16. Noi

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Lilith'pov

Dopo venti minuti che ero a piangere sul cuscino, chiesi alla produzione di vedere Emanuel. Andai in cucina con il borsone e vidi che c'era Alessio.

"Vybes non è tornato?" chiesi al ragazzo, sapevo che quel giorno aveva lezioni impegnative che l'avrebbero impegnato molto.

"no non ancora, ma dovrebbe tornare" disse lui avvicinandosi a me. "ehi, non devi piacere per forza a Deborah..se i giudici ti mettono sempre in un posto alto in classifica è perché piaci" disse lui toccandomi la spalla, io con gli occhi rossi lo guardai.

"grazie Alessio, davvero" dissi io sorridendogli e asciugandomi le lacrime.

"eh poi, Emanuel ha scelto la squadra vincente" disse lui per poi ridacchiare. Io risi e poi uscì per andare a incontrare il mio prof. Appena entrai in studio, vidi il romano uscire dalla sala salutando il suo prof. Appena si accorse di me mi guardò da lontano, per poi venire verso di me.

"Deborah mi ha dato un compito.." dissi io senza neanche salutarlo porgendogli la lettera della donna. Lui la prese e la lesse in modo silenzioso, per poi guardarmi. Le lacrime dai miei occhi continuarono a scendere, ma a quel momento cercavo di non farle fuoriuscire. Lui mi abbracciò, e mi resi conto che era l'unico abbraccio che volevo in quel momento. Quando ci staccammo mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Io ti riconoscerei anche in mezzo a mille ragazze, Lii" disse lui accarezzandomi la guancia.

"Lo so..ma mi dà fastidio il fatto che mi abbia detto queste parole.." dissi io staccandomi da lui.

"Ed è normale..stai andando da Emanuel?" mi chiese lui guardandomi.

"si..devo parlargli del compito, e penso che lo proveremo" dissi io annuendo con la testa.

"ci vediamo dopo allora" disse lui dopo un momento di silenzio lasciandomi un bacio leggero sulle labbra. Mi avviai verso la palestra dove trovai il mio maestro.

"ohh ciao Lilith" disse lui sorridendomi per poi abbracciarmi. Ci sedemmo entrambi a terra. "dimmi che succede" mi disse lui togliendosi gli occhiali da sole.

"Deborah mi ha assegnato un compito, e non sto così per il compito in se.. è una coreografia bellissima. non mi sono piaciute le parole che ha usato" dissi io tirando su con il naso. Gli porsi la lettera e lui la lesse sgranando gli occhi.

"scontato dirti che non condivido alcune sue cose, condivido il fatto che la tecnica da sola non basta..e che hai molte cose giuste quando balli. tutto il resto non lo condivido." disse lui guardandomi. "capisco che le parole della maestra ti abbiano ferita, ma non sarà un suo compito a farci cadere. oggi proviamo la coreografia per la prossima puntata, da domani proviamo la coreografia del compito con Umberto" disse lui. Io annuì e dopo aver ballato un po' la coreografia di hip hop della prossima puntata l'uomo mi abbracciò rassicurandomi un'altra volta. Uscì dalla sala e mi diressi verso la casetta. Appena arrivata mi ero calmata, Alessio, Gabriel e Emanuel Lo mi avevano abbastanza rassicurata. Andai a posare tutto in camera, per poi andare a fumare una terea nel giardinetto sul retro..dove sapevo di trovare Vybes. Il romano era lì, steso sul divanetto senza cappellino e con le cuffie alle orecchie. Io gli toccai la gamba, e lui aprì gli occhi togliendosi una cuffietta.

"C'è spazio per me?" chiesi io al ragazzo.

"c'è sempre spazio per te" rispose lui stropicciandosi gli occhi. Io mi stesi accanto a lui, essendo che il divanetto era piccolo eravamo un po' uno sopra l'altro. "com'è andata la lezione?" mi chiese mentre prese la sua iqos per fumare anche lui.

"bene, mi ha rassicurata..ora sto molto meglio" dissi io prendendo la sua mano e giocandoci.

"beh è una cosa carina" disse lui, per poi stare in silenzio un paio di secondi. "oggi a lezione Rudy mi ha detto che gli piaci" disse lui ridacchiando. Io alzai lo sguardo e lo guardai.

𝑹𝒐𝒎𝒆 || 𝑽𝒚𝒃𝒆𝒔 || 𝑨𝒎𝒊𝒄𝒊𝟐𝟒Where stories live. Discover now