie », xlvi 2021, 2 pp. 53-72. Quello su Bracciolini è stato pubblicato con il titolo « Perdona s’intesso fregi al ver »: la ‘Roccella espugnata’ di Bracciolini, in Francesco Bracciolini. Gli ‘ozi’ e la corte, a cura di F. Contini e A. Lazzarini, Pisa, Pisa Univ. Press, 2020, pp. 197-212. Per quanto riguarda la terza parte del volume, il capitolo vii è stato pubblicato con il seguente titolo: Deformazione epica e strategie eroicomiche in tre opere di Giulio Cesare Cortese: la ‘Vaiasseide’, il ‘Micco Passaro’ e il ‘Cerriglio ’ncantato’, in « Esperienze letterarie », xliv 2019, 2 pp. 21-42. Il capitolo viii è apparso originariamente con il seguente titolo: Come tradurre in dialetto il « pastiche »: ‘La Vattaglia ntra le rranonchie, e li surece’ di Nunziante Pagano, in Letteratura dialettale a Napoli. Testi, problemi, prospettive, a cura di S. Iacolare e G.A. Liberti, Firenze, Cesati, 2020, pp. 79-97. Il capitolo v, inedito, nasce dalla rielaborazione di una comunicazione presentata nel corso del Convegno internazionale di Studi dall’Adriatico al Tirreno. Storie di viaggi mediterranei nel Rinascimento, tenutosi a Napoli e Bari il 25 e 26 maggio 2022, a cura di Patrizia Guida, Carmen Reale e Giovanna Scianatico, con il titolo Viaggiare verso il sangue: la rappresentazione del viaggio in ‘Della rotta di Lepanto’ di Tommaso Costo. Il capitolo ix, a sua volta inedito, nasce dalla rielaborazione di un saggio pensato per la Miscellanea di studi sulla letteratura barocca del Regno di Napoli. Per Gino Rizzo, a cura di Giulia Dell’Aquila, Pasquale Guaragnella e Marco Leone, Lecce, Argo, attualmente in corso di stampa. 8 premessa ★ Raccogliere studi scritti nel corso di dieci anni (2011-2021) significa anche tirare le somme e fare il bilancio di un percorso, riconoscendo i debiti verso chi lo ha accompagnato, indirizzato e incoraggiato. Il primo ringraziamento va ad Andrea Mazzucchi, senza il quale questo libro non sarebbe stato possibile. Grazie a tutti gli amici che mi hanno sostenuto, leggendo in tempi rapidissimi le pagine che ne avevano bisogno, e a Teresa, per l’affetto e la pazienza. Non si può non menzionare anche due guide salde che mi hanno sempre avvertito quando imboccavo false piste e intraprendevo sentieri senza sbocco, Giancarlo Alfano e Jean-Louis Fournel. La loro presenza e i loro consigli sono sempre stati per me strumenti preziosi. Infine, il ringraziamento maggiore va a Matteo Palumbo, con cui ho discusso di tutti i saggi presenti in questo volume, vero sestante e bussola nei momenti in cui la rotta si faceva piú difficile da trovare e il sicuro porto piú lontano. Il libro è dedicato a mia madre e mia sorella, che da sempre seguono le mie vicissitudini. L. F. 9 I N DIC E 7 Premessa PARTE PRIMA · TASSONI E I MODELLI EPICO-CAVALLERESCHI Introduzione. Tassoni contro Tasso? I. A proposito di Re Enzo. Un personaggio tassiano nella Secchia rapita II. L’utilizzo dei topoi della tradizione epico-cavalleresca nella Secchia rapita (Canti ix e x) III. Il naufragio dell’Oceano. Una riflessione sull’esperimento epico di Tassoni 13 19 41 62 PARTE SECONDA · IL MODELLO ARIOSTESCO E QUELLO TASSIANO ALLA PROVA NELLA TRADIZIONE MINORE DEL POEMA CINQUE-SECENTESCO Introduzione. Tre questioni teoriche nel riutilizzo dei modelli: la traduzione, la forma odeporica, il verosimile IV. La traduzione. La Batracomiomachia “ariostizzata” di Lodovico Dolce 1. La fortuna del poemetto in lingua italiana e alcuni esempi di traduzione 2. Caratteristiche del Dolce traduttore dei classici 3. Caratteri della Batracomiomachia di Dolce V. Il poema odeporico. La rappresentazione del viaggio ne La vittoria della Lega di Tommaso Costo VI. Il verosimile. La Roccella espugnata di Bracciolini 215 85 92 93 96 103 111 127 indice PARTE TERZA · MODELLI EPICI E TRADUZIONE DEI CLASSICI A NAPOLI Introduzione. La fondazione di una storia letteraria passa (anche) per la traduzione VII. Come fondare una tradizione in ottava rima. La Vaiasseide, il Micco Passaro e il Cerriglio ’ncantato di Giulio Cesare Cortese VIII.Come tradurre in dialetto il pastiche: La Vattaglia ntra le rranonchie, e li surece di Nunziante Pagano 1. La Batracomyomachia dello Pseudo-Omero 2. Quali problemi pone la traduzione dialettale? 3. La Vattaglia ntra le rranonchie, e li surece di Nunziante Pagano: un esempio di bello stile IX. Come tradurre in dialetto il poema eroico. Lo Tasso napoletano di Gabriele Fasano 145 156 177 177 179 183 192 INDICI 209 Indice dei nomi 216 composizione presso graphic olisterno in portici (na) finito di stampare presso grafica elettronica in napoli nel mese di dicembre mmxxii