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Ogni volume è sottoposto a doppio referee anonimo. identità e conflitti tra daunia e lucania preroMane a cura di
Il lavoro riflette sul concetto di identità e mostra come esso si fondi sul concetto di relazione. Identificare è differenziare, poiché ciò che consente la posizione dell'identità determinata è il limite. Quest'ultimo pone l'identico perché lo circoscrive e, nel circoscriverlo, lo vincola all'altro da esso. Proprio per la ragione che la differenza è essenziale al costituirsi dell'identità, non va pensata solo come esterna o estrinseca, ma anche come intrinseca e costitutiva dell'identità stessa. Nel caso dell'identità personale, la differenza che costituisce intrinsecamente l'io può venire assimilata all'inconscio. L'inconscio rappresenta l'"altro" che ciascuno porta dentro se stesso e con il quale l'io deve saper dialogare. Solo se saprà dialogare con l'altro che è in sé, l'io saprà infatti dialogare con l'altro che gli sta di fronte, quell'altro che può essere vissuto addirittura come "diverso", quando se ne avverte con forza la distanza.
L'emigrazione è un complesso fenomeno sociale di carattere demografico ed economico ma anche una difficile esperienza psichica. Essa costituisce un accadimento sia individuale che collettivo in quanto è il singolo a subirne il trauma del distacco, del viaggio, dell'adattamento al nuovo ambiente, eppure nella partenza viene coinvolta l'intera comunità, per prima la famiglia. Nella storia dell'emigrazione italiana la famiglia ha avuto un ruolo determinante, sembrerebbe che nessun viaggio di un singolo sia mai stato individuale e che la strategia migratoria non sia scaturita da una sola mente ma abbia visto all'opera i ragionamenti, i giudizi e i calcoli dell'intera parentela 1 . Il ragazzo partito da un paese della Calabria per l'America non lo ha fatto per caso, lì ha trovato uno zio o un cugino ad accoglierlo, lo zio ha chiamato il nipote e il nipote ha accolto il cugino, e così via. All'interno della famiglia si decideva chi doveva partire ed era la famiglia a procurare i mezzi per il viaggio e la prima sistemazione 2 . Nella maggior parte dei casi il gruppo familiare si separava. Era frequente che partisse prima un membro, in genere il marito e padre, mentre gli altri componenti si spostavano successivamente. In tal modo un componente della famiglia preparava il terreno per l'arrivo degli altri, trovava un lavoro per se eventualmente anche per la moglie, e una casa 3 . Il meccanismo propulsivo che incrementava i flussi migratori era largamente determinato dai legami sociali che univano chi già si trovava all'estero e chi in patria intendeva tentare la strada dell'emigrazione, grazie a questi legami circolavano le informazioni e si progettavano le partenze.
Dialoghi Mediterranei, n. 36 (marzo), 2019
Il Sud Sudan è conosciuto come lo stato più giovane al mondo, nato nel 2011 con un referendum che ne sancì l'indipendenza dal Sudan. Gli accordi di Naivasha del 2006 chiusero mezzo secolo di conflitti civili nella regione, e i comandanti veterani dell'SPLA (Sudan People's Liberation Army) diventarono eroi nazionali e leader politici del nuovo governo. Alla morte di John Garang, fondatore dell'SPLA e capo dei ribelli, l'eredità politica e ideologica venne presa da Salva Kiir, primo presidente del Sud Sudan. Tuttavia, il nuovo stato è conosciuto anche per la cruenta guerra civile iniziata nel 2013, e continuata fino ad oggi. Con questo articolo vogliamo considerare alcuni dei fenomeni culturali che hanno caratterizzato le tensioni del post-referendum e della guerra civile in Sud Sudan, evidenziando la polarizzazione progressiva dell'immaginario etnico; in altre parole, mostrando come precise categorie culturali diventino strumenti politici per la gestione congiunta della popolazione e del territorio. http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/identita-confini-ed-etnie-la-polarizzazione-dellimmaginario-etnico-nel-conflitto-civile-sud-sudanese/
Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 2010
Il presente saggio intende portare una riflessione critica sul termine di identità, cercando di metterne in luce l'alone di ambiguità e il tasso di problematicità semantico-concettuale, in relazione soprattutto all'altro polo speculare rappresentato dal concetto di alterità. Alla luce della condizione esistenziale in cui l'uomo contemporaneo si trova immerso-caratterizzata da una forte instabilità, incertezza e precarietà che non di rado lo porta ad avvertire acuti sentimenti di smarrimento e di sfuocamento dell'orizzonte di senso relativo al proprio essere e al proprio agiresembra ormai improponibile pensare a identità (personali, gruppali, professionali, comunitarie …) fisse e monolitiche. Le innumerevoli appartenenze incrociate cui ciascuno di noi è inserito nella vita privata, lavorativa e nel tempo libero ci rendono esseri in perenne divenire e soggetti a disparate esperienze di frequentazione con l'Altro, che rendono le traiettorie esistenziali e professionali assai diversificate e nel contempo ricche di spessore e di suggestioni. Il confronto con la differenza e l'alterità interroga con particolare intensità le professioni della cura e della relazione, contraddistinte da un tasso di complessità molto elevato e per le quali è auspicabile l'integrazione nei processi formativi destinati agli operatori sociali e sanitari una solida matrice umanistica per consolidarne la professionalità. Parole chiave: Identità; alterità; postmodernità; professioni della cura _____________________________________________________________ "La vita è ciò che ci accade mentre ci occupiamo d'altro." (Raffaele La Capria, Ferito a morte, 1961) "In realtà nessun io, nemmeno il più ingenuo è un'unità, bensì un mondo molto vario, un piccolo cielo stellato, un caos di forme, di gradi e situazioni, di eredità e possibilità".
2014
L'articolo indaga il concetto di indentità individuale a partire dalla testimonianza di chi non possiede una salda memoria culturale e nazionale, ma una memoria invece spezzata, mancata e dimezzata.
Tornando a considerare i "conflitti di genere", in questo primo decennio del XXI secolo, i primi pensieri non sono dei migliori. A cominciare dall'apparente desuetudine del tema che -se non si partecipa alle direttive del politically correct europeo e anglosassone delle pari opportunitàsembra derubricare le questioni riguardanti le donne a un passato che, per quanto recente, è trascorso. Il passato degli anni Settanta, delle lotte femministe sull'aborto, sul divorzio e ancora prima sulla violenza sessuale.
Sconvolge sempre un evento tragico come può essere un attacco nel centro della, così si usa chiamare, la movida di una città simbolo dell'occidente, come tutte le capitali europee.
Il contributo prende le mosse da una ricerca condotta nel web e centrata sui siti delle organizazioni e le reti delle donne che combattono il fondamentalismo. Il saggio si centra in particolare sulla rete WLUML (Women living under muslim laws) e sull' associazione WAF (Women against fundamentalisms).
Cota Zero Revista D Arqueologia I Ciencia, 2005
«Corriere del Ticino» (Switzerland), 2020
Journal of Strategic Trade Control, 2024
Lavoro Culturale, 2020
Frontiers in Sociology, 2023
Revista Brasileira de Recursos Hídricos, 2006
Lőrinczy G. – Major B. – Türk A. (szerk.): A szegvár-oromdűlői temető és a Tiszántúl kora avar időszaka. – The Szegvár-Oromdűlő cemetery and the Avar Period in the Trans-Tisza Region. Studia ad Archaeologiam Pazmaniensia 25. ‒ Magyar Őstörténeti Kutatócsoport kiadványok 5. Budapest 2022, 669–699., 2022
East/West: Journal of Ukrainian Studies, 2016
JOSETA: Journal of Socio-economics on Tropical Agriculture
Sixteenth Century Journal, 1992
Journal of Food Composition and Analysis, 2015
Bulletin of the American Meteorological Society, 2019
Proceedings of the 2nd Public Health International Conference (PHICo 2017), 2018
Annals of the New York Academy of Sciences, 1982
Cancer Science, 1994