Benjamin

Resumen:  En esta nota, pretendo delinear la historia de Benjamín que se desenvuelve en las páginas de las Escrituras-una historia de gracia, preservación y redención. Fecha: diciembre 2019.  Traducida por: Jonathan Boyd.  Palabras clave:  Benjamín, Saúl, Gabaa, Jueces, Samuel, narrativa.

Parlare di “aura”, nel Dossier di questa settima annata dell’«Annuario», significa inevitabilmente tornare sul testo più noto di Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, saggio dalla complessa redazione, conosciuto in tre versioni tedesche, oltre alla traduzione francese di Pierre Klossowski della prima redazione, su cui Benjamin espresse più di un dubbio. Siamo oggi all’altezza di queste riflessioni? È ancora attuale il ragionamento del grande intellettuale tedesco? O il mondo è così cambiato che le pagine di Das Kunstwerk sono oramai superate? Dopo la morte dell’Arte e, più recentemente, della Politica, sarà la volta anche della morte della Tecnica, causata da una catastrofe ecologica o di un nuovo luddismo? E quale il ruolo dell’arte, se ne esiste ancora uno, in tutto ciò? Senza alcuna pretesa di voler risolvere in alcun modo tali epocali questioni, questo numero dell’«Annuario» si sofferma sulla centralità, ancor oggi, della figura di Benjamin e del termine “aura” (Caldura, Cassani), indagando inoltre sull’origine della τέχνη (Di Chiara), su un possibile superamento dell’antinomia reale-virtuale (Cataldo) o sul farsi dell’opera tra autonomia dei materiali e nuove tecnologie (Viola) o, infine, verificando le potenzialità di alcuni software che possono venire in aiuto al vecchio mestiere dello storico dell’arte e dell’iconologo (Vallese).

Speaking of "aura" in the Dossier of this seventh vintage of the "Annuario" inevitably means returning to the most famous text by Walter Benjamin, The work of art in the age of its technical reproducibility, wise from the complex redaction, known in three German versions, in addition to the French translation by Pierre Klossowski of the first drafting, on which Benjamin expressed more than one doubt. Are we at the height of these reflections today? Is the reasoning of the great German intellectual still relevant? Or has the world changed so much that the pages of Das Kunstwerk are now outdated? After the death of Art and, more recently, of Politics, will it be the turn of the death of the Technique, caused by an ecological catastrophe or a new Luddism? And what is the role of art, if one still exists, in all this? Without any pretense of wanting to resolve these epochal questions in any way, this issue of the "Yearbook" focuses on the centrality, even today, of the figure of Benjamin and the term "aura" (Caldura, Cassani), also investigating the origin of τέχνη (Di Chiara), on a possible overcoming of the real-virtual antinomy (Cataldo) or on the making of the work between autonomy of materials and new technologies (Viola) or, finally, verifying the potential of some software that can come in handy to the old craft of art historian and iconologist (Vallese).

Versión española de "Sein-Zeit und Jetztzeit. Benjamins Kritik an Heidegger in neuer Perspektive", en Willi Bolle, Helmut Galle (Hrsg.), Blickwechsel. Akten des XI. Lateinamerikanischen Germanistenkongresses, São Paulo-Paraty-Petropolis 2003, São Paulo, Editora da Universidade de São Paulo, 2005, Band 1: 279-292. Traducción del alemán: Paula Viglione (2018).