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Progetti ottocenteschi per nuove identità

Elena Gianasso, "Progetti ottocenteschi per nuove identità. Il palazzo del Valentino a Torino", in "La città altra. The other city. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità", a cura di Francesca Capano, Maria Ines Pascariello. Massimo Visone, Napoli, Federico II University Press con CIRICE Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea, 2018, pp. 1869-1878, ISBN: 9788899930035 (http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapress/catalog/book/102)

La Città Altra / The Other City Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità History and image of urban diversity: places and landscapes of privilege and well-being, of isolation, of poverty and of multiculturalism a cura di Francesca Capano, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità The Other City History and image of urban diversity: places and landscapes of privilege and well-being, of isolation, of poverty, and of multiculturalism a cura di Francesca Capano, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone Presentazione di Alfredo Buccaro contributo alla curatela Carla Fernández Martinez, Daniela Palomba, Alessandra Veropalumbo e-book edito da Federico II University Press con CIRICE - Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea Collana Storia e iconografia dell’architettura, delle città e dei siti europei, 3 Direzione Alfredo BUCCARO Co-direzione Francesca CAPANO, Maria Ines PASCARIELLO Comitato scientifico internazionale Aldo AVETA Gemma BELLI Annunziata BERRINO Gilles BERTRAND Alfredo BUCCARO Francesca CAPANO Alessandro CASTAGNARO Salvatore DI LIELLO Antonella DI LUGGO Leonardo DI MAURO Michael JAKOB Paolo MACRY Andrea MAGLIO Fabio MANGONE Brigitte MARIN Bianca Gioia MARINO Juan Manuel MONTERROSO MONTERO Roberto PARISI Maria Ines PASCARIELLO Valentina RUSSO Carlo TOSCO Carlo Maria TRAVAGLINI Massimo VISONE Ornella ZERLENGA Guido ZUCCONI La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità a cura di Francesca CAPANO, Maria Ines PASCARIELLO, Massimo VISONE contributo alla curatela: Carla FERNÁNDEZ MARTINEZ, Daniela PALOMBA, Alessandra VEROPALUMBO collaborazioni: Claudia AVETA (Parte IV Cap. 4), Antonella BARBATO (Parte IV Cap. 5), Federica DEO (Parte II Cap. 9), Lia ROMANO (Parte IV Cap. 5), Valeria PAGNINI (Parte I Cap. 5), Luigi VERONESE (Parte IV Cap. 2) © 2018 by CIRICE ISBN 978-88-99930-03-5 Si ringraziano Università di Napoli Federico II, DiARC Dipartimento di Architettura, FIBART Fondazione Ingegneri per i Beni Culturali, DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Ambientale, DSU Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Campania Luigi Vanvitelli, AISU Associazione Italiana di Storia Urbana, ANIAI Campania, Eikonocity – Storia e Iconografia delle Città e dei Siti Europei, UID Unione Italiana Disegno. Contributi e saggi pubblicati in questo volume sono stati valutati preventivamente secondo il criterio internazionale della Double-blind Peer Review. I diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali riproduzioni tratte da fonti non identificate. INDICE 21 Presentazione Le immagini della diversità’ urbana come media per la conoscenza e la valorizzazione della città storica e del suo paesaggio Images of urban diversity’ as a medium for the knowledge and the enhancement of the historical city and its landscape ALFREDO BUCCARO 25 Introduzione FRANCESCA CAPANO, MARIA INES PASCARIELLO, MASSIMO VISONE PARTE I / PART I Politiche di inclusione ed esclusione: riflessi sulla comunicazione dell’immagine delle città tra età moderna e contemporanea Inclusion and exclusion policies: reflections on the communication of the image of cities between modern and contemporary ages ANNUNZIATA BERRINO, GILLES BERTRAND CAP.1 La narrazione della città moderna tra integrazioni e omissioni The narration of the city in the Modern Age from integrations to omissions GILLES BERTRAND 33 L’Andalusia di oefnagel: considerazioni sulle città andaluse del Civitates rbis errarum oefnagel’s Andalusia: reflections on Andalusian cities in the Civitates rbis errarum lberto rez egrete, ar a eresa rez Cano, duardo os uera dell 45 Dinamiche sociali del lavoro, tra fabbrica e quartiere. Il caso delle antiche officine di Pietrarsa Social dynamics of work between factory and neighborhood. The case of the ancient Bourbon workshops of Pietrarsa aleria agnini 53 Studi e proposte di ridisegno urbano dimenticate : il caso delle Aree Rosa lungo la via Poggioreale a Napoli Studies and forgotten re-design proposals: the case of the Aree Rosa along Poggioreale street in Naples erardo aria Cennamo CAP.2 La narrazione della città contemporanea tra integrazioni e omissioni The narration of the city in the Contemporary Age from integrations to omissions ANNUNZIATA BERRINO 5 Festival territoriali. Identità e alterità comunitarie Territorial festival. Identity and otherness community Simone ozzato, iacomo andiera 71 Città, disordine e periferia City, disorder and pherifery scar Canalis 77 The disintegration of the urban limits of Lisbon in the early 19 0’s. Portuguese architectural debate about e clusion and the importance of the historic city uno Correia 89 Le opere del regime fascista a Napoli attraverso Il Mattino The works of the fascist regime in Naples through Il Mattino onica sposito 97 Le guide urbane di Barcellona nel secolo I : la costruzione del ritratto di una città Barcelona’s urban guides in the 19th century: the construction of the portrait of a city aura arc a S ncez 103 A new image for a tourist city during the early years of the Franco regime. San Sebastián, 193 -1945 Carlos arrinaga 111 Margini, omissioni e turismo a Barcellona durante l’autarchia spagnola (193 -1959): l’altra città Boundaries, omissions and tourism in Barcelona during the Spanish autarky (193 -1959): the other city Saida alou ubio 117 Parigi e le sue maschere: un’interpretazione de I passages di Parigi di alter Ben amin Paris and its masks: an interpretation of the passages of Paris by alter Ben amin uisa Smeragliuolo errotta 125 I Drassanes di Barcellona nelle fonti bibliografiche (18 8-1935). Una riscrittura di significati tra oblio e riscoperta The Drassanes of Barcelona in the bibliographic sources (18 8-1935). A rewriting of meanings between oblivion and rediscovery iulia iale PARTE II / PART II Il ritratto della città e del paesaggio storico urbano come affermazione/negazione dell’isolamento, dei contrasti e delle diversità The portrait of city and urban historical landscape as an affirmation/denial of isolation, contrast and diversity ALFREDO BUCCARO, FABIO MANGONE CAP.1 Iconografia e descrizione di un luogo di inclusione/esclusione Monastic citadels. Iconography and description of inclusion/exclusion places LEONARDO DI MAURO, ALESSANDRA VEROPALUMBO 135 Due realtà distinte: la città monastica in confronto alla città secolare nella Spagna del secolo d’oro. Il caso di Santo Estevo de Ribas de Sil e di Alberguer a nella Ribeira sacra Two distinct realities: the monastic city compared to the century-old city in Spain of the golden age. The case of Santo Estevo de Ribas de Sil and Alberguer a in the Ribeira sacra na oy Diz 145 La cittadella monastica benedettina di San Lorenzo sulla Via Campana The monastic Benedectine citadel of San Lorenzo on Via Campana Danila acazzi 153 La Certosa di Calci. Testimonianze iconografiche e cartografiche del complesso monumentale e il suo ruolo nel contesto territoriale The Charterhouse of Calci. Iconographic and cartographic evidences of the monumental comple and the role in its territorial conte t arco iorgio evilac ua, wa arwacka Codini, Stefania andi 1 3 La trasformazione di Cordoba nel tardo IV secolo: dai palazzi ai conventi The transformation of Cordoba in the late fourteenth century: from palaces to convents ngeles ordano 171 The monastic citadel of San Julián de Samos as an affirmation of isolation stefan a pez Salas 179 La perdita del patrimonio conventuale e la generazione di spazi pubblici. Trasferimenti simbolici e permanenze urbane Conventual eritage loss and generation of public spaces. Symbolic transfers and urban permanences rancisco avier avarro De ablos, Clara os uera rez, ar a eresa rez Cano 187 Vilnius – the City of Monastic Ruins ytis rzikauskas 195 La Certosa di Milano (Garegnano): da luogo ameno descritto dal Petrarca a territorio ottocentesco dall’aria notoriamente malsana The Certosa di Milano (Garegnano): from a pleasant place described by Petrarca to a nineteenth-century, notoriously unhealthy , territory erdinando anzottera 205 I monasteri della congregazione Benedettino-Cassinese: le moderne cittadelle monastiche e il paesaggio ( V- VI secc.) The Monasteries of the Cassinese Congregation: modern monastic Citadels and the Landscape ( V- VIth centuries) ianmario uidarelli 213 Architetture monastiche camaldolesi in Campania. Il caso-studio dell’Eremo di S. Michele Arcangelo in Torre del Greco Camaldolese monasteries in the Campania region. The case study of the ermitage of St. Michael Archangel in Torre del Greco Serena isogno 223 Il monastero del Deserto a Sant’Agata sui Due Golfi, tra fonti letterarie e testimonianze iconografiche The Deserto monastery in Sant’Agata sui Due Golfi, between literary and iconographic sources aria uce roldo 231 Il complesso monastico della Certosa di San Lorenzo a Padula: l’Ordine fuori dalle mura The monastic comple of the San Lorenzo Charterhouse, in Padula: the Order outside the walls aleria Cera 241 Cistercensi e florensi in Calabria. Viaggio tra i resti di cittadelle monastiche Cistercian and Florensian abbeys in Calabria. Journey through the ruins of monastic citadels rancesca assalac ua 251 Conventi nel centro antico di Cosenza attraverso la rappresentazione cinquecentesca della carta dell’Angelica Convents in Cosenza ancient center through the 1 th century representation of the Angelica chart runella Canonaco 2 1 L’insula monastica dei santi Severino e Sossio: un luogo privilegiato di accoglienza e isolamento nel centro storico di Napoli Saints Severino and Sossio’ monastic insula: a privileged place of hospitality and isolation in the historical centre of Napoli iuliana icciardi CAP.2 La città dei forestieri come addizione o ‘alterità’ urbana in età medievale e moderna The city for foreigners as addition or urban ‘otherness’ in medieval and modern ages FRANCESCA CAPANO, SALVATORE DI LIELLO 273 Gli spazi claustrali dell’ordine domenicano: insule religiose della Napoli moderna tra fondazione e trasformazione The claustral spaces of Dominican order: religious insul of modern Naples between foundation and transformation as uale ossi 281 Il San Giacomo degli Spagnoli di Napoli: storia di una holding economico-assistenziale tra integrazione e isolamento ( VI- VII secolo) The pious institution of San Giacomo of the Spaniards of Naples: history of an economic-welfare holding between integration and isolation (si teenth-seventeenth centuries) affaella Salvemini 291 Rabatane e alterità urbane nel medioevo lucano The Rabatane and Urban Alterities in the Lucanian Middle Ages Salvatore Di iello 301 La città di Dite: un percorso di lettura da Dante a Gramsci The city of Dite: a reading way from Dante to Gramsci ossano De aurentiis 313 La Piazza del Garraffello a Palermo tra iconografia storica e attualità Piazza Garraffello in Palermo: historical iconography and current events ian arco irgenti 323 Tipi e vicende degli chalet e villaggi svizzeri fuori dalla Svizzera’ fra Ottocento e Novecento Type and historical Factors of the Chalets and the Swiss Villages outside of Switzerland’ between the 19th and 20th Centuries wa awamura 331 Una città per gli esiliati. Il quartiere moresco di Albaic n a Pastrana. La città ducale del principe di Eboli A city for e iles. The Moorish district of Albaic n in Pastrana. The ducal city of the prince of Eboli sther legre Carva al 341 The image of Santiago de Compostela in the nineteenth century through the eyes of the voyagers na rez arela 349 La trasformazione italiana di Mogadiscio fra le due guerre. Piani e progetti per una visione europea della capitale somala (1905-1941) The Italian transformation of Mogadishu between the two wars. Plans and pro ects for a European vision of the Somali capital (1905-1941) arco de apoli 359 Changes on urban structure of zmir in 19th century il adire eli kan, eniz iki 3 7 Sperimentazioni architettoniche negli insediamenti religiosi mesoamericani del VI secolo Architectural e periments of si teenth century in the Mesoamerican religious settlements ar a ernanda arc a arino CAP.3 La città transitoria. Il carattere mutevole degli spazi della mobilità, del ricovero e della produzione nell’Europa moderna The Transitory City. The changing nature of the spaces of mobility, shelter and production in early modern Europe CARLA FERNANDEZ MARTINEZ, EMMA MAGLIO 379 Una città verticale’: luoghi fisici e concettuali in una capitale d’età moderna. Una riflessione su Napoli attraverso associazioni, arti e nazioni A vertical city: conceptual and physical places in a capital of modern age. A reflection about Naples through associations, guilds and nations iovanni ombardi 387 Casoria: ascesa e decadenza di un casale napoletano Casoria: rise and decadence of a Neapolitan casale oberta ellucci 395 Strada facendo : riflessioni sul sistema delle relazioni nel quartiere Monticelli di Ascoli Piceno Strada facendo : reflections on the connection system in the Monticelli district of Ascoli Piceno nrica etrucci, osalba D’onofrio, laria doguardi, lio rusiani 405 L’Altra Venezia: ai margini della città del Rinascimento The Other Venice: at the Boundaries of the Renaissance City lena Svalduz CAP.4 La città ferita. Disastri naturali e ricostruzione urbana The wounded city. Natural disasters and urban reconstruction CARLA FERNANDEZ MARTINEZ, JUAN MANUEL MONTERROSO MONTERO 415 Memoria del Medioevo a Catania: i luoghi del martirio di Sant’Agata Memory of the Middle Ages in Catania: the places of St. Agatha’s martyrdom aola itolo 423 I terremoti nella storia: pratiche di ricostruzioni nell’Italia Meridionale Earthquakes in history: reconstruction practices in Southern Italy ederica Castiglione, runella Canonaco 431 Nuove città nel meridione d’Italia dopo i terremoti del VIII e del secolo New Towns in South Italy after the Earthquakes of VIII and century Cesira aolini, arina ugnaletto 439 Dalla catastrofe alla ricostruzione. Robert Mallet e il terremoto del 1857 in Basilicata tra disegno e fotografia From catastrophe to reconstruction. Robert Mallet and the 1857 earthquake in Basilicata between drawing and photography ia omano 449 uando Nocera era pi ricca e pi importante : i disastri naturali e il degrado urbano di Nocera Superiore hen Nocera was a far richer and more important place : Natural Disasters and the Urban Decline of Nocera Superiore David D’ ndrea 457 Other Landscapes. Natural disasters and Grand Tour assimo isone 4 7 Destructions and reconstructions in the Cathedral of Oviedo, Asturias, Spain, and its urbanistic surroundings. From the fire in 1521 to the post-war restoration ar a ilar arc a Cuetos 475 Catastrofi silenziate, immagini dimenticate. L’evoluzione dell’immagine della catastrofe urbana nella Spagna del progresso idrologico Silenced catastrophes, forgotten images. The evolution of the image of urban catastrophe in the Spain of hydrological progress ego a ern ndez odr guez 483 Tra catastrofi naturali ed esclusione sociale. Lo sviluppo del centro storico di Cusco (Per ) Between natural disasters and social e clusion. The development of the historic center of Cusco (Peru) Claudio azzanti 491 L’evoluzione dei rioni baraccati di Casamicciola. Dallo studio dei caratteri tipologici della casa baraccata allo sviluppo del rilievo fotogrammetrico e del quadro normativo The evolution of the districts of Casamicciola. From the study of the typological characteristics to the development of the photogrammetric survey and the regulatory framework Stefania onaco 501 Dalle macerie all’arte: la rinascita di Bussana Vecchia From ruins to art: the rebirth of Bussana Vecchia ichella ezzano 507 Sal dopo il sisma del 1901: la costruzione di una moderna città di villeggiatura Sal after the earthquake of 1901: the construction of a modern vacation city nrica rusa 517 Interventi di rifondazione e ricostruzione dopo il terremoto del Vulture del 1930: il caso studio Accadia (Fg) Refounding and reconstruction interventions after the Vulture’s earthquake of 1930: the case study Accadia (Fg) lessio azza 529 Il progetto della ricostruzione tra identità e innovazione. Il caso di Aquilonia A reconstruction pro ect between heritage and innovation. The case of Aquilonia ariangela ellomo, ngela D’ gostino 539 Dalle cassette asismiche ai container. Storie di terremoti in Irpinia nel secolo From a-seismic houses’ to container. istory of earthquakes in Irpinia in the 20th century Daniela Stroffolino 547 Il terremoto del 23 novembre 1980: ricostruzioni e abbandoni di alcuni paesi nell’Appennino meridionale The earthquake of November 23rd, 1980: reconstructions and abandonments of some villages in the southern Apennines Sabina orfido, fisio Spiga 555 Irpinia, 38 anni dopo (1980-2018) Irpinia, 38 years later (1980-2018) nnarita eodosio 5 3 Reading and Interpretation of Seismic Vulnerability for the Sustainability of the Post-Earthquake Reconstruction of istoric Urban Centres in Umbria Stefano D’ vino 571 Addizioni e sottrazioni: L’Aquila oggi, a partire dal 2009 Additions and subtractions: L’Aquila today, since to 2009 Cristiano osco, Silvia ron, iccol Suraci 579 Le città della Valle del Belice in Sicilia a cinquant’anni dal terremoto The cities of the Belice Valley in Sicily fifty years after earthquake iuseppe bbate, aria Sofia Di ede CAP.5 Città borghese e città ‘altre’ The Borgeois City and ‘Other’ Cities ALFREDO BUCCARO, FABIO MANGONE 589 Un quartiere direzionale per la città borghese: il progetto di Giuseppe Michelacci per un palazzo reale a Firenze nel primo Ottocento A business district for the bourgeois city: Giuseppe Michelacci’s pro ect for a royal palace in Florence in the first I century rancesca Capano 599 Città Militare e Città Sociale: inclusione e isolamento nel modello napoleonico. Il caso di Mantova Military City vs Social City: inclusion and isolation in the Napoleonic territorial model. The case of Mantua lisa oeri 07 L’urbanizzazione di Caserta Nuova nel Decennio Francese The urban development of Caserta Nuova in the French Decade Concetta iuliano 15 Torino, 1853-1890: nuove norme per uno sviluppo urbano programmato tra la cinta daziaria e la città storica Turin, 1853-1890: new rules for a planned urban development between the customs barriers and the historical city lice ozzati 27 Arbeitersiedlungen a Bochum tra sviluppo industriale e architettura popolare di fine I secolo Arbeitersiedlungen in Bochum between industrial development and social housing in the turn of the 19th century laria ontillo 33 La città dell’arte e delle mani. rbs e civitas in un ritratto urbano dell’età tardo vittoriana The city of art and hands. rbs and civitas in an urban portrait of the late Victorian Age Daniela Cardone 41 La gestione culturale dei nuovi spazi urbani come immagine della città: Santiago de Compostela (1909-1940) Cultural management of new urban spaces as an image of the city: Santiago de Compostela (1909-1940) argarita arral art nez 49 Cambiare aria per guarire. Ospizi marini e luoghi di cura in Italia e in Abruzzo tra Ottocento e Novecento Changing air to heal. Marine hospices and nursing places in Italy and in Abruzzo between the Nineteenth and Twentieth centuries Simonetta Ciranna, atrizia ontuori 59 La città dello svago e dello sport per la borghesia mutante The city of leisure and sport for the mutant bourgeoisie lessandro Castagnaro 71 Il problema delle case salubri a Venezia a cavallo tra il I e il secolo. Le Case premio del 1891 The problem of healthy houses in Venice at the turn of the 20th century. The 1891 Incentive Scheme ouses lessandra errighi 79 Le Terme dei Campi Flegrei quali costruzione di una città altra ad opera di Lamont Young e di Giulio Ulisse Arata The Thermal Baths of the Campi Flegrei as the planning of an other city by Lamont Young and Giulio Ulisse Arata affaella usso Spena 89 La città degli altri: l’ospedale Leonardo Bianchi tra fonti bibliografiche ed iconografiche The city of others: the hospital Leonardo Bianchi between bibliographic and iconographic sources atteo orriello 97 La città vecchia di Taranto. Dall’isolamento al risanamento The old city of Taranto. From isolation to urban renewal ntonio abalestra CAP.6 Città industriali e città operaie come città ‘altre’. Iconografie e racconti dei luoghi del lavoro tra ricerca del benessere e controllo sociale Industrial Towns and Working-class Districts as ‘other’ cities. Iconographies and reports of working places from wellbeing research to social control ROBERTO PARISI, DANIELA STROFFOLINO, MASSIMO VISONE 709 La rappresentazione dei quartieri industriali nelle vedute a volo d’uccello’ fra I e secolo The representation of the industrial districts in the bird’s-eye’ views between 19th and 20th century Daniela Stroffolino 719 Railway Towns. Le città operaie realizzate dalle ferrovie inglesi a metà Ottocento tra storia e attualità Railway Towns. Mid nineteenth-century worker cities created by the English railway companies between history and actuality Consuelo sabel strella 729 Fede e lavoro nelle città operaie della Nuova Schio e della Nuova Pompei Faith and work in the foundations centers of Nuova Schio and Nuova Pompei iccardo Serraglio 739 Il villaggio Leumann a Collegno tra istanze igieniste e paternalismo industriale The Leumann village in Collegno between hygienist movement and industrial paternalism ederica Stella 749 Sviluppo e involuzione dei borghi rurali siciliani di fondazione fascista a confronto con altre realtà urbane contemporanee dislocate sul suolo nazionale Development and involution of e -novo rural villages in the Sicily of the fascist period in comparison with other contemporary urban realities of the rest of Italy lberto navi, Silvia aria ipa 757 Il villaggio operaio della Ceramica Ligure Vaccari: piccolo microcosmo sociale The company town of Ceramica Ligure Vaccari: a small social microcosm lice Cutull 7 5 La città come r clame dell’autarchia: Arsia, Carbonia, Guidonia e Torviscosa The city as a r clame of autarky: Arsia, Carbonia, Guidonia e Torviscosa ngela ecorario artucci 775 Gli spazi della creatività, un inconsueto percorso fotografico nelle città della moda italiana alla metà del Novecento. Napoli The spaces of creativity, an unusual tour among the cities of Italian fashion in the mid-twentieth century. Naples rnella Cirillo 785 Arti e mestieri nei manifesti funebri napoletani Arts, crafts and trades in Neapolitan obituary posters ederico lbano eoni, rancesca Dovetto 793 Daily-life in Industrial Settlements of Early Turkey: Tracing Socio-spatiality through Sugar Factory ce Ceren ng r, ongu ki 801 Llaranes, a town created by industrial paternalism under Franco’s regime in the 1950s oelia ern ndez arc a 811 Piombino e Prato: racconti di altre ’ città industriali Piombino and Prato: tales of other industrial towns ania Cer uiglini, anuel a uero i eiro 819 La costruzione degli spazi urbano-industriali: i casi studio della Fiat a Termoli e della Citro n a Aulnaysous-Bois The construction of urban-industrial spaces: the case studies of Fiat in Termoli and Citro n in Aulnaysous-Bois addalena Chimisso 829 Poli an: da città fantasma a città del presidente Poli an: from ghost city to president’s city rika Cellini, Sheyla oroni CAP.7 La città del privilegio. Strategie dell’esclusione nel progetto dell’enclave contemporanea tra loisir e paura ‘City of privilege’. Exclusion strategies in the project of contemporary enclave between loisir and fear GEMMA BELLI, ANDREA MAGLIO 839 L’enclave come microcosmo. Un’analisi sociologica The enclave as microcosm. A sociological ngelo otti 847 Interventi architettonici pantagruelici: Borgo Egnazia come idealizzazione vernacolare Pantagruelic architectural interventions: Borgo Egnazia as vernacular idealization ngelo aggi 853 Albarella o come progettare una vacanza per manager Albarella, how to designe a manager’s holiday isana osocco 8 3 La natura, privilegio dell’abitare moderno Nature, a privilege of modern living rancesco iola CAP.8 La dimensione insediativa ‘macrostrutturale’ in Italia tra gli anni ’50 e i ’70 del secolo scorso: le periferie isolate nella lettura dei nuovi media The ‘macrostructural’ settlementdimension in Italybetween the 50s and 70s in the last century: readingthe isolatedsuburbs by new media ALESSANDRO CASTAGNARO, FLORIAN CASTIGLIONE 873 Naples and its Neapoli in the Jodices’ Architectural Photography nnette Condello 881 Il concorso per il rione Villarosa The competition for the Villarosa district anuela ilone 891 Il quartiere Corviale a Roma. La mostruosa e affascinante immagine di una città della città nel cinema e nei nuovi media The Corviale neighborhood in Rome. The monstrous and charming image of a city in the city in the cinema and new media atrizia ontuori 899 Utopia della realtà e immagine dell’abbandono: il Corviale nel cinema Utopia of Reality and Image of Abandonment: Corviale in Movies and Documentaries ndrea aglio 907 La zona. Lettura dello spazio e del luogo attraverso il cinema di Zv agincev The zone. Reading space and place through Zv agincev’s cinema ederica Deo CAP.9 Darkness on the edge of town. La rappresentazione dei luoghi dell’abbandono e della violenza nello spazio pubblico della metropoli contemporanea nelle arti visive e nel racconto fotografico e cinematografico. 1975-2000 Darkness on the edge of town. The representation of places of social exclusion and violence in the public spaces of contemporary metropolis in visual arts, cinema and photography (1975-2000) RICCARDO DE MARTINO, GIOVANNI MENNA 915 La poesia dell’ombra. La città e il suo riflesso oscuro The poetry of the shadow. The city and its dark iccardo de artino 923 931 Le muse inquietanti . Dalla celebrazione del Regime all’esaltazione della violenza: luoghi tra Roma e l’Agro Pontino The disturbing muses . From the celebration of the Regime to the e altation of violence: places between Rome and Agro Pontino emma elli iving on the edge of the world. Il New Jersey springsteeniano e la costruzione di un immaginario iving on the edge of the world. Springsteen’s New Jersey and the making of a collective imagination arbara nsaldi, eronica Scarioni 939 The Dead and the City: Ostracized by Modernity, Reinstated by Photography ohnny lam 947 Death to my hometown’. Smarrimento e abbandono nella città post-industriale nelle liriche di Bruce Springsteen Death to my hometown’. Loss and loneliness in the post-industrial city in Bruce Springsteen lyrics iovanni enna 959 Le utopie smarrite della Bagnoli ungle’ nella rappresentazione delle arti visive The lost utopias of The Bagnoli Jungle’ in visual arts’ representation arbara ertoli 971 To the edge of Edinburgh: periferie, discariche sociali, scene del crimine dal film Trainspotting. Genesi, decadenza e riabilitazione di un paesaggio urbano To the edge of Edinburgh: suburbs, social dumping, crime scenes from the movie Trainspotting. Genesis, decadence and redemption of an urban landscape iovanni Spizuoco 981 Luoghi dell’abbandono nella città della postproduzione . Immaginari di rovine attraverso lo sguardo cinematografico Abandoned places in the city of postproduction . Imagery of ruins through the cinematic gaze rancesca Coppolino CAP.10 Tradescapes. La città dei consumi e i luoghi del commercio Tradescapes. The cities of expenditure and the places of commerce INES TOLIC, MASSIMO VISONE 991 London Tradescape. Facciate, vetrine e negozianti di Regent Street nell’Ottocento London Tradescape. Facades, indows and Shopkeepers of Regent Street in the Nineteenth Century oemi africi 999 The provisional town, or the town invaded by the others’. Nowadays Romanian towns through representations of street trade nda- ucia Sp nu 1007 Il mercato coperto di largo San Pasquale. Un poco noto spazio commerciale nella Napoli di fine Ottocento The San Pasquale covered market. A little-known commercial area in late nineteenth-century Naples iuseppe ignatelli 1017 L’isolato San Federico a Torino: un esempio di commercio al coperto tra Ottocento e Novecento Saint Federico’s block in Turin: an e ample of indoor trade between the 19th and 20th century aria ona 1029 Advertising city: il rapporto architettura-pubblicità nella costruzione dello spazio urbano Advertising city: architecture and advertising in the construction of the urban space aria ucia Di Costanzo 1037 La città delle insegne luminose nella nuova città dei consumi The city of luminous signs within the new consumercity iulia Caffaro 1047 La città di Omnia. Iconografia urbana e commercio riminese negli anni del benessere economico The city of Omnia. Urban iconography and Rimini trade in the years of economic well-being ndrea Serrau 1057 Tre negozi altri’ per Bologna: l’atelier Corradi, lo Schiavio Stoppani e la valigeria Cremonini di Enrico De Angeli Three other’ shops in Bologna: the Corradi atelier, the Schiavio Stoppani shop and Cremonini leather goods shop by Enrico De Angeli nes olic 10 7 L’immagine della città altra : earning from as egas, o sulla necessità di un Grand Tour americano The image of the other city: earning from as egas, or on the Necessity of an American Grand Tour osa Sessa 1075 L’italianizzazione del Giappone contemporaneo. uartieri, centri commerciali e parchi a tema ispirati all’architettura e alle città italiane Italianate Architecture in Contemporary Japan. Districts, Shopping Malls and Theme Parks inspired by Italian Buildings and Cities wa awamura 1085 ong Kong mall city. Nuove cartografie per una tipologia ibrida su scala urbana ong Kong mall city. New cartography for a hybrid typology on urban scale Chiara ngrosso PARTE III / PART III Rappresentazione dell’alterità urbana nei contesti storici e periferici Representation of urban alterity in historical and peripheral contexts ANTONELLA DI LUGGO, ORNELLA ZERLENGA CAP.1 Percezione e comunicazione visiva dell’alterità urbana come bene comune Perception and visual communication of urban alterity as a common good ANTONELLA DI LUGGO, ORNELLA ZERLENGA 1097 Spazi illusori e correzioni ottiche nell’ambiente urbano Illusory spaces and optical corrections in the city ommaso mpler 1105 La Sanità a Napoli: un laboratorio di riscatto urbano e sociale The Sanità in Naples: an urban and social redemption laboratory icola lora, ntonio offredo 1113 Visual ournalism come strumento per la narrazione della città altra Visual ournalism as a tool for the storytelling of the otherness of city lessandro uigini, atteo oretti 1123 Catania: il disegno della città egemone e subalterna Catania: the drawing of the hegemonic and subaltern city iuseppe Di regorio 1131 La doppia immagine delle cupole: sistemi di comunicazione interattivi per guardare oltre il visibile The domes double image: interactive communication systems to look beyond visible ara Capone 1141 Utopie contemporanee della città fragile Contemporary Utopias of the fragile city Caterina alestini, lessandro asso 1151 Rappresentare il cambiamento. Street art e rigenerazione urbana a Palermo Representing change. Street art and urban regeneration in Palermo incenza arofalo 11 1 Iconografie culturali sui Rom e segni grafico-visuali dei Rom Cultural iconographies on the Rom and visual graphic signs of the Rom incenzo Cirillo, uciano auda 11 9 La diversità dello spazio pubblico in alcune immagini divulgative del Seicento The diversity of the public space in some popular images of the 17th Century as uale unzi 1175 La Città Altra nel disegno delle e sulle Vele di Scampia The Other City in the drawing of and on the Vele of Scampia uciano auda, rnella erlenga 1185 La memoria dell’effimero e la contingenza del precario The memory of the ephemeral and the contingency of the precariousness Stefano rusaporci, abio raziosi, abio ranchi, amela aiezza, rancesco ernacotola 1193 Epidermismo. La pelle come topos progettuale del contemporaneo Epidermism The architectural skin as contemporary design topos rancesco osetto, arco De obili 1201 Le immagini sulla città. La street art come tattica sovversiva nel regime dei segni Images over the City. Street Art as a subversive tactic in the regime of signs iovanni Caffio CAP.2 Il rilievo della multiculturalità tra permanenze e contaminazioni The survey of multiculturalism between permanence and contamination ANTONELLA DI LUGGO, ORNELLA ZERLENGA 1211 Il Cimitero Monumentale del Verano a Roma, da Campo Santo Suburbano a Città dei Defunti The Monumental Cemetery of Verano in Rome, from suburban oly Field to City of the Deads iero arlozzini, aura Carnevali, abio anfranchi, Sofia enconero 1221 Aree esterne, spazi interni: borghi e borgate di Torino quale luogo storico di multiculturalità. Un approccio interdisciplinare al rilievo urbano E ternal Areas, Internal Spaces: Boroughs and Townships of Turin as a istorical Place for Multiculturalism. An Interdisciplinary Approach to Urban Survey ia Davico, Chiara Devoti 1233 Una mappa per la consapevolezza: il GIS per il recupero dei siti industriali dismessi Map for awareness: GIS for the revitalization of brownfields ssunta elliccio, agdalena mudzinska ovak, arco Saccucci 1243 Comunità rom nella provincia di Napoli: l’esperienza di conoscenza di una diversa realtà insediativa, la redazione delle linee-guida e la progettazione dei villaggi Rom community in the province of Naples: the e perience of knowledge of a different settlement, the drafting of guidelines and the design of villages arina umo, incenzo Calvanese, Chiara Casati 1253 Conoscere Roma città territorio: identità sommerse, permanenze e contaminazioni nelle aree destinate al mattatoio di Testaccio tra I e I secolo Knowing Rome-city-territory: buried identities, permanences and contaminations in areas destined to the slaughterhouse (Testaccio) between the I and I century aura arroni, rancesca omana Stabile, arco Canciani, Silvia inalduzzi, Camilla ebboroni, Simone Del Conte 12 3 Permanenze e contaminazioni nel Sito Unesco di Berat in Albania Permanence and contamination on the Unesco site of Berat in Albania uigi Corniello 1271 Il Rilievo del Bazar di Skop e in Macedonia: permanenze e contaminazioni Survey of Bazaar of Skop e in Macedonia: permanence and contaminations nrico irra 1277 Evoluzione, spontaneismo e immagine della città nel campo profughi di Zaatari Development, spontaneousness and image of the city in Zaatari refugee camp abio ianconi, arco ilippucci, lavia agnacci 1289 Trib di segni. Identità e contaminazioni visive nella città multiculturale Tribe of signs. Identity and visual contaminations in the multicultural city lessandra vella 1297 La città altra’, tra replica ed ibridazione. L’esotismo africano. Il disegno dei principali tipi d’interni The Other City, replica and hybrid. The African e oticism. Drawing the main types for interiors as uale rgenziano 1305 Studio sulla città informale di Mocar (Colombia) attraverso la Rappresentazione ed il Rilievo Study on the informality of Mocar (Colombia) trought representation and urban survey assimo eserri, Sonia omez ustamante 1315 Il rilievo per la conoscenza dell’area portuale di Napoli: contesto urbano storico e periferico The survey for the knowledge of the area port of Naples: historical and suburban conte t Carla ottola CAP.3 La rappresentazione della città contraddittoria The representation of the contradictory city DANIELA PALOMBA, MARIA INES PASCARIELLO 1325 Coniugare l’alterità: riflessioni ed esperienze figurative Combining the Urban Alterity: reasonings and figurative e periences Daniela alomba, aria nes ascariello 1337 La Brenta reale e immaginata: la costruzione di un mito basato sull omissione delle disuguaglianze sociali The real and imagined Brenta river: the construction of a myth based on the omission of social inequalities auro anfrin 1345 The viral image of the high city and the clandestine reportage of the other ground atteo iuseppe omanato 1353 Napoli nella Belle poque. Rappresentazioni di una città contraddittoria Naples in the Belle poque. Representations of a contradictory city anuela iscitelli 13 3 La città dimenticata: narrazioni eidomatiche di memorie storico culturali The forgotten city: eidomatic narratives of historical cultural memories Daniele Calisi, aria razia Cianci, atteo olinari 1373 Storie e immagini di una città contraddittoria Stories and images of a contradictory city rancesco aggio 1381 Figure e rappresentazioni della città utopica delle neoavanguardie Figures and representations of the utopian city of the neo-avant-gardes icol Sardo 1389 La stanza degli specchi. Il riuso del costruito storico fra materia e memoria The room of mirrors. The reuse of the historical built between matter and memory nna arotta PARTE IV / PART IV La città "altra". Interpretare e trasmettere l'identità dei luoghi tra restauro e riqualificazione urbana The "other" city. Interpreting and transmitting the identity of places between restoration and urban redevelopment ALDO AVETA, RENATA PICONE CAP.1 Aree urbane dismesse e tematiche di rigenerazione urbana: le città ‘industriali’ Brownfield sites and urban regeneration issues: the urban 'industrial' cities ALDO AVETA, RAFFAELE AMORE 1403 La rigenerazione del sito di Bagnoli nell’area occidentale di Napoli, tra utopie storiche e contemporanee e industrie dismesse The regeneration of the Bagnoli site in the western area of Naples, between historical and contemporary utopias and disused industries ldo veta 1413 L’area orientale di Napoli: rigenerazione della linea di costa tra Vigliena e Portici The eastern area of Naples: regeneration of the coast line between Vigliena and Portici affaele more 1425 Rivedere l’immagine della città sul fiume. Riflessioni visive sulle riqualificazioni urbane fluviali negli ultimi quarant’anni in Europa Review the image of the city on the river. Visual reflections on development pro ects in the last forty years in Europe eodora aria atilda iccinno 1435 Prospettive per una rigenerazione urbana strategica e consapevole del tessuto industriale di Novara Visions for a strategic and conscious urban regeneration of the industrial fabric of Novara iulia osati 1445 Interventi di rigenerazione urbana nella città di Torino: il caso di Barriera di Milano Urban regeneration interventions in Turin: the case of Barriera di Milano anuela attone 1455 Aree portuali dismesse, identità marittima e rigenerazione urbana: i casi studio di Genova, Napoli, Trieste Brownfield Port Areas, Maritime Identity and Urban Regeneration: Genova, Napoli, Trieste Case Studies assimo Clemente, leonora iovene Di irasole 14 3 Absorbing void: tre proposte per continuare il Policlinico Vecchio di Napoli Absorbing void: three design proposals for continuing the old hospital of Policlinico in Naples arianna scolese, lberto Calderoni, anna Cestarello CAP.2 Identità e bellezza per propagandare la Fede. Fondazioni, comunità, missioni Identity and beauty to propagate the Faith. Foundations, communities, missions RENATA PICONE, CARLO TOSCO 1473 Enclave culturali e religiose di una città altra’ campana. La valorizzazione dei quartieri-città di Sessa Aurunca Cultural and religious enclave of a other city’ in Campania. Sessa Aurunca’s districts-cities valorization uigi Cappelli 1483 Le forme del Tempio’: l’architettura della sinagoga in Italia nell’età dell’emancipazione. Tradizione, identità, monumenti The shapes of Temple’: the architecture of synagogue in Italy in the age of emancipation. Tradition, identity, monuments Stefano aggia 1491 I luoghi del silenzio nella città altra’. La chiesa dei SS. Pietro e Paolo nella Valle d’Agr Places of silence in the other city’. St. Peter and Paul church in Agr ’s Valley Sara sgr 1499 Le missioni francescane in California. Il Camino Real’, un riferimento identitario di architettura e restauro Franciscan Missions in California. El Camino Real’, an Identitary Reference of Architecture and Preservation arco elli, Simonetta Ciranna 1507 La chiesa e la cittadella monastica di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli: dismissioni, trasformazioni e tutela a seguito della soppressione The church and monastery of Santa Maria di Costantinopoli in Naples: disposals, transformations and protection after the suppression of the religious orders iovanni Spizuoco 1519 Il Recinto del Monastero del Santissimo Redentore a Scala, Salerno The enclosure of the Monastery of the Santissimo Redentore in Scala, Salerno affaella sposito, iulia roto 1529 Geometria come fede: la città altra’ nell’esperienza di Paul Bellot nell’Isola di ight Geometry as faith: the city other’ in Paul Bellot’s e perience in the Isle of ight aria Carolina Campone 1539 La città della gioia. Nola e la Festa dei Gigli. Metamorfosi dell’epitelio urbanistico del centro antico The city of oy. Nola and the Feast of the Lilie. Metamorphosis of the urban epithelium of the ancient center Saverio Carillo CAP.3 Città dei ricchi e città dei poveri, dall’Europa al mondo, dal XIX al XXI secolo: distruzione, conservazione, rigenerazione Cities of the Rich and Cities of the Poor, from Europe to the World, from the 19th to the 21st Century: Destruction, Conservation, Regeneration ANDREA PANE, GUIDO ZUCCONI 1549 Città dei ricchi e città dei poveri, dall’Europa al mondo, dal I al I secolo: distruzione, conservazione, rigenerazione City of rich and city of poor, from Europe to the world, from the 19th to the 21st century: destruction, conservation, regeneration ndrea ane, uido ucconi 1553 Le Corbusier e il piano urbanistico di Bogotá (1949-1951) Le Corbusier and the Planning of Bogotá (1949-1951) dele iadino 15 1 Buenos Aires, urbanizzazione delle contraddizioni: dai barrios cerrados alle villas miseria Buenos Aires, urban development and contraddictions: from the barrios cerrados to the villas miseria Silvana Daniela asile 1571 The matri of vulnerabilities of the settlement system against the gentrification of the big cities: the case of the Bron rancesca Ciampa 1581 The change of century and the renovation of the city of Burgos (Spain) through its cartography: the 20th as modernity rbara olo art n 1591 The renewal of Salamanca City Center: two neighbourhoods taken as a case study Sara ez z uierdo, om n ndr s ond a 1 01 La conquista della notte: l’illuminazione a gas a Napoli tra programmi urbani e logiche imprenditoriali, 1839-1893 The conquest of night: gas lighting in Naples between urban programs and entrepreneurial logics, 1839-1893 Damiana reccozzi 1 11 Alla ricerca della vivibilità in periferia. Rioni popolari dell’area orientale di Napoli nel secondo dopoguerra Looking for livability in the suburbs. Popular neighborhoods in the eastern area of Naples after orld ar II Carolina De alco 1 21 Le salite dimenticate: dalla marginalizzazione al recupero dei percorsi storici napoletani tra il centro antico e il Vomero Forgotten ascents: from the marginalisation to the enhancement of the Neapolitan old routes between the historic centre and the Vomero district iovanna usso rauss 1 31 Il volto doppio di Salerno: centro storico e periferie nelle dinamiche urbane del terzo millennio The other side of Salerno: historic centre and suburbs in the third millennium urban dynamics alentina usso CAP.4 Identità storiche mutanti: architetture e quartieri come luoghi del cambiamento multi-culturale tra memorie e conservazione Historic evolving identities: architecture and neighborhoods as places of the multi-cultural change between memories and heritage conservation ALDO CASTELLANO, BIANCA GIOIA MARINO 1 41 Identità storiche mutanti: architetture e quartieri come luoghi del cambiamento multi-culturale tra memorie e conservazione istoric evolving identities: architecture and districts as places of the multi-cultural change between memories and heritage conservation ldo Castellano, ianca ioia arino 1 53 La città e il turismo multi-culturale. Convivenza tra memoria storica e nuove funzioni a Istanbul The city and the multi-cultural tourism. Coe istence of historic memory and new functions in Istanbul manuele omeo 1 1 The multicultural district of stanbul: Taksim Pera elin olca 1 9 Il ruolo del patrimonio culturale nelle zone di confine: le identità storiche in Georgia e nella regione Caucasica The role of cultural heritage in border areas: historical identities in Georgia and the Caucasus region ora ombardini, lena ioretto 1 77 L’innovazione tecnologica applicata al Patrimonio Culturale: sperimentazione di un cambiamento socioculturale nella zona universitaria storica di Bologna Technological innovation applied to Cultural eritage: e perimentation of a social change in the historic university area of Bologna arco retelli, eila Signorelli 1 83 Alla ricerca di una identità urbana: il centro storico di Marignane fra abbandono, demolizioni e programmi di riqualificazione Searching for an urban identity: abandonment, demolitions and rehabilitation plans for Marignane’s historic centre aria osaria itale, Deborah Sanzaro 1 93 Alors, la Chine arbara alli 1701 Fenomeni immigratori e identità urbane: il caso del territorio di Castelnuovo di Porto Immigrant phenomena and urban identities: the case of the territory of Castelnuovo di Porto Sabrina Coppola 1709 Per un recupero possibile. Il quartiere di Torpignattara a Roma, tra passato e futuro For a possible redevelopment. The Torpignattara district in Rome, between past and future aria razia rcolino 1717 Architetture e multi culturalità ad Ercolano: permanenze e trasformazioni dell’identità urbana del mercato storico di Pugliano Architecture and multiculturalism in Ercolano: permanences and transformations of urban identity of the historical market of Pugliano ole ocerino 1725 Villaggio Coppola sul litorale domizio: un paradiso perduto tra degrado urbanistico e problemi sociali Villaggio Coppola on the domizio coast: a lost paradise between urban decay and social problems Claudia veta, iuseppe eola 1735 L’impossibile ritorno alla città preindustriale: le vestigia industriali nascoste nei tessuti urbani della capitale francese e nuove politiche di tutela The impossible return to the preindustrial city: the industrial remains hidden in Parisian urban fabrics and new preservation policies ranca alservisi 1745 I arrondissement di Parigi: il Cent uatre Paris e Jardins d’Eole, tra restauro, memoria, mutamento I arrondissement in Paris: Cent uatre and Jardins d’Eole, between restoration, memory and change rancesca iusti 1751 Il Sentier: un enclave dell’illegalità nel cuore di Parigi The Sentier: an enclave of illegality in the heart of Paris Simona alenti 1759 Riqualificazione del tessuto urbano e multiculturalismo: problemi di conservazione e di identità del quartiere Guillemins a Liegi Urban fabric redevelopment and multiculturalism: conservation and identity problems of Guillemins district in Liège aria Chiara apalo 17 9 Patrimoni immateriali ed effetti materiali: dinamiche trasformative nel rapporto tra Popayán (Colombia) e il suo territorio Intangible heritage and material effects: transformative dynamics in the relationship between Popayán (Colombia) and its territory iccardo udiero, iccol Suraci 1779 L’e Carcere di Busto Arsizio: problemi di conservazione e riuso nella dimensione della comunità cittadina The former prison of Busto Arsizio: problems of conservation and reuse in the conte t of the city community Serena esenti, olando izzoli 1787 Il difficile processo di riconversione civica del Castello e del colle Cidneo a Brescia tra memoria, cambiamenti e nuovi ruoli identitari The difficult civic repossess of the Castle and the Cidneo hill in Brescia through memory, changes and new identity roles rene iustina 1797 The case of the Cathedral of Barcelona as a part of the Gothic uarter: The use of restoration and architecture from a social and identitarian approach in times of the Spanish Confiscation (1887–1913) ngel enargues i a adell 1807 Dal Collegio dei Cinesi all’Università degli Studi L’Orientale: mutazione e migrazione’ di identità urbane From Chinese College to L’Orientale University: mutation and migration’ of urban identity ianca ioia arino, manda iezzo 1817 Un sistema di nuove polarità contro la radicalizzazione delle alterità. Le chiese della periferia milanese durante gli episcopati di Schuster e Montini: nuclei generatori di tessuto urbano e sociale A system of new polarities against the radicalization of otherness. The churches of the Milanese suburbs during the episcopates of Schuster and Montini: nuclei generating urban and social fabric aolo ossi 1823 Un altro castello, un’altra città. Castel Sismondo-Rimini: un binomio in divenire Another castle, another city. Castel Sismondo-Rimini: a constantly evolving duo Chiara ariotti 1833 Il castello recinto di Fossa: da architettura fortificata a nucleo urbano The Fossa’s castle enclosure: from fortified architecture to residential district rancesca eminiani 1841 L’identità storica di uno spazio architettonico tra relazioni e contrasti urbani: piazza Castello ad Agli The historical identity of an architectural space between relationships and urban contrasts: piazza Castello ad Agli lessia arello 1851 Fenomenologie dell’abbandono: rifunzionalizzare il vuoto Phenomenologies of abandoned buildings: emptiness reconverted ui oda, Silvia izzocaro 1859 Case per il nostro tempo. Il Vieu Port di Marsiglia tra memorie materiali e la ricostruzione post-bellica ouses for our time. The Old Port of Marseilles between material memories and post-war reconstruction Silvia ron, iulia a Delfa 18 9 Progetti ottocenteschi per nuove identità. Il palazzo del Valentino a Torino I century pro ects for new identities. Valentino palace in Torino lena ianasso 1881 Città Alta (Bergamo): da borgo per tutti ad ambito urbano per pochi Ipotesi progettuali per una rigenerazione sociale Città Alta (Bergamo): from shared to restricted urban space ypothesis for an urban and social regeneration scar ugenio ellini, artino occhi CAP.5 Dentro, accanto ma altro dalla città. Luoghi e architetture dell’isolamento tra risignificazione, conservazione e problematiche di fruizione Inside, beside but other than the city. Places and architectures of isolation among re-signification, conservation and problems of fruition VALENTINA RUSSO, MARELLA SANTANGELO 1893 Da città dell’esclusione all inclusione di città. Il caso degli e ospedali psichiatrici From the city of e clusion to the inclusion of cities. The case of former psychiatric hospitals ngela D’ gostino, iovangiuseppe annelli 1903 Architetture del silenzio in Costa d’Amalfi. Eremi e luoghi dell’isolamento tra conoscenza, conservazione e nuove prospettive di fruizione Architectures of silence in the Amalfi Coast. ermitages and places of isolation between knowledge, conservation and new prospects of fruition Stefania ollone 1915 La costruzione della nuova città di Cervia fra utopia ed emarginazione sociale The construction of the new city of Cervia among utopia and social e clusion acopo enincampi 1923 L’Ospedale di S. Rocco a Roma per le partorienti celate . La maternità segregata S. Rocco ospital for anonymous maternity in Rome. Isolation in childbirth arbara etti 1931 Diceria dell’untore. Tubercolosi e segregazione urbana (1859-194 ) Diceria dell’untore. Tuberculosis and urban segregation (1859-194 ) Davide Del Curto 1939 L’e Sanatorio di Capodimonte e i frammenti urbani di un paesaggio di soglia E Sanatorium of Capodimonte and urban fragments of a threshold landscape ilia agano 1949 Margini tra spazi altri Margins between other spaces aria ia more 1959 La cittadella di Maggiano presso Lucca. Utopie architettoniche, mediche e letterarie nella cura delle malattie mentali tra Settecento e Novecento The cittadella di Maggiano near Lucca Architectural, medical and literary utopias in the treatment of mental disease from the eighteenth to the twentieth century aolo ertoncini Sabatini, va arwacka Codini 19 9 Ripensare lo spazio della follia. Il caso-studio del complesso di Sant’Eframo Nuovo a Napoli Rethinking the space of madness. The case-study of Saint Ephraim Monastery in Naples ntonella arbato 1977 L’e frenocomio di San Girolamo in Volterra: da convento a villaggio manicomiale, a Spedali Riuniti, al parziale abbandono. Si pu riordinare la follia The former bedlam of San Girolamo in Volterra: from a convent to an asylum village, to Spedali Riuniti, to the partial abandon. Is it possible to reorganize madness aria velina elley, Donatella ontempi 1991 LUOG I DIMENTICATI, LUOG I DELLA VERGOGNA: i campi di prigionia e di transito nazifascisti in Italia PLACES FORGOTTEN, PLACES OF S AME: the nazi-fascist imprisonment and transit camps in Italy rancesco Delizia, ndrea golini 2003 Il patrimonio carcerario italiano come risorsa per una società pi inclusiva: l’adeguamento degli spazi detentivi alle nuove esigenze di carattere trattamentale The Italian prison heritage as a resource for a more inclusive society: the adaptation of detention facilities to new treatment needs arina lock 2013 Costruire liberta’, lì dov’era prigione To build freedom, where prison was iuseppina Cusano 2021 Oltre il recinto: potenzialità e limiti dei processi di riappropriazione collettiva delle architetture dell’isolamento in tre casi recenti a Napoli Beyond the enclosure: potentiality and limits of the processes of collective re-appropriation of architectures of isolation in three recent cases in Naples Daria erde 2031 Il ruolo dell’Architettura nella gestione dei Commons: un’ipotesi per lo Scugnizzo liberato Architecture and Commons: an hypothesis about the Scugnizzo liberato aola Scala, aria Cerreta, Serena oscigno, aria osaria Savoia 2041 Lo spazio sanitario in carcere. Un nuovo ruolo urbano per il presidio sanitario di assistenza intensiva interno alla casa circondariale di Napoli-Poggioreale The sanitary space inside prison: a new urban role of the intensive health care unit within the NaplesPoggioreale prison service nes appa 2051 Principi spaziali per un carcere inclusivo Spatial Principles for an inclusive prison rancesco Casalbordino 20 1 Nisida è un’isola e nessuno lo sa. Un progetto tra città e paesaggio Nisida is an island and nobody knows it. A pro ect between city and lanscape Corrado Castagnaro 2071 Oltre il muro: le aree militari come nuovi spazi urbani riconoscibili Beyond the wall: military areas as recognizable new urban spaces rancesca runi 2079 Inclusione e condivisione. Progetti per l’Istituto Penale di Treviso Inclusion and sharing. Pro ects for the Penal Institute of Treviso ntonio Stefanelli 2085 Nato accanto ed accantonato’. Storie e prospettive dell’e convento della SS. Annunziata a Bologna Alongside and set aside. Stories and perspectives of the former convent of SS. Annunziata in Bologna Sabina agrini, lena ozzi, rancesca omba La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino century pro ects for new identities alentino palace in orino ELENA GIANASSO Politecnico di Torino A stra t ell’ ttocento il palazzo del alentino di orino interessato dalla trasformazione della residenza costruita da Cristina di rancia nella prima metà del Seicento in fabbricato militare e universitario Destinato a Scuola di eterinaria, uotidianamente utilizzato dalle maestranze a servizio del casato regnante e dai soldati e, con cadenza periodica, dal diventa sede espositiva, in un costante alternarsi di usi e identità Dopo l’evento del , che ne segna la definitiva modifica in Castello, ceduto alla egia Scuola di applicazione per gli ingegneri, poi olitecnico di orino n the century alentino palace in urin is an important military and university building Designed at the beginning of the century by Christine of rance, intended for eterinary School since apoleonic era, in the century it is daily used by workers the service of Savoia’s family and, at the same time, by the soldiers n continuous alternation of uses and identities, since , alentino becomes an e hibition ground fter the event, which marks its definitive modification in alentino caste, it is converted in the seat of the egia Scuola di applicazione per gli ingegneri in orino, then olitecnico di orino ey or s Neobarocco, palazzo, città-capitale. Newbaroque, palace, capital-city. Intro zione Il dibattito architettonico nazionale e internazionale che accompagna la diffusione dell’Eclettismo Gabetti 19 8 Gabetti, Griseri 1973 , nel lungo Ottocento, discute l’immagine identitaria delle Nazioni trovando, in Italia, esiti distinti e comparati per centri, luoghi e protagonisti. A Torino, città-capitale del regno sabaudo, il palazzo del Valentino si pone come paradigmatico esempio del progressivo mutamento di identità di un fabbricato disegnato nella prima metà del Seicento per Cristina di Francia in forma di maison di plaisance di modello francese che, fin dai decenni che precedono l’Unificazione, propone un’immagine dello Stato nazionale, poi italiano. Proprietà sabauda, il palazzo ospita comunità altre’, perlopi a servizio della corte, fin dal Settecento quando, considerato come possibile museo di anatomia e poi come eventuale osservatorio astronomico, è destinato alla Scuola di Veterinaria, aggregata all’Università degli Studi di Torino nel 1802, prima fruizione accademia di un edificio che, nel 1814 è assegnato alla Compagnia del Genio Pontieri, contingente militare del Corpo Reale di Artiglieria. Scelto, dal 1829, come sede delle Esposizioni, le grandi manifestazioni che presentano la produzione agricola, industriale e artistica non solo locale, il Valentino diventa uno degli edifici della capitale pi rappresentati di tutto il I secolo. uando, nel 1859, è fondata la nuova Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri in Torino, dal 190 Politecnico di Torino, il Castello accoglie la nuova istituzione di 18 9 rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino ELENA GIANASSO formazione superiore. uesto palazzo, all’epoca in cui fu destinato alla Scuola degli ingegneri, consisteva essenzialmente in tre corpi di fabbrica o padiglioni. uello di mezzo, il pi vasto, aveva al pianterreno un atrio centrale, cinque sale, un gabinetto, un andito ed una scala da ogni parte dell’atrio stesso il piano superiore presentava la stessa disposizione colla sola differenza d’una gran sala sopra l’atrio. I due padiglioni laterali non contenevano come tuttora non contengono che piccole camere, pi proprie a privata abitazione che per servizio pubblico. Il padiglione centrale era unito a ciascun padiglione laterale con un porticato composto al piano superiore da un terrazzo, stato ridotto a galleria nell’anno 1858 in occasione dell’ultima Esposizione nazionale stata fatta dal piccolo Piemonte Curioni 1884, 115 . La descrizione che Giovanni Curioni, docente di Costruzioni alla Scuola, scrive nel suo Cenni storici e statistici sulla Scuola d’applicazione per gli ingegneri fondata in orino nell’anno restituisce un quadro unitario che sintetizza, in occasione dell’insediamento degli ingegneri, il disegno del palazzo barocco e gli interventi successivi, fino al cantiere espositivo del 1858. Il palazzo del Valentino Beltrami 1888 Cuneo, Rabellino 1988-1989 Dameri 1997-1998 Giriodi, Mamino 1988 l alentino 1949 e 198 Reycend 1912 Roggero Bardelli 1989, 1990, 1992, 201 Roggero, Scotti 1994 è esito di una prima trasformazione di un volume costruito, forse una villa, sulla riva sinistra del Po, esistente già alla metà del Cinquecento. Nel 15 4, la proprietà è acquistata da Emanuele Filiberto di Savoia, il duca che, dopo la pace di Cateau-Cambr sis, innalza Torino a capitale del ducato e, al Valentino, avvia quasi subito i lavori. Donato a Cristina di Francia da Carlo Emanuele I in occasione delle nozze con il figlio Vittorio Amedeo, celebrate nel 1 19, il fabbricato è oggetto di un grandioso progetto, siglato dall’ingegnere ducale Carlo di Castellamonte, che raddoppia l’esistente lungo i due assi parallelo e perpendicolare al fiume. Il primo corpo di fabbrica, chiuso da due padiglioni emergenti ai lati, è collegato ad altri due padiglioni innalzati negli anni uaranta del VII secolo su disegno di Amedeo di Castellamonte, figlio di Carlo, che diverrà noto soprattutto per la sua Venaria Reale. I quattro padiglioni, raccordati da un sistema di terrazze porticate a un solo piano fuori terra, chiuse da un emiciclo verso la città, portano a Torino il modello del pavillon-syst me d’oltralpe. L’immagine del palazzo barocco è rappresentata, oltre che in alcuni disegni conservati a Torino e a Parigi1, nelle celebri incisioni del heatrum sabaudiae2, la grandiosa impresa editoriale pubblicata ad Amsterdam nel 1 82 per essere diffusa nelle corti europee con l’obiettivo di restituire un’immagine grandiosa del piccolo ducato di Savoia. Due tavole mostrano il Valentino: una restituisce il fronte principale affacciato sul Po e la seconda il prospetto rivolto verso la città, presentando una soluzione che ripete l’esistente, il padiglione parallelo al fiume con il grande cortile d’onore e i due padiglioni laterali, nelle due direzioni settentrionale e meridionale, in un insieme mai realizzato. Tuttavia l’ipotesi influenza a lungo i 1 Torino, Biblioteca Nazionale, q.I. 5. Paris, Bibliothèque Nationale de France, Estampes, opographie de l’ talia, Vb 132v, vol. 2. 2 Torino, Archivio Storico della Città, Collezione Simeom, N1, alentinum Christiane a rancia Sabaudiae Ducissaes Cypri egineae maenum a regalibus curis vocamentun in ridani argine, in heatrum Statuum egiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, edemontii rincipis, Cypris egis ars prima, hibens edemontium, t in eo ugustam aurinorum, oca viciniora ars altera, llustrans Sabaudiam, et Caeteras ditiones Cis ransalpinas, riore arte derelictas, Apud aeredes Ioannis Blaeud, Amstelodami 1 82, I, 28 e alentini rospectus versus ridanum., in heatrum Statuum egiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, edemontii rincipis, Cypris egis ars prima, hibens edemontium, t in eo ugustam aurinorum, oca viciniora ars altera, llustrans Sabaudiam, et Caeteras ditiones Cis ransalpinas, riore arte derelictas, Apud aeredes Ioannis Blaeud, Amstelodami 1 82, I, 29. 1870 La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità : alentinum Christiane a rancia Sabaudiae Ducissaes Cypri egineae maenum a regalibus curis vocamentun in ridani argine, in heatrum Statuum egiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, edemontii rincipis, Cypris egis ars prima, hibens edemontium, t in eo ugustam aurinorum, oca viciniora ars altera, llustrans Sabaudiam, et Caeteras ditiones Cis ransalpinas, riore arte derelictas, pud Haeredes oannis laeud, mstelodami , , progetti successivi, tanto da essere ripresa in un foglio allegato alla monografia che Giovanni Vico dedica al Castello in occasione dell’Esposizione del 1858 Vico 1858, tavola allegata e, quando già è sede accademica, da essere riletta da Giovanni Angelo Reycend, docente di Architettura tecnica agli ingegneri, in una sua idea del 1888 per l’ampliamento della Scuola Reycend 1889, tavole allegate . Emerge, nell’Ottocento, la volontà di appoggiarsi perlopi alla tavola che presenta il palazzo sabaudo dalla città (Fig. 1), anticipazione e conferma del valore attribuito alla regione e alla sua ricercata relazione con Torino. All’inizio del I secolo, il disegno del territorio meridionale della capitale è raffigurato in carte e piani ora conservati dall’Archivio Storico della Città di Torino e dall’Archivio di Stato si tratta di una grande molteplicità di tavole, che qui non è possibile elencare, che presentano un territorio rurale e a parco, con spazi destinati alle esercitazioni militari. Al suo interno, dal 1814, vivono i soldati che occupano gran parte del padiglione principale, parallelo al Po. Il raccordo con Torino è garantito da quanto realizzato del tridente viario tracciato nelle tavole del heatrum sabaudiae, ossia il viale 1871 rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino ELENA GIANASSO piantumato a olmi in direzione perpendicolare al palazzo che termina al convento e chiesa di San Salvario e la strada che da una grande piazza a emiciclo di fronte al Valentino si attesta in prossimità della Porta Nuova, la porta urbica costruita per l’ingresso in Torino degli sposi Vittorio Amedeo di Savoia e Cristina di Francia. I due assi viari, che esemplificano l’esplicita ripresa della matrice della città barocca Comoli 2000, 38 , nel I secolo collegano la capitale con il centro universitario e militare. Interessante è evidenziare come l’iconografia della prima Restaurazione riproduca ancora il fronte verso il Po in occasione dei festeggiamenti per il ritorno dei Savoia a Torino. , oltre che una scena dettata dai luoghi tradizionalmente scelti per le feste, l’espressione del riconosciuto stretto legame tra la residenza sabauda e il fiume. La cronaca dell’evento, svoltosi nell’autunno del 1815, compare in una pagina di l ercurio riestino iornale d’annunzi e informazioni: alle quattro e mezza pomeridiane, le Loro Maestà il Re e la Regina colle due Reali Principesse si sono recate al Castello del Valentino dove il Corpo Reale di artiglieria avea preparato un combattimento sul fiume Po tra due flottiglie composte ciascheduna di cinque navi armate di artiglieria, e di due navicelle d’infanteria, oltre diversi Corpi di Truppe con Artiglieria, collocati sulla sponda destra del Po e sulla collina adiacente . Segue la descrizione di uno scontro tra un corpo militare azzurro e uno rosso, in cui la flottiglia rossa continuava ad avanzarsi rispondendo al fuoco della flottiglia e delle batterie di posizione nemiche, sembrando dover essere vittoriosa, quando una granata accesa penetr dentro nella santa Barbara con grande esplosione della medesima, al favore di quell’accidente la flottiglia azzurra avanzandosi, chiam flottiglia rossa all’ubbedienza, e riunite le due flottiglie sotto un’istessa bandiera azzurra, si termin lo spettacolo con alternati spari di artiglieria e moschetteria, con esplosione di fuochi di gioia e con banda militare, alludendo alla pace, ed in omaggio e ringraziamento alle ( ) Maestà Loro, e Reali Principesse l ercurio riestino 1815, p. 225 (Fig. 2)3. uasi trent’anni pi tardi, il palazzo torna a essere teatro delle feste di corte quando, in occasione del matrimonio tra Vittorio Emanuele e l’arciduchessa Maria Adelaide d’Austria, celebrato nel 1842, è sontuosamente illuminato, unitamente a tanti altri fabbricati simbolo della capitale. L’allestimento del palazzo fluviale è noto attraverso tre cromolitografie realizzate su disegno di Virginia ed Emilia Lombardi e pubblicate nei icordi delle este torinesi nell’ prile . Due tavole presentano la regione e il fiume dove si svolge lo spettacolo pirotecnico cui la corte assiste dal palazzo del Valentino che compare in un terzo elaborato, mostrando il fronte verso Torino. una veduta notturna, buia e scura, in cui i contorni dell’edificio si riconoscono perch punteggiati di lumi che enfatizzano il pavillon syst me. La scelta, motivata dallo svolgersi della manifestazione, sembra tuttavia privilegiare la relazione con la capitale. La rappresentazione si svolge la sera del 20 maggio e prevede una finta battaglia navale cui prende parte anche il Bucintoro, ossia la peota reale. I festeggiamenti di corte del 1842 sono gli ultimi organizzati al Valentino, ultima presenza del casato regnante, proprietario della struttura che, nel 1850, passa al Regio Demanio. La cessione allo Stato si pu leggere come un atto che conferma una situazione consolidata e cerca di porre ordine alla complessa gestione del palazzo suddivisa tra l ’Azienda Generale della Real Casa, il Ministero della Guerra e la corte, aggiungendo per , di fatto, il Demanio. La difficile amministrazione si accosta alla presenza di figure diverse, altre’, all’interno del 3 Torino, Archivio Storico della Città, ondo Dall’ rmi, R0310228, Felice uaglia, el ritorno della egina aria eresa eduta del fiume o e Castello eale del alentino con due flottiglie armate di artiglieria e fanti, le uali nel giorno settembre dell’arrivo di S la egina con spari di gioia accompagnarono il eal Cochio da Cavoretto a orino, e nel dopopranzo delli ottobre avanti le 1815. 1872 La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità : elice uaglia, el ritorno della egina aria eresa eduta del fiume o e Castello eale del alentino con due flottiglie armate di artiglieria e fanti, le uali nel giorno settembre dell’arrivo di S la egina con spari di gioia accompagnarono il eal Cochio da Cavoretto a orino, e nel dopopranzo delli ottobre avanti le e eali rincipesse rappresentarono un conflitto sul dello fiume e sulla collina adiacente, orino novembre palazzo già dal VIII secolo. Gli atti di una lunga causa, datati 1830 e solo recentemente studiati, restituiscono il ipo regolare del giardino e parco del eal alentino e le iante regolari degli alloggi annessi all’affittamento del eale arco e iardino del alentino 4. I due disegni, entrambi di Ignazio Michela, architetto conosciuto per i suoi studi in materia di idraulica, sono datati 5 luglio 1830 e sono comparabili con le carte della causa tra il maggiore Paolo Musso, affittuario del Valentino, e il dottor Socquet, ulteriore affittuario. Tra i documenti, ancora in parte da approfondire, si apprende come all’interno del palazzo, il piano terreno aperto sul Po, poi detto piano interrato, fosse destinato ai lavandai della Real Casa cui sono consegnati tre cameroni ( ) ad uso di stendaggio d’inverno, di cui uno per la lisciviazione, pi una legnaia, una cantina e due localetti per deposito di cenere , due cameroni con soppalco e cucina per uso d’abitazione ( ) e stendaggio, un altro pella legna 4 Torino, Archivio di Stato. Sezioni Riunite, Camerale iemonte, ipi 1873 , orino, m. 1 0, fasc. 1. rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino ELENA GIANASSO : l eale Castello del alentino presso orino, incisione di pubblicato in edute de i dintorni di orino arte delle lessandro ngeli su disegno di arco icolosino vedute interne di detta Città, orino, eycend, ed un terzo per la liscivazione , due camere da letto per abitazione 5 alle stesse funzioni residenziali e lavorative sono destinati anche alcuni spazi del secondo e del terzo piano dove sono ricavate tre camere ( ) ad uso abitazione e un camerone di stendaggio partito in due . I lavandai sono solo una delle comunità insediate nel palazzo: gli stessi fogli restituiscono la presenza dei giardinieri per cui uno degli alloggi è situato nel padiglione meridionale verso la città, tra la corte d’onore e il Giardino del Valentino (padiglione sud-ovest). L’appartamento è composto da una camera con soppalco, aperta verso il cortile e verso il giardino, compresa in un locale pi grande, coperto a volta, suddiviso da un tramezzo in muratura la seconda stanza è la cucina cui segue un terzo locale e, raggiunte da una scala interna, due ulteriori camere al primo piano, aperte sul terrazzo e confinanti con l’alloggio del cappellano e con quello del capitano artigliere. Emerge la molteplice contemporanea presenza di figure 5 Torino, Archivio di Stato, Casa di Sua aestà, Sovrintendenza enerale della ista civile, Divisione abbriche, archi e giardini, abbriche, archi e giardini in genere, iardini, arco del alentino, m. 4355, Ernest Melano, uadro d indicazioni vari servizi, locali e pigioni riguardanti il personale addetto alla lavanderia nelle dipendenze del Castello del alentino con proposizione d indennità a suo favore, 1839. Torino, Archivio di Stato, Casa di Sua aestà, Sovrintendenza enerale della ista civile, Divisione abbriche, archi e giardini, abbriche, archi e giardini in genere, iardini, arco del alentino, m. 4355. 1874 La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità : sposizione azionale del eduta generale del Castello del alentino itografia del ab o di dis o e itog Dell’ ff Spec le dei revetti d’ nvenzione Cappuccio e atini , in lbum descrittivo dei principali oggetti esposti al eal Castello del alentino in occasione della sesta sposizione azionale di prodotti d’industria nell’anno , orino, resso l’ fficio speciale dei revetti d’invenzione con abinetto di Disegno industriale e itografia diretto da Capuccio ingegnere e atini, distinte, legate ai militari, come il cappellano, e alla corte. I due padiglioni verso la città, unitamente alle camere ricavate nell’emiciclo, sono riservate al personale di servizio o ad altre figure che necessitano di trovare alloggio al Valentino. il caso del capo o della disegnatrice dell’Orto Botanico, due personaggi legati all’ente della Regia Università degli Studi di Torino cui, già nel 1729, Vittorio Amedeo II aveva ceduto l’area a nord del palazzo. Scorrendo i documenti di archivio, il cappellano risiede nel padiglione sud-ovest, mentre la cappella è in quello di fronte, detto dell’Orto Botanico (perch confinante), in un locale non grande al piano terreno, collegato da due aperture alla retrostante sacrestia. Intitolata dalle carte ottocentesche al Beato Amedeo e alla Beata Margherita di Savoia, la cappella è stata da poco datata con riferimento a una prima scelta di Cristina di Francia, seguita da un pi importante lavoro promosso dalla seconda Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours Cattaneo M.V., 2014 e 2017 . Non mancano, al Valentino, le residenze delle maestranze addette alla manutenzione dei tetti, che tradizionalmente usufruiscono di alcuni spazi al terzo piano del corpo di fabbrica parallelo al fiume, n manca l’abitazione del barcaiolo, incaricato di occuparsi delle barche e, soprattutto, della peota reale. Tuttavia, sebbene variamente utilizzato, il palazzo è ancora 1875 rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino ELENA GIANASSO : ian Carlo Dall’ rmi, orino Castello del alentino raffigurato dall’iconografia degli anni Venti dell’Ottocento in modo tradizionale, quasi a voler celare la destinazione di servizio di parte dell’edificato, ripetendo, invece, l’idea di luogo di divertissement e loisir sabaudo. Ne è esempio l’incisione di Alessandro Angeli su disegno di Marco Nicolosino, l eale Castello del alentino presso orino, pubblicato in una raccolta di vedute dei dintorni della città dai librai Fratelli Reycend nel 18247. La tavola, a colori, presenta l’immagine dal lato di Torino, evidenziando la rigorosa composizione del palazzo barocco, simmetrico, organizzato intorno a un atrio a tre arcate con soprastante loggia, delimitata da coppie di colonne binate sulle quali, oltre la trabeazione, è posata una statua. Nel corpo di fabbrica parallelo al Po si riconoscono tre ordini distinti di finestre, la cui apertura al terzo piano ne sottintende l’uso quotidiano due padiglioni angolari sono collegati ai portici con arcate a tutto sesto aperte sul cortile ai due padiglioni in primo piano dai quali, ancora, si stacca l’emiciclo porticato, solo accennato (Fig. 3). il ritratto corretto del palazzo, usuale, con la corte d’onore aperta alla pubblica fruizione, che dialoga con un ideale osservatore nella parte piana di Torino e, al tempo stesso, con 7 Torino, Archivio Storico della Città, Collezione Simeom, D 373. 187 La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità l’abbozzata vigna di Cristina di Francia sulla collina. La presenza di tante comunità all’interno del palazzo è provata da due stati degli abitanti redatti intorno alla metà del secolo, nel 1851 e nel 185 . Nel primo figurano i nomi dei lavandai, del falegname De erominis (la cui famiglia è costantemente addetta alla manutenzione dei tetti), dei giardinieri dell’Orto Botanico, del personale della Scuola di Veterinaria, del barcaiolo e, ovviamente, sono menzionati i militari pontieri cui sono riservate le stanze di rappresentanza al piano nobile8. Realizzato subito dopo la cessione al Demanio, lo scritto precede di pochi anni un secondo foglio, datato 185 , nell’anno in cui avrebbe dovuto tenersi un’esposizione, posticipata al 1858 perch eccessivamente prossima all’evento parigino del 1855. Lo Stato degli abitanti del Castello del alentino il giugno conferma gli spazi dei lavandai, attribuisce alcuni locali al piano terreno verso il cortile alla Scuola di Veterinaria, segnala l’ubicazione degli alloggi del concierge e del cappellano, riconosce l’uso del piano nobile da parte dei pontieri che occupano anche parte del secondo piano piano, a giorno e a notte del salone nei padiglioni del corpo di fabbrica verso il fiume vivono i lavandai e il gondoliere. Il padiglione a giorno del cortile è dato alla Scuola di Veterinaria e quello a notte alla direzione dell’Orto Botanico i cui addetti risiedono anche nell’emiciclo, dove sono collocati il portinaio e la cantina militare9. Gli elaborati grafici, quelli a stampa, le fotografie del decennio preunitario privilegiano ancora la relazione con Torino, ma non dimenticano la facciata rivolta verso il Po, oggetto di scatti dal gusto romantico. Dopo l’approvazione del iano d’ ngrandimento della Capitale (18511852) redatto con il contributo di Carlo Promis Carlo romis 2008 e il definirsi dell’ampliamento meridionale della città 1851-1852 l iano 199 , il concorso per realizzare un parco pubblico al Valentino (1854), trasforma la regione in una struttura urbana fortemente connotata dalla presenza dell’area verde. Tra il 1857 e il 1858, la scelta di Cavour di destinare l’intero palazzo alla Sesta Esposizione nazionale dei prodotti di industria, internazionale per le sete, muta definitivamente il palazzo in castello. Nonostante i tanti usi, è un evento di breve durata a innescare il cambiamento irreversibile. Luigi Tonta e Domenico Ferri Pacia 1997 , infatti, firmano interventi che, oltre a un restauro delle stanze del piano nobile, prevedono la demolizione delle terrazze porticate e la costruzione di due gallerie espositive a due piani fuori terra, adottando un linguaggio neobarocco, capace di rileggere e di uniformarsi alla composizione castellamontiana. la conferma dell’attenzione già riservata all’architettura barocca del palazzo da Ernest Melano Dellapiana 1997 , l’architetto coordinatore dei cantieri avviati in occasione delle manifestazioni allestite nelle sale almeno tra il 1844 e il 1850 Gianasso 2018 . L’iconografia del castello, per , non cambia: i due nuovi volumi costruiti appaiono perfettamente integrati, quasi irriconoscibili, nelle vedute del 185810 (Fig. 4). All’indomani dell’Esposizione, il Castello diventa sede della scuola di ingegneria istituita ai sensi della legge Casati , emanata nel 1859 Dameri 2008 Lupo 1973 . Dall’anno successivo, al piano terreno a destra dell’atrio nel padiglione di mezzo si allog la chimica ( ). Nel compartimento a sinistra dell’atrio si stabilirono le scuole pei misuratori ( ). Le camere dei padiglioni laterali furono date a piccoli magazzini quelle di destra, e lasciate all’attiguo orto botanico quelle di sinistra Curioni 1884, 115-11 il piano nobile è destinato 8 Torino, Archivio di Stato, enio civile, orino, versamenti 1935-193 , m. 19, fasc. 9, Stato nominativo di tutti li abbitanti che occupano il eal Castello demaniale detto del alentino di orino come pure i membri e ualità o professione che e ercitano, 9 dicembre 1851. 9 Torino, Archivio di Stato, enio civile, orino, versamenti 1935-193 , m. 19, fasc. 9. 10 Torino, Archivio Storico della Città, Collezione Simeom, B 571. 1877 rogetti ottocenteschi per nuove identità l palazzo del alentino a orino ELENA GIANASSO alle lezioni orali, alla biblioteca, alla segreteria, alla sala di direzione, alle scuole di mineralogia e di disegno, alla collezione meccanica e, in ultimo, all’alloggio del segretario della Scuola. Con il definitivo mutamento di scenario, ma solo prima immagine dell’insediamento della scuola politecnica, il Valentino continua a conservare la stessa impostazione voluta da Cristina di Francia all’inizio del Seicento restituita, ancora all’inizio del Novecento, dagli scatti di Gian Carlo Dall’Armi che sembra preferirne il volto urbano11 (Fig. 5). Con l sioni Il Castello del Valentino si pone cos come esito di un lungo processo in cui i cambiamenti di utilizzo, disegno e uso degli spazi riflettono le dinamiche storiche che interessano la società torinese, poi italiana, nell’età dell’Eclettismo, fondendosi nella nuova identità dell’edificio. I successivi cantieri che interessano il palazzo e lo trasformano in castello, influenzati a lungo dalle soluzioni raffigurate nelle incisioni del heatrum sabaudiae, sono filtrati dall’elegante e ricca iconografia che, con una frequenza non comune, mostra il nuovo costruito come perfettamente integrato nell’intero complesso. Il dialogo con il fiume e la collina, interpretato in età moderna dalla relazione con la vigna della principessa francese, appare rinnovato nel rapporto con il parco e la città, ampliata nella direzione del polo universitario e dei luoghi delle Esposizioni che, ricordando la storia sabauda, spiegano la società e la cultura dello Stato nazionale. Bi lio ra ia l iano d’ ngrandimento della Capitale (199 ), a cura di V. Comoli, V. Fasoli. Torino, Archivio Storico della Città. lbum descrittivo dei principali oggetti esposti al eal Castello del alentino in occasione della sesta sposizione azionale di prodotti d’industria nell’anno (1858). Torino, Presso l’Ufficio speciale dei Brevetti d’invenzione con Gabinetto di Disegno industriale e Litografia diretto da G. Capuccio ingegnere e M. Latini. BELTRAMI, L. 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Nel corso della storia, la città ha dovuto sempre fare i conti con le ‘alterità’ sociali, ossia con i privilegi di classe e, conseguentemente, con la discriminazione e l’emarginazione delle minoranze, dei meno abbienti, degli stranieri, insomma con le diversità di status, di cultura, di religione. Sicché il tessuto urbano ha finito per strutturarsi anche in funzione di quelle diseguaglianze, oltre che dei luoghi strategici per l’esercizio del potere, del controllo politico, militare o sociale, degli spazi per la reclusione, per l’isolamento sanitario o per il rimedio ‘temporaneo’ alle catastrofi. Dai primi ritratti di città elaborati e diffusi sul principio del Quattrocento per fini di esaltazione politica o per la propaganda religiosa e per scopi devozionali, che spesso, attraverso tecniche grafiche sempre più raffinate, falsano o addirittura negano la vera immagine urbana, si giunge, all’alba della storia contemporanea, al nuovo significato dato dalla topografia scientifica e dai nuovi metodi di rappresentazione, atti a svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività, spesso cruda e inaspettata per quanti, prima di allora, avessero conosciuto la città attraverso il filtro dell’iconografia ‘di regime’. La rappresentazione dell’immagine urbana mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, e persino esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione. This volume proposes a rich corpus of papers about the ‘Other City’, a subject only few times dealt with, but worthy of all our attention: it imposes itself on the scene of international modern and contemporary historiography for its undeniable topicality. Throughout history, the city has always had to deal with social ‘otherness’, i.e. with class privileges and, consequently, with discrimination and marginalization of minorities, of the less well-off, of foreigners, in short, with the differences in status, culture, religion. So that the urban fabric has ended up structuring itself also in function of those inequalities, as well as of the strategic places for the exercise of power, of the political, military or social control, of the spaces for imprisonment, for the sanitary isolation or for the ‘temporary’ remedy to the catastrophes. From the first portraits of cities, made and diffused at the beginning of the fifteenth century for political exaltation purposes or for religious propaganda and for devotional purposes, which often, through increasingly refined graphic techniques, distort or even deny the true urban image, we reach, at the dawn of contemporary history, the new meaning given by scientific topography and new methods of representation; these latter aimed at revealing the structure and the urban landscape in their objectivity, often unexpected for who had known the city through the filter of ‘regime’ iconography. The representation of the urban image still shows the contradictions of a community that sometimes includes and even exalts the diversities, other times rejects them, showing the unease of a difficult integration.