Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Research Fellow, University of Padua / Yale University:
https://www.unipd.it/en/msca-bergamo-bridghe
https://nelc.yale.edu/people/max-bergamo
MSCA Global Fellowship Project BridgHe: "Bridging Greek Philosophy, Christianity, and Islam: An Edition of the Late Antique Testimonies of Heraclitus":
https://cordis.europa.eu/project/id/101110169
Associated Member, Centre Léon Robin (UMR 8061, CNRS-Sorbonne Université):
http://www.centreleonrobin.fr/fr/membres/membres-associés/bergamo-max
PhD in Philosophy and in Classics, Ludwig-Maximilians-Universität München (MUSAΦ) – Sorbonne Université (Centre Léon Robin)
Assistant Professor (Wissenschaftlicher Mitarbeiter), Ludwig-Maximilians-Universität München (MUSAΦ) and École Pratique des Hautes Études - PSL (LEM) / DAAD PRIME Postdoctoral Research Fellow (2021-2023)
Postdoc, École Normale Supérieure - PSL (Centre Jean Pépin) / DAAD Research Fellow (2021)
Research Fellow, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Naples (2020)
MA in Philosophy, Ludwig-Maximilians-Universität München
Diploma, Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova
MA in Classics, Università degli Studi di Padova
BA in Classics, Università degli Studi di Padova
https://www.unipd.it/en/msca-bergamo-bridghe
https://nelc.yale.edu/people/max-bergamo
MSCA Global Fellowship Project BridgHe: "Bridging Greek Philosophy, Christianity, and Islam: An Edition of the Late Antique Testimonies of Heraclitus":
https://cordis.europa.eu/project/id/101110169
Associated Member, Centre Léon Robin (UMR 8061, CNRS-Sorbonne Université):
http://www.centreleonrobin.fr/fr/membres/membres-associés/bergamo-max
PhD in Philosophy and in Classics, Ludwig-Maximilians-Universität München (MUSAΦ) – Sorbonne Université (Centre Léon Robin)
Assistant Professor (Wissenschaftlicher Mitarbeiter), Ludwig-Maximilians-Universität München (MUSAΦ) and École Pratique des Hautes Études - PSL (LEM) / DAAD PRIME Postdoctoral Research Fellow (2021-2023)
Postdoc, École Normale Supérieure - PSL (Centre Jean Pépin) / DAAD Research Fellow (2021)
Research Fellow, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Naples (2020)
MA in Philosophy, Ludwig-Maximilians-Universität München
Diploma, Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova
MA in Classics, Università degli Studi di Padova
BA in Classics, Università degli Studi di Padova
less
Related Authors
Catherine Fullarton
Emory University
Ľubomír Dunaj
University of Vienna
Ronny Miron
Bar-Ilan University
Paul Boshears
Georgia State University
Moran Godess-Riccitelli
Universitaet Potsdam
Anthony Preus
Binghamton University
Cristiano Cali
Università degli Studi di Torino
Ricardo Muñoz Solla
University of Salamanca
Maria Dikcis, PhD
American Council for Learned Societies
Dalila Colucci
Universidad de Sevilla
InterestsView All (34)
Uploads
Papers by Max Bergamo
The present paper aims to analyze the citations of Heraclitus in Marcus Aurelius’ Meditations. I shall, in particular, try to shed light on the complex dynamics of tradition and innovation which characterize Marcus’ approach to the figure and to the tenets of the Ephesian. In the first place, I shall show that the mentions of the Ephesian in the Meditations mirror the decisive importance and reputation enjoyed by the Presocratic in the Imperial period, when he came to embody the ideal of the Stoic sage. I shall then deal with the key chapter 4.46, where the majority of Heraclitean citations is to be found. Given the complexity of this passage, I shall propose a possible approach to it through the case study of Marcus Aurelius’ quotation of Heraclitus’ alleged fragment B75 at 6.42. In the last part of the paper, I shall highlight the relevance of the Stoic exegetical tradition by pointing out two crucial aspects which link the readings put forward in the Meditations to the interpretation of Heraclitus of the earlier Stoa and perhaps even to its commentary tradition on the Presocratic.
In questo articolo ci si propone di indagare un tema che attraversa l’intero arco cronologico della produzione di Nietzsche, dagli scritti universitari sino all’ultimo periodo della sua attività filosofica. Si tratta di una teoria, sinora poco studiata, che consiste nell’attribuzione a Platone di un 'Mischcharakter', cioè di un 'carattere misto', sia per quanto riguarda la natura della sua speculazione filosofica sia in relazione alla sua persona e al suo stile letterario. Si seguiranno le tracce di tale teoria a partire da due importanti scritti del primo Nietzsche, i 'Filosofi preplatonici' e la 'Filosofia nell’epoca tragica dei Greci', sino all’ultima, cruciale rielaborazione che ha luogo nel 'Crepuscolo degli idoli'. Un ruolo di particolare importanza sarà riservato al corso universitario 'Introduzione allo studio dei dialoghi di Platone', che sarà integrato con materiali inediti. Si tenterà, infine, di rintracciare le origini di questa peculiare concezione nietzschiana in alcuni passi di Diogene Laerzio, autore ampiamente studiato dal giovane Nietzsche.
Il presente contributo si propone di mettere in evidenza la dialettica tra varietà e unità dei saperi tipica dell’età ellenistica attraverso l’analisi di un caso di studio specifico. Concentrandosi sull’opera di Diogene di Babilonia, quinto scolarca della Stoa, sarà infatti possibile mostrare la maniera in cui la compresenza di diverse “discipline”, ovvero forme del sapere, viene programmaticamente ricondotta al primato teoretico della filosofia. In particolare, si sottolineerà come a Diogene riesca, appoggiandosi al cruciale concetto stoico di λόγος e alle sue molteplici implicazioni, di tenere insieme l’interpretazione filologico-allegorica dei testi della tradizione poetica – nello specifico, la lettura dell’episodio mitico della nascita di Atena dalla testa di Zeus – e la riflessione fisiologico-linguistica relativa alla sede della parte direttiva dell’anima. L’analisi condotta metterà in relazione, più in generale, l’integrazione dei saperi particolari all’interno dell’edificio sistematico della Stoa con il primato storico ed evolutivo della filosofia rispetto a una serie di campi dottrinali che avrebbero progressivamente acquistato, nel corso dell’età ellenistica, una fisionomia autonoma e specifica.
Books by Max Bergamo
https://www.ledizioni.it/prodotto/filosofia-filologia-scienza-eta-ellenistica/
Gli studi raccolti in questo volume puntano a mettere in luce la relazione strutturale e lo scambio reciproco tra diversi campi del sapere nella cultura di età ellenistica. Se oggi si va affermando uno specialismo settoriale sempre più rigido, nello spazio culturale che nacque dalle conquiste di Alessandro Magno e influenzò il mondo romano discipline come la filosofia, la filologia e le diverse scienze non conoscevano confini definiti ma vivevano di uno scambio ininterrotto e fecondo, che la ricerca stenta ancora a valorizzare. I saggi ospitati in questo volume, a cui hanno contribuito sia studiosi affermati sia giovani ricercatori, analizzano casi esemplari di questo fenomeno. Figure poliedriche di scienziati e filosofi come Eratostene di Cirene e Diogene di Babilonia vengono qui accostate a riflessioni sulla nascita della filologia, sulla trasmissione e il commento dei testi filosofici e sul delicato statuto di ambiti di ricerca come la meccanica. Oltre a valorizzare gli sforzi critici sinora compiuti per affermare una visione complessiva dei saperi in gioco, ci si interroga anche sulla causa della fine, più o meno traumatica, del modello culturale ellenistico.
La Biblioteca non era certo destinata alla circolazione libraria: nacque come strumento di difesa della cerchia raccoltasi intorno al patriarca e variamente bersagliata dall’ala oltranzista della Chiesa d’Oriente. L’opera alla quale egli probabilmente intendeva legare il suo nome era semmai l’intensa pubblicistica teologica e dottrinaria che occupa quasi per intero un paio di tomi della Patrologia greca.
In questo volume viene finalmente offerta ai lettori la prima traduzione italiana integrale della Biblioteca. Al tempo stesso un commento sistematico ed essenziale accompagna il lettore nella selva fittissima della erudizione racchiusa in questo autentico «tesoro», come i grandi umanisti amarono definire la Biblioteca foziana. A fronte figura il testo greco, migliorato rispetto all’unica moderna edizione circolante, quella della “Collection Budé”. Al termine, l’indice analitico di Immanuel Bekker fornisce al lettore una preziosa chiave per la consultazione.
Book Reviews by Max Bergamo
Organised Conferences by Max Bergamo
Talks by Max Bergamo
https://www.festivaldelclassico.it/laurora-del-pensiero-filosofico/
https://www.youtube.com/watch?v=8x5md-AuJGM&list=PLE2sPzBZPl7Ad_hf672B3kHYyFfQhypIg&index=8
https://open.spotify.com/episode/34jd5AXHy13duVQDTxSF6r?si=3838405e28f24a8e
The present paper aims to analyze the citations of Heraclitus in Marcus Aurelius’ Meditations. I shall, in particular, try to shed light on the complex dynamics of tradition and innovation which characterize Marcus’ approach to the figure and to the tenets of the Ephesian. In the first place, I shall show that the mentions of the Ephesian in the Meditations mirror the decisive importance and reputation enjoyed by the Presocratic in the Imperial period, when he came to embody the ideal of the Stoic sage. I shall then deal with the key chapter 4.46, where the majority of Heraclitean citations is to be found. Given the complexity of this passage, I shall propose a possible approach to it through the case study of Marcus Aurelius’ quotation of Heraclitus’ alleged fragment B75 at 6.42. In the last part of the paper, I shall highlight the relevance of the Stoic exegetical tradition by pointing out two crucial aspects which link the readings put forward in the Meditations to the interpretation of Heraclitus of the earlier Stoa and perhaps even to its commentary tradition on the Presocratic.
In questo articolo ci si propone di indagare un tema che attraversa l’intero arco cronologico della produzione di Nietzsche, dagli scritti universitari sino all’ultimo periodo della sua attività filosofica. Si tratta di una teoria, sinora poco studiata, che consiste nell’attribuzione a Platone di un 'Mischcharakter', cioè di un 'carattere misto', sia per quanto riguarda la natura della sua speculazione filosofica sia in relazione alla sua persona e al suo stile letterario. Si seguiranno le tracce di tale teoria a partire da due importanti scritti del primo Nietzsche, i 'Filosofi preplatonici' e la 'Filosofia nell’epoca tragica dei Greci', sino all’ultima, cruciale rielaborazione che ha luogo nel 'Crepuscolo degli idoli'. Un ruolo di particolare importanza sarà riservato al corso universitario 'Introduzione allo studio dei dialoghi di Platone', che sarà integrato con materiali inediti. Si tenterà, infine, di rintracciare le origini di questa peculiare concezione nietzschiana in alcuni passi di Diogene Laerzio, autore ampiamente studiato dal giovane Nietzsche.
Il presente contributo si propone di mettere in evidenza la dialettica tra varietà e unità dei saperi tipica dell’età ellenistica attraverso l’analisi di un caso di studio specifico. Concentrandosi sull’opera di Diogene di Babilonia, quinto scolarca della Stoa, sarà infatti possibile mostrare la maniera in cui la compresenza di diverse “discipline”, ovvero forme del sapere, viene programmaticamente ricondotta al primato teoretico della filosofia. In particolare, si sottolineerà come a Diogene riesca, appoggiandosi al cruciale concetto stoico di λόγος e alle sue molteplici implicazioni, di tenere insieme l’interpretazione filologico-allegorica dei testi della tradizione poetica – nello specifico, la lettura dell’episodio mitico della nascita di Atena dalla testa di Zeus – e la riflessione fisiologico-linguistica relativa alla sede della parte direttiva dell’anima. L’analisi condotta metterà in relazione, più in generale, l’integrazione dei saperi particolari all’interno dell’edificio sistematico della Stoa con il primato storico ed evolutivo della filosofia rispetto a una serie di campi dottrinali che avrebbero progressivamente acquistato, nel corso dell’età ellenistica, una fisionomia autonoma e specifica.
https://www.ledizioni.it/prodotto/filosofia-filologia-scienza-eta-ellenistica/
Gli studi raccolti in questo volume puntano a mettere in luce la relazione strutturale e lo scambio reciproco tra diversi campi del sapere nella cultura di età ellenistica. Se oggi si va affermando uno specialismo settoriale sempre più rigido, nello spazio culturale che nacque dalle conquiste di Alessandro Magno e influenzò il mondo romano discipline come la filosofia, la filologia e le diverse scienze non conoscevano confini definiti ma vivevano di uno scambio ininterrotto e fecondo, che la ricerca stenta ancora a valorizzare. I saggi ospitati in questo volume, a cui hanno contribuito sia studiosi affermati sia giovani ricercatori, analizzano casi esemplari di questo fenomeno. Figure poliedriche di scienziati e filosofi come Eratostene di Cirene e Diogene di Babilonia vengono qui accostate a riflessioni sulla nascita della filologia, sulla trasmissione e il commento dei testi filosofici e sul delicato statuto di ambiti di ricerca come la meccanica. Oltre a valorizzare gli sforzi critici sinora compiuti per affermare una visione complessiva dei saperi in gioco, ci si interroga anche sulla causa della fine, più o meno traumatica, del modello culturale ellenistico.
La Biblioteca non era certo destinata alla circolazione libraria: nacque come strumento di difesa della cerchia raccoltasi intorno al patriarca e variamente bersagliata dall’ala oltranzista della Chiesa d’Oriente. L’opera alla quale egli probabilmente intendeva legare il suo nome era semmai l’intensa pubblicistica teologica e dottrinaria che occupa quasi per intero un paio di tomi della Patrologia greca.
In questo volume viene finalmente offerta ai lettori la prima traduzione italiana integrale della Biblioteca. Al tempo stesso un commento sistematico ed essenziale accompagna il lettore nella selva fittissima della erudizione racchiusa in questo autentico «tesoro», come i grandi umanisti amarono definire la Biblioteca foziana. A fronte figura il testo greco, migliorato rispetto all’unica moderna edizione circolante, quella della “Collection Budé”. Al termine, l’indice analitico di Immanuel Bekker fornisce al lettore una preziosa chiave per la consultazione.
https://www.festivaldelclassico.it/laurora-del-pensiero-filosofico/
https://www.youtube.com/watch?v=8x5md-AuJGM&list=PLE2sPzBZPl7Ad_hf672B3kHYyFfQhypIg&index=8
https://open.spotify.com/episode/34jd5AXHy13duVQDTxSF6r?si=3838405e28f24a8e
https://eventos.ucm.es/75861/programme/iv-congreso-internacional-de-filosofia-griega-2022.html
https://logiquesagir.univ-fcomte.fr/historique-des-seances-du-seminaire-spga/