10. Bacio

                                    

                                              
Lilith'pov
Appena varcai la porta della palestra con Sienna e Alessio Emanuel ci sorrise e ci fece sedere.
"Come state ragazzi?" Ci chiese lui sedendosi sulla sua sedia. Dopo il bene di Alessio, l'uomo guardò me e Sienna facendo no con la testa.
"Ho saputo dei vostri compiti con le altre due mie colleghe, ho visto i video e i voti. Non starò qui a dirvi quale dei due meloni è giusto e quale no..ma volevo parlare un po' dei vostri voti." Disse lui. "Allora Sienna, tu nel modern della maestra Celentano hai preso 6.8, mentre nella classifica di Deborah di hip hop hai preso 6.5. Non concordo in nessuna delle due classifiche, secondo me tu sei veramente brava, energica e piena di grinta. Quindi non farti abbattere da dei voti dati senza senso" disse Emanuel rassicurando Sienna che sorrise. "Lilith" disse lui guardandomi. Io a quel punto, con i suoi occhi rassicuranti scoppiai in lacrime. Mentre i miei due compagni mi tenevano per mano, l'uomo si sedette davanti a me e iniziò a parlare. "Gli sforzi che tu fai non sono inutili, come ha detto Deborah, anzi. Sono importanti per la tua cresciuta. Tu hai preso 6.9 nella classifica di modern della maestra..mentre nelle classifica di classico della Lettieri hai preso 3." Io annuì mentre mi asciugai le lacrime con il palmo della mano. "Il classico non è il tuo forte, per niente. Ma tre è fin troppo poco. Deborah ti ha detto delle cose inaudite, che però hanno un filo di verità. Lei ha detto che il classico non è il tuo, e che ognuno ha il proprio metodo. E io questa cosa la rispetto, hai avuto fegato a sopportare le parole e i voti..e devi avere fegato anche in puntata. Ora capisco la tua bassa autostima, sapere che hai Deborah "contro" non è facile, però non devi piacere a lei." Finì Emanuel mettendomi una mano sul ginocchio.
"Lo so ma, c'è sono voti dettati a caso..ha messo Rebecca e Teodora prime anche se non se lo meritavano. Poi per giunta ha detto che ogni sforzo che faccio è inutile..come se anche se ci provo rimango sempre ferma lì dove sono" dissi io tra un singhiozzo  e l'altro.
"Ha usato delle parole forti, lo so. Ma questo non deve farti smette di crederci, tu mi piaci molto..sia come persona che come ballerina. E ti ho scelta io, noi siamo una squadra..un team. Non mi importa che voi siate i più bravi..ma che voi cresciate al meglio e che possiate imparare un sacco di cose." Disse lui, per poi alzarsi. Alessio si alzò e lo abbracciò, seguito da Sienna che fece lo stesso. Quando Sienna si staccò, io mi alzai e guardai il maestro con un sorriso, per poi abbracciarlo. Emanuel era diventato come un padre, un punto di riferimento..ed ero grata per essere stata scelta da lui. Tornammo in casetta e la prima cosa che mi venne in mente era Gabriel, mi frequentavo ancora con  Nicolò..però non so perché ma in quel momento volevo vedere gli occhi azzurri del romano. Lo andai a cercare in camera, ma non c'era. Corsi in salotto a vedere se era a lezione ma niente..quindi andai a vedere se era nel giardinetto sul retro. Appena uscì lo vidi che si accendeva la sigaretta, io restai li a guardarlo..fin quando non scoppiai di nuovo in lacrime e mi sedetti vicino a lui.
"Non sono abbastanza femminile, non sono abbastanza per il modern, non sono brava nel classico..non sono brava in niente" dissi io appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
"Se Deborah pensa questo di te non significa che è vero, sono sicuro che emanuel non la pensa così..e neanche io" disse guardandomi. Io alzai la testa e lo guardai.
"Sai..sai l'altro giorno che ti ho detto che non hai preso un palo da me?" Dissi io prendendo una Terea per accendendola.
"Si?" Mi rispose Vybes buttando il mozzicone nel posacenere.
"Tu mi piaci Gabriel..e so che è sbagliato perchè mi sto frequentando con Nicolò ma.." dissi io fermandomi, per poi guardare i suoi occhi azzurri..quei maledetti occhi azzurri che mi avvolgevano l'anima con un solo sguardo. Ed è li, che tra noi scattò un bacio a stampo. Ma che aveva tutta la sincerità e la tenerezza del mondo. Quando mi staccai lui mi guardò, per poi prendermi il viso e baciandomi ancora e ancora. Dopo che lui si staccò lo guardai.